martedì 15 marzo 2011

Segni Zodiacali

clicca sull'immagine per ingrandirla

Sai cosa credo Astromauh, che in origine l'astrologia occidentale si basava sulla posizione apparente degli astri nel cielo e sulla loro permanenza nelle costellazioni. Oggi, per ovviare all'imbarazzante problema della precessione, si preferisce dire che non centra più nulla. 

 Icarus, non c'è assolutamente nulla di imbarazzante nella precessione per un astrologo, siete voi scettici che dovreste sentirvi imbarazzati dal fatto che usate una argomentazione cosi' stupida nel tentativo di screditare l'astrologia. Hai letto le recenti polemiche che ci sono state sulla questione? Qualche giorno fa è uscita la notizia di un astronomo americano che ha scoperto che la posizione dell'asse terrestre è variata per cui i segni zodiacali sono sbagliati. Solo che questa scoperta è vecchia di 2100 anni, perché è stato Ipparco il primo ad accorgersi di questo fenomeno nel 100 a.C.. Il problema della precessione non è un problema di oggi, è vecchio di duemila anni. Ipparco che ha scoperto la precessione, è stato il primo astrologo-astronomo che si è domandato se gli influssi astrologici del Sole e dei pianeti dovessero essere messi in relazione alla loro posizione rispetto alle costellazioni o rispetto agli equinozi. Gli astrologi occidentali dell'antichità hanno stabilito che gli influssi andavano riferiti agli equinozi, ne abbiamo la prova nel Tetrabiblos di Claudio Tolomeo in cui parla chiaramente di segni equinoziali.
Il mondo di Astromauh

Se guardi con attenzione la carta geografica che mostra il mondo conosciuto da Claudio Tolomeo, alla sua destra puoi scorgere i simboli dei segni zodiacali. I segni zodiacali non si riferiscono alle stelle della costellazioni, ma alle latitudini geografiche dei luoghi della Terra, ed è per questo che compaiono su una carta geografica. I segni zodiacali raffigurati sulla carta del mondo di Tolomeo sono così disposti:
GEMELLI CANCRO TORO LEONE ARIETE VERGINE PESCI BILANCIA AQUARIO SCORPIONE CAPRICORNO SAGITTARIO
Ad ogni coppia di segni corrisponde una latitudine geografica. Noi moderni è come se avessimo dimenticato questa cosa, perché nelle carte geografiche attuali non vengono più affiancati i simboli zodiacali, fatta eccezione per il tropico del CANCRO e del CAPRICORNO. Il mondo di Astro è lo stesso di Tolomeo, solo che qui puoi vedere la posizione in cui si trovano i vari corpi celesti del sistema solare in questo momento. Ad esempio puoi vedere la Luna (pallino bianco) nel segno del Cancro (15 marzo 2011 ore 13). Osservando le posizioni dei pianeti nella mappa, ho tutti gli elementi che mi servono per interpretare l'oroscopo, e come vedi le stelle non sono raffigurate in esso. Le stelle non contano nulla nell'astrologia occidentale. Se torni a visitare questa pagina nei prossimi giorni, vedrai che la Luna si sposterà nei segni zodiacali nell'ordine indicato da Tolomeo, attraversando in successione i segni del Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, e poi risalire attraversando il Capricorno, Aquario, Pesci, Ariete, Toro, Gemelli, fino a ritrovarsi nella posizione che occupa oggi. Sono 2100 anni che gli astrologi e gli astronomi usano la Terra e l'orientamento del suo asse di rotazione per definire la posizione dei corpi celesti. Non c'è alcuna incongruenza tra la visione del cosmo degli astronomi e degli astrologi, perché è esattamente la stessa. Gli astronomi della NASA utilizzano lo stesso sistema di coordinate utilizzate da Ipparco. Questo sistema di coordinate è basato sulla Terra e sull'orientamento del suo asse di rotazione nello spazio.

