domenica 21 aprile 2013

A Eugenio Ricci Mazza di Mexico City



Gentile Sig. Roberto Minichini, buona sera. 

Rispondo al commento che ha firmato sul blog di Ciro Discepolo in data odierna, 20 Aprile 2013. 

Condivido la sua opinione e pure io detesto perdere tempo e cerco di evitarlo. 

Le faccio un esempio: in un ristorante di buona qualità, qui in Messico, ma ho saputo che queste cose succedono anche nella bella Italia, a mia moglie hanno rubato il portafoglio dalla borsetta. 

All´uscita del ristorante ce ne siamo accorti perché, cercando il biglietto del parcheggio si è accorta che il portafogli con credit card ecc.. ecc..non c´era più. 

Il ristorante ci ha regalato una chiavetta dove si vedeva quando e come i ladri, 4, hanno fatto il colpo senza che noi ce ne accorgessimo. Per fortuna le telecamere lo hanno visto e registrato. 

Abbiamo fatto tutte le telefonate alle varie banche in meno di un´ora da quando il fatto era accaduto. 

Fare la denuncia, mi avrebbe fatto perdere tre o quattro giorni. Alla fine, tra l´andata e il ritorno da casa alla caserma che mi avevano assegnato perché questa era nel quartiere del ristorante, tra le lunghe ore di attesa per passare con il pubblico ministero, ho perso quasi 40 ore che tradotte in giorni sono stati 6 giorni. A volte erano 4 o 5 ore e altre volte erano anche 7 o 8 ore. 

Deve sapere che in Messico, 7 delitti su dieci non sono denunciati perché la gente, oltre a perdere giorni, si sente maltrattata. La gente mi chiede: ma perché perdi tempo per fare la denuncia? Non andare a sprecare il tempo così, dedicati alle tue attività e dimenticati del fatto, comunque non guadagni nulla. Devo dire che la polizia si è comportata bene, a parte i tempi ovviamente. 

La mia posizione era in bilico, vado a perdere tutto questo tempo o lascio passare le cose come se nulla fosse accaduto? Ho deciso che, per ragioni di correttezza, si doveva perdere tutto questo tempo e così ne ho perso anche di più. 

Per finire le traduco una frase famosa del grande Politico Messicano, Benito Juarez, che è stata scritta in un manifesto appeso nella capitale, dopo l´esecuzione di Massimiliano D´Asburgo, Città del Messico, 15 Luglio 1867. 

“Entre los individuos como entre las naciones, el respeto al derecho ajeno, es la paz” 



Traduzione: “TRA GLI INDIVIDUI COME TRA LE NAZIONI, IL RISPETTO AI DIRITTI DEGLI ALTRI, È LA PACE. 



O detto in altri termini, “chi la fa....l´aspetti” 



Vorrei che mi spiegasse per quale motivo dovrei tacere quando uno “sconosciuto” mi offende in pubblico. 

Forse le leggi Italiane non considerano più un´offesa come un delitto, ma, tutti abbiamo il diritto di replica e, se questo diritto venisse a mancare....poveri noi. 

E poi, signor Minichini, dove lasciamo il vecchio proverbio che dice: “Chi tace acconsente?”. 

Io seguo la scuola di Ciro Discepolo, non mi considero un “pollo” e non accetto che una signora vada in giro affermando che chi non sta con lei è un..... 

Se legge sul “dizionario della Lingua Italiana“ Giacomo Devoti – Gian Carlo Oli, Edizione 2000 – 2001, che è quello che ho in casa, alla voce “Pollo” troverà varie definizioni tra le quali: Conoscere bene i propri polli, Saper bene con chi si ha a che fare (con una sfumatura di furbesco compiacimento). ; Persona che dà prova di un´ingenuità sconcertante e ridicola: che p. ; 



Lei sa che queste definizioni sono per tutte le orecchie e sa anche cosa intendiamo quando diciamo di una persona che è un pollo. 

Le prometto che non tornerò più sull´argomento, credo aver detto quanto basta per far capire che le persone devono essere RISPETTATE, senza distinzioni di colore, di religione, di preferenze sessuali o... di differenze di correnti Astrologiche. (Credo che anche in Italia fare una cosa come quella che ha fatto la signora può essere considerata “discriminazione”). 



A questo punto, tornando alla sua frase iniziale “Ognuno creda quello che gli pare e lasci in pace il prossimo che la pensa in maniera diversa”. 

Le domando, perché devo tacere e tollerare chi non mi rispetta? 

Non è forse un modo per incitare chi ti ha mancato al rispetto a ripetere le sue “prodezze”? 

Stiamo parlando delle opinioni, del diritto e dell´obbligo che abbiamo tutti di dire la nostra, includendo la sua opinione. 


