venerdì 5 settembre 2014
lunedì 28 luglio 2014
Le "azioni" di Discepolo sono in discesa
Se Google Trend non mente, la popolarità di Discepolo sul web è calata enormemente negli ultimi cinque anni. Le persone che digitano nei motori di ricerca "ciro discepolo" oggi, sono circa i due quinti di quelle del 2009.
Eppure, negli ultimi anni è aumentato l'interesse per il "solar return".
Per cui, combinando i dati dei due grafici, possiamo ipotizzare che sebbene nel mondo stia crescendo l'interesse per le rivoluzioni solari, sta calando l'interesse che la gente ha per l'interpretazione delle stesse fornita da Discepolo.
giovedì 3 luglio 2014
Fuggire dalla realtà: la storia di Jessica Ainscough
Quando ti occupi per tanto tempo di un argomento finisci per conoscerne gli aspetti più nascosti, quelli invisibili dall'esterno, le pieghe più profonde di certi comportamenti e posso dire che in questi anni ho compreso molti dei meccanismi (soprattutto psicologici) che rendono tante persone vittime di ciarlataneria e pseudoscienza, cosa che mi è servita moltissimo, anche professionalmente.
In questi anni ho risposto a tanti dei quesiti che mi ponevo sui diversi aspetti dell'uso di medicine alternative da parte della gente. Le guarigioni spiattellate su internet? Probabilmente rari casi di guarigione spontanea fatti passare per successi della pseudomedicina, così pensavo. Le persone che si rivolgevano ai ciarlatani? Disperati, a volte solo ignoranti che confondevano il guaritore con una persona degna di attendibilità.
Continua a leggere qui.
mercoledì 2 luglio 2014
False relazioni
Discepolo afferma di aver pubblicato le relazioni di tutte le sue ricerche statistiche, ma questo non è vero perché di sicuro queste pagine riportate da RICERCA 90 non sono una relazione di uno studio statistico.
Discepolo in queste pagine si limita a dire di aver conseguito un brillante risultato, senza spiegare nulla di come sia arrivato a questo risultato. Che metodologia ha usato, come ha calcolato i valori attesi per le coppie figli/padri e figli/madri, quante sono le coppie figli/padri e figli/madri?
Discepolo si limita a dire che il numero complessivo dei soggetti della statistica è 50.000.
Ma che ci frega del numero complessivo dei soggetti?
Quello che viene analizzato è la frequenza delle coppie figli/padri e figli/madri, per cui piuttosto che il numero totale dei soggetti, sarebbe interessante sapere quante sono le coppie figli/padri e figli/madri, ma questo Discepolo non lo dice, così come non dice come ha calcolato i valori attesi.
Il professore D'Ambra si limita a dire che la differenza tra il numero di coppie figli/padri trovate, con lo stesso ascendente/segno, e il numero di coppie figli/padri attese, è una differenza statisticamente significativa.
Ed infatti, il professore ha ragione.
Ma Discepolo come ha calcolato il numero delle coppie attese?
Mescolando le famiglie un'unica volta come descrive nel suo libro on line: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele" ?
Quel metodo è errato, perché non si può pretendere di assume come valore atteso il primo valore che si ottiene mescolando le famiglie un'unica volta, ma bisogna ripetere questa operazione un centinaio di volte e calcolare la media dei risultati ottenuti.
Nel libro di Discepolo si legge che i professori hanno spiegato a Discepolo che questo metodo era errato, ed infatti gli hanno chiesto di ripetere questa operazione un centinaio di volte ( e di calcolare la media dei risultati ottenuti).
Discepolo ha seguito i suggerimenti dei professori o ha scelto di fare di testa sua?
Non c'è modo di saperlo perché Discepolo non spiega nulla della sua statistica, ma si limita ad affermare di aver ottenuto dei brillanti risultati.
sabato 28 giugno 2014
André Barbault complice dei malfattori?
