
Prima di partire per il mare, vorrei mettere in evidenza i commenti che ho scritto questa notte, che meritano un maggiore risalto. E' lo stesso Discepolo che velatamente dice che la statistica di cui si parla nel suo libro on line (Osservazioni politematiche delle statistiche Discepolo/Miele) ha avuto un esito negativo.
Lo fa nella pagina del suo sito intitolata: "Una ricerca statistica su oltre 75.000 nascite di Ciro Discepolo".
Non so come mai, la cosa mi sia sfuggita sino ad ora.
In questa pagina del suo sito, ad un certo punto Discepolo scrive:
Ora io e i miei collaboratori non sappiamo molto di statistica, ma ci sembra che i risultati ottenuti nelle tre ricerche, su complessivi 20.797 genitori e figli, dimostrino, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'ipotesi di partenza è largamente dimostrata. E c'è da aggiungere che quando i due docenti universitari ci consegnarono i primi risultati, sì si raccomandarono di effettuare altre numerose ricerche su altri campioni, ma non ci richiesero ulteriori esami sulle ricerche che erano già state "archiviate" come positive. Fummo noi, io e i miei collaboratori, a richiedere numerosi altri controlli sui risultati ottenuti. Questi ulteriori controlli furono poi fatti, dal prof. Luigi D'Ambra e dal dott. Francesco Mola, su tutte e tre le indagini qui citate ed in alcuni casi si ebbero dei risultati contraddittori. Vorremmo ripetere, però, che tutte e tre le indagini, processate secondo il metodo adottato dall'inizio, avevano dato risultati positivissimi e solo dopo centinaia e centinaia di controprove avevano rilevato dei risultati dubbi. Ci perdonino, allora, i due serissimi ricercatori, se noi - dal basso della nostra impreparazione statistica - ci permettiamo di avere questo dubbio: qualunque risultato statistico, anche il più valido in assoluto, sottoposto a centinaia di controprove, ne potrebbe dare una di segno opposto alle precedenti.
Io avevo già letto più di una volta questa pagina, ma non avevo capito. Pensavo che Discepolo stesse dicendo che ulteriori statistiche (con nuovi campioni di soggetti) avessero avuto un esito negativo (contraddittorio).
Invece non si tratta di questo, lui dice che le sue prime statistiche - di cui due sono descritte nel suo libro on line - che erano state archiviate come positive, quando sono state sottoposte ad un'ulteriore verifica, da parte dei professori universitari, hanno cessato di esserlo.
Cosa è successo allora?
Il numero delle coppie di figli e di padri che avevano l'ascendente ed il segno uguale, contenute nel file di Gauquelin denominato Paris 12, di certo non poteva essere cambiato.
Le coppie di questo genere, contenute nel file, e che a me risultano essere 234, quelle erano e quelle sono rimaste, non possono cambiare, e quindi cos'è che è cambiato?
E' cambiato il valore di riferimento, ossia il valore atteso, a cui deve essere confrontato il valore trovato, per decidere se esso è significativo oppure no.
In pratica i professori di statistica, hanno detto a Discepolo, che non poteva prendere come valore atteso, il primo valore che trovava rimescolando le famiglie una SOLA VOLTA, ma che doveva prendere il valore MEDIO ottenuto da centinaia e centinaia di successive randomizzazioni.
E' procedendo in questo modo, che si ottiene il VERO valore atteso, uguale a quello da me calcolato (223), e che differisce di solo 11 unità dal valore trovato, che quindi non era significativo.
Discepolo cerca di diffamarmi scrivendo nella pagina denominata: "Il blog dei depressi", che secondo me, i professori di statistica che hanno certificato la sua statistica non capiscono nulla della materia.
FALSO, come è falso tutto il resto delle cose che scrive.
I professori di statistica hanno detto a Discepolo che la metodologia usata nella sua statistica era sbagliata, perchè occorreva calcolare il valore atteso medio, cosa che invece lui non aveva fatto.
Sono quindi proprio il professor Luigi D'Ambra e il dr. Francesco Mola che hanno certificato che questa statistica era errata.
Scrive Al Rami:
dimenticavo: come possiamo definire uno che autocertifica le proprie statistiche screditando quelle di altri? possiamo definirlo truffatore? megalomane? presuntuoso? onnipotente? incauto? presuntuoso? che vende la pelle dell'orso prima di averlo preso? Anche del tuo lavoro non vi è nessuna certificazione da parte di accademici. E per quale motivo Discepolo dovrebbe essere un truffatore e non tu? cosa dirai agli avvocati quando ti chiederanno come mai dai del truffatore a qualcuno e poi ti comporti alla stessa maniera? Dirai che tu sei Dio? che tu puoi permetterti l'autocertificazione perchè sei più bello, affascinante, con più capelli? se mi trovi una bella argomentazione cancello il termine "truffatore" che ti da tanto fastidio e lo sostituisco con Dio. Ok?
Al Rami, io la certificazione ce l'ho!
La mia certificazione è proprio quella dei professori universitari Luigi D'Ambra e Francesco Mola, che vengono diffamati in continuazione dal signor Discepolo, ogni volta che afferma che i professori avrebbero avallato la sua statistica.
Astromauh
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