lunedì 14 febbraio 2011

Il Punto sulla Astrologia Attiva


Ciro Discepolo afferma di essere un ricercatore astrologico e di aver fatto alcune statistiche, che in certi casi hanno ottenuto degli importanti risultati.

Credo anch'io come André Barbault che le statistiche in astrologia siano molto importanti, perchè permettono di stabilire dei punti fermi, mentre gli astrologi troppo spesso dicono tutto ed il contrario di tutto.

Ad esempio, c'è chi crede che la casa 11 abbia poco o nulla a che fare con la morte, e chi al contrario si dice sicurissimo che una forte casa 11 nel tema di rivoluzione sia un indicatore di morte.

Sia coloro che credono che la casa 11 sia un indicatore di morte che coloro che non ci credono si definiscono astrologi, e sono convinti di fare astrologia, ma non possono essere tutti nel giusto, evidentemente c'è qualcuno che sbaglia.

Ci sono delle astrologie giuste e delle astrologie sbagliate, e la statistica è un mezzo per distinguere le affermazioni giuste da quelle sbagliate, a condizione che le statistiche siano fatte nella maniera corretta.

Ciro Discepolo ha fatto una statistica su delle coppie sposate, ed un altra confrontando il tema natale dei figli e dei padri.

Per quanto riguarda la statistica sulle coppie sposate, dalla semplice relazione che ne fa Ciro Discepolo, ci si accorge subito che c'è qualcosa che non va.

Lui considera gli aspetti tra i Soli di nascita di mogli e mariti, e va quindi a contare quante volte si verificano gli aspetti di sestile, quadratura, trigono ed opposizione tra queste coppie. Il software che fa questo conteggio, conta però circa la metà delle coppie realmente in aspetto, perchè contiene un bug.
La cosa dovrebbe essere stata subito chiara allo stesso Discepolo, che invece per 20 anni non se ne accorge, finchè non arrivo io a farlo notare.

Lui ammette di essersi sbagliato, ma nello stesso tempo mi riempie di insulti, arrivando al punto di definirmi un topo di fogna.

Vorrei sapere dai fan di Discepolo come fanno a giustificare un simile comportamento?

Lui commette un errore, io faccio notare questo errore, lui ammette l'errore e contemporaneamente mi riempie di insulti.

Se lui fosse veramente un ricercatore astrologico, avrebbe dovuto ringraziarmi, perchè scoprire un errore avvicina alla verità, migliora l'astrologia.

Ma a lui, evidentemente l'astrologia non interessa, e l'unica cosa che capisce è che c'è qualcuno che contesta le sue affermazioni, e vedendo che la sua credibilità di astrologo viene messa in discussione, reagisce insultando.

L'unica obiezione che riesce a fare, è che questa statistica non aveva dimostrato nulla. Però il fatto che la statistica non avesse dimostrato nulla, non gli ha impedito di creare un software che calcola la compatibilità di coppia, e che considera compatibili le coppie con i Soli in quadratura ed opposizioni e non compatibili le coppie con i Soli in sestile e trigono.

Ma veniamo alla seconda statistica sulla cosiddetta ereditarietà astrale.

In questo caso Ciro Discepolo afferma che la statistica ha ottenuto dei risultati significativi, e che questi risultati sono stati certificati dai professori universitari di statistica.

Ciro Discepolo afferma il falso.

I professori di statistica non hanno certificato un bel nulla.

A pagina 35 del libro on line: "Osservazioni politematiche sulle statistiche Discepolo/Miele", si legge che quando Discepolo confronta nuovamente il risultato trovato con 100 risultati fittizi, ottiene un risultato significativo solo due o tre volte.

Questo vuol dire che il risultato trovato non era significativo.

Guardate che non occorre una laurea in statistica per comprenderlo.

I risultati fittizi, ottenuti attribuendo ai figli dei padri diversi, oscillano intorno a quello che dovrebbe essere il valore previsto, alcuni saranno maggiori ed altri minori. Facendo la media di questi risultati fittizi si ottiene infatti un valore molto vicino al valore previsto.

L'ignorantissimo Ciro Discepolo invece cosa fa?

