venerdì 23 settembre 2016

Chiederò al CICAP



Ho intenzione di fotocopiare la statistica di Ruscelli e di sottoporla al vaglio del CICAP.

Gli dirò: Gli astrologi sostengono che esiste una relazione tra il ciclo sinodico di Giove e le vittorie elettorali dei politici, e sostengono di averlo dimostrato per mezzo di una statistica. Voi cosa ne pensate? Le cose stanno veramente così?

Gli dirò esattamente così: "Gli astrologi".

Non gli dirò Gabriele Ruscelli sostiene di aver dimostrato un influsso astrologico per mezzo di una statistica, ma gli dirò che a fare questa affermazione sono TUTTI GLI ASTROLOGI.

Perché?

Perché questa statistica è stata pubblicata su Linguaggio Astrale che è la rivista di astrologia più importante esistente oggi in Italia. Che io sappia, nessuno dei lettori di questa rivista ha trovato qualcosa da obiettare su questa statistica, e quindi, evidentemente, TUTTI GLI ASTROLOGI, ne condividono le conclusioni.

Non so se qualcuno del CICAP avrà voglia di commentare questa statistica, può darsi di si, come può darsi di no. Quello che so è che farò le fotocopie della statistica e che chiederò gentilmente a qualcuno del CICAP di esaminarla.

Gabriele Ruscelli ritiene che io sia un maleducato perché mi sono permesso di evidenziare l'errore evidente che essa contiene. Perché dovrebbe essere una questione di maleducazione?

Per criticare le statistiche di Ruscelli occorre l'approvazione della Sacra Rota?

Non ho rispettato l'etichetta?  Ho infranto qualche regola del galateo?

Perché dire che 2 + 2 non fa 5 ma fa 4 dovrebbe essere da maleducati?

Io mi sono limitato a dire che i calcoli statistici presenti in quella relazione sono errati, per il semplice motivo che quei calcoli sono oggettivamente errati.

Non ho attaccato Ruscelli personalmente, non ho parlato di lui, ma della sua statistica.

Lui invece attacca me personalmente, mi da del maleducato, cercando di offendere non solo me, ma anche i miei genitori che si suppone siano quelli che mi avrebbero dovuto impartire una educazione.

Ruscelli non prova nemmeno a contestare le mie critiche, non dice non è come dici tu perché così, così, così.

Lui dice tu non sei degno di una mia risposta, sei un miserabile, quando in realtà è il suo comportamento ad essere da miserabile.

Io me ne frego del tentativo di Ruscelli di lanciarmi della melma addosso. I suoi giudizi hanno lo stesso valore delle sue statistiche, ossia nessuno.

Le sue statistiche sono il riflesso della sua intelligenza, e il suo modo di reagire alle critiche, cercando di delegittimare i suoi interlocutori, è il riflesso della sua mediocrità e della sua vigliaccheria che è il tratto dominante della sua personalità.


7 commenti:

Astromauh ha detto...

Mi sa che molti di voi non hanno capito di che cosa sto parlando nei miei ultimi post. A molte persone il solo sentire parlare di matematica o statistica, provoca una reazione di rigetto. Mah, chissà da cosa dipende?
Forse da dei brutti ricordi dai tempi della scuola, da qualche cattivo voto in matematica, o forse a causa di una bocciatura. Ma riguardo al contenzioso tra me e Ruscelli, la matematica è solo marginale, e non c'è alcun bisogno di conoscere il significato di termini come Chi quadrato o P-Value per capire come stanno le cose.

Non ce n'è bisogno, perché su un punto siamo d'accordo sia Ruscelli che io.

La probabilità che nella fase n.1 si verificasse una variazione come quella che si è verificata è circa del 2 o 4 per 1000. Per cui non ha importanza conoscere come si calcolano queste probabilità, non è necessario conoscere la statistica, è sufficiente constatare, che su questo non c'è disparità di pareri.

Sia io che Ruscelli siamo d'accordo sul fatto che per la fase n.1 la probabilità di trovare 44 vincite, in più o in meno del numero previsto, o un numero maggiore di 44, è circa del 4 per 1000.

