domenica 13 ottobre 2013

Il valore dello Zeta ricalcolato da Discepolo


Il valore dello Zeta calcolato per le coppie formate da figli che hanno come segno ascendente il segno solare dei padri è 2.64, ma che significa questo numero?

Per saperlo abbiamo bisogno della tabella che segue:


Da questa tabella ricaviamo che ad un valore di Zeta uguale a 2.64 corrisponde un P-value(one tailed) uguale a 0.004.

In altre parole, la probabilità che l'eccesso riscontrato per le coppie di figli e di padri considerati fosse dovuto ad un caso era uguale a 4 su mille, ovvero a 1 probabilità su 250.

Se questo valore dello Zeta fosse stato ben calcolato, si sarebbe trattato quindi di un risultato interessante, perché essendo il P-value piuttosto basso, questo ci avrebbe indotti a credere che non si trattasse di un risultato casuale, e quindi a ritenere che ci fosse qualcosa (una legge astrologica?), che facesse si, che i figli nascono più spesso della media con l'ascendente uguale al segno solare del padre. 

Solo che questo valore dello Zeta era stato calcolato in modo errato, perché si basava sul confronto tra il numero delle coppie di questo tipo trovate nel file paris12, e un numero generato mischiando le famiglie una unica volta, mentre Discepolo avrebbe dovuto mischiare le famiglie almeno un centinaio di volte e fare la media dei risultati ottenuti per ottenere il valore atteso per questo tipo di coppie.

Ma come faccio a dire che Discepolo ha commesso questo errore?

Discepolo scrive di me, che farei finta di fare dei calcoli di statistica e che di statistiche non ci capisco nulla.

Quindi potrebbe aver ragione lui e quel valore dello Zeta potrebbe essere stato ben calcolato?

No, non è questo il caso, perché è lo stesso Discepolo che nel libro on line: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele", spiega che inizialmente aveva calcolato il valore atteso randomizzando le famiglie una unica volta, e che solo in un secondo tempo ha pensato di ripetere queste randomizzazioni per 100 volte. 



Da queste righe si evince che Discepolo aveva calcolato il valore atteso prendendo il primo risultato ottenuto mischiando le famiglie un'unica volta, e questo non andava fatto, perché come ho spiegato nel mio post precedente, mischiando le famiglie si ottiene quasi sempre un risultato diverso, e quindi non adatto ad essere usato come termine di paragone.

Però oltre a questa ammissione dell'errore iniziale, Discepolo ci fornisce un risultato perché scrive:

"Ma la cosa strana fu che nel 90 per cento dei confronti, la coppia vera era sempre più alta della coppia falsa" e poi leggete nel punto in cui scrive: "Sul fatto, poi, come detto, che il 90 per cento delle successive estrazioni ci dava un numero vero superiore a quello falso, statisticamente non aveva alcun valore.".

Discepolo non se rende conto, ma ha calcolato la vera significatività statistica per questo tipo di coppie.

Se nel 90% dei casi il valore calcolato mischiando le famiglie risultava essere inferiore al numero di coppie trovate nel file originale, questo significa che nel 10% dei casi il numero ottenuto casualmente era uguale o superiore al numero delle coppie reali.

Per cui la significatività statistica per queste coppie è pari a P(one-tailed)=0.10 e non a P(one-tailed)=0.004 come aveva inizialmente trovato.

Infatti il P-value è proprio questo che ci dice, perché ci dice quante sono le probabilità di trovare casualmente un valore uguale o maggiore a quello effettivamente trovato.

Quindi il valore del P-value calcolato dallo stesso Discepolo per queste coppie è pari a 0.10, ossia c'è una probabilità su 10 di ottenere questo stesso valore o uno superiore per puro caso.

Un valore così alto del P-value è ritenuto non significativo, per cui è lo stesso Discepolo che smentisce se stesso, sebbene lui non se ne renda conto.

Quindi è perfettamente inutile che lui insista nel dire che le tabelle delle Zeta sono state calcolate dai professori di statistica e che riportano le loro impronte digitali.

Lo Zeta corrispondente ad un P-value uguale a 0.10 si può leggere nella tabella di conversione che ho riportato.