Lui non fa la media dei valori fittizi, lui prende i due o tre valori più piccoli, tra i 100 valori generati casualmente, e li prende come valori medi, anche se questi non sono i valori medi, ma appunto i valori più piccoli.

Immaginate adesso Ciro Discepolo che intervista un suo cliente dopo un compleanno mirato. Questo cliente gli riferisce di 100 eventi che gli sono capitati durante l'anno, 98 di questi eventi sono stati negativi e 2 sono da considerarsi positivi.

Secondo voi, in questo caso Ciro Discepolo ammetterà che la RSM non ha funzionato?

Non lo farà, perchè a lui bastano i 2 risultati positivi per affermare che la rivoluzione solare è stata un successo.

Ciro Discepolo è malato, c'è qualcosa che non gli funziona nel cervello, ed è a questo malfunzionamento che dobbiamo la nascita della Astrologia Attiva.

L'Astrologia Attiva è il parto di una mente malata, di un uomo che scambia lucciole per lanterne.

sabato 12 febbraio 2011

il maestrino di Vico Equense



La vocazione all'insegnamento è evidentissima. Ci sono tutti i segni che devono esserci: Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Sagittario, Sole all'ascendente, V° casa piena. Si tratta quindi di una sua esigenza viscerale, peccato che non abbia nulla da insegnare.

Cancro ascendente Cancro è il maestrino del nido d'infanzia.

Il Sole all'ascendente ed i valori Sagittario, sono invece più da ammaestratore di animali, non per nulla il suo migliore allievo è un ... Sagittario.

Diocleziano è lui, perchè è ciò che vorrebbe essere, un docente universitario.

Ah! Ah!

Secondo voi perchè ha tenuto una lezione all'università di Padova, una lezione remunerata, come ci tiene a far sapere? Non l'ha fatto mica per i soldi, l'ha fatto per la libidine, perchè lui gode cosi'.

venerdì 11 febbraio 2011

Astrologia basata sulla Paura e sull'Ignoranza



Cara Antonellina, come vedi, ieri, mi è bastato dare un'occhiata alla RSM di tuo marito per capire che il problema era uno solo: quel Marte in cuspide seconda-terza che ha flagellato, con problemi economici, l'anno di tuo marito, e voi avete visto SOLO QUESTO, la vostra visione della vita e del mondo è stata saturata soltanto da ciò, tanto da farti scrivere "problemi a 360°...". Le tensioni con il fratello: sempre quel Marte sulla cuspide. I problemi con il padre: Saturno in quarta. Le tensioni con te, mi sembrano ovvie: tu sei un'astrologa e tuo marito se l'è presa con te per i soldi che sono usciti e che dovevano uscire. Non esiste una RSM che non funziona o una prima volta in cui non funzioni un RS: occorre saperle leggere. L'elycobacter c'è l'ha un adulto su tre e mi sembra chiaro che in uno stato di tensione (SEMPRE E SOLO PER I SOLDI) non poteva migliorare, dato anche che non abbiamo posto alcun astro benefico nelle Case della salute.
Ma il cammeo l'hai aggiunto tu alla faccenda. Infatti ieri notavo che non ci avevi detto nulla dei vantaggi della decima e che forse pensavate che la Decima vi avrebbe portato denaro. La conferma l'hai scritta tu stessa: pensando di rimediare ad un anno di dissanguamenti economici, vai in Argentina a mettere il Sole in decima. E cosa potrà mai darti, soprattutto sul piano economico, un misero Sole in decima?
Questa RSM è da manuale, ma non perché abbia prodotto risultati strabilianti. Ha fatto soltanto il proprio lavoro, al 100%, nel male e nel bene (di cui non vi siete neanche accorti perché ossessionati dal problema denaro, che non è da poco). Se tu avessi voluto puntare soprattutto sul denaro, questa era una RSM da scartare assolutamente.
In ultimo, e non per ultimo, come avevo immaginato, la RSB (per Torino o dintorni) non era affatto cattiva e, infatti, il fratello gemello rimasto a casa ha avuto tante cose buone insieme a una malattia che anch'essa era scritta a lettere cubitali.

