lunedì 8 agosto 2011

Tutta colpa del C.I.C.A.P




Ma il punto cardine di questa pietosa partecipazione del nostro avversario mi sembra il seguente. Lui e la sua squadra affermano che mai è stata prodotta una prova della validità dell’astrologia e se noi citiamo loro decine e decine di lavori controllati e verificati da istituti di statistica come quelli dell’università della Sorbona a Parigi (e non dal Calcio Napoli), allora essi affermano che tali lavori sono stati controllati da loro stessi per verificarne, sempre, la completa infondatezza scientifica. Benissimo: un esempio valga per tutti. Piero Angela dedica ben 37 righe del suo Viaggio nel mondo del paranormale (Garzanti, Milano) all’argomento in discussione, il che, considerati i precedenti, non è poco: più di una pagina. Angela dice che dal lavoro dei coniugi Gauquelin «verrebbe» fuori che Marte è particolarmente presente alla nascita degli sportivi, che Giove lo «sarebbe» per gli attori, etc. Ma i 30.000 casi studiati non convincono il razionalissimo fustigatore dei ciarlatani e di tutti coloro che in buona fede credono in queste cose. Egli, com’è suo costume, chiede il parere di uno scienziato regolarmente accreditato presso le istituzioni culturali del suo paese (meglio – però – se statunitense) che, essendo tale, ha facoltà di decidere con un sì o con un no della fondatezza di oltre vent’anni di lavoro altrui.

Naturalmente la risposta pubblicata sarà un no e viene per bocca del dottor C. Evans che ha studiato 90 (novanta) casi di sportivi e non ha trovato nulla di quanto detto dai ricercatori francesi. Questo è sufficiente ad Angela e chiude per sempre, per lui, l’argomento. Una più corretta informazione, che è alla base dell’etica giornalistica, avrebbe richiesto qualcosa di più, però, da parte sua. Per esempio, perché lo scrivente non ha indicato dove sono stati pubblicati i risultati della statistica citata? Ammesso che siano stati pubblicati. I sedici volumi dei coniugi Gauquelin, con l’elenco di tutte le decine di migliaia di date di nascita dichiarate dai municipi di appartenenza e non dette a voce, sono a disposizione di tutti, anche di quegli scettici che vorrebbero trovarci errori metodologici. Dunque Angela preferisce una dichiarazione verbale relativa a novanta casi non si sa bene come elaborati piuttosto che decine di migliaia di esplorazioni documentate e mai smentite. Tant’è.

Ora, mi sembra del tutto evidente, che se ad ogni nostra ricerca sviluppata per decenni e su decine di migliaia di dati, con il sigillo di prestigiose università di tutto il mondo, questi signori fanno seguire ipotetiche controricerche (mai pubblicate nei dettagli) e condotte su qualche decina di casi campionati non si sa come, è lampante che la conclusione di ogni discussione sarà: tu mi puoi portare tutte le prove che desideri, io le strapperò e dirò che non sono valide.

Ciro Discepolo (il C.I.C.A.P e l'Astrologia)

Bravo Ciro, cosi' mi piaci!

domenica 7 agosto 2011

David Voas - VoasAstrology

David Voas
Simon Professor of Population Studies
University of Manchester


Birthdays are not spread evenly across the different months of the year. The seasonality of fertility varies in different parts of the world and over time; in Britain, births are more frequent in the spring than in the late autumn and winter. Scholars continue to debate the relative contribution of social, environmental and physiological factors. The expected frequencies of each marital combination of birth month or sun sign are therefore not assumed to be simply one twelfth times one twelfth.

Expected frequencies are calculated as the product of the two marginal totals
divided by the grand total. Starting from Table 1, for example, the expected number of Aries-Aries combinations is (916,477 x 912,445)/ 10,317,649 = 81,049. The difference shown in Table 2 is thus 82,616 – 81,049 = 1,567 (which rounded and expressed in hundreds is 16). Similarly, using Table 3 the expected number of January-January combinations is (880,381 x 881,506)/ 10,317,673 = 75,217.

Dr. David Voas in voasastrology (pagina 10)

I giorni del compleanno non si distribuiscono uniformemente nei diversi mesi dell'anno. La stagionalità della fertilità varia nelle diverse parti del mondo e nel tempo; nel Regno Unito, le nascite sono più frequenti in primavera che a fine autunno ed inverno. Gli studiosi continuano a dibattere sulla relativa contribuzione dei fattori sociali, ambientali e psicologici. La frequenza aspettata per ciascuna combinazione matrimoniale di mesi o di segni di nascita, non è perciò un dodicesimo di dodici.