Zeta= 1.28 (secondo i calcoli di Discepolo) NON SIGNIFICATIVO

lunedì 7 ottobre 2013

Un metodo sbagliato

Falsa significatività (Expected = 198)

Non ha risposto nessuno alla domanda che vi avevo posto nel post precedente, eppure si trattava di una domanda semplicissima. Credo che sia un tipo di domanda che non è ammessa nei tribunali, perché chiedevo di dire quale sarebbe stata la scelta di Discepolo. Però qui non siamo in un tribunale, per cui qualcuno avrebbe potuto rispondere lo stesso. Cosa avreste dovuto fare? Avreste dovuto notare che il numero di coppie presenti sulla diagonale centrale, è diverso nella tabella originale e in ciascuna delle quattro tabelle random, cosa che vi avevo già detto io, e che quindi Discepolo avrebbe scelto la tabella n.4 come termine di paragone, perché in questa tabella il numero di coppie sulla diagonale centrale è minore rispetto alle altre.

Tabella Reale:
10 + 20 + 17 + 29 + 17 + 31 + 25 + 18 + 25 + 18 + 15 + 9 = 234

Tabelle Random:
7 + 13 + 15 + 17 + 28 + 30 + 18 +16 + 27 + 11 +18 + 8 = 208

8 + 8 + 12 + 22 + 24 + 36 + 15 + 26 + 28 + 18 + 11 + 6 = 214

10 + 13 + 17 + 19 + 28 + 34 + 16 + 15 + 24 + 12 + 14 + 7 = 209

9 + 17 + 13 + 16 + 25 + 26 + 16 + 20 + 20 + 17 + 11 + 8 = 198

Se ogni volta che si mischiano le famiglie si ottiene un numero diverso è EVIDENTE che non si può utilizzare questo numero per confrontarlo con il numero trovato nella tabella con i dati reali.

E' come pretendere di prendere le misure di un mobile con un metro che a volte è lungo 120 cm, altre volte 80 cm, altre volte 90 cm ecc. ecc.

Il numero delle coppie sulla diagonale centrale della tabella con i dati reali rimane sempre lo stesso, queste coppie sono 234, ma con quale di questi 4 numeri trovati nelle tabelle random andrebbe confrontato?

Se si confronta 234 con 198, allora il risultato trovato appare essere molto significativo, ma se si confronta con gli altri tre numeri no.

Se invece calcoliamo la media tra i quattro risultati ottenuti mischiando le famiglie, otteniamo un valore più vicino al vero valore atteso.

Media = (208 + 214 + 209 + 198) / 4 = 207

In realtà anche questo valore è piuttosto lontano dal valore atteso che è 223, ma questo succede perché abbiamo usato solo quattro tabelle random, mentre ne occorrerebbero un centinaio, e perché siamo stati "sfortunati" perché il valore trovato per la quarta tabella è molto raro.

Quello che è importante sottolineare è l'assurdità del metodo di Discepolo che consisteva nel prendere come valore atteso il primo valore che otteneva mischiando le famiglie una unica volta.

Nessun professore universitario di statistica certificherebbe la validità del metodo di Discepolo, ed infatti i professori universitari non hanno mai detto che questo metodo era valido.

Io credo che i professori universitari abbiano dato per scontato che Discepolo avesse calcolato la media su un centinaio di randomizzazioni diverse, ed è per questo che hanno calcolato i valori di significatività basandosi sui numeri che gli erano stati forniti da Discepolo, altrimenti non l'avrebbero fatto.

Quando l'equivoco è stato chiarito, i professori universitari hanno detto a Discepolo che doveva calcolare la media su 100 randomizzazioni per trovare il valore atteso, ma Discepolo ha pensato di ignorare i loro consigli e di continuare con il metodo utilizzato all'inizio.

In alto vedete una immagine che indica la significatività statistica se si utilizza come valore atteso il valore più basso tra le quattro randomizzazioni. In realtà il valore del P-Value non è esatto perché le formule che ho utilizzato non sono adatte a questo tipo di problema. 