Dal blog di Ciro Discepolo

Il metodo Discepolo presenta diversi punti in comune con il metodo Wanna Marchi.
Per prima cosa viene operata una selezione delle potenziali vittime.
Solo le persone di scarsa cultura ed intelligenza possono credere che il sale non si sciolga nell'acqua perchè sono vittime di un sortileggio o fattura, cosi' come solo persone di scarsa cultura ed intelligenza possono credere in una ricerca statistica che non esiste.

Il metodo consiste nel terrorizzare le vittime prospettando delle sciagure, per poi offrire dei rimedi per evitarle.

Falsi pericoli e falsi rimedi.

L'Astrologia Attiva è solo questo.

Michel Gauquelin

Michel Gauquelin
Michel Gauquelin


Michel Gauquelin (November 13, 1928 – May 20, 1991) was a French psychologist and statistician. Along with his first wife Françoise Schneider-Gauquelin (born June 19, 1929), he conducted statistical research in an attempt to develop a scientific basis for astrology.

Early interest
Although he was highly critical of certain areas of the art, Gauquelin showed an interest in astrology from an early age; it is said that he could calculate a birth chart at the age of ten and earned the nickname of Nostradamus at school because of his astrological readings. After studying psychology and statistics at the Sorbonne, he devoted his life to the attempt to demonstrate the validity of certain fundamentals of astrology. However, he did not define himself as an astrologer and opposed the practice of astrology.

Statistical analysis
Gauquelin set himself the task of analyzing astrology statistically by studying various correlations using very large samples of birth data. An example from one of his earlier books in 1967 is what he called the "test of opposed destinies" which entailed astrologers being asked to separate the birth charts of 20 well-known criminals from 20 non-criminals. They did no better than chance. (The Cosmic Clocks, 1967)

Character and destiny
The Gauquelins concentrated on the analysis of a basic tenet of astrological doctrine, which affirmed the existence of a correlation between the positions of the planets, the day of an individual’s birth, the psychological character and the effect of this character upon their destiny. This line of research explores astrology scientifically – not as an attempt to empirically prove the astrology handed down by tradition, but rather to test an astrology reformulated by science.

Publications and research
A first account of the Gauquelins' work was published in 1955 in The Influence of the Stars, in which Gauquelin began a critical analysis of the work of his predecessors in statistical astrology, Paul Choisnard and Karl Ernst Krafft. The conclusions of this first attempt at synthesis seemed to show that for a cross-section of personalities well-known for their success in a given profession, the position of the planets in the sky would be found in a distribution that was not accidental. In his first studies, statistically abnormal positions of the planet Mars were detected in athletes, and similar abnormalities were found with Jupiter for actors, and with Saturn for scientists.

In the 1950s, the Gauquelins successively published Methods for Studying the Allocation of the Planets in Diurnal Motion (Méthodes pour étudier la répartition des astres dans le mouvement diurne) (1957) and Men and Stars (Les Hommes et les Astres) (1960), in which they developed their analyses and conclusions.

These statistical observations created a lively polemic, notably with the scientific community. Gauquelin had his calculations and assumptions verified in 1960 by the Belgian Committee PARA, whose conclusions were published 16 years later in the Bulletin of the Committee NOUVELLES BREVES no. 43, in September 1976, pp. 327-343, under the title Critical Considerations on the Research done by M. and Mme. Gauquelin in the area of planetary influences. (Considérations critiques sur une recherche faite par M. M. Gauquelin dans le domaine des influences planétaires.)

There was perfect agreement, as is emphasized by the Belgian Committee PARA, between the Gauquelins and the group of scientists concerning the establishment of an experimental protocol, as well as concerning the calculation of standards and statistical formulas for the sampling. The Committee arrived at the same findings for the positions of Mars in sectors I and IV, which seemed abnormally elevated statistically. Nevertheless, the Committee rejected the Gauquelins' interpretation of the results, considering that the calculations of the theoretical distribution of Mars wasn’t sufficiently confirmed by the Gauquelins. Gauquelin noted his disagreement with the objections of the Committee.

