sabato 24 settembre 2016

Il Ciclo Sinodico di Giove




A quanto pare, nonostante le mie spiegazioni, questa storia della statistica non è ben chiara a tutti. Penso che non sia giusto scannarsi per questo, o prendere una posizione a favore di una tesi o dell'altra, sulla base delle proprie antipatie o simpatie. Non è necessario fare così, perché con un po' di impegno, tutti possono capire di cosa si sta parlando, anche senza essere degli esperti di matematica e statistica.

Ruscelli ha fatto una statistica in cui ipotizza che ci possa essere una relazione tra il ciclo sinodico di Giove e le vittorie elettorali dei politici uomini e dei politici donne analizzati separatamente.

Non è il caso di spiegare in dettaglio che cosa sia questo ciclo sinodico di Giove. Per sommi capi, siccome la Terra compie una rivoluzione intorno al Sole in un anno, e siccome Giove nello stesso tempo percorre circa un segno zodiacale, tra una congiunzione Sole-Giove e quella successiva passano circa 13 mesi. Perché la Terra impiega un anno per tornare nella stessa posizione in cui si trovava un anno prima, e circa un altro mese per raggiungere Giove che nel frattempo si è spostato ed è avanzato di un segno.

Ruscelli nella sua relazione scrive che la durata media di questo periodo è di 398,88 giorni. Non ho controllato questo dato, perché mi fido.

Ognuno di noi nasce in un certo momento del ciclo Sole-Giove, c'è chi nasce durante la congiunzione, c'è chi nasce durante l'opposizione, e in qualsiasi altra fase.

Il ciclo sinodico personale di Giove inizia per ciascuno di noi, quando nello zodiaco si riproduce la stessa distanza angolare tra il Sole e Giove che questi due corpi celesti formavano nel giorno in cui siamo nati.
Quando questo avviene entriamo nella nostra personale fase n.0 del ciclo gioviano.

Invece di andare a vedere con le effemeridi alla mano quando si riproduce esattamente lo stesso angolo tra il Sole e Giove che questi due corpi celesti formavano alla nascita, Ruscelli suggerisce un metodo semplificato basato sul periodo medio di 398,88 giorni che intercorre tra una congiunzione e quella successiva.

Lui calcola il numero dei giorni che sono trascorsi dalla nascita di un uomo politico e il giorno in cui ha vinto le elezioni, e divide questo numero per 398,88. Del quoziente così ottenuto, ignora la parte intera, e sofferma la sua attenzione sulla prima cifra dopo la virgola.  La cifra così ottenuta, è la cifra che indica la fase del ciclo gioviano in cui è avvenuta questa vittoria elettorale.

Io trovo questo metodo simpatico. Non so fino a che punto ci possa essere corrispondenza tra le fasi del ciclo gioviano calcolate in questo modo, e quelle che si potrebbero calcolare con un altro metodo, che tenga conto delle effettive posizioni del Sole e di Giove, sia alla nascita, che nel giorno della vittoria elettorale.

In generale l'astronomia non funziona con i valori medi. Il Sole per tornare nella stessa posizione impiega più o meno sempre lo stesso tempo, ma per Giove le cose sono un po' diverse, perché quando è in prossimità del suo perielio si muove più velocemente, mentre quando è vicino al suo afelio si muove più lentamente, e questo potrebbe complicare le cose.

La questione andrebbe approfondita, però al momento questo non ha grande importanza, e comunque il metodo di Ruscelli per definire le fasi gioviane, è fondamentalmente corretto.

La questione importante è un'altra. Le fasi gioviane definite col metodo appena spiegato, hanno un significato astrologico? Esiste realmente una correlazione tra queste fasi del ciclo personale sinodico di Giove e le vittorie elettorali dei politici?

La statistica di Ruscelli ha proprio lo scopo di appurare l'esistenza di questa correlazione.

Per cui dal prossimo post entrerò nel vivo della statistica.
     

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