Le frequenze attese vengono calcolate dal prodotto dei due totali marginali divisi per il grande totale. Iniziando dalla Tavola 1 ,ad esempio, il numero atteso per la combinazione Ariete-Ariete è (916,477 x 912,445)/ 10,317,649 = 81,049. La differenza mostrata nella Tavola 2 è perciò 82,616 – 81,049 = 1,567 che arrotondata ed espressa in centinaia è 16. E similarmente, usando la Tavola 3 il numero atteso per la combinazione gennaio-gennaio è (880,381 x 881,506)/ 10,317,673 = 75,217.



Il dr. David Voas esperto di statistiche sociologiche dell'università di Manchester spiega come calcolare il valore atteso nella sua statistica sui matrimoni:

Expected frequencies are calculated as the product of the two marginal totals
divided by the grand total.

I valori attesi sono dati dal prodotto dei totali marginali diviso il gran totale.

Qui il dr. Voas sta parlando della sua statistica sui matrimoni, ma il problema è del tutto analogo a quello che si presenta nella statistica sulla ereditarietà astrale.

Entrambe le statistiche confrontano gli elementi astrologici presenti tra delle coppie, nella statistica di Voas il confronto viene fatto tra il segno solare dei mariti e delle mogli, nella statistica di Discepolo il confronto è tra l'ascendente dei figli ed il segno solare dei padri.

Cambiano gli elementi astrologici (segno-segno) e (ascendente-segno) e cambiano le coppie (marito-moglie) e (figli-padri), ma la struttura della statistica è identica.

Bisogna fare come dice il professor David Voas, non bisogna ricorrere a dei numeri random.





Utilizzando la formula indicata dal dottor Voas, costruiamo quindi la Tavola delle Coppie Attese.

Expected frequencies are calculated as the product of the two marginal totals
divided by the grand total.



NB: I numeri delle coppie previste nella tabella sono stati arrotondati, ma nel programma che si occupa dei calcoli, vengono considerati anche i numeri dopo la virgola.

Quindi non c'era alcun bisogno di ricorrere a delle coppie fittizie, perchè le coppie previste si calcolano esattamente appliccando la regola suggerita dal dottor Voas (Rif. Premio Ignobel).

Bisogna credere ad un sedicente astrologo e sedicente ricercatore statistico o a chi la statistica la insegna e la applica all'università?

Bisogna credere al professore universitario, a meno che la contestazione non venga fatta da un vero astrologo ed un vero esperto di statistiche sebbene autodidatta.

Voas ha ragione riguardo alla regola di cui abbiamo appena discusso, ma ha commesso diversi errori nella sua statistica sui matrimoni e quindi anche le sue conclusioni non sono valide.

Non è vero che il segno zodiacale non influisce come lui sostiene, Voas non se ne è accorto, ma i dati della sua statistica dimostrano il contrario.

I dati della statistica sui matrimoni del dottor Voas dimostrano in modo inequivocabile che esiste una correlazione tra i segni zodiacali ed il matrimonio.

Se la cosa interessa, potrei parlarvene...

Magari date prima un'occhiata a questi link:

  • Il fallimento dell'oroscopo non svela il partner giusto

  • SERIOUS RESEARCH

  • Love Signs

  • Love not in the stars

  • Skeptical Inquirer

  • 'Astrology won't help you find true love' claim scientists

    Un articolo particolarmente importante è quello denominato Love Signs, in cui si afferma che i risultati di Didier Castille sarebbero stati invalidati dal lavoro di David Voas.

    Non è cosi', perchè in realtà i dati contenuti nel database delle coppie sposate inglesi, conferma quanto trovato da Didier Castille con la sua statistica sulla popolazione francese.

    Le persone dello stesso segno si sposano più frequentemente di quanto dovrebbero se i segni zodiacali non avessero alcun influsso sul matrimonio.

    Ma c'è dell'altro ...
    .
  • sabato 6 agosto 2011

    il Risultato dei Sondaggi



    Il sondaggio n.2 è andato molto bene, hanno risposto 38 persone e di queste solo 2 hanno risposto SI, mentre le restanti 36 persone hanno risposto NO, non credono nella statistica di Discepolo.

