sabato 26 febbraio 2022

24 marzo 2022


 

Il 24 marzo 2022 l'ICP raggiungerà il valore minimo per questo secolo esattamente a 480,8673°, e da lì in poi inizierà a risalire. Questo vuol dire che la somma delle distanze tra i 5 pianeti lenti, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, e Plutone sarà piuttosto bassa essendo i pianeti ravvicinati. Una simile concentrazione di pianeti non si produrrà più nel corso di tutto il secolo.

Ma anche se si tratta della massima concentrazione dei pianeti di questo secolo, non lo è in senso assoluto, perché una concentrazione ancora maggiore si era già verificata nel secolo scorso.

marzo 2022

1 482,2927
2 482,1731
3 482,0588
4 481,9497
5 481,8458
6 481,7473
7 481,6539
8 481,5658
9 481,4830
10 481,4054
11 481,3331
12 481,2660
13 481,2042
14 481,1475
15 481,0961
16 481,0499
17 481,0090
18 480,9732
19 480,9426
20 480,9172
21 480,8969
22 480,8819
23 480,8720
24 480,8673
25 480,8678
26 480,8734
27 480,8842
28 480,9001
29 480,9212
30 480,9474
31 480,9788


venerdì 25 febbraio 2022

L'ICP inizia a risalire a maggio 2022

 


L'ICP (Indice Ciclico Planetario) inizia a risalire il prossimo maggio.

Dato lo stress generale che stiamo vivendo fra pandemia e guerra, ho pensato che fosse utile indagare la curva dell'ICP un po' più in dettaglio. Non ho guardato i valori dell'indice giorno per giorno, per cui non ancora so qual è il valore minimo dell'ICP di quest'anno, e quindi (credo) dell'intero secolo. Ma mi interessava scrivere un algoritmo che mostrasse la curva dello ICP con una frequenza mensile.

I valori riportati nella tabella si riferiscono all'ICP del primo giorno del mese. 

E quindi come si può osservare dalla tabella, da maggio l'indice ricomincia a risalire, per cui ci auguriamo che da allora in poi le cose possano andare meglio.

Comunque non abbiamo ancora raggiunto il punto più basso della curva che è quello del primo aprile 2022. Ho controllato un po' meglio. Nel 2020 la curva non è mai scesa sotto i 500°, il minimo del 2021 è stato ad aprile con 489°, mentre quello del 2022 è previsto sempre ad aprile con 481°.


https://www.astrionline.it/ICP-indice-ciclico-planetario/?anno=2020


https://www.astrionline.it/ICP-indice-ciclico-planetario/?anno=2021


https://www.astrionline.it/ICP-indice-ciclico-planetario/?anno=2022


https://www.astrionline.it/ICP-indice-ciclico-planetario/?anno=1983


https://www.astrionline.it/ICP-indice-ciclico-planetario/?anno=1983&mese=10




L'URL del 1983 l'ho inserito per ricordare che in quell'anno l'ICP raggiunse uno dei suoi minimi più grandi anche se non successe nulla di veramente tragico.

giovedì 3 febbraio 2022

Toglietegli il vino

 


La Luna non esercita un effetto gravitazionale su di noi perché i nostri corpi non contengono la giusta quantità d'acqua?

Le conclusioni sono giuste. La Luna non esercita un influsso gravitazionale sui nostri corpi, almeno finché restiamo sulla Terra, perché se andassimo sulla Luna le cose cambierebbero.

Ma la quantità d'acqua presente nei nostri corpi non c'entra nulla con questo!

Le maree non dipendono dalla presenza dell'acqua, tanto è vero che esistono pure le maree terrestri. Ogni giorno il suolo che abbiamo sotto i piedi si alza e si abbassa di una ventina di centimetri. Non ce ne accorgiamo perché tutto ciò che ci circonda, si alza o si abbassa con noi, e quindi non abbiamo un punto di riferimento per accorgercene. Ma i moderni rilevatori GPS satellitari sono in grado di misurare le differenze e di tenerne conto.

Le maree terrestri sono astrologicamente più importanti di quelle marine, perché avvengono in perfetta corrispondenza con il fenomeno astronomico. Mentre nel caso delle maree oceaniche c'è una certa discrepanza che varia da luogo a luogo, a causa della differente morfologia dei fondali marini, e per un fenomeno di accumulo, per cui la massima marea non si verifica con l'esatto transito al meridiano o antimeridiano ma di norma qualche tempo dopo. Un po' come avviene per le temperature che non raggiungono il massimo a mezzogiorno quando si ha il massimo dell'irraggiamento solare, ma un po' dopo.  

In un giorno si verificano 2 alte maree e 2 basse maree. Le alte maree si verificano quando la Luna si trova sul meridiano di una data località o dalla parte opposta della Terra, sull'antimeridiano. Non so se il termine antimeridiano sia corretto, dovrei controllare, con esso intendo il meridiano che si trova a 180 gradi dal primo. 

Ma forse è meglio adottare un linguaggio astrologico. Le alte maree (terrestri) si verificano quando la Luna si trova al Medium Coeli o all'Imum Coeli (il Fondo Cielo), mentre le basse maree si verificano quando la Luna è all'ascendente o al discendente. Lo sapevate?

Osservate il disegno che fa da testata di questo blog. Il dischetto bianco lungo l'eclittica rappresenta la Luna, e la località geografica che si trova sotto di essa è il punto della Terra che in quel momento è più vicino alla Luna.

La Luna esercita la sua massima attrazione gravitazionale su questo punto essendo quello più vicino al nostro satellite, mentre sul punto che si trova agli antipodi del primo, l'attrazione esercitata dalla Luna è minima, essendo questo il punto più distante.

La forza di gravità è proporzionale al quadrato della distanza.

Ma ai fini pratici, pur essendoci su un punto l'attrazione massima e su quello opposto l'attrazione minima, il risultato non cambia, perché in entrambi i punti si verifica il fenomeno dell'alta marea.

Il punto sotto la Luna della crosta terrestre si innalza perché subisce l'attrazione lunare maggiore, ma succede lo stesso pure nel punto situato agli antipodi della posizione della Luna, perché essendo in quel punto l'attrazione lunare al suo minimo, la superfice terrestre tende ad allontanarsi dalla Luna in quel punto.

Le maree sono quindi determinate dalla differente distanza dei diversi punti della Terra dalla Luna. Non c'entra nulla la presenza più o meno grande di acqua nel corpo del nostro "astrologo", perché se la Luna non riesce ad avere un'influenza gravitazionale su di lui, è perché ha la testa troppo vicina ai piedi. La forza gravitazionale esercitata dalla Luna sulla sua testa, è praticamente uguale a quella esercitata sui suoi piedi, ed è per questo che non si allunga o si accorcia con i vari passaggi della Luna.