venerdì 10 maggio 2013

Anche lui ha commesso un errore



Londra, 09-05-2013
Quando vediamo una persona che si gratta, scatta dentro di noi un forte impulso che ci induce a fare altrettanto anche in assenza di un esplicito prurito. Lo dimostra un nuovo studio della School of Psychology dell'università del Sussex e del Department of Psychology dell'ateneo di Hull.

L'indagine ha analizzato e rielaborato dati provenienti da numerose ricerche sulla suggestionabilità e l'impulso a grattarsi delle persone che osservano altre persone mentre si grattano. I risultati hanno rilevato che si tratta di un'attività contagiosa largamente diffusa e con precise caratteristiche.
Dallo studio "Contagious scratching: shared feelings but not shared body locations" pubblicato su 'Frontiers' emerge che propendiamo a emulare gli altri, grattandoci a nostra volta, ma lo facciamo secondo dinamiche che svelano la matrice mentale del comportamento da contagio. Analizzando le reazioni di un gruppo di persone alla visione di filmati che riprendevano individui intenti a grattarsi in parti diverse del corpo, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti tendevano a grattarsi ma principalmente sul volto e i capelli. Ciò rivela che il contagio non riguarda tutte le caratteristiche dell'azione osservata ma ne coglie solo alcuni aspetti da una prospettiva emotiva e li indirizza verso la testa.

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