Qualche tempo fa, dicevo che il P-Value calcolato con queste formule fosse esatto, in realtà non è proprio così. Queste formule permettono di trovare con una buona approssimazione il P-Value, ma non di calcolarlo esattamente. La cosa non è importante da un punto di vista pratico, perché anche se il P-Value è leggermente diverso da quello calcolato, il risultato non cambia.  

Ad esempio nel grafico si legge che il P-Value è 0,00881 ma anche se fosse invece uguale a 0,009 o a 0,007 da un punto di vista pratico non cambierebbe nulla. Il P-Value ci dice qual è la probabilità di trovare un certo risultato per caso, e se questa probabilità è di sette casi su mille, di otto casi su mille, o di nove casi su mille, non cambia praticamente nulla, perché in tutti e tre i casi si tratta di una probabilità molto scarsa.

Credo che l'unico modo per calcolare in modo esatto il valore del P-Value in questo tipo di problema, sia proprio quello di calcolarlo per mezzo di simulazioni che facciano ricorso a dei numeri random, e sto lavorando su questo. 

Non ci provo nemmeno a spiegarvi perché il calcolo del P-Value effettuato con le mie formule sebbene fornisca una buona approssimazione non sia da considerarsi esatto, perché ho visto che non mi seguite nelle cose più semplici, e questo tanto semplice da capire non è.

Quello che invece dovrebbero capire TUTTI, è che il metodo di Discepolo di prendere come valore atteso il primo valore che si ottiene mischiando le famiglie, è un metodo assurdo, perché mischiando le famiglie si ottengono ogni volta dei risultati diversi.

Questa cosa in realtà l'ha capita lo stesso Discepolo, molto prima che fossi io a spiegargliela.

E' allo stesso Discepolo che a un certo punto è venuto in mente di controllare che cosa succedeva se invece di mischiare le famiglie una unica volta le mischiava per 100 volte.

E' lo stesso Discepolo che ha constatato che ripetendo queste randomizzazioni per 100 volte otteneva quasi sempre dei risultati diversi, per cui lui stesso si sarebbe dovuto rendere conto che il metodo utilizzato all'inizio non era valido.

Perché allora non ha corretto il suo errore?

Non significativo (expected= 223)


venerdì 4 ottobre 2013

Il metodo Discepolo

Dati Reali Paris-12



Random 1

Random 2

Random 3

Random 4


La prima di queste tabelle mostra i risultati reali estratti dal file Paris-12. Il file Paris-12 contiene le date di nascita di gruppi familiari raccolte originariamente da Michel Gauquelin in un quartiere di Parigi. Il numero totale delle date di nascita di questa statistica era di circa 8.000 soggetti. Le coppie figli/padri sono invece 2739, mentre le coppie figli/madri sono state analizzate separatamente.

Nella prima tabella, sulla diagonale evidenziata in giallo, ci sono le coppie figli/padri che sono formate da figli il cui ascendente risultava essere uguale al segno solare del padre.

Nella tabella leggiamo che delle 2739 coppie di figli e di padri, ce ne sono 10 formate da figli ascendente Ariete, che hanno un padre del segno dell'Ariete, 20 formate da figli ascendente Toro che hanno un padre del segno del Toro, ecc.

Il totale delle coppie presenti sulla diagonale è:

10 + 20 + 17 + 29 + 17 + 31 + 25 + 18 + 25 + 18 + 15 + 9 = 234

Discepolo sostiene (sosteneva?) che il numero delle coppie figli/padri presenti su questa diagonale è molto maggiore del previsto.

Ma qual è il numero delle coppie previste su questa diagonale?

Il numero di coppie previsto su questa diagonale è facilmente calcolabile moltiplicando i totali parziali in corrispondenza di ciascuna casella e dividendoli per il totale dei soggetti.

Ad esempio, se vogliamo sapere qual è il numero di coppie previste per la casella figlio ascendente Ariete/ Padre Sole in Ariete, dobbiamo moltiplicare il totale dei figli ascendente Ariete per il totale dei padri Ariete e dividere per il totale di tutte le coppie.

Ariete/Ariete= 98 * 256 / 2739 = 9.16

Proseguendo nello stesso modo calcoliamo anche le coppie previste per la combinazione Toro/Toro, Gemelli/Gemelli ecc.