All'ingresso del XXI secolo sfuggiamo all'impaccio del dibattito
passato. Non sono più possibili intrallazzi o sospetti perché entria-
mo sul terreno liscio del matrimonio e dell'ereditarietà, con il parto
e la filiazione genitoriale che si impongono d'autorità e senza equi-
voci. Già era stata segnalata un'inchiesta sull'ereditarietà astrale (1983-
1994) effettuata dall'equipe di Ciro Discepolo e pubblicata sulla sua
rivista Ricerca 90 sotto il controllo di esperti di statistica dell'Univer-
sità di Napoli su 75.572 soggetti. In numerosissimi casi si è eviden-
ziata una frequenza significativa: la tendenza a trovare come segno
Ascendente del bambino il segno occupato dal Sole alla nascita del
padre o della madre.
Non è vero che gli esperti di statistica dell'Università di Napoli abbiano controllato la statistica di Ciro Discepolo su 75.572 soggetti.
Ma questo non sono io a dirlo, ma è lo stesso Ciro Discepolo ad ammetterlo in una email indirizzata al professore universitario di statistica dell'Università di Napoli.
Chiarissimo prof. D'Ambra,
sono d'accordo con lei nel non considerare validati dalla Scienza i risultati complessivi della mia ricerca sulla ereditarietà astrale perché, infatti, non ho mai inteso sottoporre a un arbitro terzo il complesso di quelle ricerche di cui lei, gentilmente, insieme al prof. Mola, elaborò i risultati relativi solo a uno spezzone minoritario dell'intera ricerca durata molti anni e seguita da esperti diversi.
Il fatto che nello spezzone minoritario di quella ricerca sull'ereditarietà astrale (circa 8000 soggetti su di un totale di circa 75.000) voi (Lei e il prof. Mola) mi indicaste che dai vostri calcoli (io non avrei potuto farli perché non conosco la statistica) avevo ottenuto uno Z significativo relativo a 2 variabili, non è stato mai considerato da me la validazione dell'intera ricerca da parte della Scienza e infatti nella mia biografia parlo di "risultati molto brillanti" (uno Z altamente significativo è un risultato molto brillante) relativi ad una mia ricerca, ma non ho mai affermato di avere ottenuto la validazione da parte della Scienza per quella specifica ricerca.
Queste cose ce le siamo già scritte e spero che non dovremo ripetercele all'infinito.
Comunque credo anche che non ci possano essere equivoci su ciò dato che conservo l'intera documentazione relativa a quella sua gentile collaborazione.
Lo stesso Ciro Discepolo però ha fatto credere a tutti che i suoi risultati statistici fossero stati certificati dai professori universitari dell'Università di Napoli, come si può leggere qui.
Lo stesso André Barbault è stato raggirato da Discepolo, ed è per questo che cita la statistica di Discepolo nei suoi libri. L'intrallazzo c'è stato, e non si tratta di un sospetto, ma di una certezza, perché è lo stesso Ciro Discepolo che smentisce se stesso.
Qual è quindi il valore dell'astrologia?
Se dovessimo giudicare da questo episodio, l'astrologia non ha alcun valore.
Adesso sta agli astrologi dimostrare che l'astrologia non è una truffa, e questo compito spetta ad André Barbault prima che a chiunque altro. André Barbault faccia quei controlli che non ha fatto prima, e si metta in contatto con il professore universitario per chiedere direttamente a lui come stanno le cose, e poi scriva un articolo per spiegare cosa ne pensa di tutta questa faccenda.
Se non lo farà, gli astrologi penseranno che André Barbault sia complice delle mistificazioni di Ciro Discepolo. Io non credo che sia cosi', André Barbault è stato ingannato perché si è fidato delle bugie che gli ha raccontato Ciro Discepolo.
Adesso però spetta ad André Barbault chiarire queste cose.