    Al sondaggio n.1 che non era propriamente un sondaggio, ma una specie di quiz per verificare se mi ero spiegato, hanno risposto solo 6 persone e solo 3 hanno dato la risposta giusta che era 49 e 50, chi ha risposto 47 ha sbagliato.



    Per trovare il valore richiesto bisognava moltiplicare i totali della corrispondente riga e colonna e dividerli per il gran totale delle coppie.

    x = totriga * totcolonna / GranTotale

    x = 170 * 136 / 464

    x = 49,82

    E quindi sia 49 che 50 erano le risposte giuste, 49 è il numero troncato e 50 è quello arrotondato.


    Dai risultati dei sondaggi si deduce che la maggior parte di voi non crede nelle statistiche di Discepolo, ma lo fa per delle ragioni che non c'entrano molto con la statistica.

    In altre parole, non ci credete perchè Discepolo vi sta antipatico.

    Il fatto che il 93% di voi non creda nelle sue statistiche, mi fa già piacere, ma se non capite fino in fondo perchè sono sbagliate, vi perdete una parte del divertimento.

    Ci sono errori ed errori, alcuni possono essere veniali, mentre l'errore di Discepolo è gravissimo, lui non è semplicemente poco logico, ma usa una logica "compensata", ossia ragiona all'incontrario confondendo i termini della questione.

    Invece di fare una statistica sui padri e sui figli realmente presenti nel database, lui ha fatto una statistica basata sul lancio di una monetina.

    Tra questi lanci di monetine, ha preso quelli che gli piacevano di più, in modo da confermare la sua ipotesi.

    Quando si comprende il "metodo" che l'ha portato ad affermare di aver compiuto questa "scoperta" sulla ereditarietà astrale, cade immediatamente la necessità di investigare su qualsiasi altra cosa abbia detto quest'uomo.

    La realtà per lui non esiste, non ne tiene proprio conto, ciò che conta sono le sue idee, che poi altro non sono che la prima cosa che gli passa per la testa, e una volta che si è convinto di qualche "regola", fa a pezzi la realtà per farla coincidere con la regola.

    Ha seguito questo metodo nella statistica, ed ha seguito questo stesso metodo per elaborare le trenta regole della astrologia attiva. Perchè avrebbe dovuto usare un metodo diverso?

    E' sempre la stessa persona.

    Processo all'Astrologia



    Credo che molti potrebbero non comprendere le mie motivazioni, la mia non è una guerra privata con Discepolo, o perlomeno non è solo questo. Se in parte lo è diventata, è dipeso da lui, non mi aspettavo che accadesse nulla del genere, non pensavo che interessarmi ad una statistica avrebbe fatto scoppiare una guerra.

    A me interessano le statistiche, perchè nelle statistiche vedo la possibilità di dimostrare l'astrologia.

    Negli ultimi anni mi sono interessato molto alla polemica tra astrologi e scettici, cosa che non avevo mai fatto prima, quando facevo dei consulti. Se mi capitava qualcuno che si mostrava troppo scettico, richiedevo il pagamento anticipato, mentre in tutti gli altri casi il pagamento avveniva dopo. Per me uno scettico era uno che paga anticipato, non una persona da "convertire".

    Poco fa mi ero messo a fare l'oroscopo del Galeota, dalla sua carta del cielo vedo come è lui, non si tratta di una illusione, l'opposizione Sole-Marte e l'opposizione Nettuno-Marte mi dicono delle cose, mi confermano ciò che vedo nella realtà.

    Ma allora, se l'astrologia sembra funzionare cosi' bene, come mai non è una disciplina riconosciuta?

    E' da un po' che me lo sto chiedendo.

    Ho scambiato le mie idee con diversi scettici, ho portato avanti le mie ragioni ed ho ascoltato le loro, e sono giunto alla conclusione che i torti non sono solo da una parte.

    La colpa di questo mancato riconoscimento dell'astrologia è sostanzialmente degli astrologi.

    Il caso Discepolo lo dimostra.

    Qualcuno è in grado di spiegarmi perchè occorrevano 20 anni prima che saltasse fuori qualcuno a dire: "Guardate, questa cosa che Discepolo dice è falsa, e che sia falsa l'ha scritto lui stesso nei suoi libri".