Ma se questa è la probabilità relativa alla fase n.1 di trovare per puro caso una deviazione del genere,
la probabilità che almeno una delle 10 fasi mostrasse una deviazione così, può essere sempre la stessa?

Non fa differenza se la nostra ipotesi di partenza è "Sulla fase n.1 troveremo una grossa deviazione" oppure se è "In almeno una delle 10 fasi troveremo una grossa deviazione"?

E' evidente che la stessa probabilità che è stata calcolata (4 casi su 1000) non può essere la stessa per entrambe le ipotesi. Eppure questa probabilità di 4 casi su 1000, è l'unica probabilità riportata nella statistica di Ruscelli.

Ruscelli non fa l'ultimo calcolo che sarebbe stato necessario fare, moltiplicare per dieci la probabilità della fase n.1 per ottenere la probabilità che almeno una delle 10 fasi mostrasse una deviazione significativa.

Se si effettua questo calcolo si trova che la probabilità di trovare almeno una fase con una deviazione come quella riscontrata per la fase n.1 era di 4 casi su 100.

Per cui quello che veniva presentato come un risultato eccezionale, in realtà non lo è.

Come si risponde a questa critica?

L'unico modo sensato di rispondere è quello di ammettere l'errore.

"Mi scuso tanto, ma mi sono un po' confuso, capita."

Ruscelli invece preferisce insultare chi gli fa notare i suoi errori, piuttosto che ammettere di essersi confuso.

E' per questo che Ruscelli è intellettualmente disonesto.

Anonimo ha detto...

Gentile Astromauh, ogni tanto vengo a curiosare sulla tua pagina, e ora mi rendo conto che l'asse della polemica a sfondo statistico si è spostato vero un membro del CIDA.
Leggerò tutta la faccenda con attenzione, perché di statistica non me ne intendo ma non mi va di passare per fesso.
Trovo curiose due cose però:

-la prima, e te lo sarai chiesto anche tu, è che appena fai un osservazione critica ,sia pure ben argomentata, sollevi sempre un vespaio di odio rivolto a te come persona, più che come astrologo.

-la seconda, che adesso perfino il CIDA, che linkava il tuo sito per i calcoli astrologici (secondo me al puro scopo di dare addosso a Discepolo, sfruttando la querelle tra di voi) adesso si schiera contro di te. Quindi per un software di calcoli astrologici ti ritenevano affidabile, ma non per la competenza statistica (che però ti riconoscevano quando criticavi Discepolo;

Ora, concludo io, questa gente che si permette di distribuire patenti di astrologo e si arroga compiti di certificazione, sta mostrando di essere solo una conventicola, un clan tribale senza alcun rigore scientifico se non quello di girare a vuoto in un campo dove mancano protocolli e comitati di controllo, ma che osa definirsi scientifico.

Tutto qua, solo alcune considerazioni.





Astromauh ha detto...

Il CIDA non si è schierato contro di me, o per lo meno la cosa non mi risulta. E sul sito del CIDA c'è sempre il link che rimanda alla mia pagina di calcoli astrologici.

Secondo me, se c'è un link alla mia pagina non è per dare addosso a Discepolo, ma solo perché la mia pagina fornisce delle carte del cielo accurate e lo fa pure molto rapidamente.

Non è nemmeno vero che il CIDA sia schierato contro Discepolo. Per farti un esempio, c'è un astrologo della cerchia più vicina a Discepolo, che ultimamente è diventato socio del CIDA e che ha anche pubblicato qualche articolo su Linguaggio Astrale, continuando ad essere legato a Discepolo, e continuando a praticare l'astrologia attiva.

Io ho visto diversi attacchi di Discepolo contro il CIDA, di cui un tempo era vicepresidente, ma non ho visto il contrario. E' la paranoia di Discepolo che lo spinge a vedere nemici dappertutto. Se ad esempio qualcuno parla di rivoluzioni solari senza citare Discepolo, Discepolo si sente attaccato, perché ritiene di essere il solo ad aver compreso come utilizzare questa tecnica, e non accetta che qualcuno possa pensarla diversamente da lui.

