venerdì 3 giugno 2016

La statistica di David Voas

Dr. David Voas

Nel marzo del 2007 i giornali di tutto il mondo, riportarono la notizia di una ricerca compiuta dal dr. David Voas dell'Università di Manchester che smentiva l'astrologia, e che in particolare smentiva che la compatibilità matrimoniale fosse influenzata dal segno zodiacale dei coniugi.

La relazione di questa ricerca statistica si può leggere in questa pagina:


In realtà le cose stanno diversamente, i dati raccolti da Voas, che riguardano 10 milioni di matrimoni, dimostrano l'esatto contrario di quanto da lui affermato, il segno zodiacale influisce sulle scelte matrimoniali, perché le persone di certi segni tendono a sposarsi più frequentemente con delle persone di certi segni, e ad evitare di sposarsi con persone di certi altri segni.

Se il dottor Voas è giunto alle conclusioni sbagliate, è solo perché ha commesso una serie di errori nel condurre la sua statistica, probabilmente a causa del suo scetticismo.

Nei prossimi giorni vorrei descrivere questi errori, e spiegare in che modo ho rifatto la statistica, utilizzando i suoi stessi dati, che su mia richiesta, mi erano stati forniti gentilmente dallo stesso Voas.

Debbo dire che non ho una relazione dettagliata della mia statistica perché non l'ho mai scritta pur essendo ormai trascorsi 9 anni da allora.

Sono stato deviato, perché per me era diventato prioritario smentire le affermazioni di un noto astrologo italiano che affermava di aver compiuto una statistica astrologica di un altro tipo.

Però la mia statistica meriterebbe di essere pubblicata, perché è la prova più evidente della validità dell'astrologia, e superiore alla statistica dei coniugi Gauquelin.

Non sono un mitomane, non sono uno convinto di aver scoperto chissà che sulla base di calcoli strampalati, ciò che affermo è la semplice verità. La statistica di Gauquelin ha un difetto molto importante, è lo stesso Gauquelin che aveva raccolto i dati che sono serviti alla sua statistica. Per quanto Michel Gauquelin possa essere stato attento nel raccogliere i suoi dati, il fatto che sia stato lui stesso a raccoglierli ne mina inesorabilmente la credibilità.

Intendiamoci, io sostanzialmente credo nelle conclusioni di Gauquelin, però non credo che Gauquelin abbia veramente dimostrato ciò che intendeva dimostrare, un po' perché il numero dei soggetti delle sue statistiche era insufficiente per una dimostrazione certa delle sue ipotesi, ma ancora di più perché questi dati sono stati raccolti personalmente da lui. Con questo non voglio mettere in dubbio la buonafede di Gauquelin, ma so che una piccola selezione inconscia dei soggetti, può rendere statisticamente significativo un risultato anche quando questo risultato non c'è.

Questo problema nella mia statistica non si presenta, perché tutti i dati che sono serviti per elaborarla, mi sono stati forniti personalmente da Voas, e sono i dati ufficiali che sono stati prodotti dallo ONS, Office for National Statistics, che è l'equivalente del nostro ISTAT nel Regno Unito.

Per cui bisognerebbe soltanto capire se è giusta la mia elaborazione di questi dati, o se magari è più giusta l'elaborazione compiuta da Voas.

E' più corretta la mia elaborazione di questi dati, come vi dimostrerò nei prossimi giorni.

Per il momento chi conosce l'inglese può leggere la prima parte del resoconto della statistica che fa Voas nella sua relazione, che condivido pienamente (solo la prima parte).

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