    Non per parlare sempre delle stesse cose, ma questo libro Osservazioni Politematiche delle statistiche Discepolo/Miele, è stato stampato 20 anni fa, possibile che in tutti questi anni nessuno se ne sia mai accorto?

    Un avvocato con cui ho parlato di Discepolo, che ho intenzione di querelare, mi ha chiesto proprio questo: "Come mai non se ne accorto nessuno?", guardandomi incredulo.

    Già, perchè?

    A questa domanda mi piacerebbe se provaste a rispondere voi.

    venerdì 5 agosto 2011

    Le Menzogne di Ciro Discepolo



    Prima di partire per il mare, vorrei mettere in evidenza i commenti che ho scritto questa notte, che meritano un maggiore risalto. E' lo stesso Discepolo che velatamente dice che la statistica di cui si parla nel suo libro on line (Osservazioni politematiche delle statistiche Discepolo/Miele) ha avuto un esito negativo.

    Lo fa nella pagina del suo sito intitolata: "Una ricerca statistica su oltre 75.000 nascite di Ciro Discepolo".

    Non so come mai, la cosa mi sia sfuggita sino ad ora.

    In questa pagina del suo sito, ad un certo punto Discepolo scrive:

    Ora io e i miei collaboratori non sappiamo molto di statistica, ma ci sembra che i risultati ottenuti nelle tre ricerche, su complessivi 20.797 genitori e figli, dimostrino, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'ipotesi di partenza è largamente dimostrata. E c'è da aggiungere che quando i due docenti universitari ci consegnarono i primi risultati, sì si raccomandarono di effettuare altre numerose ricerche su altri campioni, ma non ci richiesero ulteriori esami sulle ricerche che erano già state "archiviate" come positive. Fummo noi, io e i miei collaboratori, a richiedere numerosi altri controlli sui risultati ottenuti. Questi ulteriori controlli furono poi fatti, dal prof. Luigi D'Ambra e dal dott. Francesco Mola, su tutte e tre le indagini qui citate ed in alcuni casi si ebbero dei risultati contraddittori. Vorremmo ripetere, però, che tutte e tre le indagini, processate secondo il metodo adottato dall'inizio, avevano dato risultati positivissimi e solo dopo centinaia e centinaia di controprove avevano rilevato dei risultati dubbi. Ci perdonino, allora, i due serissimi ricercatori, se noi - dal basso della nostra impreparazione statistica - ci permettiamo di avere questo dubbio: qualunque risultato statistico, anche il più valido in assoluto, sottoposto a centinaia di controprove, ne potrebbe dare una di segno opposto alle precedenti.


    Io avevo già letto più di una volta questa pagina, ma non avevo capito. Pensavo che Discepolo stesse dicendo che ulteriori statistiche (con nuovi campioni di soggetti) avessero avuto un esito negativo (contraddittorio).

    Invece non si tratta di questo, lui dice che le sue prime statistiche - di cui due sono descritte nel suo libro on line - che erano state archiviate come positive, quando sono state sottoposte ad un'ulteriore verifica, da parte dei professori universitari, hanno cessato di esserlo.

    Cosa è successo allora?

    Il numero delle coppie di figli e di padri che avevano l'ascendente ed il segno uguale, contenute nel file di Gauquelin denominato Paris 12, di certo non poteva essere cambiato.

    Le coppie di questo genere, contenute nel file, e che a me risultano essere 234, quelle erano e quelle sono rimaste, non possono cambiare, e quindi cos'è che è cambiato?

    E' cambiato il valore di riferimento, ossia il valore atteso, a cui deve essere confrontato il valore trovato, per decidere se esso è significativo oppure no.

    In pratica i professori di statistica, hanno detto a Discepolo, che non poteva prendere come valore atteso, il primo valore che trovava rimescolando le famiglie una SOLA VOLTA, ma che doveva prendere il valore MEDIO ottenuto da centinaia e centinaia di successive randomizzazioni.

    E' procedendo in questo modo, che si ottiene il VERO valore atteso, uguale a quello da me calcolato (223), e che differisce di solo 11 unità dal valore trovato, che quindi non era significativo.

    Discepolo cerca di diffamarmi scrivendo nella pagina denominata: "Il blog dei depressi", che secondo me, i professori di statistica che hanno certificato la sua statistica non capiscono nulla della materia.

    FALSO, come è falso tutto il resto delle cose che scrive.