Per quanto riguarda la questione degli astrologi certificati e l'albo privato, non ci vedo proprio nulla di male, anche se personalmente non è un'iniziativa che mi entusiasmi particolarmente.

Sugli attacchi personali hai perfettamente ragione. Sono stato a lungo bersaglio di questi attacchi. Invece di rispondere nel merito delle cose che scrivo, c'è chi preferisce attaccare me personalmente.

Questo è un modo di fare tipico delle sette, ed è inutile dire che si tratta di qualcosa di estremamente scorretto. Non so se Ruscelli vorrà seguire questa strada, al momento mi ha dato del maleducato, vediamo che cosa farà in seguito.

Io vorrei che fosse chiaro che se critico le statistiche di Ruscelli o di qualcun altro, non lo faccio per qualche scopo recondito, ma solo perché sono oggettivamente errate.

Ruscelli ha interpretato in modo erroneo i risultati di questa sua statistica.

Lui è convinto che questi risultati dimostrino quasi sicuramente l'esistenza di una correlazione tra il ciclo di Giove e le vittorie elettorali. Per cui si aspetterebbe che in una eventuale nuova statistica troverebbe nuovamente una forte presenza di Giove nella fase n.1.

Mentre io dico che i suoi risultati sono ben lontani dal dimostrare una cosa del genere. Le ragioni di questo le ho già spiegate a lungo nei miei ultimi post.
Se non si capiscono, tornerò a parlarne.

Astromauh ha detto...

Vorrei aggiungere alcune cose riguardo alle certificazioni del CIDA. Ciò che rende lecito la creazione di un albo degli astrologi CIDA è la non ufficialità di questo albo che viene definito privato. Non si tratta di un albo ufficiale come quello degli psicologi. L'iscrizione all'Albo da parte degli psicologi è un requisito fondamentale per esercitare la professione di psicologo, e chi esercita la professione senza essere iscritto all'albo commette un reato e può finire in carcere. Proprio ieri leggevo di un nuovo caso di una signora indagata che pur essendo laureata in psicologia, non era iscritta all'albo e che è stata denunciata per questo.

L'albo degli astrologi proposto dal CIDA è qualcosa di ben diverso. Non è che chi è iscritto all'albo può esercitare la professione di astrologo e chi non è iscritto non lo possa fare. Se così fosse allora sarebbe una cosa gravissima, perché gli insegnanti del CIDA non hanno sicuramente l'autorità per decidere chi possa fare l'astrologo e chi no. Gli insegnanti del CIDA non sono diventati tali dopo aver partecipato ad un concorso ministeriale.

Il CIDA è una associazione di persone accomunate dall'interesse per l'astrologia, non è l'associazione degli astrologi italiani. Anch'io potrei creare una associazione astrologica composta da due o tre membri, e la mia associazione avrebbe la stessa valenza di quella del CIDA.

Il CIDA con il suo albo privato degli astrologi, intende soltanto segnalare quegli astrologi, che a loro parere, sono provvisti dei requisiti minimi per potersi definire astrologi. Però questo non implica che chi non sia iscritto a questo albo non sia un astrologo, o che non possa lavorare come tale. Giuridicamente l'iscrizione all'albo del CIDA non ha alcun valore, perché è un albo privato.

Ma sicuramente non si tratta di un illecito. Anch'io potrei compilare una lista di astrologi che a mio parere sono bravi, che cosa c'è di male?

L'astrologia non è una materia certificata, i membri direttivi del CIDA non sono certificati che da loro stessi, ed è quindi ovvio che non possono rilasciare certificazioni ufficiali. Ma non si tratta di certificazioni ufficiali.

Gli astrologi certificati del CIDA, sono gli astrologi certificati dal CIDA, non sono mica gli astrologi certificati dalla Repubblica Italiana.