Per cui le coppie previste sulla diagonale centrale risultano essere 223, undici in meno delle coppie trovate che erano 234.

Discepolo però, non adotta questo metodo, che era già stato adottato da Didier Castille in una statistica del tutto analoga, perché pensa che bisogna utilizzare una procedura random per calcolare il numero previsto per queste coppie.


Dall’insieme di questo tema, se lo sapete leggere, avete il quadro di un essere cattivo, depresso, vendicativo, ottuso, che ripete idiozie all’infinito, che vorrebbe obbligare i Professori che hanno certificato la mia ricerca a trovare i dischetti nei loro archivi per farli esaminare a lui: lo Sceriffo, il più grande ignorante di questa Terra che continua a dire che la ricerca descritta nel libro che conoscete andava fatta senza il campione random e non gl’interessa che i Professori dicano il contrario: esso (dato il nome che si è dato), che ha prodotto zero in tutta la vita, ne sa di più dei Professori di statistica coautori del libro dove è scritto che tutti i calcoli e le analisi statistiche furono rifatti in sede universitaria! 
Ciro Discepolo

Discepolo ha torto, non è vero che in questa statistica fosse necessario ricorrere ad un campione random, così come non è vero che i professori universitari abbiano certificato la sua statistica.

Comunque ho deciso di seguire anch'io il metodo di Discepolo che consisteva nel mischiare le famiglie, utilizzando la funzione random presente nei linguaggi di programmazione, facendo si che fosse il computer ad abbinare casualmente a ciascun padre un figlio qualsiasi tra i figli presenti nel database.

Ho ottenuto così quattro nuove tabelle che mostrano i risultati ottenuti mischiando le famiglie in modo casuale.

Per prima cosa notiamo che i totali parziali e il totale generale rimangono invariati anche in queste quattro tabelle random. Infatti è proprio così che deve essere, perché i soggetti della statistica sono sempre gli stessi, per cui il numero dei figli Arieti rimane invariato, così come il numero dei padri Ariete ecc.ecc..

Quello che cambia, in queste quattro tabelle, è il numero delle coppie riferito a ciascuna delle 144 caselle, per cui, di conseguenza, anche sulle diagonali centrali troviamo dei numeri diversi da quelli originali.

La somma delle coppie presenti sulla diagonale centrale, varia da tabella a tabella, come era naturale aspettarsi visto che gli abbinamenti figli/padri sono stati ottenuti in modo casuale.



Allora chiedo direttamente a Discepolo:

Signor Discepolo, tra le quattro tabelle random, quale bisogna prendere come termine di confronto con la tabella originale?

La 1, la 2, la 3, o la 4?

Discepolo, come al solito, non risponderà, però potete rispondere voi al suo posto, e quindi propongo a voi la domanda.

Quale tra queste tabelle generate in modo casuale verrà utilizzata da Discepolo?

La 1, la 2, la 3, o la 4?


giovedì 3 ottobre 2013

Falsi Successi

Giuliano Gemma nato a Roma il 2.9.1938 alle ore 3.50

Secondo Ciro Discepolo la morte di Giuliano Gemma confermerebbe le sue teorie astrologiche perché la sua ultima rivoluzione solare presentava delle configurazioni negative secondo le regole della astrologia attiva.

L'indice di pericolosità dell'anno calcolato per Cerveteri:
  • 2009.....78
  • 2010.....26
  • 2011.....78
  • 2012.....38
  • 2013.....56
Eppure l'indice di pericolosità dell'anno, calcolato sul sito di Discepolo, mostra che nel 2009 e nel 2011 l'indice di pericolosità dell'anno era molto più alto di quello del 2013.

