domenica 23 ottobre 2011

"SCIENZIATI" VS ASTROLOGI: LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO.



Scienza, tecnologia, civiltà? L'uomo delle caverne non è cambiato. Se prima si arrampicava sulle cime degli alberi più alti, ora si erge a capo di palazzi scientifici per guardare il mondo dall'alto. Un'immagine poetica, densa di significati; ma ne possiamo leggere diversi. Ebbene sì, ogni cosa può essere letta in modo diverso se solo la si guarda con occhi diversi, da angolature e prospettive diverse. Quando si sta giù, si sogna di raggiungere la vetta e si osserva ogni cosa del mondo senza pregiudizio; ma una volta giunti in cima spesso ci si blocca e si smette di crescere, di evolversi: una vetta così alta dovrebbe farci sentire liberi e invece ci ingabbia nei recinti della presunzione. Una laurea in matematica, in ingegneria, in fisica spesso e volentieri non è solo un pezzo di carta o il trampolino di lancio verso la vera conoscenza. No, è solo uno strumento per dimostrare al mondo la propria inadeguatezza, i propri complessi di inferiorità attraverso un atteggiamento di sfida, di guerra, di altezzosità e presunzione. Einstein recita che chi non ammette l'insondabile mistero non può fare lo scienziato perchè anche lui si era reso conto di come un pezzo di carta alle volte rappresenta un freno alla vera conoscenza: dopo anni di studi finalmente ci si sente padroni del mondo perchè si sono appresi con cura tutti gli strumenti per sondare la realtà e guai a uscire fuori dal seminato.
Per fortuna esistono i veri scienziati, quelli che non smettono mai di crescere e che ammettono l'esistenza di cose inspiegabili. Una delle cose più inspiegabili è il funzionamento dell'astrologia. Come mai funziona? Com'è possibile tutto ciò?
Per alcuni deve esserci per forza un trucco, un inganno. Perchè? E' più facile spaccare un atomo che un pregiudizio dice lo stesso Einstein! E' più facile scoprire la forma dell'universo ma non i motivi per cui l'astrologia dovrebbe essere perfettamente funzionante. Il capitolo è chiuso: non vale la pena nemmeno perderci del tempo prezioso che invece potrebbe essere utilizzato per quella statistica sul rapporto esistente tra le cameriere dal seno grosso e le laute mance. (!) Siamo nella preistoria e non c'è nulla da fare. Oggi su Facebook uno studioso di fisica mi ha dato del ciarlatano: il soggetto in questione non conosce l'astrologia, non conosce i suoi fondamenti, non mi conosce, afferma cose lette su trafiletti lunghi due righe ma soprattutto insinua. Ma il vero scienziato non dovrebbe sperimentare prima di parlare? Da quando in qua i giudizi valgono prima delle osservazioni empiriche e delle sperimentazioni?
FRAM! Il ramo più alto si è spezzato e siccome il soggetto era bello grosso e veniva da un'altezza considerevole, ha fatto un fracasso assordante.

Lo scienziato è ancora in cima all'albero; ma l'uomo, con tutti i suoi difetti e le sue ottusità è al suolo stramazzato con la schiena e il sedere dolorante. Tutti i princìpi e le regole scientifiche sono rimaste impigliate tra i rami per lasciare spazio ai sentimenti: c'è chi proprio non digerisce l'astrologia; trova in essa un antipatia indescrivibile e allora rinuncia alla logica, alla sperimentazione prima di pronunciarsi. E quando viene fuori che ha torto, allora il risentimento e la delusione sono tali che per forza bisogna escogitare qualcosa: un cavillo, un errore terminologico.

Come dicono a Roma: rosica! E allora il disagio è stato così forte che questo tizio si è innalzato a depositario della verità anche in settori e ambiti di cui non alcuna competenza: si parla di Jung ma lui che non ha nessuna nozione della psicologia pretendeva di sapere alla perfezione quello che intendeva dire il noto scienziato. Così sconfina in altri campi dopo aver ammonito noi astrologi di non sconfinare nel campo scientifico della ricerca. Questo post è intitolato "scienziati" vs astrologi. Ho volutamente utilizzato le virgolette sulla parola scienziati per riferirmi a quelli che si atteggiano a tali ma che in realtà han solo un pezzo di carta e una montagna di pregiudizi. Non ho scritto astrologi vs scienziati perchè noi invece non cerchiamo di mettere in dubbio le loro teorizzazioni nemmeno quando sono sbagliate. Come dice Asimov: "sin dalla notte dei tempi, la scienza ha sempre dimostrato di avere torto". Sì è evoluta è cresciuta ma rimettendo in discussione tutto quanto ogni volta. In realtà il titolo potrebbe trarre in inganno, quasi come se gli astrologi non utilizzassero gli strumenti della scienza per le loro ricerche e osservazioni. Non esiste una reale separazione tra scienziati e astrologi: entrambi ricerchiamo la verità attraverso gli strumenti della scienza quando è possibile; ma i primi si ergono a giudici per "marcare" il territorio. In fin dei conti discendiamo dalle scimmie...