Gli psicologi iscritti all'albo degli psicologi hanno superato un esame di stato, per cui è proprio la Repubblica Italiana che garantisce per loro.

L'albo degli astrologi proposto dal CIDA è un albo PRIVATO.

Questa parola PRIVATO fa una grande differenza.

I dirigenti del CIDA incorrerebbero in un illecito, soltanto se dessero ad intendere che il loro albo, sia l'albo ufficiale degli astrologi italiani. Ma non mi pare che lo facciano.

L'albo degli astrologi del CIDA, è l'albo degli astrologi del CIDA, e il CIDA è una associazione privata.

Anonimo ha detto...

Astromauh, non intendevo dire che l'albo in sé sia illecito. e ci mancherebbe.

Mi pare che il CIDA millanti tra le righe una qualche forma di ufficialità e usi ben poco l'aggettivo "privato" indicando inoltre presunti riconoscimenti dalla regione Lombardia per la propria associazione, indicata come avente titolo a rappresentare la categoria degli astrologi e a organizzarne la preparazione.

A questo si associano altre affermazioni relative all'impostazione "universitaria" dei propri corsi.
Ma non mi pare invece molto universitaria l'impostazione della ricerca e della peer review negli articoli "scientifici", come è il caso di questa statistica.

Anonimo ha detto...

Astromauh, non intendevo dire che l'albo in sé sia illecito. e ci mancherebbe.

Mi pare che il CIDA millanti tra le righe una qualche forma di ufficialità e usi ben poco l'aggettivo "privato" indicando inoltre presunti riconoscimenti dalla regione Lombardia per la propria associazione, indicata come avente titolo a rappresentare la categoria degli astrologi e a organizzarne la preparazione.

A questo si associano altre affermazioni relative all'impostazione "universitaria" dei propri corsi.
Ma non mi pare invece molto universitaria l'impostazione della ricerca e della peer review negli articoli "scientifici", come è il caso di questa statistica.

Astromauh ha detto...

Sul retro della copertina di cui ho riportato l'immagine qui sopra si legge:

ALBO PROFESSIONALE NAZIONALE PRIVATO degli Astrologi.

L'aggettivo "privato" viene usato, ed è scritto maiuscolo e in neretto.

Poi c'è il nome del responsabile dell'albo, il suo numero di telefono, e la sua email.

Applicare il peer review agli articoli di una rivista di astrologia mi sembra piuttosto complicato. L'astrologia è una materia non riconosciuta ufficialmente, per cui ognuno può esprimere le proprie opinioni senza timore di essere smentito. Credo che ad un articolo per essere accettato sia richiesto soltanto di essere scritto in un italiano corretto. Trattandosi di astrologia è impossibile entrare nel merito dei contenuti.

Certo, il caso di una statistica astrologica è diverso, perché la statistica è una materia scientifica. Per cui non è una questione di opinioni o interpretazioni. Può darsi che l'errore commesso dall'autore della statistica sia di difficile comprensione, e che è per questo che sia passato inosservato.

La probabilità che la fase n.1 mostrasse una deviazione come quella è effettivamente quella calcolata da Ruscelli. Soltanto che questa non è la probabilità corrispondente alla sua ipotesi iniziale. Perché la probabilità che una deviazione del genere si verificasse in almeno una delle 10 fasi, è 10 volte maggiore.

Io ho un po' di difficoltà a spiegare queste cose, perché mi sembra di non riuscire a trovare le parole giuste per farlo. E' per questo che ho creato quella simulazione che dovrebbe essere più chiara delle parole.

Se si clicca per 100 volte su quella pagina, si può verificare con i propri occhi quante volte si trova che una delle 10 fasi mostra una deviazione con una significatività al livello dello 1%.

Mediamente su 100 simulazioni, ci sono 10 casi che mostrano una deviazione dello 1%, per cui la significatività di questo evento è del 10%. Quindi se anche questo evento si produce, non può essere considerato significativo, perché si produce per puro caso abbastanza spesso.

Inoltre bisogna notare che ogni volta che si produce questo evento, la fase interessata è diversa.