Comitato scientifico:
Pietro Rescigno (Presidente), Mario Agrimi, Giovanni Aquilecchia, Antonio Barone, Mario Battaglini, Remo Bodei, Ferdinando Bologna, Heinz-Peter Breuer, Vincenzo Buonocore, Vincenzo Caianiello, Vincenzo Cappelletti, Francesco Paolo Casavola, I. Bernhard Cohen, Giovanni Conso, Aldo Corasaniti, Enrico Cuozzo, Umberto Curi, Lucio d’Alessandro, John A. Davis, Biagio de Giovanni, Dante Della Terza, Mario Del Treppo, Luigi De Rosa, Francesco M. De Sanctis, Natale De Santo, Mauro Ferri, Gianni Francioni, Sergio Fubini, Ettore Gallo, Hans-Georg Gadamer, Antonio Gargano, Eugenio Garin, Michèle Gendreau-Massaloux, Franzo Grande Stevens, Augusto Graziani, Tullio Gregory, Jürgen Habermas, Yves Hersant, Domenico Jervolino, I.M. Khalatnikov, Raymond Klibansky, Jacques Le Goff, Rita Levi Montalcini, Alfonso Maria Liquori, Domenico Losurdo, Gerardo Marotta, Aldo Masullo, Vittorio Mathieu, Aniello Montano, Michio Morishima, Francesco Petruccione, Ilya Prigogine, Giovanni Pugliese Carratelli, Anna Maria Rao, Paul Ricoeur, Lea Ritter Santini, Giorgio Salvini, Alfonso Scirocco, Alain Segonds, Paolo Strolin, E.C.G. Sudarshan, Imre Toth, Giuliano Vassalli, Gianni Vattimo, Mario Vegetti, Alexandre Vinogradov, Vincenzo Vitiello, Serafino Zappacosta, Sergio Zoppi.
L' Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di Scienze Naturali, si pregia di invitare la S.V. al Seminario che si terrà Martedi 6 Dicembre 2011, alle ore 17:00, presso la sede dell'Istituto (Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 4, Napoli):
CIRO DISCEPOLO
direttore "Ricerca '90"
Tradizione e aggiornamento in Astrologia
Mi domando perchè venga permesso ad un ciarlatano come Ciro Discepolo di tenere una conferenza presso l'istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Signori, ripensateci, è molto meglio se invitate il mago Gabriel, perchè almeno lui non ha mai millantato di aver conseguito importanti risultati statistici che non ha mai ottenuto.
Dal Blog di Ciro Discepolo del 22 agosto 2009
Come saprete, quando vi è un’azione penale in corso, non è possibile entrare nel merito di talune questioni e occorre far fare, in pace, il lavoro alla magistratura.
A cose fatte potremo pubblicare un affresco completo della situazione e abbondare nei particolari.
Per adesso, e solo per voi e per i miei lettori, riporterò le righe che aggiungerò a giorni alla pagina web dove è possibile scaricare il libro Osservazioni.pdf.
A chiusura di queste brevi note, vorrei aggiungere poche osservazioni che sarebbero del tutto inutili in quanto già presenti nel libro che state per scaricare. Tuttavia alcuni potrebbero non comprendere la lingua inglese e neanche quella italiana e, allora, a beneficio di tutti, eccovi poche osservazioni utili soltanto ai meno dotati mentalmente.
Al prof. Luigi D’Ambra e al suo allora collaboratore dr. Francesco Mola, del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università di Napoli, coautori del libro, non fu estorta la firma che essi apposero sotto la propria relazione, firmandosi con nome, cognome, qualifica accademica, istituto statistico di appartenenza e via dicendo. Questi due professori non si firmarono, come spesso avviene sul web, con nickname evocanti gatti, cani, bisce, serpenti, pish e altre cose del genere, ma con il loro nome e cognome.
A costoro io e Luigi Miele **non consegnammo il risultato dei nostri calcoli**, ma come si legge chiaramente alla pagina 24 del libro:
New Research on Astral Heredity
Analysis of 8,219 subjects
by Ciro Discepolo and Luigi Miele
(Statistical work by Dr. Francesco Mola and Prof. Luigi D’Ambra of the Department
of Mathematics and Statistics of the University of Naples)
Per chi non conosce l’inglese, questo vuol dire che **tutto** il lavoro di elaborazione statistica, dal controllo della ipotesi di partenza a quello di controllo sulla raccolta del campione e a tutto il resto, fu effettuato da loro in prima persona e non da noi.
A loro noi spiegammo il progetto e con loro discutemmo a lungo prima, durante e dopo ogni fase della ricerca.
Un punto fondamentale in un tipo di ricerca del genere è la scelta se tentare di calcolare il valore medio che ci si attende di ottenere e su questo elaborare i risultati oppure, per una serie fondamentale di ragioni, scegliere la strada della creazione di un gruppo di controllo. Non essendo io e Luigi Miele esperti di statistica (pur avendo studiato alcuni libri sull’argomento) ci lasciammo guidare dai professori D’Ambra e Mola che la statistica la insegnano, a tempo pieno, all’Università. Qualunque dilettante volesse criticare tale scelta, dimostrerebbe soltanto la propria profonda ignoranza e arroganza.
