lunedì 25 giugno 2012

Le statistiche svizzere smentiscono le teorie di Ciro Discepolo


In blu la curva trovata dai ricercatori svizzeri, che mostra la frequenza delle morti nei giorni a cavallo del compleanno (giorno 0), in rosso come dovrebbe essere il grafico se fosse vera la regola dei 20 giorni prima e dei 20 giorni dopo.

Non credo di poter pubblicare i risultati della statistica svizzera, perché la relazione della statistica viene venduta dagli stessi ricercatori al prezzo di 31,50 USD. Però credo di poterne inviare una copia gratuitamente a chi me ne fa richiesta privatamente, scrivendomi all'indirizzo email che trovate sul mio profilo.

La mia offerta è valida anche per lo stesso Ciro Discepolo, perché dalle cose che scrive, è evidente che non l'ha letta, ed invece è bene che lo faccia.


Prendiamo le mie regole #1 e #2 delle famose Trenta Regole: sono state validate dalla Scienza Ufficiale? Sì, dai professori dell'Università di Zurigo che forse le avrebbero abbandonate se avessero saputo che io le avevo dichiarate in miei scritti oltre trent'anni fa.
Ciro Discepolo

Assolutamente falso!

Le regole #1 e #2 di Ciro Discepolo sono le seguenti:


1. I venti giorni prima ed i venti giorno dopo il compleanno sono importantissimi, sia in positivo sia in negativo. Spesso, in questi giorni, capitano gli avvenimenti più importanti di tutto l'anno; è una sciocchezza enorme pensare che una RS possa funzionare con mesi o settimane di anticipo o di ritardo rispetto al giorno del compleanno;


2. Il giorno del compleanno è un giorno davvero assai speciale in cui si possono verificare avvenimenti straordinari. 


La regola n.1 non è stata confermata dalla statistica svizzera, perché i ricercatori non hanno trovato che sia più facile morire nei 20 giorni che precedono e che seguono il compleanno.


Come fa Discepolo a dire che la statistica dei ricercatori svizzeri confermano le sue regole?


Se prendiamo per buoni i risultati di questa statistica dobbiamo concludere che smentiscono la sua regola n.1.


Io non lo so se la statistica svizzera sia attendibile oppure no, fatto sta che essa non conferma la questione dei 20 giorni prima e dopo del compleanno.


La regola n.2 sembra invece confermata dallo studio svizzero, però i ricercatori scrivono nella loro relazione di non poter escludere che il risultato sia dovuto ad un artefatto. Se non si può escludere che il risultato sia dovuto ad un artefatto, evidentemente non si può ritenere questo risultato come la prova incontrovertibile della regola n.2. 


Ma supponiamo pure che l'eccesso di morti del 13,8% riscontrato nel giorno del compleanno, non sia dovuto a degli errori di trascrizione delle date di nascita, questo eccesso confermerebbe realmente la regola n.2?


Secondo me no, perché non ci siamo dal punto di vista quantitativo. 


Ciro Discepolo non dice in che misura si dovrebbe manifestare questo eccesso di morti nel giorno del compleanno, a differenza dei ricercatori svizzeri che lo quantificano scrivendo di aver trovato il 13,8% in più di decessi avvenuti nel giorno del compleanno.


Pur non essendoci una quantificazione precisa di questo effetto da parte di Ciro Discepolo, possiamo però dedurre dalle cose che scrive, che per lui si tratta di un effetto notevole e che riguarda un gran numero di persone.


La statistica svizzera smentisce anche questo, perché se questo effetto è reale, e non il risultato di errori di trascrizione delle date di nascita, è comunque un effetto di lievissima entità.


Facciamo un esempio: Se io affermo che l'altezza media degli italiani è triplicata dal 1900 al 2000, e poi viene fatta una statistica che accerta che l'altezza media degli italiani è aumentata    del 20% in cento anni, posso dire che questa statistica conferma le cose che dicevo?


