giovedì 28 aprile 2016

Perché i segni sono proprio 12?


Un anonimo inquisitore mi ha chiesto: Perché i segni sono proprio 12 e non un numero diverso?

Come sappiamo lo zodiaco tropico è basato sui quattro segni in cui la Terra viene a trovarsi in una posizione particolare della sua orbita. Quando il polo nord dell'asse terrestre è puntato in direzione del Sole, il Sole si trova al grado 0° del segno del segno del Cancro ed inizia l'estate nel nostro emisfero. Quando tre mesi dopo il Sole forma un angolo di 90° gradi con l'asse terrestre, si trova a 0° gradi del segno della Bilancia e inizia l'autunno. Ancora tre mesi dopo, il polo nord dell'asse terrestre punta in direzione opposta a quella del Sole, e si trova a 0° del segno del Capricorno e inizia l'inverno, ed infine ancora tre mesi dopo il Sole forma ancora un angolo di 90° con la Terra, transita a 0° del segno dell'Ariete, ed inizia la primavera.

Per cui lo zodiaco è naturalmente diviso in quattro parti.

Qualsiasi sinusoide è naturalmente divisa in quattro parti.

E quindi la domanda del mio anonimo interlocutore diventa: Perché questi quattro settori sono stati divisi proprio per 3 e non per un altro numero?

Non lo so perché i segni siano proprio 12 e non un altro numero, però ho una prova empirica che questa suddivisione sia corretta sulla base di una mia statistica sui matrimoni con circa 10 milione di coppie.

Da questa statistica è risultato che le coppie i cui Soli di nascita distano tra loro di una distanza multipla di 30° sono più numerose delle coppie in cui questo non si verifica.

In pratica succede che se voi avete il Sole a 18° di un segno, è più probabile che sposiate una persona che ha il suo Sole di nascita a 18° di un segno qualsiasi, o ad un grado prossimo ai 18° di un segno qualsiasi, piuttosto che sposiate una persona che ha il Sole di nascita verso i 3° gradi di un segno (18 - 15 = 3).

Queste differenze statistiche sono molto piccole, per cui se si è alla ricerca di un partner, non si può applicare questo criterio, per stabilire se si è compatibili o meno. 

Però questo effetto non si ottiene se invece di considerare 30° si considera un numero di gradi diverso.

Naturalmente non credo che questo possa essere una dimostrazione completa del fatto che è giusto dividere lo zodiaco in 12 segni di 30°, però il fatto che queste differenze compaiano proprio con i 30° gradi, e non con 20, 10, o 40 gradi, mi fa pensare che i segni zodiacali di 30° non siano una invenzione umana, ma che riflettano una realtà oggettiva.

  

mercoledì 20 aprile 2016

Albert Einstein



L'autore della famosa formula E = m c^2 è Albert Einstein e non certo Newton, e questo lo sanno pure i bambini delle elementari.

Sentite invece cosa dice Ciro Discepolo in questo file audio nel punto 1:13:00

Possibile che ci siano persone che decidono di perdere due ore della propria vita per ascoltare delle simili cazzate?

Discepolo confonde la legge della gravitazione universale scoperta da Newton, con quella dell'equivalenza tra massa ed energia scoperta da Einstein. Dal link è possibile scaricare anche un file audio con la voce di Einstein che spiega la sua formula.

sabato 16 gennaio 2016

Una brava persona

Charles Bronson

Ha passato gran parte della sua vita in galera in isolamento, ma è riuscito a realizzare il suo desiderio di fama.

mercoledì 13 gennaio 2016

Chi è Dan Winter?

Dan Winter

Mi viene in mente il mio produttivissimo incontro epistolare con lo scienziato Dan Winter che mi ha permesso di scoprire che esiste una relazione tra inclinazione dei fotoni, colore e distanze angolari tra pianeti, quelle contemplate dall'astrologia.
Giuseppe Galeota Al Rami

Chi è Dan Winter, il referente scientifico di Al Rami. potete leggerlo direttamente sul "suo" sito: danwinter.com.



Mr. Winter actually bragged  -- when he was first confronted about his lying -- that he knew that what he was presenting (particularly with regard to the golden mean and the golden spiral) was untrue, but that his audiences -- in his words -- were "too stupid to know the difference."
danwinter.com

Dan Winter non è un ingegnere laureato presso l'università di Ditroit come falsamente afferma nei suoi video, ma è l'autore di un plagio ed un impostore come da lui stesso dichiarato sotto giuramento in un aula di giustizia dello stato di New York.



 Poi sono giunte le statistiche Svizzere sulla mortalità compiute su milioni di casi analizzati in oltre 40 anni di tempo. Straordinari i risultati: esiste un picco di mortalità significativissimo, nel giorno del compleanno, o giù di lì, come in effetti si sostiene in astrologia, che fatti importanti della propria vita accadono "generalmente" attorno al proprio compleanno o quello dei propri cari.
Giuseppe Galeota Al Rami


Non è vero che le statistiche svizzere confermano le teorie di Discepolo.

Se qualcuno volesse leggere la relazione originale dei ricercatori svizzeri in formato PDF, me la può chiedere scrivendomi al mio indirizzo di posta elettronica: astromauh@gmail.com 

La invio a chiunque me la chieda, ed in particolare la vorrei inviare a Giuseppe Galeota, perché è evidente che lui non l'ha mai letta.

martedì 12 gennaio 2016

L'astrologia e la scienza


Sul blog di Al Rami si sta svolgendo una discussione interessante tra lui e uno scettico. Naturalmente su alcune cose sono d'accordo con Al Rami, ad esempio sulla questione della precessione che non è una argomentazione valida per confutare l'astrologia. C'è persino un fisico iscritto al CICAP che dice che la precessione è un argomento che fa molta presa sul pubblico, ma che non ha alcuna validità scientifica. Per cui di questo argomento non c'è nemmeno bisogno di parlarne.