Subsequently, Gauquelin and Science & Life asked the French Committee for the Study of Paranormal Phenomena (Comité Français pour l’Étude des Phénomènes Paranormaux) to take charge of a new research initiative. An experimental protocol was elaborated in 1982. A new sample of 1,066 French athletes was created. The initiative – which at the outset anticipated the establishment of a control group sample of 10,000 individuals – was changed, and the comparison was done with a randomly-generated cross-section. Gauquelin, who followed the progress of the study, had suggested additions and deletions of athletes in the sample with the major goal of recentering the study on major champions, and removing athletes having a weak reputation or mediocre results. His proposals, which focused on the test protocol’s original intentions (it stipulated that the champions selected must have had eminent reputations) were not considered justified and rejected by the CFEPP. In the end, the comparison of the two samples showed no significant statistical differences.

If this last verification of the Gauquelin’s work has convinced a wide sector of the scientific community of the non-existence of the Mars effect, the objections of the CFEPP to Gauquelin’s suggestions on the constitution of the sample of athletes did not convince his partisans.

Influence today
Today, Gauquelin’s thesis has had a greater effect across the Atlantic than in France. His work, initiating a new scientific approach to astrology, was taken up by his followers, among which can certainly be counted his first wife, Françoise Schneider-Gauquelin, André Barbault, as well as others who emulate him, such as Hervé Delboy, Didier Castille, Wojciech Jóźwiak, Ken Irving or Suitbert Ertel, Professor at the University of Göttingen, who disassociated himself from the conclusions of the CFEPP and agreed with Gauqulin’s insistence on taking into account a hierarchy of value in the different athletes in order to obtain significant results.

His own conclusions were subject to change throughout the course of his life due to his research over several decades, and in the beginning after his initial studies he was very critical of certain widely accepted beliefs in astrology, particularly the zodiacal signs, which he extensively tested without finding results:

"It is now quite certain that the signs in the sky which presided over our births have no power whatever to decide our fates, to affect our hereditary characteristics, or to play any part, however humble, in the totality of effects, random or otherwise, which form the fabric of our lives and mould our impulses to action." (The Scientific Basis for Astrology, 1970)
Although he always remained highly critical of astrology in general, his attitude towards its existence changed as his studies progressed in the study of the diurnal cycle, which is related to the astrological houses.

"Subsequent results only confirmed and amplified my initial discovery about the physicians. On the whole, it emerged that there was an increasingly solid statistical link between the time of birth of great men and their occupational success. ... Having collected over 20,000 dates of birth of professional celebrities from various European countries and from the United States, I had to draw the unavoidable conclusion that the position of the planets at birth is linked to one's destiny. What a challenge to the rational mind!" (Neo-Astrology, 1991)
The computerized analysis of the natal charts of the famous and less renown in various career fields was done on the computers of Neil Michelsen's Astro Computing Service, in the late '70s, in San Diego, California.

Later reforms
Towards the end of his life he tried to reform astrology by suggesting that astrologers should cast aside the majority of their tradition and build a new astrology based only upon the foundation of that which could be proven to be statistically accurate and testable. He called this "Neo-Astrology", which was also the name of his last book in which he summarized his previous statistical studies and proposed this new system. He is often cited by astrologers as having provided evidence in favour of astrology.

The Mars effect
The most famous result of Gauquelin's studies was the controversial Mars effect, wherein there is an apparent correlation between the rising and culminating of the planet Mars at the birth of eminent athletes in various fields. If true this could provide scientific evidence for an astrological correlation between the positions of certain heavenly bodies and human affairs, or some other cause. While some claim that the Mars effect is unknown within astrology (as in prior to the statistical finding), there is actually a long tradition that goes back to the earliest strata of horoscopic astrology which holds that planets in the angles (rising, culminating, setting, and anti-culminating) are said to be more active and signify the prominence of the specific archetype which is associated with the planet in question.

A detailed study by Ertel (1988) claims to show that there is an effect. An article published in Skeptic Magazine (2010) provides a statistical explanation to the Mars Effect: the effect is a result of multiple comparisons which were not accounted for[3]. Also, a paper by de Jager (1990) suggested that humans may have an optimal reproduction period and that the orbit of Mars currently happens to coincide with this interval (however, in his later studies Gaquelin controlled for this). Longer periods of observation are needed to settle the issue. Another possibility is that the data may have been skewed by incorrect reporting of birth dates during the last half century.