L'oroscopo di Galileo 

 L'immagine mostra l'oroscopo di Galileo fatto da lui stesso, ed è identico a quello che gli farei io. Galilei colloca il suo Sole di nascita a 6 gradi del segno dei Pesci, nonostante il fatto che quando è nato il Sole si trovasse nella costellazione dell'Aquario. Galilei è nato nel 1564, e quindi cade la tua tesi che il fatto che gli astrologi dicono oggi che le costellazioni non contano nulla sia una scusa, perché lo dicevano anche nel 1564. E' dai tempi della scoperta della precessione, avvenuta un secolo avanti Cristo, che gli astronomi e gli astrologi usano un sistema di coordinate basate sulla Terra e l'orientamento del suo asse. Gli astronomi modificano costantemente le coordinate delle stelle. Ad esempio dicono che la stella Sirio nel 2000 aveva una certa ascensione retta e declinazione, e che nel 2100 avrà una differente ascensione retta e declinazione. Un profano potrebbe pensare che se nel 2000 Sirio aveva una certa ascensione retta e declinazione e nel 2100 ne avrà delle altre, questo significa che la stella Sirio si sposta. Però le cose non stanno così, Sirio nel 2100 conserva la stessa posizione rispetto alle altre stelle che aveva nel 2000. Il motivo per cui gli astronomi cambiano le coordinate di Sirio e di tutte le altre stelle è dato dal fatto che è l'orientamento dell'asse terrestre che cambia tra il 2000 ed il 2100. Il motivo per cui gli astronomi cambiano periodicamente le coordinate delle stelle è perché preferiscono riferire la loro posizione agli equinozi, ossia utilizzare lo stesso sistema di riferimento usato dagli astrologi, basato sui segni zodiacali. Il concetto di segno zodiacale. non è soltanto astrologico, perché prima di essere astrologico è astronomico, anche se gli astronomi invece di dire che la Luna è nel segno del Cancro, di solito preferiscono dire che la Luna ha una longitudine eclittica compresa tra il grado 90° e 120°. Sapevo che era difficile da digerire, ma sei in parte perdonato perché sei in buona fede e non conosci la fisica quantistica Informati però e studia! Ho accettato il tuo invito allo studio e mi sono letto questo articolo:

 
Il principio di indeterminazione di Heisenberg

Viene fatto un esempio in cui c'è un camion di cui si vuole calcolare la posizione e la velocità. L'operazione non presenta grossi problemi, si fa la foto del camion mentre passa davanti ad un certo punto, annotando il tempo, si ripete l'operazione per cui si può calcolare la sua velocità e la sua posizione. Anche calcolare la posizione e la velocità di un proiettile sparato da una carabina non presenta problemi particolari. I problemi iniziano nel mondo delle particelle, quando ad esempio si vuole calcolare la posizione di un elettrone. Fotografare un elettrone vuol dire colpirlo con almeno un fotone, ma questa operazione non è priva di effetti, perché un fotone che colpisce un elettrone lo devia dalla sua posizione. Per cui Heisenberg ha dimostrato l'impossibilità di poter calcolare con precisione le posizione e la velocità di una particella elementare in un certo istante. OK, ma perché chiamarlo principio di indeterminazione? A me questa parola sembra equivoca, penso che sarebbe meglio chiamarlo principio di indeterminabilità piuttosto che principio di indeterminazione. Ciò che è impossibile è osservare il fenomeno senza interagire con esso e quindi modificarlo. Si tratta di una impossibilità che non verrà nemmeno superata con una evoluzione della tecnica, e va bene. Ma come interpretare questi fenomeni? Questi fenomeni contraddicono la causalità, ed il determinismo? Secondo il mio parere assolutamente no, anzi confermano il determinismo. Una azione così insignificante come inviare un fotone per farlo collidere con un elettrone rendendolo così osservabile è una azione che produce degli effetti, deviando l'elettrone dalla sua orbita. L'impossibilità di misurare con precisione la posizione e la velocità di un elettrone, ed il fatto che questa impossibilità sia ontologica, ossia che non dipende dalle tecnologie utilizzate, ma che rimarrà una impossibilità per sempre, a mio parere, non ci autorizza a parlare di indeterminazione. E' un po' come il discorso sul destino e sul libero arbitrio. Secondo me il destino esiste, perché tutte le cose dipendono da una concatenazione di cause ed effetti, per cui ciò che sarà è una conseguenza di ciò che è stato. Il fatto di poter conoscere o meno il destino, non è qualcosa che influisce sulla sua esistenza, il destino esiste a prescindere dalla nostra capacità di prevedere ciò che esso ha in serbo per noi. Io non mi aspetto di dimostrare l'esistenza del destino in via sperimentale, anzi sono convinto che sia impossibile farlo, ma questo non mi fa ritenere che il destino non esista. Secondo me, molte persone finiscono per confondersi, perché sono in molti a pensare che siccome non è possibile prevedere ciò che sarà allora il destino non esiste.