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@ Editor mi pare che tu faccia una gran confusione.
Gli astronomi definiscono la posizione dei corpi celesti con due sistemi di coordinate principali.
Un sistema si basa sulla ascensione retta e declinazione, mentre l'altro si basa sulla longitudine e latitudine eclittica. Se si conosce l'ascensione retta di un pianeta in un certo istante, senza conoscere la sua declinazione, non è possibile definire la posizione del pianeta, e analogamente se si conosce la sua longitudine eclittica senza conoscere anche la sua latitudine eclittica non è possibile definire con esattezza la posizione del pianeta sulla volta celeste.
Sia il sistema della ascensione retta e declinazione, che quello della longitudine e latitudine eclittica, hanno in comune il punto vernale, che è la posizione in cui si trova il Sole al momento dell'equinozio di primavera nell'emisfero nord.
Questo punto viene preso come punto di inizio nei due sistemi.
Intorno alla data del 21 marzo, quando il Sole si trova esattamente nel punto vernale, la sua ascensione retta e declinazione sono pari a zero, e anche la sua longitudine e latitudine eclittica è pari a zero, perché questo è il punto zero da cui originano questi due sistemi di coordinate.
I due sistemi di coordinate sono equivalenti, non si può dire che uno sia meglio di un altro.
Conoscendo il valore dell'inclinazione dell'asse terrestre in una certa data, si può passare da un sistema all'altro applicando delle semplici formule di trigonometria sferica.
L'utilizzo di un sistema o dell'altro, dipende soltanto da una questione di comodità.
Se si è interessati allo studio delle stelle e delle galassie, che sono disposte in qualsiasi parte del cielo, la scelta più logica è quella di usare il sistema di coordinate con l'ascensione retta e la declinazione.
Se invece si è interessati allo studio dei pianeti, è molto più logico e conveniente utilizzare le coordinate eclittiche, perché i pianeti si muovono lungo l'eclittica.
Con il termine eclittica si intendono due cose diverse.
Il piano dell'eclittica è il piano su cui giace l'orbita della Terra, questo piano proiettato sulla volta celeste si trasforma in un cerchio, in una linea che si proietta sulle stelle e costellazioni della volta celeste.
Con la parola eclittica si intende tanto il piano dell'eclittica, che la sua proiezione sulla volta celeste.
Il Sole è l'unico corpo celeste che si vede passare esattamente su questa linea immateriale proiettata sulla volta celeste, perché è proprio l'orbita della Terra intorno al Sole ciò che determina l'eclittica.
Il Sole è l'unico corpo celeste che pur cambiando di longitudine eclittica non varia in latitudine eclittica, perché si trova sempre centrato su di essa.
I pianeti e la Luna si comportano diversamente, perché oltre a variare la longitudine eclittica varia anche la loro latitudine eclittica, e non si vedono quasi mai proiettati esattamente su di essa.
Questo succede perché le orbite dei pianeti intorno al Sole, e della Luna intorno alla Terra, hanno una inclinazione diversa da quella dell'orbita della Terra.
Questa inclinazione non è eccessiva se si esclude Plutone, che è il pianeta con l'orbita più inclinata di tutti.
Questa differente inclinazione delle orbite dei pianeti rispetto all'orbita della Terra, che viene usata come sistema di riferimento, fa si che l'orbita dei pianeti proiettata sulla volta celeste oltre a variare in longitudine eclittica da 0° a 360°, vari anche in latitudine eclittica di qualche grado.
L'escursione in latitudine eclittica è quindi molto minore di quella in longitudine eclittica, e dipende dal pianeta che si sta considerando.
In altre parole i pianeti invece di essere esattamente sull'eclittica, a volte sono un po' più sopra ed altre sono un po' più sotto. Se sono sopra, la loro latitudine eclittica è positiva, se sono sotto è negativa.
