mercoledì 11 giugno 2014

Quello che trovi nel minestrone dipende dagli ingredienti che hai utilizzato.

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Proprio la riforma gregoriana del calendario (dovuta alla "precessione degli equinozi" causata dalla riforma giuliana) ha sballato i tuoi SEGLI di un terzo della loro dutrata!

[Ammetto però d'aver fatto un po' di casino quando ne ho parlato la prima volta. ]

Non so se perdonarti, perché di casino ne hai fatto parecchio! 

Non puoi usare l'espressione "precessione degli equinozi" per dargli un significato diverso da quello che già ha. La precessione degli equinozi è un fenomeno astronomico che dice che quando si riforma lo stesso angolo di 90° tra la linea Sole-Terra e l'asse terrestre, la Terra non ha compiuto una rivoluzione completa intorno al Sole, se il sistema di riferimento sono le stelle fisse.

Invece tu hai usato la "precessione degli equinozi" per indicare una cosa completamente diversa, ossia lo slittamento all'indietro della data dell'equinozio causato dall'imprecisione del valore della durata dell'anno tropico, implicita nel calendario giuliano (anni di 365.25 giorni).

E' vero che in entrambi i casi gli equinozi retrocedono, ma una cosa è la precessione degli equinozi rispetto alle stelle fisse, e tutt'altra cosa è la precessione degli equinozi rispetto alla data del calendario, per cui la data dell'equinozio che ai tempi di Giulio Cesare cadeva il 20 marzo, ai tempi di papa Gregorio cadeva invece il 10 marzo.

Nella precessione degli equinozi causata dalla riforma giuliana, le stelle non sono chiamate in causa. Ed infatti anche tu dici che si possono calcolare gli equinozi senza tener conto delle stelle.

Quote:
La periodicità annua del calendario presumeva la coincidenza dell'anno stagionale con l'anno di calendario.
E questo è concepibile in linea di principio ignorando nel modo più assoluto non solo la distinzione tra anno solare (o tropico) ed anno sidereo, ma addirittura prescindendo da come si muove la volta celeste rispetto alla Terra (ossia ... detto brutalmente, senza nemmeno guardare il cielo, ma solo guardando il sorgere ed il tramontare del sole – cioè la sua posizione rispetto all'orizzonte – misurando la durata del tempo tra il tramonto di oggi e l'aurora di domani mattina ed il tempo tra questa aurora ed il tramonto di domani sera.
Che poi, per convenienza in "accuratezza", si siano guardate le stelle a mezzanotte invece del sole all'alba e al tramonto ... è una questione meramente economica (cioè di buon uso di quanto la Natura ci mette a disposizione).
Quando i due tempi (tra tramonto e alba e tra quell'alba ed il successivo tramonto) ti risultano uguali dici che quel giorno (il tempo tra l'aurora e il tramonto della coppia "nox et dies" = notte e giorno) è "equinozio" (cioè «[giorno, dies] uguale [equi-] (in durata ) alla notte [nox, noctis]
Insomma: originariamente "equinozio" è un aggettivo qualificativo usato come attributo di "giorno".
«Dies aequinotius» sta per «dies eequalis nocti» che tradotto in italiano vale «giorno uguale alla notte» (ovviamente in durata).
Comunque, secondo me, sei ancora abbastanza confuso. 

Quote:
Proprio la riforma gregoriana del calendario (dovuta alla "precessione degli equinozi" causata dalla riforma giuliana) ha sballato i tuoi SEGLI di un terzo della loro dutrata!

Perché pensi che papa Gregorio abbia fatto un dispetto agli astrologi?

Al contrario, papa Gregorio ci ha fatto un piacere, correggendo il calendario per adeguarlo ai segni zodiacali. I papi, a differenza da te, di solito hanno tenuto in alta considerazione gli astrologi. 

La vera misura del tempo, non è quella dei calendari, ma è quella dei fenomeni astronomici, a cui i calendari cercano di adeguarsi.

Se papa Gregorio non avesse riformato il calendario, oggi il segno dell'Ariete non inizierebbe il 20 marzo ma intorno al 7 marzo. Ma per noi astrologi sarebbe lo stesso, perché il nostro riferimento non sono i calendari, ma il fenomeno astronomico che i calendari cercano di scimmiottare. 

C'è una tecnica astrologica denominata "Rivoluzione Solare".

Questa tecnica consiste nel calcolare il ritorno annuale della Terra nella stessa posizione che aveva al momento della nascita, riferita alla zodiaco tropico.

Questo ritorno della Terra nella stessa posizione che aveva alla nascita di una persona, non avviene sempre nella data in cui questa persona è nata, ma può avvenire il giorno prima o il giorno dopo il giorno di nascita. Per cui una persona nata il 30 novembre in certi anni compirà gli anni il 29 novembre, in altri anni il 30 novembre, ed in altri anni ancora il 1 dicembre.

Ma a sballare non sono i segni zodiacali, bensì le date del calendario.

I calendari per quanto cerchino di scimmiottare i fenomeni astronomici non possono mai riuscirci perfettamente, perché l'anno tropico non è fatto da un numero intero di giorni.