Però Al Rami non risponde in modo esauriente alla critica di questo scettico che dice che l'astrologia non è una scienza perché le teorie astrologiche non sono falsificabili.

Lui controbatte dicendo che essendo l'astrologia una scienza umana come la psicologia o la politologia, non può essere comprovata con gli stessi standard che si applicano alle scienze dure come la matematica o la fisica.

Naturalmente in ciò che dice c'è un fondo di verità, per una serie di ragioni non è possibile verificare l'astrologia con gli stessi stringenti criteri con cui si possono verificare le leggi della fisica.

Però fino a che punto possono essere elastici i criteri per verificare l'astrologia?
Non si potrà verificare tutto, ma ci sono alcune cose verificate? Ci sono dei punti fermi in astrologia?

Le domande che mi avete fatto dimostrano che questi punti fermi non esistono, per qualcuno Plutone va interpretato nell'oroscopo e per qualcun altro no. Eppure si tratterebbe di una domanda fondamentale: Plutone esercita un influsso nell'oroscopo, oppure no?

Gli astrologi classici non includono Urano, Nettuno, e Plutone nell'oroscopo, e lo stesso fanno gli astrologi indiani. Mentre per gli astrologi occidentali vanno invece considerati.

Chi avrà ragione? E da cosa dipende questa diversità di vedute?

Perché il luogo in cui si nasce è statisticamente correlato al tipo di astrologia che si pratica? Questa è una cosa che succede con le religioni, chi nasce in India ha una alta probabilità di professare la religione induista, così come chi nasce in Spagna è molto probabilmente un cattolico. In questo l'astrologia assomiglia molto di più ad una religione piuttosto che a una scienza. Nella scienza non esistono disparità di vedute a secondo di dove sono nati gli scienziati. I cinesi per mandare delle sonde nello spazio, fanno gli stessi calcoli che fanno gli scienziati americani, essere giapponesi, italiani, russi non fa alcuna differenza.

A me piacerebbe che l'astrologia fosse considerata una scienza, ma bisogna essere obiettivi e l'astrologia allo stato attuale assolutamente non lo è.

Potenzialmente potrebbe esserlo, ma per esserlo dovrebbe applicare il metodo scientifico. Se gli astrologi non applicano il metodo scientifico non fanno scienza, se un giorno incominceranno a farlo, allora l'astrologia diventerà una scienza.

Io non sto dicendo che tutte le affermazioni astrologiche dovrebbero essere verificate, il problema è che allo stato attuale, nessuna affermazione astrologica è mai stata provata, o quasi. E' vero ci sono le statistiche di Gauquelin, però la significatività statistica di queste statistiche è un po' al limite, e c'è qualche dubbio sul fatto che Gauquelin avesse magari inconsciamente selezionato i dati. Io personalmente credo alle conclusioni di Gauquelin, perché coincidono con la mia esperienza. Sono infatti convinto che quando i pianeti sono in prossimità degli assi abbiano una maggiore influenza. Per cui mi baso nel mio giudizio, sulla mia esperienza personale.

Però l'esperienza personale non è un criterio scientifico. Gli astrologi sono convinti che lo sia, ma in realtà non lo è affatto. E' inutile ripetere: io ho verificato quella tal cosa per centinaia e migliaia di volte. Per la scienza questo non è sufficiente, perché la scienza non si basa sulle testimonianze.

Io qualche esame universitario di psicologia l'ho dato, e credo di aver appreso una cosa fondamentale: Le nostre percezioni e i nostri giudizi sono soggetti a degli inganni. Questa è la cosa che ho appreso dai miei studi e di cui sono assolutamente convinto.

Ecco perché l'esperienza personale conta poco, ecco perché non si può pretendere di fare scienza se ci si basa sulla sola esperienza personale.

Io non nego mica agli astrologi la possibilità di basarsi sulla loro esperienza, chi lo fa continui pure a farlo, però se lo si fa, non si deve avere la pretesa di fare scienza.

Lo fatto anch'io per moltissimi anni, e continuo a farlo, e ritengo che questo sia l'unico modo di studiare l'astrologia, però questa non è scienza, perché io non posso pretendere che gli altri si fidino della mia esperienza personale.

Se voglio che gli altri accettino le cose che affermo, credo che sia necessario fornire le prove delle mie affermazioni.

Al Rami paragona l'astrologia alla psicoanalisi, nel tentativo di dimostrare che l'astrologia è una scienza, dimenticando però, che anche la psicoanalisi non è una scienza.

Secondo me la psicoanalisi oltre a non essere una scienza non è nemmeno vera. La psicoanalisi è una teoria che sostiene che facendo emergere alla coscienza dei traumi subiti nell'infanzia, le persone siano in grado di risolvere i propri conflitti interiori e quindi di vivere meglio. Però, che io sappia, non esistono studi scientifici che dimostrano che ciò avvenga, mentre per altre terapie psicologiche esistono degli studi che ne dimostrano l'efficacia.

Allora mi domando se la psicoanalisi non è una scienza, e non produce risultati verificabili, che cos'è?

Certo la psicoanalisi alcune cose apprezzabili le dice, l'inconscio anche se non esiste dal punto di vista della fisica, sicuramente esiste nel senso che è vero che i nostri comportamenti non sono sempre razionali.

Però una terapia che non guarisce più pazienti di quanti ne guariscono senza la terapia, non è una terapia. Forse è un interessante gioco intellettuale, ma non è scienza.