Personal life
Away from astrology, Michel Gauquelin was an accomplished cyclist and was ranked among the top 50 tennis players in France, reaching the semifinals of the French over-50s championship. Following his divorce from Françoise, he married Marie Cadilhac in 1986. His death was the result of suicide.

Wikipedia

Wikipedia

Ciro Discepolo - Traditore dell'Astrologia

Un Grande Astrologo
André Barbault


I seguaci di Ciro Discepolo sono persone dalla scarsa intelligenza e prive di cultura. Una persona di media intelligenza e di media cultura non può credere sulla parola ad un tizio che afferma di aver fatto una importante ricerca statistica su oltre 75.000 soggetti, se questa statistica non si può leggere da nessuna parte.

Qualcuno mi fa notare che io insisto sempre sulla statistica, ma la cosa è fondamentale, e non sono il solo a pensarla in questo modo, ma anche un grande astrologo come André Barbault.

È impossibile sfuggire all’amara impressione dell’astrologia nel mondo attuale per l’immenso guazzabuglio di cui essa dà spettacolo. Mai si è detto e scritto così tanto in suo nome e sul suo nome, e cosa resterà di quest’orgia di parole e di scritti? Quale contrasto tra questa valanga di parole ed il quasi immobilismo del suo vero sapere? Certo, sempre più numerosi sono quelli che cercano di far avanzare la nostra conoscenza sui terreni più vari, ma ancora ci manca l’essenziale, siamo ancora al bisogno elementare di verità primarie e di punti d’appoggio fissi. Perché c’è sempre una frattura tra «l’idea-forza» dell’astrologia ed il «fatto» astrologico. Fondo dell’inconscio collettivo, sede centrale della nostra cosmicità «l’idea-forza» dell’astrologia, nel fremito della vita universale, è già nella sua stessa maniera d’imporsi fino a rendersi trans-storica, transcivilizzazionale, percorrendo la propria storia di civilizzazione in civilizzazione, come il filo d’una collana passa di perla in perla. L’uomo – questo piccolo essere insignificante nell’immensità dell’ordine cosmico – pervaso: d’altronde, è perché lui vedeva indistintamente il fenomeno logico che essa è nata e continua a rinascere periodicamente. Il potere di coesione del soffio spirituale che ce la porta deriva semplicemente da che l’animo umano è essenzialmente antropocosmico la sua perennità, la sua universalità hanno le radici nel cuore di ciascuno, laddove si celebrano le nozze tra l’uomo ed il cielo. Quando l’astrofisico di oggi arriva a dire che «tutto l’universo è misteriosamente presente in ogni luogo e in ogni istante del mondo)» (Hubert Reeves), ciò che per lui è il risultato dell’osservazione scientifica in realtà è da sempre, quotidianament vissuto dall’astrologo che vede nell’essere umano nascente come un condensato dell’universo. Misera è l’idea razionalista contraria: e cioè che l’astrologia, vergognosa malattia dello spirito umano, non sia che una scienza antiquata, un malsano residuo di una mentalità magica, uno strascico oscurantista del pensiero prelogico, una tomba in disuso oggigiorno, quando la fisica moderna proclama «principio di non separabilità», l’indivisibilità fondamentale dell’universo consacrata riallacciandosi all’idea filosofica primaria della scienza d’Urania che già si basava sul «principio antropico». Al punto che la configura epistemologica dell’astrologia come vecchiume e arretratezza si trasforma stranamente in conoscenza d’avanguardia foriera del futuro. Questa «idea-forza», cui l’uomo è tanto più sensibile quanto più lascia fare all’anima e da cui tanto più si difende quanto più domina in ratio, è generatrice di «fede» astrologica. Essa alimenta di articoli di l’astrologia popolare, come il credere nell’influenza della luna sul tempo, al limite del vero e del falso, invadendo col suo pregiudizio l’astrologia sapiente. Ma non è che un semplice invito al sapere: stuzzicato l’appetito resta da cucinare. Certo, essa ha contribuito al processo intuitivo con cui si è prodotta la prima scintilla degli incontri tra il significante astrale e il significato umano, ed è al suo fiuto che dobbiamo l’essenziale del linguaggio astrale: la rivelazione del simbolismo planetario e del modo in cui noi siamo astralizzati, canoni della prassi che dà radice a quell’essere verbale che è il tema natale letto. È tutto quanto c’era da aspettarsi: resta semplicemente il fatto che la sua fonte di pensiero generatore non è necessariamente parola di verità, questa scienza infusa che fa pensare alla Fortuna dagli occhi bendati che avanza a tastoni e che non saprebbe garantire la minima correlazione. Bisogna accedere al «fatto» astrologico per costruire davvero una cultura. L’atto interpretativo instaura un rapporto interprete-interpretato. Al di là del fenomeno inter-soggettivo così istituito, dev’entrare in gioco e manifestarsi un potere intrinseco dell’astrologia veicolo dell’informazione, indipendentemente da questi, al di sopra di questi per così dire. La finalità del sapere astrologico, portatore di verità obiettive, è di apportare il proprio messaggio