mercoledì 13 ottobre 2021

La statistica non è facile


C'è un tale che afferma con la massima convinzione in un suo video su YouTube, che dalla ricerca è venuto fuori che circa il 14% delle persone muore il giorno del proprio compleanno. L'ha scritto pure in un libro, e in effetti, per essere sicuro di non sbagliare, queste parole nel video le legge proprio dal suo libro. Quindi possiamo escludere un lapsus momentaneo, e dobbiamo concludere che costui ritiene veramente che un 14% dell'umanità muore nel giorno del proprio compleanno, e che la cosa sia stata scientificamente accertata da una ricerca statistica condotta in svizzera qualche anno fa.

Ma a voi, questa cosa sembra credibile?

Facciamo due calcoli:

I giorni dell'anno sono 365 escludendo gli anni bisestili, per cui la probabilità di morire nel giorno del proprio compleanno dovrebbe essere circa una su trecentosessantacinque, 1/365. 

Se non lo sapete vi insegno un trucco per trasformare una frazione che in questo caso ha un denominatore che vale 365 in un'altra frazione che ha come base 100.

Dobbiamo moltiplicare sia il numeratore che il denominatore della frazione originaria, 1/365 per 100/365. Moltiplicando numeratore e denominatore di una frazione per uno stesso numero il suo valore non cambia.

Quindi al numeratore moltiplichiamo 1 per 100/365 ottenendo circa 0.27, mentre al denominatore moltiplichiamo 365 per 100/365 ottenendo 100.

Ecco quindi che la probabilità 1/365 espressa con la base 100, diventa 0,27%

Adesso possiamo confrontare le due probabilità più facilmente, perché entrambe sono espresse in percentuale.

Mi pare che tra lo 0,27% e il 14% ci sia una grande differenza.

Se dividiamo 14 per 0,27 otteniamo circa 51, e quindi la presunta percentuale di morti nel giorno del compleanno trovata dagli scienziati svizzeri sarebbe circa 50 volte quella che ci sarebbe da aspettare per caso.

Si tratterebbe di un risultato a dir poco stupefacente.



Ma poi perché ci sarebbe stato bisogno degli scienziati svizzeri? Se un simile effetto mortifero del giorno del compleanno fosse vero, esso sarebbe noto a tutti da sempre, o almeno da quando gli uomini hanno un calendario per poter definire il giorno di nascita. Non sarebbe stata necessaria una statistica su milioni di casi, perché la cosa sarebbe nota a tutti come il fatto che il sole sorge al mattino.

La statistica svizzera esiste realmente, ma le conclusioni di questa statistica non sono affatto quelle esposte da costui. In questa statistica si parla effettivamente di un 14% (o forse di un 13%, adesso non ricordo bene), ma non viene detto da nessuna parte che il 14% delle persone muore nel giorno del proprio compleanno.

In realtà i ricercatori svizzeri dicevano che la probabilità di morire nel giorno del compleanno è del 14% in più di quella che dovrebbe essere.

La probabilità attesa è 1/365 = 0,002739726

il 14% di questa probabilità è 0,000383561

Sommando questi due numeri, otteniamo la probabilità risultante che è  0,0031232876 ossia circa 0,31%

In pratica i ricercatori svizzeri avrebbero trovato che mentre la probabilità attesa di morire nel giorno del proprio compleanno è del 0,27% la frequenza effettivamente trovata corrisponderebbe invece al 0,31%.

L'incremento è questo, dal 0,27% al 0,31% e non dal 0,27% al 14%.

Io di queste cose ne avevo parlato in alcuni post precedenti, avevo spiegato che si tratta di un effetto molto piccolo e che potrebbe essere pure il risultato di alcuni bias a detta degli stessi ricercatori.

Ma purtroppo c'è chi non ha l'intelligenza di capire queste cose, e per questo ho deciso di non citarlo nemmeno. A che servirebbe? Servirebbe solo ad umiliarlo, e questo non rientra nei miei scopi. Non servirebbe nemmeno a spronarlo a fare meglio, perché se l'intelligenza non ce l'hai, non è che te la puoi inventare.

Lo scopo di questo post è solo quello di rimarcare che il fatto che il 14% delle persone morirebbero nel giorno del proprio compleanno è una sciocchezza inverosimile, perché non vorrei che poi fossero i nemici dell'astrologia a dire che gli astrologi dicono sciocchezze.

Alcuni astrologi dicono sciocchezze, ma non è vero che la totalità degli astrologi dice delle sciocchezze.

 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi ha scritto un libro contenente tale castroneria dovrebbe ritirare la sua pubblicazione dalla circolazione. Giusto per evitare di continuare a diffondere l'idea di essere un perfetto imbecille.

Astromauh ha detto...

A suo tempo avevo raccolto diversi link ad articoli che parlavano di questo studio.

morte del giorno del compleanno

In effetti, ci sono alcuni articoli dove viene scritto che il 14% delle persone muore nel giorno del compleanno, come ad esempio nell'articolo della ANSA, dove prima viene detto così per poi correggere il tiro dicendo che si tratta del 14% in più di mortalità del giorno del compleanno rispetto a qualsiasi altro giorno dell'anno.

Imbecille l'astrologo e imbecilli pure i giornalisti!

Astromauh ha detto...

Il paper completo si può acquistare su questa pagina:

Death

Io in realtà l'ho ottenuto gratis, facendolo scaricare da un mio amico che nel 2012 era un docente universitario. Non so se anche un semplice studente universitario può ottenerlo gratis.

Io ne ho una copia, è un PDF di quattro pagine (in inglese) ma se l'università svizzera vende questo lavoro, non penso di poterlo rendere scaricabile dal mio blog.

Comunque in un post precedente avevo pubblicato un grafico, tratto da questo PDF, che chiarisce in modo inequivocabile che il 14% di cui si parla, è un 14% di morti in più nel giorno del compleanno, rispetto ai morti di qualsiasi altro giorno dell'anno.

Se la media giornaliera dei decessi su questo campione di circa 2.5 milioni di persone è di 6500 morti, nel giorno del compleanno ce ne sono il 14% in più, ossia più di 7000.

Solo uno sprovveduto può pensare che il 14% delle persone muoiono nel giorno del compleanno.

Inoltre chi pensa una cosa del genere, così facendo dimostra di non capire nulla di astrologia, perché una singola configurazione astrologica, in questo caso il transito del Sole sul Sole, non potrà mai avere un effetto così spropositato.

L'arte dell'interpretazione astrologica consiste nel soppesare e valutare le singole configurazioni, che prese singolarmente non avrebbero alcun significato.