Se qualcuno avesse chiesto a Discepolo di prevedere in quale di questi cinque anni Giuliano Gemma sarebbe potuto morire, lui che cosa avrebbe risposto? Avrebbe previsto che Giuliano Gemma sarebbe morto nel 2013? Oppure avrebbe indicato gli anni 2009 e 2011 come più probabili?


sabato 28 settembre 2013

Una teoria basata sul nulla


L'immagine riporta un breve testo presente nel libro di Discepolo intitolato "La ricerca della Verità" in cui Discepolo continua a mentire. Comunque rispetto al passato ci sono alcuni miglioramenti perché Discepolo chiarisce che l'aiuto dei professori universitari riguardava solo uno spezzone di 8.400 nascite e non il totale di 75.000 nascite dell'intera statistica, ed inoltre Discepolo chiarisce che i risultati delle sue statistiche non hanno una valenza scientifica perché lui ha preferito non seguire il consiglio dei professori e non ha eseguito le ulteriori ricerche che sarebbero state necessarie.

Queste non sono le cose che diceva prima. perché lui ha affermato più volte che le sue statistiche erano state controllate dai professori nel loro insieme su 75.000 soggetti, ed inoltre diceva che i risultati delle sue statistiche erano stati certificati dalla Scienza Ufficiale.

Qui e qui trovate qualche esempio di ciò che diceva Discepolo qualche tempo fa:

Fate attenzione a ciò che dice Discepolo nel video, specialmente all'inizio quando risponde alla domanda della conduttrice del programma:

Si, io ho condotto questa ricerca che mi appassionava molto e che ha appassionato anche personaggi come Keplero, su 75.000 temi di nascita di genitori e figli, e quando ho terminato questa ricerca, diciamo che non mi sono gloriato dei risultati ottenuti, ma li ho sottoposti a verifica, cioè li ho dati all'istituto di statistica, quindi l'ho pregato di esaminare questo lavoro.

Discepolo affermava di aver consegnato la sua ricerca su 75.000 temi di nascita all'istituto di statistica, una volta ultimata, mentre in realtà la statistica consegnata ai professori universitari riguardava solo un piccolo spezzone delle statistiche relativo a 8.400 nascite.

Inoltre non è nemmeno vero che i professori universitari abbiano certificato l'assenza di errori nemmeno relativamente a queste 8.400 nascita, perché l'errore lo avevano trovato.



Il merito di questi cambiamenti è mio. Sono io che ho pubblicato sul mio blog le email intercorse tra Discepolo e il professore di statistica, in cui Discepolo ammetteva - rivolgendosi al professore - che la collaborazione dei professori riguardava soltanto un primo spezzone della statistica e non l'intera statistica come in più occasioni aveva fatto credere ai suoi lettori e persino ad André Barbault.

Penso che dovrei ritenermi soddisfatto del risultato che ho ottenuto, ed infatti lo sono.

Discepolo continua comunque a mentire dicendo che i professori universitari hanno ripetuto i suoi calcoli e ne hanno verificato la sua correttezza relativamente allo spezzone di 8.400 nascite.

In realtà i professori hanno notato che Discepolo aveva sbagliato metodo e gli hanno consigliato di modificarlo.

Lo Z altissimo non è mai esistito nemmeno relativamente a questo spezzone della statistica su 8.400 soggetti.


Si, è vero, nel libro on line di Discepolo ci sono due tabelle disegnate dai professori che riportano un Z alto in corrispondenza di due variabili, o se preferite della stessa variabile riferita sia al rapporto figli/padri che a quello figli/madri, ma questi valori dello Z sono errati.

Forse i professori hanno agito con leggerezza, perché sarebbe stato meglio se avessero accertato la validità del metodo con cui Discepolo calcolava i valori attesi, prima di calcolare la significatività statistica. Però i professori come avrebbero potuto immaginare l'uso improprio che Discepolo avrebbe fatto dei loro calcoli?

L'errore dei professori è stato quello di accordare fiducia a Discepolo, che con il suo comportamento ha dimostrato di non meritarla.

Infatti, non appena i professori si sono accorti che il metodo utilizzato da Discepolo era errato, l'hanno detto a Discepolo e l' hanno consigliato di non limitarsi a randomizzare le famiglie una sola volta, ma di eseguire questa operazione per 100 volte e di utilizzare come valore atteso, la media dei risultati ottenuti.

