Astrology is commonly seen as a source of entertainment rather than practical or spiritual enlightenment. Nevertheless the notion that signs of the zodiac provide some information about personality is widespread in folk belief. A related idea is that romantic compatibility is influenced by the individuals’ signs in combination. This paper reports on a test of that hypothesis using census data from England and Wales. Based on more than ten million marriages (and hence in excess of twenty million people), it is the largest test of astrology ever undertaken.
People born during the month-long periods defined by a particular sun sign are supposed to share certain dispositions, for example to be generous or sensitive or stubborn. These tendencies affect personal relationships, and according to common astrological belief, people of different signs have varying degrees of compatibility. A branch of astrology called synastry deals with assessing how individuals will relate to each other based on a comparison of their horoscopes.
Astrology thus maintains that people may be more or less suitable romantic partners depending on their combination of signs. Popular astrology (as represented for example in the work of the late Linda Goodman, whose bestsellers Sun Signs and Love Signs did much to popularise this approach) tends to focus exclusively on sun signs. Astrologers who prepare full horoscopes for their clients assert that sun sign is only one element in the overall analysis, but they typically acknowledge that certain pairings are generally favourable or otherwise.
People are not infallible judges of their own best interests; they may enter relationships with others who seem unsuited to them by any standard. Nevertheless, it is reasonable to expect that personal compatibility, whatever its source and nature, will have some influence on the formation of partnerships. We know from everyday experience as well as a mass of social scientific data that people who are similar in age, education, social class, religion, ethnicity and so on are far more likely to marry than those who are different in these respects. Couples are regarded as being well or poorly matched on the basis of appearance or personality. If astrological compatibility exists, its effects should be observable.
Birth data on people who marry would provide a test: with a sufficiently large sample we should be able to detect any tendency for some signs to attract or repel each other. An even better test might be to consider people who stay married. In the long run one might expect that those who were ‘meant’ to be with each other will continue to be couples, while others will separate.
David Voas
L'introduzione del paper di Voas è perfetta. C'è un punto in cui parla di costellazioni invece che di segni, ma questo è un errore che fanno in molti e quindi glielo perdoniamo. Però introduce molto bene il discorso su quello che vuol fare con il suo test, ed è sufficientemente informato su ciò che fanno gli astrologi. Lui ad esempio sa che l'astrologia non si basa soltanto sui segni zodiacali, e che gli astrologhi erigono le carte del cielo con tutti i pianeti, ma sa anche che la posizione del Sole nei segni è ritenuta comunque molto importante.
Questo è da sottolineare. Le critiche alla statistica di Voas da parte dei simpatizzanti dell'astrologia si possono infatti sintetizzare così:
Questa statistica è sbagliata perché ciò che conta in una sinastria è la posizione di Venere, di Marte, della Luna, degli ascendenti ecc., e questi item astrologici non sono stati presi in considerazione.
Però questa è una critica stupida, perché ha ragione Voas, se la posizione del Sole nei segni conta qualcosa per la compatibilità, questo deve emergere in una statistica su larga scala come è appunto la statistica di cui parliamo con circa 20 milioni di soggetti.
If astrological compatibility exists, its effects should be observable.
Non si scappa, non può essere altrimenti. Se esiste una compatibilità astrologica i suoi effetti devono essere osservabili.
Qui non si parla di qualcosa di secondario, la sinastria è la conseguenza diretta del principio per cui a ciascun segno corrispondono alcuni tratti caratteristici. Caratteristiche diverse legate al segno di appartenenza non possono non ripercuotersi sulla compatibilità. Per cui, se non esiste una compatibilità astrologica è falsa anche l'idea che ai vari segni corrispondano caratteri diversi.
E quindi se le conclusioni di Voas fossero vere, io avrei trascorso gran parte della mia vita ad inseguire chimere.
Insomma, secondo me non si può far finta di nulla, un astrologo che si rispetti non può dire semplicemente: Ma chi se ne frega delle statistiche di Voas?
Se avesse ragione lui, e se fosse provato che il segno zodiacale non conta nulla per la compatibilità, vorrebbe dire che tutta l'astrologia è una illusione.
E' per queste ragioni che ho voluto approfondire la questione.
Non so se sono stato sufficientemente chiaro. Se quelli dell'Ariete non mostrano alcuna preferenza, e possono sposarsi indifferentemente con una persona del Leone o della Bilancia, così come quelli del Toro possono sposarsi indifferentemente con quelli della Vergine o dello Scorpione, questo significa che non c'è alcuna differenza tra l'essere dell'Ariete e l'essere del Toro.
Insieme con la compatibilità sparisce anche l'essenza dei vari segni, per cui non ci sarebbe alcuna differenza tra l'essere di un segno o di un altro, perché tutti i segni mostrerebbero un comportamento indifferenziato.