Assolutamente no, perché sebbene l'altezza media degli italiani è aumentata del 20%, non è aumentata del 300% come dicevo io. Dovrei quindi concludere che questa statistica smentisce ciò che affermavo.


Quando si scopre una legge nuova che governa l'universo non ha importanza se essa riguardi il 50% della popolazione o un numero minore di soggetti: l'importante è che essa sia statisticamente significativa, dimostrabile a ripetizione, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Dal blog odierno di Ciro Discepolo




Giusto. In effetti una volta che viene accertato che esiste un effetto significativo, non importa se questo effetto riguarda soltanto una percentuale minima della popolazione. Si tratta comunque di qualcosa di interessante e che merita di essere approfondito.


Però non c'è congruenza tra i risultati della statistica svizzera e le affermazioni di Discepolo.


Facciamo due conti.


Diciamo che in ogni giorno dell'anno muoiono mediamente 100 persone, mentre nel giorno del compleanno ne muoiono il 13,8% in più, ossia circa 114, qual è la percentuale della popolazione che è interessata da questo effetto?


Popolazione Totale = 365 * 100 + 14 = 36514;


Percentuale= 14 / 36514= 0,00038


La percentuale di persone interessate da questo effetto è lo 0,038% della popolazione.


Secondo i ricercatori svizzeri questo effetto riguarderebbe solo 1 persona ogni 2608 (36514/14), 4 persone ogni 10.000 persone, è questo l'effetto di cui parla Discepolo?


Anche se come dicevo Discepolo non quantifica l'ampiezza di questo effetto, dalle cose che scrive si deduce che secondo lui l'ampiezza di questo effetto dovrebbe essere molto più grande.


Mentre per i ricercatori svizzeri l'ampiezza di questo effetto è cosi' piccola che non sarebbe stato possibile rilevarla senza avere a disposizione un database contenente oltre due milioni di soggetti.


La statistica svizzera smentisce la regola n.1, perché i ricercatori non hanno notato alcun incremento delle morti nei 20 giorni prima e dopo il compleanno, e smentisce la regola n.2 perché il numero di morti in più, che si verificano nel giorno del compleanno, non è quello previsto da Ciro Discepolo.


Come fa allora Discepolo a scrivere?


Prendiamo le mie regole #1 e #2 delle famose Trenta Regole: sono state validate dalla Scienza Ufficiale? Sì, dai professori dell'Università di Zurigo. 


Discepolo è recidivo, lui diceva che anche le sue ricerche sulla ereditarietà astrale avevano ricevuto il bollino blu da parte della scienza  impersonificata dai professori universitari di statistica. Peccato però che il professor Luigi D'Ambra dell'università Federico II di Napoli, da me interpellato abbia smentito categoricamente di aver certificato i risultati della statistica di Discepolo e lo abbia diffidato dal continuare a fare il suo nome, senza esserne autorizzato. 


Qui si sta ripetendo qualcosa che è già avvenuto in passato, l'ennesimo tentativo di Discepolo di dare una valenza scientifica alle sue teorie.


I professori di statistica di Napoli glielo avevano detto chiaramente, che il metodo adottato nella statistica descritta nel libro on line: "Osservazioni politematiche sulle statistiche Discepolo/Miele", era errato. 


Questo però non ha impedito a Discepolo di sostenere per oltre vent'anni che le sue statistiche sull'ereditarietà astrale avevano ottenuto l'avallo della Scienza.


Io non lo so se i ricercatori svizzeri abbiano ragione oppure no, fatto sta che affermare che le loro conclusioni siano la dimostrazione delle validità delle sue regole è l'ennesima millanteria di questo personaggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Discepolo non è in grado di sostenere un contraddittorio con Astromauh, che svolge ragionamenti coerenti e sensati. Discepolo fa affermazioni apodittiche senza argomentare. Discepolo dovrebbe piantarla una buona volta e prendere atto che si copre di ridicolo.