L´altra parte del suo scritto dice: 


” Viviamo proprio in un brutto mondo , c'è troppo astio , troppa aggressività , troppa competizione e voglia di primeggiare , troppa invidia e litigiosità . Il mondo è pieno di cose ed opinioni assurde , non si ha di meglio da fare nella propria vita che perdere il tempo a confutare l'uno l'altro e ad insultare l'uno l'altro?” 


Non crede che le cose stanno così proprio perché la gente si astiene dal dire la sua e accetta ciò che gli altri propongono senza fare o dire nulla in proposito? Signori non conosco le vostre opinioni ma conosco le mie, e io non sono disposto ad accettare che una persona che non conosco nemmeno, mi insulti senza dire nulla. 

Allora caro signore, quando qualcuno non la rispetta, cosa fa? Svicola? 

Cosa fa quando il solito furbo passa davanti a tutti nella fila in banca, sta zitto?
Guardi che la pace non si ottiene così.

La saluto e mi scuso se l´ho fatta annoiare.


Eugenio Ricci Mazza, Mexico City




Egregio signor Eugenio Ricci Mazza mi spiace doverle dire che lei non ha capito nulla, chi offende ripetutamente chi non condivide le sue idee non è certo la dottoressa Grazia Bordoni, ma il signor Ciro Discepolo.

E' il signor Discepolo che è solito dileggiare e calunniare chi non condivide le sue idee astrologiche.

Nel blog odierno di Ciro Discepolo dove compare questo suo scritto, viene anche riportato questo testo:



Continua il nostro quiz a premi. Sotto vi trascrivo tre numeri: provate a indovinare a cosa corrispondono e vinca il più bravo. 


347 xxxx483
345 xxxx604
06 xxxx533


Due di questi numeri sono i miei numeri di telefono, che Discepolo pubblica da tempo sul suo blog, senza la mia autorizzazione, violando il mio diritto alla privacy.

Ma questo è nulla, perché il signor Discepolo fa molto di peggio, da oltre due anni ha pubblicato su internet una pagina in cui mi calunnia con delle accuse infamanti e assurde, ed è persino arrivato ad insinuare che sarei uno stupratore, e sta conducendo una campagna di odio nei miei confronti, sperando forse che qualcuno dei suoi seguaci più squilibrati mi diano una "lezione" o che mi facciano fuori.

Lei si risente del fatto che qualcuno abbia definito i seguaci di Discepolo dei Disce-polli?

Io mi risento del fatto di essere stato definito un topo di fogna, un mentecatto senza cervello, un delinquente e uno stupratore, ed è per questo che ho sporto due denunce alla Procura della Repubblica di Roma e che mi appresto a sporgerne un'altra.

Vuol sapere il motivo di tanto odio nei miei confronti?

Sul libro di Discepolo da lei recensito su Amazon.com si legge:

Ciro Discepolo was born in Naples in 1948, where he works as a journalist and writer. He worked for twenty years with the most popular daily of his town, Il Mattino . He worked for five years at the CNR (National Research Council). He has been dealing with astrology since 1970. He has published over 50 books, most of them bestsellers in Italy as well as abroad. In 1990 he founded the quarterly Ricerca '90 , which has been publishing since then. He has been doing statistical researches from the very beginning of his interest in astrology. At the beginning of the 90s, he obtained very brilliant results with researches on astral heredity on a sample of over 75,000 subjects. He has held seminars, courses and lectures in different universities in Italy and abroad, and in several culture clubs. He is deeply interested in informatics. Astrologically speaking, he followed the school of André Barbault. He founded the school of Active Astrology.


Io ho dimostrato che i brillanti risultati statistici sull'ereditarietà astrale ottenuti da Discepolo su un campione di oltre 75.000 soggetti agli inizi degli anni 90, non sono in realtà mai esistiti.

Non è vero che i professori dell'Università di Napoli abbiano certificato questi risultati statistici, cosi' come Discepolo dava ad intendere ai suoi seguaci.

I professori di statistica dell'Università di Napoli avevano controllato solo una parte minoritaria di queste statistiche riguardante 8219 soggetti, ed avevano trovato che Discepolo aveva commesso un errore.

Tanto è vero che a pagina 37 del libro on line "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele" si legge:


Allora il prof. D’Ambra ed il dott. Mola ci hanno chiesto di generare
– nuovamente – come nella scorsa ricerca – cento coppie false.


Solo che nella ricerca precedente che aveva portato ad un risultato significativo per le coppie figli/padri, Discepolo non aveva generato 100 serie di coppie false, ma solo una.

Le 100 serie di coppie false le aveva generate solo in un momento successivo.


