lunedì 17 ottobre 2011

Uri Geller




Tra le diverse smentite ai presunti poteri parapsicologici del personaggio, celebre rimane un aneddoto raccontato da un fotografo a Piero Angela, durante la prima puntata de Indagine sul paranormale (trasmessa dalla Rai nel 1977). Tra i tanti "prodigi", Geller si vantava di poter scattare le cosiddette "fotografie psichiche", ovvero un autoritratto acquisito puntando su di sé la macchina fotografica con il copriobbiettivo sigillato da nastro adesivo. In realtà, dopo una dimostrazione in un albergo di New York, Geller fornì alla stampa una foto nella quale comparivano le sue dita mentre sollevavano il coperchio di proposito: non si era infatti accorto che la macchina montava un grandangolo da 17mm (che enfatizzò il profilo delle dita, rendendolo perfettamente visibile). Questa constatazione ha fatto sorgere il sospetto che il personaggio si scattasse abitualmente una foto furtiva in modo tradizionalissimo, durante l'inevitabile confusione tra una dimostrazione e l'altra, per poi presentarla quale fenomeno al momento opportuno.


Si può continuare a credere in qualcuno anche dopo che si è scoperto che ha usato dei trucchi?


Si.

Per quanto possa apparire strano, l'esperienza dimostra che c'è sempre qualcuno disposto a credere anche se ha le prove evidenti di essere stato ingannato. Chi ha bisogno di credere trova comunque delle giustificazioni per continuare a farlo a dispetto dell'evidenza. Ad esempio nel caso di Uri Geller, i suoi fan giustificavano l'uso dei trucchi dicendo che gli esperimenti psichici di Uri Geller erano molto faticosi e che richiedevano una grande energia mentale, per cui ritenevano giusto che quando era stanco potesse ricorrere a degli "aiutini".

Non c'è alcuna logica in questo "ragionamento", perchè se è stato provato che qualcuno ha utilizzato un trucco, è naturale pensare che abbia usato dei trucchi anche quando il trucco non si è visto.

Il bisogno di credere vince sulla razionalità.

Di esempi, se ne potrebbero fare molti, un caso esemplare è quello di mamma Ebe la santona che ha passato la sua vita tra carcere e comunità. Arrestata diverse volte, ha sempre rifondato la sua comunità. Non mi pare che abbia avuto difficoltà a trovare nuovi adepti, che pure dovevano essere a conoscenza dei suoi trascorsi nelle patrie galere, e delle indiscrezioni che circolavano sulla sua vita privata riguardanti i suoi comportamenti molto poco compatibili con la religione.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno invece crede di aver prove evidenti perchè è talmente presuntuoso da credere di saperne più di fisici, matematici, statistici.

Astromauh ha detto...

Anonimo saresti cosi' gentile da indicare il nome e cognome dei fisici, matematici e statistici di cui parli?

Anonimo ha detto...

Li conosci e sono professionisti certificati. Tu invece chi sei?

Astromauh ha detto...

Tu hai fatto una affermazione molto precisa, hai scritto che sarei talmente presuntuoso da credere di saperne più di fisici, matematici e statistici.

Chi sono queste persone?

Astromauh ha detto...

Se n'è andato...

Eppure non mi sembrava una domanda difficile.

Anonimo ha detto...

Pure la mia domanda è semplice: tu chi sei? Hai paura a rispondere?

Astromauh ha detto...

Ma chi sei tu?

Te lo dico io chi sei.

Sei un cretino.

Ho indovinato?

Anonimo ha detto...

Forse sono un cretino, è hai indovinato ma ho indovinato pure io chi sei e nn hai il coraggio di ammetterlo.
Riprova:
Chi sei?Chi credi di essere?
Nn sei nessuno ed esprimi solo pareri personali? E vero che nn hai nessuna autorità ma ti piace parlare lo stesso?