Discepolo se fosse stato il cercatore di verità che finge di essere, avrebbe dovuto pregare i professori di calcolare nuovamente i valori dello Z, dopo aver corretto il suo errore, e avrebbe dovuto pubblicare una nuova tabella con i valori giusti dello Z che rettificava quella precedente.

Discepolo invece preferisce sbandierare la vecchia tabella completamente sbagliata, come prova di un risultato che non è mai esistito.

Ma anche se lo Z calcolato dai professori fosse stato veramente alto, questo non cambierebbe nulla. Una rondine non fa primavera, e un risultato statistico ha bisogno di ulteriori conferme. 

Quindi è perfettamente inutile che Discepolo citi questo apparente risultato positivo ottenuto in una frazione della sua statistica, se non mostra i risultati delle statistiche compiute sul totale dei soggetti.

Dove sono le relazioni su queste altre ricerche compiute da Discepolo?

Da nessuna parte, per cui io potrei anche fare a meno di contestare i risultati della statistica sugli 8.400 soggetti, perché comunque quei risultati non sono la prova di nulla.

Credo invece che sia meglio puntualizzare che anche quella frazione dell'intera statistica è errata, perché credo sia importante capire che Discepolo ha costruito la sua teoria sulla ereditarietà astrale basandosi sul nulla.

Qualcuno potrebbe pensare che magari Discepolo non è riuscito ad ottenere una certificazione scientifica delle sue teorie, ma che ci si sia avvicinato. Forse non ci sono le prove scientifiche di queste teorie, ma per lo meno ci sono degli indizi che fanno pensare che queste teorie possano essere valide.

No, le cose non stanno affatto così.



Non c'è proprio nulla che possa far credere che nascono più figli della media che ereditano come segno ascendente il segno solare del padre.


Qualcuno potrebbe pensare che questo tipo di coppie di figli e di padri, siano effettivamente più numerose del previsto, ma non tanto più numerose da escludere che si possa essere trattato di un caso, e che sia per questa ragione che non ci sia una validazione scientifica di questo fenomeno.

Ma non è così, dagli archivi Gauquelin che sono serviti ad elaborare queste statistiche, di questo fenomeno non risulta nemmeno l'ombra.

Le coppie di figli e di padri che secondo Discepolo dovrebbero essere molto più numerose del previsto, sono in realtà leggermente meno del previsto.



Allora Discepolo come ha fatto a prendere un abbaglio del genere?

Credo che non ci sia nessuno che crede fino in fondo alle teorie di Discepolo. Però la gente è portata a credere, che considerando la convinzione con cui Discepolo espone queste teorie, almeno una parte di vero in esse ci deve essere. Magari avere Marte in prima casa nell'oroscopo di rivoluzione, non è una cosa così negativa come afferma Discepolo, però se lo afferma con tanta convinzione, almeno qualcosa di vero ci deve essere, e allora perché rischiare, non è meglio trascorrere il compleanno da qualche altra parte?

Con la stessa convinzione Discepolo diceva anche di aver conseguito degli importanti risultati statistici che avevano ricevuto l'avallo della Scienza Ufficiale, ma non c'era nulla di vero.

Traete voi le vostre conclusioni.

mercoledì 25 settembre 2013

Non sono un idiota



Questo stesso verme strisciante della terra ha scritto per anni di seguito, anche dieci volte al giorno, che io non avrei mai pubblicato i risultati di una ricerca statistica sull’ereditarietà astrale, ricerca pubblicata nel libro che voi tutti conoscete.
Io gli ho fatto scrivere questa cosa migliaia di volte e poi gli ho spiattellato in faccia la pagina 23 dove tali risultati, calcolati e disegnati in tabella dagli esperti che effettuarono i calcoli e i controlli, è presente fin dal primo giorno della pubblicazione del libro: marzo 1992. Può sembrare incredibile, perfino per un mentecatto, giungere a guardare senza vedere, ma tant’è.
Pagina23StatisticaSuEreditarieta'
Questa pagina mi è particolarmente cara e mi rimanda a forti, intensissime emozioni che provai quando appresi i risultati di quello spezzone di ricerca (oltre 8000 nascite su 75.000).
Il disegno, fatto a mano, fu redatto dal prof. Francesco Mola che elaborò i dati insieme al prof. Luigi D’Ambra e che gentilmente riassunse i risultati finali, apponendo anche due asterischi in corrispondenza della variabile/padre e della variabile/madre (la stessa) che ottennero una rilevanza statistica enorme. Questo disegno che conservo e rivedo con sempre grande emozione, reca – ovviamente – anche le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra che ce lo consegnarono (a me e a Luigi Miele) spiegandoci come andava letto. Sono sempre grato a questi due bravi e serissimi ricercatori che subirono delle forme di persecuzione nella loro Facoltà Universitaria “per avere dato ragione agli astrologi”.
Naturalmente conservo tutto il materiale relativo a questa e alle altre ricerche e ricordo che TUTTE le mie ricerche sono state sempre pubblicate e sono sempre state controllate da esperti di statistica.