Siamo simili a loro in due occasioni: quando vogliamo marcare il territorio e quando vogliamo andare in bagno...

Le chiacchiere stanno a zero e impari il rispetto per il sapere del prossimo. C'è sempre da imparare da qualcuno...

Questi sono i pregi che secondo me dovrebbe avere un buon ricercatore:
1) mai cominciare una ricerca o una discussione facendosi guidare dai propri sentimenti
2) mai credere di essere arrivati in cima
3) mai credere che il nostro interlocutore ne sa meno di noi
4) tutti hanno da imparare da tutti
5) la scienza non può spiegare tutto ma nemmeno porsi questo limite
6) coerenza nell'applicare la logica alle cose e alle persone
7) elasticità mentale
8) imparzialità
9) giudicare sulla base dei fatti e non sulla base delle teorizzazioni
10) una teorizzazione fallace non necessariamente nega le osservazioni empiriche
11) umiltà
12) educazione e rispetto

Dodici regole come dodici segni zodiacali.


Giuseppe Galeota



Giusto, bisognerebbe giudicare sulla base dei fatti, ma dove sono i fatti?

Dove sono le statistiche di Discepolo?

A me sembra che Discepolo ti abbia chiesto di fare un atto di fede, tu devi credere ai risultati delle sue statistiche, sebbene tu non li abbia mai visti.

Sei un campione di ipocrisia, vergognati!


sabato 22 ottobre 2011

L'Istituto Italiano Per Gli Studi Filosofici



Comitato scientifico:
Pietro Rescigno (Presidente), Mario Agrimi, Giovanni Aquilecchia, Antonio Barone, Mario Battaglini, Remo Bodei, Ferdinando Bologna, Heinz-Peter Breuer, Vincenzo Buonocore, Vincenzo Caianiello, Vincenzo Cappelletti, Francesco Paolo Casavola, I. Bernhard Cohen, Giovanni Conso, Aldo Corasaniti, Enrico Cuozzo, Umberto Curi, Lucio d’Alessandro, John A. Davis, Biagio de Giovanni, Dante Della Terza, Mario Del Treppo, Luigi De Rosa, Francesco M. De Sanctis, Natale De Santo, Mauro Ferri, Gianni Francioni, Sergio Fubini, Ettore Gallo, Hans-Georg Gadamer, Antonio Gargano, Eugenio Garin, Michèle Gendreau-Massaloux, Franzo Grande Stevens, Augusto Graziani, Tullio Gregory, Jürgen Habermas, Yves Hersant, Domenico Jervolino, I.M. Khalatnikov, Raymond Klibansky, Jacques Le Goff, Rita Levi Montalcini, Alfonso Maria Liquori, Domenico Losurdo, Gerardo Marotta, Aldo Masullo, Vittorio Mathieu, Aniello Montano, Michio Morishima, Francesco Petruccione, Ilya Prigogine, Giovanni Pugliese Carratelli, Anna Maria Rao, Paul Ricoeur, Lea Ritter Santini, Giorgio Salvini, Alfonso Scirocco, Alain Segonds, Paolo Strolin, E.C.G. Sudarshan, Imre Toth, Giuliano Vassalli, Gianni Vattimo, Mario Vegetti, Alexandre Vinogradov, Vincenzo Vitiello, Serafino Zappacosta, Sergio Zoppi.


L' Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di Scienze Naturali, si pregia di invitare la S.V. al Seminario che si terrà Martedi 6 Dicembre 2011, alle ore 17:00, presso la sede dell'Istituto (Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 4, Napoli):

CIRO DISCEPOLO
direttore "Ricerca '90"
Tradizione e aggiornamento in Astrologia


Mi domando perchè venga permesso ad un ciarlatano come Ciro Discepolo di tenere una conferenza presso l'istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Signori, ripensateci, è molto meglio se invitate il mago Gabriel, perchè almeno lui non ha mai millantato di aver conseguito importanti risultati statistici che non ha mai ottenuto.