I professori D’Ambra e Mola scrissero la relazione conclusiva di questo lavoro evidenziando l’altissimo scarto significativo della variabile da noi scoperta e nota a tutti. La relazione la redassero in piena libertà e, se i professori D’Ambra e Mola preferirono esprimersi in termini di Z significativo e non di numero di casi, questa fu una loro libera scelta che non toglie o mette nulla al valore altamente positivo della ricerca in oggetto. Se qualcuno volesse obbligare i due esperti universitari di statistica a riscrivere tale relazione secondo i propri indici di gradimento, utilizzando alcune frasi al posto di altre e alcuni valori invece di altri, beh, forse dovrebbe sottoporsi a visita medica.
Naturalmente, chiunque volesse dire, o semplicemente insinuare, il sospetto che i professori in oggetto siano stati complici di una truffa statistica, ne dovranno rispondere davanti alla magistratura per quanto mi riguarda e, a sentenza definitiva e scritta, penso anche da parte degli altri interessati (per i dovuti calcoli di risarcimento economico).
Chi desiderasse replicare tale ricerca, potrà farlo liberamente, ricordando alcuni punti fondamentali:
- Non usando il gruppo di controllo random la statistica porta, inesorabilmente, a risultati errati, come anche un neofita di statistica capirebbe in questo caso e come i professori D’Ambra e Mola hanno indicato per tale specifico lavoro.
- Si assicuri che il proprio software utilizzato per i calcoli matematici sia esatto: per esempio, se si possiede un proprio sito web con calcoli online, si immettano questi dati: Vadso, Norvegia, 11/11/1977 alle ore 13. Se il grafico che si ottiene è senza Case oppure è con le Case Porphirio o Aequalis oppure l’output è, più semplicemente, un “out of range”, ciò vuol dire che chi si appresta a replicare tale ricerca sbaglierà tutti i calcoli perché utilizzerà un software che sbaglia i calcoli matematici.
- Una seconda prova per testare il proprio software è quella di provarlo, negli anni della seconda guerra mondiale, in zone dal regime orario critico (come la Linea Gotica in Italia e le zone di occupazione tedesca in Francia). Anche qui, se verrà segnata, per esempio, la semplice ora estiva per la Francia e non la doppia ora di guerra della Germania, il software sarà assolutamente inaffidabile e non significherà nulla il riferirsi al file Paris12.raw perché, se un software è errato, può esserlo in mille punti del proprio sviluppo. In proposito si possono confrontare documenti storici inoppugnabili che dimostrano quanto detto. Questo primo file potrà già offrire una prima panoramica del problema:
http://www.programmiastral.com/Documentazione/Compara.pdf
Ci sono, poi, molti altri errori in cui possibili colleghi potrebbero incorrere nel replicare tale ricerca o altre da noi effettuate e sempre sottoposte all’esame di esperti statistici (tranne quelle che diedero esiti negativi e per le quali non occorreva alcun sigillo di buona qualità).
Va da sé che se qualcuno commettesse alcuni di questi errori appena descritti, sarebbe già talmente squalificato per la propria ignoranza in materia che forse farebbe meglio ad astenersi dal fare ulteriori pessime figure citando, con sproporzionati analfabetismi grammaticali e matematici, altri differenti lavori.
Ciro Discepolo
Discepolo però omette di dire ciò che c'è scritto a pagina 35 del suo libro:
Come già spiegammo nel precedente lavoro, per valutare se il risultato ottenuto sulla variabile cercata (cioè trovare che l’Ascendente del figlio fosse uguale al segno solare del genitore) fosse o no significativo da
un punto di vista statistico, formammo delle famiglie false; cioè accoppiammo a genitori veri figli di altri genitori, servendoci della funzione
“random” del computer ovvero facendo scegliere a caso al computer
stesso. Come si sa i risultati furono estremamente brillanti ed i Professori
del Dipartimento di Statistica non ci chiesero altre prove su quel campione. Noi, però, successivamente e volontariamente, facemmo un supplemento di indagine e generammo altre 100 coppie di famiglie false per vedere quante volte il risultato positivo si ripeteva. Ahimé questo si ripeté
solo due o tre volte, significativamente in senso statistico, ma la cosa
strana fu che nel 90 per cento dei confronti, la coppia vera era sempre più
alta della coppia falsa.
Ciro Discepolo
Questo vuol dire, che il risultato ottenuto in precedenza era errato, perchè la metodologia usata era incorretta, ed il numero delle coppie trovate, non era mai stato statisticamente significativo.
I professori di statistica queste cose gliele hanno dette, ma lui finge di non capire, ed invece di ammettere che si è trattato di un abbaglio, preferisce cercare di diffamarmi.
Un individuo del genere, perchè dovrebbe tenere una conferenza all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici?
Perchè il suo nome dovrebbe comparire a fianco a quello di Rita Levi-Montalcini?
Cosa dobbiamo credere? Che anche il premio Nobel e senatrice a vita Rita Levi-Montalcini, si è "inventata" le sue scoperte sul fattore di accrescimento della fibra nervosa?
Maurizio Tonino