Ci sono astrologi che attribuiscono delle interpretazioni astrologiche diverse a secondo del fatto che il pianeta si trovi sopra o sotto l'eclittica, ed altri invece che ritengono che la cosa sia indifferente.
Per tutti però il dato fondamentale è quello della longitudine eclittica, che è in pratica ciò che definiamo con il termine zodiaco.
Mentre la posizione di ciascun pianeta varia da 0° gradi quando si trova all'inizio del segno dell'Ariete, a 359° gradi quando si trova alla fine del segno dei Pesci, la sua latitudine eclittica varia soltanto di qualche grado.
La latitudine eclittica di un pianeta ci dice soltanto che esso si trovava un po' più in su, o in po' più giù rispetto all'eclittica.
Io non voglio entrare nella questione dell'interpretazione.
Quello che sto cercando di dire è soltanto che, è la longitudine eclittica quella che ci da l'indicazione principale di dove si trova un pianeta.
Se si vuole definire con esattezza la posizione di un pianeta occorrono entrambe le coordinate, tanto la longitudine che la latitudine eclittica. E come vedi il mio sito è perfettamente in grado di calcolarle.
Ma se si vuole sapere dove si trova un pianeta, la sua longitudine eclittica permette di farlo molto meglio di quanto permetterebbe di farlo la sua latitudine eclittica.
La Luna è sopra la linea dell'eclittica
Guarda l'immagine che ho postato, la Luna è il corpo celeste che (oggi) ha la maggiore latitudine eclittica + 4° 13' 24", ma di sicuro ciò che definisce meglio la sua posizione è la sua longitudine eclittica che è a 23° 26' 40" del Capricorno.
La stessa Luna
Ora in certi casi può essere necessario conoscere con precisione le coordinate esatte di un corpo celeste, ma sicuramente non è questo il caso di cui stiamo parlando.
Ti ricordo che qui si stava parlando di cicli planetari.
il ciclo Sole-Luna
Io ho realizzato i grafici dello ICP attenendomi alle istruzioni di André Barbault.
Ho calcolato la posizione della longitudine eclittica dei pianeti lenti, e la somma delle loro distanze reciproche. Ho utilizzato quei dati che si possono leggere nelle effemeridi astrologiche (geocentriche) per il primo gennaio di ciascun anno alle ore 00:00 UT.
Trovo sostanzialmente corretta la scelta di André Barbault di impostare il suo indice in questo modo, anche se ci potrebbero essere delle scelte alternative.
Per me sarebbe meglio usare un indice basato sulle posizioni eliocentriche dei pianeti, ma immagino che questo scatenerebbe un'ondata di proteste, e quindi preferisco lasciar perdere.
Il fatto è che un ICP eliocentrico non si differenzierebbe in modo sostanziale da quello geocentrico.
E lo stesso dicasi, anche per un ICP basato sulla reale distanza dei pianeti, tenendo conto della reale distanza angolare tra essi, ossia considerando anche la latitudine eclittica oltre alla longitudine.
Potrei elaborare un altro ICP dove invece di prendere in considerazione la differenza in longitudine eclittica, potrei considerare la vera distanza angolare dei pianeti.
Ti dico subito che non ho alcuna intenzione di farlo, ma non è una cosa particolarmente difficile, si tratterebbe di applicare una formuletta di trigonometria sferica, che data la longitudine e latitudine eclittica del pianeta A, e la longitudine eclittica e latitudine eclittica del pianeta B, calcola la distanza angolare tra i pianeti A e B.
Ma quello che tu non hai ancora capito, e che se facessi un ICP in questo modo, otterrei un ICP pressoché identico a quello che ho già pubblicato.
Perché la distanza angolare tra il pianeta A ed il pianeta B, dipende il larghissima misura dalla loro longitudine eclittica, e solo molto secondariamente dalla loro latitudine eclittica.
Because the angular distance between the planet A and the planet B, depends very largely on their ecliptic longitude, and only very marginally from their ecliptic latitude.
Scrivimi ancora quando avrai compreso il significato di questa frase.