Maurizio Tonino
Sono passati quasi due anni da quando scrissi queste cose, ma da parte di André Barbault non c'è stata alcuna rettifica, come mai nessuno l'ha informato?
venerdì 27 giugno 2014
Una proposta indecente
Nell'immagine una conversazione tra Discepolo e un suo blogger.
Ma cosa c'entrano Piero Angela & Compari?
Diapason propone di provare ad interpretare degli oroscopi senza conoscere in anticipo a chi appartengano i dati di nascita. Personalmente la ritengo una buona idea, perché procedendo in questo modo si potrebbe verificare la validità del metodo di interpretazione.
Discepolo tira in ballo quelli del CICAP come se spettasse solo a loro il compito di effettuare delle verifiche, ma questo compito spetta in primo luogo agli astrologi.
Come fa un astrologo ad essere sicuro di una certa cosa se in qualche modo non l'ha verificata?
Per cui un astrologo non avrebbe nessun motivo per sfuggire alle verifiche, ma anzi dovrebbe cercarle per perfezionare il suo metodo.
Ovviamente, questo è valido solo se l'astrologo è alla ricerca della verità, ma questo non è sempre il caso.
Cara Diapason,
allora direi che non dobbiamo fare altro che procedere come già stiamo facendo. Infatti tu eri presente quando la mattina dopo l'analisi del TN di Bossetti abbiamo ragionato sulla possibile vera ora di nascita della mia carissima amica Mara e, partendo dall'orario dell'estratto delle 6.05 minuti, siamo giunti alla ragionevole ipotesi di un orario delle 8.35, circa.
Dunque dobbiamo solo continuare come stiamo facendo senza preoccuparci di quanti ciechi parteciperanno a detti esercizi...
Discepolo
Quindi, si parte da un orario presente sul certificato di nascita che per qualche ragione è ritenuto non attendibile e si finisce con lo stabilire che il soggetto è nato in tutt'altro orario.
Ma come si fa ad avere la certezza che l'orario così ottenuto sia quello giusto?
Secondo me lo si potrebbe dimostrare indirettamente, dimostrando che il metodo per rettificare l'ora di nascita è corretto. Ad esempio, si potrebbero prendere un certo numero di soggetti per provare a stabilire a che ora sono nati, e successivamente andare a vedere qual è l'orario riportato sul loro certificato di nascita.
Naturalmente questa operazione sarebbe rischiosa, perché potrebbe anche risultare che il metodo applicato non funziona per nulla. Ed ecco perché Discepolo non proverà mai a fare questo tipo di esperimenti.
Discepolo conferma che il suo metodo va bene
Cara Diapason,
allora direi che non dobbiamo fare altro che procedere come già stiamo facendo. Infatti tu eri presente quando la mattina dopo l'analisi del TN di Bossetti abbiamo ragionato sulla possibile vera ora di nascita della mia carissima amica Mara e, partendo dall'orario dell'estratto delle 6.05 minuti, siamo giunti alla ragionevole ipotesi di un orario delle 8.35, circa.
Dunque dobbiamo solo continuare come stiamo facendo senza preoccuparci di quanti ciechi parteciperanno a detti esercizi...
Discepolo
Quindi, si parte da un orario presente sul certificato di nascita che per qualche ragione è ritenuto non attendibile e si finisce con lo stabilire che il soggetto è nato in tutt'altro orario.
Ma come si fa ad avere la certezza che l'orario così ottenuto sia quello giusto?
Secondo me lo si potrebbe dimostrare indirettamente, dimostrando che il metodo per rettificare l'ora di nascita è corretto. Ad esempio, si potrebbero prendere un certo numero di soggetti per provare a stabilire a che ora sono nati, e successivamente andare a vedere qual è l'orario riportato sul loro certificato di nascita.
Naturalmente questa operazione sarebbe rischiosa, perché potrebbe anche risultare che il metodo applicato non funziona per nulla. Ed ecco perché Discepolo non proverà mai a fare questo tipo di esperimenti.
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