    I professori di statistica hanno detto a Discepolo che la metodologia usata nella sua statistica era sbagliata, perchè occorreva calcolare il valore atteso medio, cosa che invece lui non aveva fatto.

    Sono quindi proprio il professor Luigi D'Ambra e il dr. Francesco Mola che hanno certificato che questa statistica era errata.

    Scrive Al Rami:
    dimenticavo: come possiamo definire uno che autocertifica le proprie statistiche screditando quelle di altri? possiamo definirlo truffatore? megalomane? presuntuoso? onnipotente? incauto? presuntuoso? che vende la pelle dell'orso prima di averlo preso? Anche del tuo lavoro non vi è nessuna certificazione da parte di accademici. E per quale motivo Discepolo dovrebbe essere un truffatore e non tu? cosa dirai agli avvocati quando ti chiederanno come mai dai del truffatore a qualcuno e poi ti comporti alla stessa maniera? Dirai che tu sei Dio? che tu puoi permetterti l'autocertificazione perchè sei più bello, affascinante, con più capelli? se mi trovi una bella argomentazione cancello il termine "truffatore" che ti da tanto fastidio e lo sostituisco con Dio. Ok?

    Al Rami, io la certificazione ce l'ho!

    La mia certificazione è proprio quella dei professori universitari Luigi D'Ambra e Francesco Mola, che vengono diffamati in continuazione dal signor Discepolo, ogni volta che afferma che i professori avrebbero avallato la sua statistica.

    Astromauh

    Su questa pagina non c'è copyright, tutti coloro che sono stati diffamati e vilipesi da Ciro Discepolo, e chiunque altro lo desideri, può riprodurla liberamente sul proprio sito o blog, o in articoli, libri, e riviste di astrologia.

    il Maestro Ti Ama



    Al Rami, ti piace questo Maestro?

    E' più giovane di quell'altro, è molto più carismatico e ce l'hai pure vicino casa.

    Pensaci...

    mercoledì 3 agosto 2011

    Sei Fisionomista?

    Al Rami l'astrologo di TELENORBA


    Queste immagini ritraggono il noto personaggio televisivo l'astrologo Giuseppe Al Rami Galeota, ma solo una delle due è autentica, l'altra è stata ritoccata, sapresti indicare quale?

    Chi è il vero Al Rami, quello della foto 1
    o quello della foto 2?


    ATTENZIONE: Manca solo 1 giorno per rispondere all'altro quiz.





    Fisiognomica
    La fisiognomica o fisiognomonica o fisiognomia o fisiognomonia è una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto. Il termine deriva dalle parole greche physis (natura) e gnosis (conoscenza). Fin dal XVI secolo questa disciplina godette di una certa considerazione tanto da essere insegnata nelle università. La parola fisionomia è collegata a questi concetti ma in seguito venne usata fra gli studiosi la parola fisiognomica per distinguerla dall'idea di fisionomia.
    Tutto il sapere umano si basa infatti sulla fisio-gnomica derivata dalla fisio-nomia estetica della realtà. Ovverosia dal dedurre, attraverso i sensi e l'osservazione morfo-genetica della natura, la sua intrinseca legge del divenire in atto. La così detta " fisio-gnosia " in cui rientrava pure l'uomo quale cosciente parte della legge naturale.
    Esistono due principali tipi di fisiognomica:
    la fisiognomica predittiva assoluta, che sostiene una correlazione assoluta tra alcune caratteristiche fisiche (in particolare del viso) ed i tratti caratteriali; queste teorie non godono più di credito scientifico.
    la fisiognomica scientifica, che sostiene una qualche correlazione statistica tra le caratteristiche fisiche (in particolare del viso) ed i tratti caratteriali a causa delle preferenze fisiche di una persona dovute al comportamento corrispondente. La correlazione è dovuta al rimescolamento genetico. Questo tipo di fisiognomica trova fondamento nel determinismo genetico del carattere.