Nel post precedente ho spiegato che le tabelle con le impronte digitali dei professori Mola e D'Ambra sono completamente sbagliate. Ma badate bene che non sto dicendo che siano i professori ad avere sbagliato qualcosa, l'errore è stato commesso da Discepolo che ha fornito ai professori dei dati sbagliati, perché utilizzava un metodo errato per calcolare i valori attesi.

Non servono dei professori di statistica per stabilire che il metodo di Discepolo sia errato, perché la cosa dovrebbe essere evidente a TUTTI, trattandosi di qualcosa di cui TUTTI abbiamo una certa esperienza.

Ciò che è veramente strano è che nessuno dei seguaci di Discepolo se ne sia mai accorto prima che io evidenziassi questo errore.

Credo che la gente non comprenda bene perché Discepolo crei delle famiglie fittizie, attribuendo a ciascun padre un figlio diverso da quello vero, lasciando al computer il compito di scegliere casualmente i figli tra quelli disponibili nell'archivio.

Questa modo di procedere ha una sua logica perché creando delle nuove famiglie mischiando casualmente i soggetti presenti nel database, si crea un nuovo database fittizio in cui ad ogni padre corrisponde un figlio non suo.

Solo nel database originale i figli sono effettivamente figli dei loro padri, mentre nel database fittizio ad ogni padre viene attribuito un figlio non suo, per cui in seguito possiamo confrontare il numero delle coppie figli/padri con lo stesso ascendente/segno contenute nel database originale, con il numero dello stesso tipo di coppie figli/padri contenute nel database fittizio.

Questo perché se riscontrassimo che il numero delle coppie figli/padri  contenute nel database originale è molto superiore al numero dello stesso tipo di coppie contenute nel database fittizio, questo vorrebbe dire che il fatto di essere legati dalla relazione figlio/padre influisce sulla somiglianza tra i temi natali. 

Probabilmente non tutti capiscono queste cose, perché tutto questo discorso di coppie di figli e di padri, di database originali e di database fittizi può effettivamente generare confusione.

 Lasciamo quindi perdere la statistica sui figli e sui padri e parliamo di qualche altra cosa.

Immaginate di andare al casinò e di sedervi al tavolo della roulette. Sapete che in numeri della roulette sono 37, tutti i numeri da 1 a 36 più lo zero, per cui la probabilità che esca un certo numero dovrebbe essere 1/37. Però la roulette potrebbe essere molto vecchia e presentare delle imperfezioni, per cui non è detto che la probabilità di uscita di ciascun numero sia esattamente 1/37, perché qualche numero potrebbe uscire più spesso e qualche altro numero meno spesso a causa di queste imperfezioni della ruota della roulette.

Decidete quindi di stabilire la frequenza dei vari numeri in via sperimentale, e annotate su un foglio i primi 37 numeri che escono alla roulette. Sicuramente troverete che in questa serie di 37 giocate, ci sono dei numeri che sono usciti più di una volta e altri numeri che non sono usciti nemmeno una volta. 

Se la pallina della roulette si è fermata per tre volte sul numero 18 e nemmeno una volta sul numero 15, questo vi permetterebbe di dire che la frequenza del numero 18 è 3/27 mentre quella del numero 15 è  0/27 ossia zero?

E' ovvio che non sia così, e non ci vogliono certo i professori di statistica per spiegarlo.