Noi, però, successivamente e volontariamente, facemmo un supplemento di indagine e generammo altre 100 coppie di famiglie false per vedere quante volte il risultato positivo si ripeteva. Ahimé questo si ripeté solo due o tre volte, significativamente in senso statistico...

E quindi il brillante risultato statistico non è mai esistito, nemmeno relativamente alla ricerca sui primi 8219 soggetti.

Tutto ciò non ha però impedito a Discepolo di millantare un risultato statistico certificato dai professori di statistica dell'Università di Napoli, che non c'era mai stato.

Come definire i seguaci di Discepolo che hanno ingenuamente creduto all'esistenza di questa certificazione scientifica dei risultati statistici di Discepolo, senza che di questa vi fosse alcuna prova, fidandosi ciecamente delle parole di Discepolo?

Discepolo ha mentito spudoratamente per oltre 20 anni, ai suoi lettori e anche ad André Barbault, facendo credere a tutti che i suoi risultati statistici avessero ricevuto l'avallo della scienza.

Ma erano tutte balle!


domenica 14 aprile 2013

Non vedono



Caro Ciro, ma perché la Bordoni pubblica continuamente stralci dei tuoi blog su Facebook cercando di denigrarti?
Anonimo

La risposta di Discepolo leggetela sul suo blog.

Queste parole di una inaudita violenza Discepolo le ha scritte PRIMA che la dott. Bordoni chattando con i suoi amici si riferisse ai discepoli di Discepolo con un appellativo scherzoso.

Secondo i seguaci di Discepolo è la Bordoni dalla parte del torto.

Questa è l'ennesima prova della dissonanza cognitiva dei seguaci di Discepolo.

Discepolo fa delle insinuazioni gravissime, scrivendo:

parliamo di un soggetto avvezzo a violare la legge e dunque poco preoccupato per questo

Cosa c'è di vero in quello che dice Discepolo?

NULLA.

Discepolo ha fatto lo stesso anche con me, si inventa delle storie a cominciare da quella che gli avrei chiesto il suo programma per calcolare le case oltre i circoli polari, per poi dire che avrei rilasciato una falsa testimonianza, per poi finire con l'insinuare che sarei uno stupratore. Tutto questo passa inosservato ai seguaci di Discepolo. Ad esempio, non notano che Discepolo continua a scrivere i miei numeri di telefono sul suo blog senza la mia autorizzazione. E nemmeno notano il link che dal blog di Discepolo rimandano alla pagina con cui Discepolo mi diffama da più di due anni..

Non sapete perché lo fa?

Lo fa perché ho dimostrato che i brillanti risultati che Discepolo dice (diceva?) di aver ottenuto tramite la statistica non sono mai esistiti.

Discepolo metteva la stessa enfasi nell'affermare di aver dimostrato scientificamente una legge di ereditarietà astrale, che mette nell'affermare che Marte in prima va evitato assolutamente nelle RS.

E questo non  vi fa riflettere?  

Si, ho capito il vostro punto di vista, voi siete entusiasti delle RSM e credete che vi aiutino a vivere meglio. Ma come mai non notate i comportamenti di quello che le RSM le ha inventate?

Si tratta di comportamenti assolutamente anomali.

La mia unica colpa è quella di aver rifatto la statistica e di aver trovato che il brillanti risultati non esistevano.

E' una colpa?

Io sul libro di Discepolo in cui parla della statistica avevo letto questa frase:

La replica è la linfa vitale della scienza,
ed è irritante osservare come in astrologia
pochissime delle scoperte apparentemente significative
sono state replicate.

H.J.Eysenck

Il mio errore è stato quello di voler replicare queste statistiche, non avrei immaginato che questo si sarebbe trasformato nel "fare le pulci al lavoro altrui", o "nello sputare sul lavoro altrui".

Io credo che il confronto sia necessario al progresso di qualsiasi disciplina. Perché voi della AA siete cosi' refrattari alle critiche?



sabato 13 aprile 2013

I Disce-polli

Luigi Galli ha detto:

A PROPOSITO DEI DISCE-POLLI

E'veramente incredibile come un'avversione personale verso Ciro Discepolo renda ciechi verso la realtà.
I seguaci delle teorie di Ciro si stanno diffondendo in modo esponenziale in tutto il mondo. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue e le conferenze internazionali sulla materia sono ormai innumerevoli e sempre più seguite, come i riconoscimenti di persone di notevole spessore culturale.
Negare tutto ciò e ricorrere agli insulti, definendo polli tutti costoro, oltre che ridicolo, denota una chiusura mentale senza limiti, che certo non fa onore all'astrologia.



