Lo scemo del villaggio astrologico, quello che crede che il 14% delle persone muore nel giorno del proprio compleanno, crede anche che i transiti servano a poco, o a nulla, perché l'unico metodo previsionale veramente valido, per lui sono solo le rivoluzioni solari e lunari. Periodicamente scrive qualcosa per screditare i transiti, e secondo me lo fa, perché non riesce a dimostrare la validità delle sue tecniche previsionali. Ma è possibile credere che i transiti non abbiano alcun valore?
Secondo me, si può credere che i transiti non abbiano alcun valore solo se si crede che anche i pianeti del tema natale non hanno alcun valore, ossia se non si crede all'astrologia. Per quale ragione la posizione di un pianeta dovrebbe contare al momento della nascita di una persona, e smettere di contare in seguito?
Il Galeota crede che i pianeti del tema natale indicano delle caratteristiche delle persone, ma perché le posizioni alla nascita dovrebbero contare, e smetterlo di fare successivamente?
Io trovo assolutamente illogica questa cosa, se le posizioni dei pianeti sono importanti alla nascita continuano ad esserlo anche dopo. Se crediamo alla legge fondamentale dell'astrologia sintetizzata dalla frase "Come sopra, così sotto" non possiamo pensare che essa si applichi solo al momento della nascita, ma dobbiamo credere che queste corrispondenze tra noi e il cielo riguardino l'intera nostra vita.
I pianeti hanno la possibilità di esercitare un influsso sulle nostre vite, solo se hanno la possibilità di esercitare un influsso sempre. Non è che si attivano improvvisamente quando nasce un bambino, inviando i loro raggi per modellarne la personalità. Non c'è alcun fenomeno di inprinting di cui vaneggia Discepolo e di conseguenza il Galeota che segue pedissequamente tutto ciò che dice Discepolo.
Il bambino quando nasce ha già le sue caratteristiche, è già formato. Supponiamo che il nascituro sia affetto dalla sindrome di Down, il ginecologo potrebbe anticipare o ritardare la sua nascita, ma questo non potrebbe cambiare il suo stato.
Secondo i discepoliani l'influsso astrologico avverrebbe nel momento esatto della nascita, quando il bambino viene alla luce, come se essere nel grembo materno o al suo esterno facesse la differenza. Ma un sottile strato di carne non è una barriera che protegge dai raggi cosmici.
Il momento della nascita è un momento speciale, ovviamente anch'io calcolo il tema natale per questo momento, ma non perché in questo momento il bambino venga investito dai raggi cosmici, ma perché questo è il momento in cui giunge a maturazione un processo iniziato quando è stato concepito.
Anzi se vogliamo l'inizio del processo che porta alla nascita di un bambino, si potrebbe spostare nel tempo ancora più indietro della data del suo concepimento, ad esempio alla nascita dei suoi genitori, senza i quali il bambino non sarebbe nato, oppure alla nascita dell'Homo Sapiens, o a quella della prima cellula vivente, o a quella del sistema solare, o dell'intero universo.
La nascita di un bambino sulla Terra è legata a tutti questi avvenimenti che l'hanno preceduta.
L'astrologia è lo studio dei cicli planetari che sono la causa di tutto ciò che avviene sulla Terra.
Non si può nascere in disaccordo con la musica celestiale suonata dai pianeti di volta in volta, ed è per questo che a volte gli astrologi studiando lo stato del sistema solare al momento della nascita di una persona riescono a comprendere la sua natura che riflette la particolare conformazione del sistema solare che lo ha visto nascere.
Negare l'importanza dei transiti vuol dire negare la stessa astrologia, e non aver compreso che le corrispondenze tra i pianeti e noi, non avvengono a tratti, non riguardano il solo momento della nascita, ma sono continue, perché se così non fosse non potrebbero esserci.