Quote:
Il nominalismo (che imputo alla TUA astrologia, ma è diffuso in qualsiasi religione, a ptrescindere dal credere o no ad un Essere trascendente) è ben altro. E' il fingere che sotto ad un nome ci stia qualcosa (ipo-stasi) che invece non ci sta!
Adesso hai un po' corretto il tiro, ma non va ancora bene.

I segni zodiacali sono una realtà fisica, sebbene siano immateriali, e non c'entrino nulla con le stelle.

Tu sei un fisico Erasmus, per cui dovresti sapere benissimo, che non sono reali soltanto le cose che sono composte da atomi, ma che lo possono essere anche delle cose immateriali come la linea dell'eclittica che hai visto nell'immagine dove si vede il Sole nella costellazione del Leone.

Questo è un sito di astrofili, ma nessuno di essi ha mai osservato la linea dell'eclittica con il telescopio, ma non per questo si può dire che la linea dell'eclittica sia inesistente.

A secondo della posizione del Sole lungo l'eclittica, varia la direzione in cui si vede sorgere il Sole in una certa località. Gli angoli sono una realtà fisica?

Secondo me si, perché le conseguenze di un incidente stradale tra due veicoli che viaggiano alla stessa velocità possono essere molto diverse a secondo dell'angolo della collisione. Se potessi scegliere tra un tamponamento e uno scontro frontale, tu cosa sceglieresti?

A proposito, la velocità è un'altra quantità utilizzata dalla fisica, sebbene non sia qualcosa composto da atomi.

Tu negli ultimi post hai cercato di denigrare i segni zodiacali descrivendoli come qualcosa di artificioso, una costruzione mentale priva di significato. Ed hai anche insinuato che i segni zodiacali sarebbero sballati perché non tengono conto della precessione, perché poverini noi astrologi che siamo quelli che abbiamo inventato l'astronomia, non ci saremmo accorti che le cose sono cambiate negli ultimi duemila anni.

Queste sono solo delle stupidaggini che si leggono su internet messe in giro dai fanatici scientisti, che usano l'omonimia tra costellazioni e segni zodiacali per confondere le idee e discreditare l'astrologia. In realtà che siano delle balle, lo sanno pure gli scettici fondamentalisti, così come puoi capire dalla lettura di questo articolo: Astrologia per divulgatori scientifici

A chi vogliono prendere per i fondelli questi signori?

Se usano delle argomentazioni false per propagandare il loro scetticismo, è perché non ne hanno di buone.

Vuoi sapere il perché dell'omonimia, e perché le costellazioni zodiacali erano nei segni omonimi proprio 2200 anni fa?

Semplice, perché la precessione è stata scoperta in quell'epoca da Ipparco che ha vissuto nel II secolo prima di Cristo.

L'autore di questa scoperta sono io, perché non ho mai letto che l'abbia detto qualcun altro prima di me, ne tra gli astrologi, ne tra gli scientisti.

Eppure è così ovvio, prima della scoperta della precessione, costellazioni e segni zodiacali erano indistinguibili, erano la stessa cosa. E' solo con la scoperta di Ipparco che si è capito che erano due cose diverse, perché si è capito che l'inizio del SEGNO dell'Ariete, slittava lentamente rispetto alla costellazione omonima.

Ma tornando a noi, debbo dire che hai fatto qualche progresso in questo tuo ultimo post, perché hai ammesso che se guadagnavi bene come chierichetto nel mese di maggio, forse questo c'entra qualcosa con la posizione del Sole lungo l'eclittica.

Ma quante altre correlazioni ci potrebbero essere tra i fenomeni astronomici e le vicende umane?

Tu dici che non metti in dubbio l'influsso lunare sulle maree, perché è un fenomeno ben conosciuto e quindi per te è reale.

Ma non pensi che ci potrebbero essere altri influssi meno conosciuti, ma altrettanto reali?

Perché vuoi limitare questi influssi solo alle cose che conosci bene?

Cerca di guardare le cose da un'altra prospettiva, immagina di essere anche tu un abitante di Orione come Mizarino, e osserva la Terra da quella posizione.

Tu pensi che su questo piccolo pianeta ci possa essere qualcosa che non sia influenzato e che non dipenda direttamente o indirettamente dai fattori astronomici?

Io credo di no.

Vedi io non ti sto suggerendo di credere in qualcosa che non sia verificato, ci mancherebbe, ti sto solo suggerendo che questi influssi siano più estesi di quello che immagini. Nemmeno l'influsso della Luna sulle maree è sempre stato riconosciuto, e lo stesso Galilei lo aveva negato, e se tu fossi vissuto nella sua epoca avresti fatto probabilmente lo stesso.

Quando il Padreterno ha creato l'universo, non l'ha fatto in modo che Erasmus lo potesse comprendere. La mente di Erasmus non è il metro con cui misurare il mondo.

Se per questo nemmeno la mente di Astromauh è adatta a comprendere il mondo, però io che sono più intelligente di te, almeno una cosa l'ho capita. 

Quello che trovi nel minestrone dipende dagli ingredienti che hai utilizzato.

ciao

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