A me invece sembra che Disce-polli sia un termine molto appropriato per descrivere i seguaci di Discepolo e ti spiego il perché. Il termine "pollo" viene usato dai giocatori di poker per indicare il pollo da spennare o l'ingenuo da gabbare.

Vuoi negare di essere stato gabbato da Discepolo?

E la storia della statistica che non esiste te la sei dimenticata?

Discepolo vi ha gabbato per 20 anni facendovi credere che le sue statistiche fossero state controllate e certificate dai professori di statistica dell'Università di Napoli.

Ha ingannato anche Andrè Barbault e la prova di questo è nel libro di Barbault uscito lo scorso ottobre.

Non era vero nulla, si trattava di un bluff.

Se tu ci hai creduto, allora vuol dire che sei un pollo.

Non è una ingiuria, è una constatazione, chi si fa gabbare è un pollo.


Ammazzatevi da soli!

venerdì 12 aprile 2013

La follia di Christopher Knight




Il ladro-eremita: da 27 anni ruba cibo per sopravvivere

Christopher Knight scoperto dopo l’ennesimo blitz in un deposito di cibo, questa volta in un campeggio 
Ora rischia una pena detentiva

Dopo 27 anni di misteriosi furti di cibo la polizia di Rome, nello Stato del Maine, è riuscita ad appurare che non erano frutto dell’appetito di animali selvatici o bande di trafficanti ma di un eremita: Christopher Knight. La scoperta è stata fortuita. Knight ha tentato l’ennesimo blitz in un deposito di cibo, questa volta in un campeggio per disabili, ma l’eccesso di sicurezza lo ha tradito ed è stato preso.  

Non ha opposto resistenza e quando la polizia dello Stato lo ha interrogato, ha risposto ricostruendo con lucidità quanto ha fatto dal 1986, rivendicando la necessità di appropriarsi di cibo altrui per poter sopravvivere in condizioni estreme. Fu l’incidente alla centrale atomica di Chernobyl, nell’Ucraina ancora parte dell’Urss, a spingerlo a volersi rifugiare nei boschi, forse nel timore di una catastrofe nucleare di vaste dimensioni, alimentandosi con quanto riusciva a trovare. Da allora ha sommato oltre mille furti, tutti di cibo, nelle località più disparate attorno a Rome, parlando solo con una persona: un ciclista che incontrò per caso durante una passeggiata.  

Ha vissuto da autentico eremita: mangiava di più in autunno, per essere obbligato a cibarsi di meno in inverno come gli animali selvatici, rifiutando di cacciare ma pescando spesso, per dedicare la maggior parte del tempo a razziare cibo che portava nel suo accampamento, costruito in mezzo ai boschi sulle montagne. Per tenersi informato sui fatti del mondo ha usato solo una radio, collegata ad un’antenna molto alta e potente, ascoltando - per sua personale ammissione - i programmi del conduttore ultraconservatore Rush Limbaugh, forse per i suoi frequenti riferimenti ai tempi dell’Apocalisse. Non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di abbandonare le montagne ma ora dovrà rispondere in tribunale di oltre 30 anni di furti, rischiando una pesante pena detentiva.

MAURIZIO MOLINARI

domenica 7 aprile 2013

Reati reiterati e intenzionali




Nonostante abbia spiegato perché non posso essere la persona di cui si parla nell'articolo del Messaggero, Discepolo non ha ancora cancellato o modificato le cose che ha scritto nel blog per i depressi,

Per lui, anche se non mi chiamo N.N., e anche se non ho 64 anni, e anche se sono incensurato a differenza di N.N. che aveva ricevuto nel 2009 una condanna a 4 anni e 10 mesi, sono e rimarrò per sempre un delinquente che stupra le donne.

A questo punto mi sembra evidente che non si tratta di un errore di Discepolo commesso in buona fede, ma che si tratta di una diffamazione intenzionale, premeditata, e motivata da ragioni abiette.

A Discepolo non importa nulla se le cose che scrive siano vere oppure no, il suo unico scopo è quello di distruggere la mia onorabilità e rispettabilità.

L'intenzionalità è un'aggravante dei crimini commessi da Discepolo, cosi' come è un'aggravante il fatto che il blog dei depressi sia ormai on line da oltre 2 anni, e che venga linkato ogni giorno, in ogni post scritto da Discepolo sul suo blog.

Forse Discepolo pensa che siccome le sue denunce non hanno avuto seguito, le mie seguiranno la stessa sorte, ma non è cosi'. Le sue denunce erano infondate, perché io non l'ho mai diffamato, ma mi sono limitato a scrivere che le sue statistiche erano un bluff, come in effetti sono, e cosi' come è stato provato in modo definitivo dalle affermazioni dello stesso Discepolo nella email scritta al professor D'Ambra.