e dare un senso al riuscito esercizio di un potere dello spirito sul reale. Comunque, bisogna accedere al livello di conoscenza di questo «fatto» rivelatore di uno stato di cose esistente su una discreta area d’osservazione. Tale è soltanto in parte il caso dell’astrologia d’oggi. Il vero rimprovero ch’essa meriti è di soffrire sempre d’inconsistenza empirica, di carenza obiettiva, a giudicare dall’abituale vaghezza dei suoi risultati o dall’uso di una lingua nebulosa. Da cui la tentazione di compensare tale carenza di realtà con una spiritualizzazione sospetta, come se ci si volesse munire di ali, prima ancora di aver tentato di reggersi sui piedi. Prima di pretendere d’installarsi sulle vette aleatorie del sovrumano, o di fare della volta celeste il vestibolo d’una città divina (voli di spiritualità a perdita d’occhio che va bene accettare a condizione di non sedersi comodamente su di una nuvola), bisogna essere, bisogna cominciare con l’esistere. La finalità del discorso astrologico è l’Ethos: vale a dire il carattere, la psicologia. La carta del cielo natale ci rimanda direttamente all’umano allo stato vivo divenuto come un libro aperto. Comunque, bisogna rendere tangibile questa verità umana. Il concetto di «fatto astrologico» risale al politecnico francese Paul Choisnard il quale, negli anni trenta, lo definì in linguaggio probabilista: fatto impersonale e riproducibile di una legge di relazione all’origine della corrispondenza: il tale dato astrale corrisponde al tale dato umano quando il primo s’incontra più frequentemente nei portatori del secondo che negli altri individui, in base al criterio di un significativo scarto di frequenze. Proposto il modello, Choisnard offre anche un primo risultato. La tradizione insegna che la congiunzione del Medio Cielo con Giove è un fattore di elevazione sociale. Raggruppati 2000 casi comuni e 1500 celebrità, egli ottiene per i primi un risultato conforme alla frequenza teorica, ossia del 5,5%, mentre per gli altri raggiunge una frequenza speciale del 12%: fu così che nacque la culminazione juppiteriana e che si tracciò definitivamente la via di un controllo generale. Nella conquista del «fatto» astrologico, in questa seconda metà del secolo – grazie al perfezionamento del mezzo statistico ed all’apporto dell’informatica – abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione attraverso le ricerche della coppia Michel e Françoise Gauquelin. Su un bagaglio di circa un centinaio di migliaia di casi esaminati, costoro sono arrivati (in partenza, loro malgrado, sicché gli avversari finirono col diventare cripto-astrologi)a garantire le fondamenta della pratica tradizionale: l’importanza del passaggio d’un astro agli angoli del cielo, specie nel sorgere e nella culminazione superiore, e la validità della tastiera simbolica di cinque pianeti. Il tutto a tre livelli: su un registro di tratti caratteriali specifici, come dominanti di gruppi professionali, e nella ripetitività familiare in quanto trasmissione ereditaria. Bilancio prodigioso sebbene molto limitativo, lo zodiaco – tutto un mondo – ammutolito alle interpellanze (certo molto ingenue) di Michel Gauquelin, così poco sensibile all’idea-forza astrologica. A sostituirlo in questo nuovo campo di ricerca fu Ciro Discepolo, aiutato dalla competenza di Luigi Miele. La concezione di una «ereditarietà astrale», secondo la quale si ammette che configurazioni identiche si trasmettano di padre in figlio (che in una certa misura il simile generi il suo simile)risale a Keplero e, all’inizio del secolo, Choisnard ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia: «Il bambino non ha quel carattere perché nasce in quel momento, ma nasce in quel momento perché ha o avrà quel carattere per motivi ereditari (...) Soprattutto si nasce sotto quel cielo perché si ha già quel carattere ereditario». I numerosi esempi celebri da lui forniti mostravano ripetizioni di posizioni angolari, ma anche riproduzioni di aspetti e posizioni nei segni. Ciò gli valse una condanna implacabile da parte del Michel Gauquelin autore de «L’Influenza degli Astri» (1955): egli dichiara che del suo lavoro non resta «assolutamente nulla. Non il minimo risultato che sia venuto a fornire un sembiante di prova all’una o l’altra delle influenze affermate». Una critica imprudente. Choisnard aveva già rilevato l’eredità astrale per angolarità. Oggi, è proprio a Choisnard che Ciro si riallaccia nel riabilitare, almeno in parte, la correlazione eclittica. Non ci sbagliamo: siamo di fronte ad un importante evento astrologico. A seguito delle sue due inchieste, una su 8219 e l’altra su 3972 nascite, per la prima volta una notazione di classificazione zodiacale figura nelle correlazioni di eredità astrale: la rivelazione di una tendenza acché il segno Ascendente del bambino sia il segno solare del padre o della madre. È ovvio che questo implica contemporaneamente l’esistenza di un contenuto psicologico di ciascun segno che un’inchiesta sull’angolarità solare dovrebbe rivelare.