    La fisiognomica nell'antichità
    Riferimenti a relazioni tra l'aspetto di una persona ed il suo carattere risalgono all'antichità e si possono rinvenire in alcune antiche poesie greche. Le prime indicazioni allo sviluppo di una teoria in questo senso risultano nell'Atene del V secolo a.C. dove un certo Zopyrus si proclamava esperto di quest'arte. Il filosofo Aristotele, nel IV secolo a.C., si riferiva spesso a questo tipo di teorie anche con citazioni letterarie. Aristotele stesso era d'accordo con queste teorie come testimonia un passaggio di Analitici primi (2.27):
    « È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima vengono cambiati assieme da influenze naturali: dico 'naturali' perché se forse, apprendendo la musica, un uomo fa qualche cambiamento alla sua anima, questa non è una di quelle influenze che sono per noi naturali; piuttosto faccio riferimento a passioni e desideri quando parlo di emozioni naturali. Se quindi questo è accettato e anche il fatto che per ogni cambiamento c'è un segno corrispondente, e possiamo affermare l'influenza e il segno adeguati ad ogni specie di animale, saremmo in grado di inferire il carattere dalle sembianze. »
    (Traduzione A. J. Jenkinson)
    Il testo greco è un po' oscuro ma sembra che Aristotele si riferisca alle caratteristiche nella natura di ogni animale che si ritenevano presenti nei loro musi, per esempio l'evidente predisposizione del koala per le foglie di eucalipto che egli suggerisce potrebbe essere analizzata in cerca di corrispondenze.
    Il primo trattato sistematico sulla fisiognomica giunto fino ad oggi è il volumetto Physiognomica attribuito ad Aristotele ma più probabilmente frutto della sua scuola. È diviso in due parti e quindi probabilmente in origine erano due lavori separati. La prima sezione tratta soprattutto del comportamento umano sorvolando su quello degli animali. La seconda sezione è incentrata sul comportamento animale dividendo il regno animale in maschile e femminile. Da questo vengono dedotte corrispondenze tra l'aspetto umano ed il comportamento.
    Dopo Aristotele, i trattati più importanti sono:

  • Polemo di Laodicea, de Physiognomonia (II secolo a.C.), in greco
  • Adamanzio il Sofista, Physiognomica (IV secolo d.C.), in greco
  • Anonimo latino, de Physiognomonia (IV secolo d.C.)


    La fisiognomica moderna
    « Nello stesso passo, Condivi accenna all'intenzione di Michelangelo di scrivere un trattato di anatomia con particolare riguardo ai "moti" e alle "apparenze" del corpo umano. Esso evidentemente non si sarebbe fondato sui rapporti e sulla geometria, e nemmeno sarebbe strato empirico come quello che avrebbe potuto scrivere Leonardo; i termini "moti" ( che fa pensare alle "emozioni" oltre che ai "movimenti") e "apparenze" fanno invece ritenere che Michelangelo avrebbe insistito sugli effetti psicologici e visuali delle funzioni del corpo. »
    (James Ackerman, L'architettura di Michelangelo, Torino, 1968, p. 13)