E nemmeno occorre essere andati in un casinò per comprenderlo.

Annotare quante volte escono i vari numeri in una serie di 37 giocate non è sufficiente per calcolare la frequenza attesa per ciascun numero.

Credo che le persone normodotate si rendano perfettamente conto di questo.

Se il numero 18 è uscito per ben tre volte in questa serie di 37 giocate questo non significa che la frequenza attesa del numero 18 sia 3/37, così come il fatto che il numero 15 non sia uscito nemmeno una volta non significa che la frequenza attesa per questo numero sia pari a zero.

Il discorso cambia se invece di limitarci a vedere cosa succede in una serie di 37 giocate andiamo a vedere cosa succede in una serie di 370 giocate.

In questo caso, le frequenze ottenute per ciascun numero saranno vicine a quello che dovrebbero essere.  Perché tanto più si aumenta il numero delle giocate considerate tanto più le frequenze trovate saranno vicine alle frequenze attese.

Se la roulette non è troppo difettosa, le frequenze calcolate per l'uscita di ciascun numero, si assesteranno su 1/37 a patto che si osservino un numero sufficiente di casi.

Se invece ci si limita a calcolare le frequenze in una unica serie di 37 giocate, le frequenze trovate non sono le frequenze attese.

Mi sembra che le cose che sto scrivendo dovrebbero essere chiare a TUTTI, eppure queste cose non sono affatto chiare a Discepolo che vorrebbe dare di se l'immagine di ricercatore statistico.

Cose da pazzi!

Qualche giorno fa un blogger, un certo Pasquale, ha scritto che io sarei un bravo statistico.

Ma quando mai, Pasquale?

Per smentire le statistiche di Discepolo non occorre mica essere dei bravi statistici, è sufficiente non essere idioti e io non lo sono.

lunedì 23 settembre 2013

Tabelle errate

Questo stesso verme strisciante della terra ha scritto per anni di seguito, anche dieci volte al giorno, che io non avrei mai pubblicato i risultati di una ricerca statistica sull’ereditarietà astrale, ricerca pubblicata nel libro che voi tutti conoscete.
Io gli ho fatto scrivere questa cosa migliaia di volte e poi gli ho spiattellato in faccia la pagina 23 dove tali risultati, calcolati e disegnati in tabella dagli esperti che effettuarono i calcoli e i controlli, è presente fin dal primo giorno della pubblicazione del libro: marzo 1992. Può sembrare incredibile, perfino per un mentecatto, giungere a guardare senza vedere, ma tant’è.
Pagina23StatisticaSuEreditarieta'
Questa pagina mi è particolarmente cara e mi rimanda a forti, intensissime emozioni che provai quando appresi i risultati di quello spezzone di ricerca (oltre 8000 nascite su 75.000).
Il disegno, fatto a mano, fu redatto dal prof. Francesco Mola che elaborò i dati insieme al prof. Luigi D’Ambra e che gentilmente riassunse i risultati finali, apponendo anche due asterischi in corrispondenza della variabile/padre e della variabile/madre (la stessa) che ottennero una rilevanza statistica enorme. Questo disegno che conservo e rivedo con sempre grande emozione, reca – ovviamente – anche le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra che ce lo consegnarono (a me e a Luigi Miele) spiegandoci come andava letto. Sono sempre grato a questi due bravi e serissimi ricercatori che subirono delle forme di persecuzione nella loro Facoltà Universitaria “per avere dato ragione agli astrologi”.
Naturalmente conservo tutto il materiale relativo a questa e alle altre ricerche e ricordo che TUTTE le mie ricerche sono state sempre pubblicate e sono sempre state controllate da esperti di statistica.




I numeri riportati nelle tabelle sono TUTTI sbagliati.

Glielo ho spiegato centinaia di volte, perché finge di non capirlo?

Questi valori dello Z erano stati calcolati sulla base di un valore atteso sballato, e di conseguenza sono sballati anch'essi.

Discepolo lei è un grande, perché è l'unico che sia riuscito a trasformare un errore, in una legge di ereditarietà astrale certificata dalla Scienza Ufficiale.