SE

una o più inchieste vengono ancora a confermare questo risultato, possiamo affermare di essere giunti ad una nuova tappa del progresso della nostra scienza. Qui, abbiamo l’occasione di ricordare il nostro principio di realtà: l’astrologia non funziona con non importa che o non importa come; essa parte soltanto da correlazioni fondate. Detenerne una reale è la regola prima di tutta l’operazione interpretativa, al punto che la storia dell’arte di Urania si può riassumere in un continuo tentativo – lento, laborioso, troppo spesso fallito – di ricerca e di edificazione di tali correlazioni. Un buon astrologo è un virtuoso correlazionista nel puro e nel duro. Il bilancio statistico è naturalmente il segno più chiaro e più lampante della loro esistenza. Tuttavia si raccomanda di sfuggire ad una ristrettezza spirituale rifiutando di apprezzare altre manifestazioni della loro presenza, se si constata sperimentalmente la ripetizione ordinata. Sull’esempio della congiunzione Sole-Giove nell’astrologia mondiale, che autorizza il pronostico positivo, pacifico, costruttivo o portatore di progresso, sulla scena della vita mondiale... Più deterremo delle correlazioni sicure, più si fortificherà il sapere astrologico. Ciro aggiunge una nuova maglia alla già pesante catena. Può ben sperare di vedere il proprio nome scritto in lettere d’oro nel memoriale del pantheon d’Urania, poiché al suo nome è legata una correlazione di eredità astrale che tanto si addice ad un perfetto cancerino come lui, segno in cui sono riuniti il suo Ascendente e il suo Sole.

André Barbault

Al falso risultato statisticamente significativo, trovato da Ciro Discepolo e di cui si parla nel suo libro: "Osservazioni politematiche sulle statistiche Discepolo/Miele" non ne sono seguiti altri. Le parole di elogio che Andrè Barbault rivolse a Ciro Discepolo in quella occasione non hanno più alcun valore.

giovedì 10 febbraio 2011

Compleanni Mirati



L'Astrologia Attiva funziona sempre!


L'Unto del SignoreL'Unto del Signore, in una foto di qualche anno fa, mentre mostra le tavole con le 30 regole dell'Astrologia Attiva, ricevute direttamente da Dio sul monte Sinai, in occasione del suo trentatreesimo compleanno mirato.


the best astrologer in the world
Il miglior astrologo del mondo

Attenti al Lupo