    Il principale esponente della fisiognomica moderna è stato il pastore svizzero Johann Kaspar Lavater (1741 - 1801) che fu amico, per un breve periodo, di Goethe. Il saggio di Lavater sulla fisiognomica fu pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1772 e divenne subito popolare. Venne poi tradotto in francese ed inglese influenzando molti lavori successivi. Le fonti principali dalle quali Lavater trasse conferma per le sue idee furono gli scritti di Giambattista della Porta (1535 - 1615) e del fisico e filosofo inglese Thomas Browne (1605 - 1682) del quale lesse ed apprezzò Religio medici. In questo lavoro Browne discute della possibilità di dedurre le qualità interne di un individuo dall'aspetto esteriore del viso:
    « (...)nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima (...). »
    (R.M., parte 2:2)
    In seguito Browne affermò le sue convinzioni sulla fisiognomica nella sua opera Christian Morals (1675 circa):
    « Poiché il sopracciglio spesso dice il vero, poiché occhi e nasi hanno la lingua, e l'aspetto proclama il cuore e le inclinazioni basta l'osservazione ad istruirti sui fondamenti della fisiognomica....spesso osserviamo che persone con tratti simili compiono azioni simili. Su questo si basa la fisiognomica... »
    (C.M., Parte 2, sezione 9)
    A Thomas Browne è accreditato l'uso della parola caricatura in inglese, sulla quale si cercò di basare con fini illustrativi l'insegnamento della fisiognomica.
    Browne possedeva alcuni scritti di Giambattista della Porta tra cui Della celeste fisionomia nel quale egli sosteneva che non sono gli astri ma il temperamento ad influenzare sia l'aspetto che il carattere. In De humana physiognomia (1586) Porta usò delle xilografie di animali per illustrare i tratti caratteristici dell'uomo. I lavori di Porta sono ben rappresentati nella libreria di Thomas Browne ed entrambi erano sostenitori della dottrina delle firme — cioè, le strutture fisiche in natura come le radici, i gambi ed i fiori di una pianta, sono chiavi indicative o firme delle loro proprietà medicamentose.
    La popolarità della fisiognomica crebbe durante il XVIII e XIX secolo. Trovò in particolare nuovo vigore negli studi del celebre antropologo e criminologo italiano Cesare Lombroso, il quale ne trasse ipotesi di applicazioni pratiche nella criminologia forense e nella prevenzione dei reati, giungendo a predicare la pena capitale come unica soluzione contro la tendenza criminale innata e pertanto non educabile con la sola pena detentiva.
    La fisiognomica influenzò anche altri campi al di fuori della scienza, come molti romanzieri europei tra i quali Honoré de Balzac; nel frattempo la 'Norwich connection' alla fisiognomica si sviluppò attraverso gli scritti di Amelia Opie e del viaggiatore e linguista George Borrow, inoltre fra molti romanzieri inglesi del XIX secolo si diffuse l'uso di passaggi molto descrittivi dei personaggi e del loro aspetto fisiognomico in particolare Charles Dickens, Thomas Hardy e Charlotte Brontë.
    Nel XX secolo questa dottrina è stata da più parti tirata in campo a supporto di ideologie xenofobe e pseudo-studi sulla razza.
    La frenologia era pure considerata fisiognomica. Fu creata intorno al 1800 dai fisici tedeschi Franz Joseph Gall e Johann Spurzheim e si diffuse nel corso del XIX secolo in Europa e negli Stati Uniti.
    In sostanza la fisiognomica moderna subisce nel tempo una serie di modificazioni strutturali che la specializzano in varie discipline (dai primi rudimenti di psicanalisi alla antropologia criminale di Cesare Lombroso). Essa infatti è proporzionale alle conoscenze del periodo, ma ancor più alle metodologie impiegate. Parlando infatti di fisiognomica moderna, si invade un campo vastissimo fatto di congetture neo-aristoteliche, ma anche di mirabolanti imprese antropologiche, come la macchina che misura le capacità intellettive umane partendo dall'analisi della forma del cranio, inventata dai fratelli Fowler. Tuttavia, che si tratti di tentativi pseudo-scientifici, o di volontari indottrinamenti razzisti, questo spesso strato di ricerche resta un monumento alle buone e alle cattive intenzioni umane, in quando mai ha concesso prove scientificamente insindacabili. Il recentissimo studio del naturalista Dario David (La vera storia del cranio di Pulcinella: le ragioni di Lombroso e le verità della fisiognomica), ha messo in evidenza quanto effimero sia il piedistallo antropocentrico, e nel contempo come possa essere studiato il volto umano, in relazione al comportamento, utilizzando il solo grandangolo dell'etologia comparata e dell'ecologia. I tratti somatici sono infatti indicativi di una regione ben identificabile per cultura, religione, storia, tradizioni o magari isolamento geografico. Se quei tratti somatici (ammesso che siano effettivamente diversi)si associano quindi ad un comportamento, che magari sarà tipico o frequente nel luogo, allora ecco la fisiognomica, o per lo meno una sua versione scientificamente accessibile, in grado di relazionare comportamento e sembianza.




    Benedict Lust
    Per Benedict Lust questa scienza non aveva nulla di pseudo-scientifico; egli aveva osservato, per il rigoroso metodo naturopatico che sviluppava in quegli anni, che quando la gente guariva, cambiava anche in volto. Eliminando le scorie e le tossine, il viso diventava più "snello": il doppio mento scompariva, tornava a vedersi il collo in quei volti che prima lo avevano "sepolto" sotto strati di tessuto adiposo, anche i capelli in alcuni casi erano più folti.
    Per tutto questo cominciò a sviluppare un sistema di diagnosi "all'inverso", ossia: se le modificazioni, una volta che la gente guariva da un determinato male erano costanti, allora significava anche che, quando e quanto più quelle caratteristiche facciali "sintomatiche" erano presenti in una persona, tanto più la persona era anche affetta da quel determinato "male" specifico di cui le alterazioni nel viso erano soltanto un sintomo.

    Tratto da Wikipedia l'astrologia libera che piace agli astrologi liberi.