Dal video del Galeota presente su You-Tube sono stati cancellati i mie commenti con cui gli facevo notare che in realtà la vittima delle violenze ero io e non lui. Tra i miei commenti ce n'era anche uno in cui gli domandavo qualcosa a proposito delle statistiche di Discepolo, a cui lui rispondeva dicendo che fargli domande sulle statistiche di Discepolo era una forma di violenza.
Siccome non credo affatto che un confronto scientifico su dei risultati statistici possa in alcun modo essere una violenza, rivolgo a Giuseppe Galeota la seguente domanda:
Come fai a ritenere valide le statistiche di Discepolo sebbene ne tu, ne altri avete mai avuto modo di vederle?
Tu di questo ne sei ben consapevole, tanto è vero che tempo fa fosti tu stesso a chiedere a Discepolo di poter visionare una relazione di queste statistiche, ma lui ti rispose di no, affermando falsamente che la documentazione delle statistiche non era più in suo possesso, e che comunque non c'era bisogno di visionarle perché queste statistiche erano state minuziosamente esaminate dai professori di statistica dell'università che avevano certificato su carta intestata dell'università di Napoli, che nella statistica non erano stati commessi errori, e che era stato ottenuto un risultato statisticamente significativo.
Ora tu che ti diletti molto spesso a parlare di epistemologia e balle varie, dovresti sapere molto bene che una risposta del genere non poteva essere accettabile. Ma chi se ne frega se i professori di statistica hanno certificato la statistica? Non potrebbero essersi sbagliati? Non funziona mica così la scienza, dove bisogna accettare l'autorità di Tizio o di Caio. Tu a volte ti definisci uno scienziato, e accetti una risposta del genere che è la negazione della scienza?
Ma le cose non stanno nemmeno così, perché i professori di statistica dell'università di Napoli non hanno certificato nulla, perché non hanno collaborato alle statistiche di Discepolo su 75.000 soggetti, ma solo ad una su 8.000 soggetti. Questa unica statistica su 8.000 soggetti che è possibile leggere on line, ha avuto un esito negativo, perché era stato commesso un errore, per cui il risultato trovato all'inizio non era più valido.
Per cui ricapitolando abbiamo una statistica su 8.000 soggetti con esito negativo, e una statistica con circa 67.000 soggetti (75.000 - 8.000) compiuta da Discepolo senza la supervisione dei professori di statistica e che nessuno può leggere perché la tiene sottochiave in un cassetto.
Mi spieghi come fai a dire che le statistiche di Discepolo non sono state mai smontate da nessuno?
Le statistiche di Discepolo non possono essere smontate da nessuno per la semplice ragione che non esistono e perché SONO SOLO UNA TRUFFA BASATA SULLA MENZOGNA CHE I PROFESSORI DI STATISTICA L'AVREBBERO CERTIFICATA.
Io avrei fatto una statistica che prova che ciò che affermava Discepolo è falso, e a differenza di quella di Discepolo è interamente pubblicata in rete. Ma se per te non ha valore perché ritieni che io sia un incompetente in fatto di statistiche, a me mi sta anche bene, pensala come ti pare.
La questione è che tu ancora parli delle statistiche di Discepolo come se si trattasse di qualcosa di reale, quando ormai è di dominio pubblico che si è trattato di una truffa di Discepolo, perché non era vero che fossero state certificate dai professori di statistica.
Io inviai una email a Discepolo, che sicuramente conserva in un cassetto pensando che potrebbe servirgli in tribunale per il titolo che gli ho dato.
Tu di questo ne sei ben consapevole, tanto è vero che tempo fa fosti tu stesso a chiedere a Discepolo di poter visionare una relazione di queste statistiche, ma lui ti rispose di no, affermando falsamente che la documentazione delle statistiche non era più in suo possesso, e che comunque non c'era bisogno di visionarle perché queste statistiche erano state minuziosamente esaminate dai professori di statistica dell'università che avevano certificato su carta intestata dell'università di Napoli, che nella statistica non erano stati commessi errori, e che era stato ottenuto un risultato statisticamente significativo.
