
Molti esperimenti richiedono la cooperazione degli astrologi per essere portati a termine. Si riesce ancora ad ottenerla, dopo anni di fallimenti?
Sì. Gli astrologi possono sempre trovare nel tema natale qualcosa che si adatti al soggetto, per cui per loro l’astrologia funziona sempre. Ma funziona anche se si usa un tema natale sbagliato, quindi non è l’astrologia all’opera ma si tratta di “artefatti”, che spero potremo discutere più avanti. Ancora, gli astrologi possono sempre trovare qualche scusa per giustificare il fallimento sperimentale; possono ad esempio dire che i soggetti avevano troppo Nettuno nel loro tema natale, o che il ricercatore non capiva davvero l’astrologia. Di conseguenza, gli astrologi non si curano dei critici che citano le incoerenze o i fallimenti sperimentali e, come risultato, c’è sempre qualche astrologo disponibile ad aiutare gli scienziati.
Ha parlato di “artefatti”. Di cosa si tratta?
In questo contesto, un artefatto è qualcosa che non è l’astrologia ma ne simula gli effetti, e ci persuade erroneamente che funzioni. Ne esistono sia nei dati che nel ragionamento. Gli artefatti non sono mai menzionati nei libri astrologici, anche se pervadono l’astrologia. Saremmo gravemente sviati se imparassimo l’astrologia senza prima imparare a conoscere gli artefatti. Artefatti nei dati. Alcuni dovrebbero essere ovvi, come quando i conteggi per segno zodiacale non sono corretti per le differenze nella durata temporale di ciascun segno (il Sole sta nel Cancro due giorni più che nel Capricorno), o quando i vincoli astronomici sono ignorati (Venere non può essere in quadratura al Sole). Altri artefatti nei dati non sono ovvi, ed alcuni hanno portato ad affermazioni un tempo viste come le migliori prove dell’astrologia. Un esempio sono le correlazioni trovate da John Nelson tra le posizioni planetarie e la qualità dei segnali radio Sembrava supportare l’astrologia, ma era in realtà dovuta alla fitta ma irregolare spaziatura dei “giorni planetari”, per la quale piccole differenze rispetto ai “giorni radiofonici” erano più probabili di grandi differenze. I ricercatori trovarono che la correlazione era altrettanto buona con qualunque altra cosa non fosse ad intervalli regolari, come gli spettacoli pomeridiani alle Folies Bergères, ma ovviamente non aveva niente a che fare con l’astrologia. Un altro esempio è quello del collegamento tra il segno zodiacale ed il punteggio nei test sull’estroversione, che era dovuto a punteggi falsati e non aveva nulla a che fare con l’astrologia. Artefatti nel ragionamento. Li chiamiamo “persuasori occulti” perché normalmente siamo ignari della loro presenza, anche se sono molto potenti nel convincerci a trarre conclusioni errate. Esistono più di trenta persuasori occulti; tutti sono comuni nei libri di astrologia e durante i consulti con un astrologo. Alcuni esempi sono l’effetto Barnum (leggere lo specifico nel generico), la dissonanza cognitiva (vedere quello che crediamo), la cold reading (farci guidare dal linguaggio non verbale), la non-falsificabilità (niente conta contro le nostre idee), l’effetto placebo (mi fa bene se penso che mi faccia bene), la correlazione illusoria (trovare un significato dove non ce n’è), la memoria selettiva (ricordare i risultati positivi e dimenticare gli errori) e l’effetto “dottor Fox” (accecare con una valanga di parole, come in questa lista). Ciascuno crea l’illusione che l’astrologia funzioni, e nessuno richiede che l’astrologia sia vera. Gli astrologi invariabilmente insegnano l’astrologia senza alcun riferimento ai persuasori occulti, che è un po’ come insegnare l’aritmetica senza alcun riferimento alle moltiplicazioni. Fino ad oggi, ogni volta che un preteso effetto astrologico è stato indagato (il che può richiedere molto tempo, anche trent’anni, prima che siano raccolti sufficienti dati e sviluppati gli appropriati metodi di analisi), è stato spiegato in termini di artefatti nei dati o nel ragionamento. Quando si fa in modo di evitare ogni artefatto, l’astrologia smette di funzionare. Ma naturalmente non si trova niente del genere in nessun libro astrologico. Quando facciamo notare agli astrologi che l’astrologia smette di funzionare se si riesce ad evitare gli artefatti, invariabilmente sostengono che i nostri esperimenti sono troppo grossolani per rivelare le sottili verità dell’astrologia. Notate come queste verità siano ora diventate sottili mentre prima, come negli oroscopi dei giornali, fossero evidenti e grandiose. In effetti, sono vent’anni che facciamo le stesse domande agli astrologi, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta utile. A volte evitano la dicendo «se foste astrologi, sapreste che l’astrologia funziona». Ma sia Rudolf Smit che io siamo stati astrologi professionisti. A differenza di altri, abbiamo provato ad evitare gli artefatti e ci siamo immediatamente accorti che l’astrologia smetteva di funzionare. La conclusione è che è difficile parlare di scienza con gli astrologi. Non vogliono sapere.
CICAP
Ho riportato una parte di una intervista a Geoffrey Dean dal sito del CICAP, ma questo non significa che io sia uno scettico, o un simpatizzante del CICAP. Sono e resto un astrologo, solo che secondo me, non si possono ignorare gli artefatti di cui si parla nell'intervista.
Ciro Discepolo è l'autore di un artefatto colossale, essendo riuscito a far credere a molti di aver scoperto una legge di ereditarietà astrale mai esistita. La colpa di questo, non è solo di Ciro Discepolo, ma anche di tutti quelli che gli hanno creduto, senza preoccuparsi di verificare le sue affermazioni, e anche di quelli che le hanno ignorate.
Questa vicenda è la spia di un malessere profondo dell'astrologia, e che non riguarda soltanto i protagonisti diretti di questa storia, ma un po' tutti gli astrologi, e la stessa astrologia.
Ma l'astrologia dobbiamo tenercela cosi' com'è?
Oppure è possibile migliorarla, cominciando con il verificare che cosa è dovuto a degli artefatti, e che cosa c'è di genuino in essa?