Discepolo afferma di aver pubblicato le relazioni di tutte le sue ricerche statistiche, ma questo non è vero perché di sicuro queste pagine riportate da RICERCA 90 non sono una relazione di uno studio statistico.
Discepolo in queste pagine si limita a dire di aver conseguito un brillante risultato, senza spiegare nulla di come sia arrivato a questo risultato. Che metodologia ha usato, come ha calcolato i valori attesi per le coppie figli/padri e figli/madri, quante sono le coppie figli/padri e figli/madri?
Discepolo si limita a dire che il numero complessivo dei soggetti della statistica è 50.000.
Ma che ci frega del numero complessivo dei soggetti?
Quello che viene analizzato è la frequenza delle coppie figli/padri e figli/madri, per cui piuttosto che il numero totale dei soggetti, sarebbe interessante sapere quante sono le coppie figli/padri e figli/madri, ma questo Discepolo non lo dice, così come non dice come ha calcolato i valori attesi.
Il professore D'Ambra si limita a dire che la differenza tra il numero di coppie figli/padri trovate, con lo stesso ascendente/segno, e il numero di coppie figli/padri attese, è una differenza statisticamente significativa.
Ed infatti, il professore ha ragione.
Ma Discepolo come ha calcolato il numero delle coppie attese?
Mescolando le famiglie un'unica volta come descrive nel suo libro on line: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele" ?
Quel metodo è errato, perché non si può pretendere di assume come valore atteso il primo valore che si ottiene mescolando le famiglie un'unica volta, ma bisogna ripetere questa operazione un centinaio di volte e calcolare la media dei risultati ottenuti.
Nel libro di Discepolo si legge che i professori hanno spiegato a Discepolo che questo metodo era errato, ed infatti gli hanno chiesto di ripetere questa operazione un centinaio di volte ( e di calcolare la media dei risultati ottenuti).
Discepolo ha seguito i suggerimenti dei professori o ha scelto di fare di testa sua?
Non c'è modo di saperlo perché Discepolo non spiega nulla della sua statistica, ma si limita ad affermare di aver ottenuto dei brillanti risultati.