Ora tu che ti diletti molto spesso a parlare di epistemologia e balle varie, dovresti sapere molto bene che una risposta del genere non poteva essere accettabile. Ma chi se ne frega se i professori di statistica hanno certificato la statistica? Non potrebbero essersi sbagliati? Non funziona mica così la scienza, dove bisogna accettare l'autorità di Tizio o di Caio. Tu a volte ti definisci uno scienziato, e accetti una risposta del genere che è la negazione della scienza?
Ma le cose non stanno nemmeno così, perché i professori di statistica dell'università di Napoli non hanno certificato nulla, perché non hanno collaborato alle statistiche di Discepolo su 75.000 soggetti, ma solo ad una su 8.000 soggetti. Questa unica statistica su 8.000 soggetti che è possibile leggere on line, ha avuto un esito negativo, perché era stato commesso un errore, per cui il risultato trovato all'inizio non era più valido.
Per cui ricapitolando abbiamo una statistica su 8.000 soggetti con esito negativo, e una statistica con circa 67.000 soggetti (75.000 - 8.000) compiuta da Discepolo senza la supervisione dei professori di statistica e che nessuno può leggere perché la tiene sottochiave in un cassetto.
Mi spieghi come fai a dire che le statistiche di Discepolo non sono state mai smontate da nessuno?
Le statistiche di Discepolo non possono essere smontate da nessuno per la semplice ragione che non esistono e perché SONO SOLO UNA TRUFFA BASATA SULLA MENZOGNA CHE I PROFESSORI DI STATISTICA L'AVREBBERO CERTIFICATA.
Io avrei fatto una statistica che prova che ciò che affermava Discepolo è falso, e a differenza di quella di Discepolo è interamente pubblicata in rete. Ma se per te non ha valore perché ritieni che io sia un incompetente in fatto di statistiche, a me mi sta anche bene, pensala come ti pare.
La questione è che tu ancora parli delle statistiche di Discepolo come se si trattasse di qualcosa di reale, quando ormai è di dominio pubblico che si è trattato di una truffa di Discepolo, perché non era vero che fossero state certificate dai professori di statistica.
Io inviai una email a Discepolo, che sicuramente conserva in un cassetto pensando che potrebbe servirgli in tribunale per il titolo che gli ho dato.
Discepolo nonostante avesse scoperto che il metodo adottato all'inizio fosse sbagliato, continua a mostrare i risultati ottenuti con quel metodo, invece di mostrare quelli che si ottengono con il metodo corretto.
Giuseppe Galeota ha qualcosa da dire a riguardo?
Se uno va dal salumiere a comprare un etto di mortadella, e il salumiere si sbaglia e fa uno scontrino di 320 euro, quando ci si accorge dell'errore quanto dovrà pagare l'acquirente, il costo effettivo di un etto di mortadella o 320 euro?
Nel mondo di Ciro Discepolo dovrà pagare 320 euro, e guai a contraddirlo.
E' nel mondo di Discepolo che la gente parte per il compleanno mirato per modificare il proprio destino. A me i conti tornano benissimo e tutto si spiega.
Avrei voglia di fare qualche incitazione alla violenza, non ne posso più di questi finti tonti.
Ma c'è ancora qualcuno che instaura un dialogo con il Galeota ossia la faziosità in persona.
Discepolo nel blog per i depressi mette le tabelline con le impronte digitali dei professori di statistica, e parla dell'emozione che ebbe quando ricevette una telefonata dal professore di statistica che compilò le tabelline, ma omette di dire che quelle tabelline non hanno valore perché erano state ottenute con il metodo sbagliato.
Ma nonostante tutto c'è ancora chi reca a Milano per sganciargli 200 euro, e farsi consigliare un viaggio del compleanno.
Ma c'è ancora qualcuno che instaura un dialogo con il Galeota ossia la faziosità in persona.
Discepolo nel blog per i depressi mette le tabelline con le impronte digitali dei professori di statistica, e parla dell'emozione che ebbe quando ricevette una telefonata dal professore di statistica che compilò le tabelline, ma omette di dire che quelle tabelline non hanno valore perché erano state ottenute con il metodo sbagliato.
Ma nonostante tutto c'è ancora chi reca a Milano per sganciargli 200 euro, e farsi consigliare un viaggio del compleanno.