Dal Blog di Ciro Discepolo del 22 agosto 2009

Come saprete, quando vi è un’azione penale in corso, non è possibile entrare nel merito di talune questioni e occorre far fare, in pace, il lavoro alla magistratura.
A cose fatte potremo pubblicare un affresco completo della situazione e abbondare nei particolari.
Per adesso, e solo per voi e per i miei lettori, riporterò le righe che aggiungerò a giorni alla pagina web dove è possibile scaricare il libro Osservazioni.pdf.

A chiusura di queste brevi note, vorrei aggiungere poche osservazioni che sarebbero del tutto inutili in quanto già presenti nel libro che state per scaricare. Tuttavia alcuni potrebbero non comprendere la lingua inglese e neanche quella italiana e, allora, a beneficio di tutti, eccovi poche osservazioni utili soltanto ai meno dotati mentalmente.

Al prof. Luigi D’Ambra e al suo allora collaboratore dr. Francesco Mola, del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università di Napoli, coautori del libro, non fu estorta la firma che essi apposero sotto la propria relazione, firmandosi con nome, cognome, qualifica accademica, istituto statistico di appartenenza e via dicendo. Questi due professori non si firmarono, come spesso avviene sul web, con nickname evocanti gatti, cani, bisce, serpenti, pish e altre cose del genere, ma con il loro nome e cognome.

A costoro io e Luigi Miele **non consegnammo il risultato dei nostri calcoli**, ma come si legge chiaramente alla pagina 24 del libro:


New Research on Astral Heredity
Analysis of 8,219 subjects
by Ciro Discepolo and Luigi Miele
(Statistical work by Dr. Francesco Mola and Prof. Luigi D’Ambra of the Department
of Mathematics and Statistics of the University of Naples)


Per chi non conosce l’inglese, questo vuol dire che **tutto** il lavoro di elaborazione statistica, dal controllo della ipotesi di partenza a quello di controllo sulla raccolta del campione e a tutto il resto, fu effettuato da loro in prima persona e non da noi.
A loro noi spiegammo il progetto e con loro discutemmo a lungo prima, durante e dopo ogni fase della ricerca.
Un punto fondamentale in un tipo di ricerca del genere è la scelta se tentare di calcolare il valore medio che ci si attende di ottenere e su questo elaborare i risultati oppure, per una serie fondamentale di ragioni, scegliere la strada della creazione di un gruppo di controllo. Non essendo io e Luigi Miele esperti di statistica (pur avendo studiato alcuni libri sull’argomento) ci lasciammo guidare dai professori D’Ambra e Mola che la statistica la insegnano, a tempo pieno, all’Università. Qualunque dilettante volesse criticare tale scelta, dimostrerebbe soltanto la propria profonda ignoranza e arroganza.

I professori D’Ambra e Mola scrissero la relazione conclusiva di questo lavoro evidenziando l’altissimo scarto significativo della variabile da noi scoperta e nota a tutti. La relazione la redassero in piena libertà e, se i professori D’Ambra e Mola preferirono esprimersi in termini di Z significativo e non di numero di casi, questa fu una loro libera scelta che non toglie o mette nulla al valore altamente positivo della ricerca in oggetto. Se qualcuno volesse obbligare i due esperti universitari di statistica a riscrivere tale relazione secondo i propri indici di gradimento, utilizzando alcune frasi al posto di altre e alcuni valori invece di altri, beh, forse dovrebbe sottoporsi a visita medica.

Naturalmente, chiunque volesse dire, o semplicemente insinuare, il sospetto che i professori in oggetto siano stati complici di una truffa statistica, ne dovranno rispondere davanti alla magistratura per quanto mi riguarda e, a sentenza definitiva e scritta, penso anche da parte degli altri interessati (per i dovuti calcoli di risarcimento economico).

Chi desiderasse replicare tale ricerca, potrà farlo liberamente, ricordando alcuni punti fondamentali:

- Non usando il gruppo di controllo random la statistica porta, inesorabilmente, a risultati errati, come anche un neofita di statistica capirebbe in questo caso e come i professori D’Ambra e Mola hanno indicato per tale specifico lavoro.
- Si assicuri che il proprio software utilizzato per i calcoli matematici sia esatto: per esempio, se si possiede un proprio sito web con calcoli online, si immettano questi dati: Vadso, Norvegia, 11/11/1977 alle ore 13. Se il grafico che si ottiene è senza Case oppure è con le Case Porphirio o Aequalis oppure l’output è, più semplicemente, un “out of range”, ciò vuol dire che chi si appresta a replicare tale ricerca sbaglierà tutti i calcoli perché utilizzerà un software che sbaglia i calcoli matematici.
- Una seconda prova per testare il proprio software è quella di provarlo, negli anni della seconda guerra mondiale, in zone dal regime orario critico (come la Linea Gotica in Italia e le zone di occupazione tedesca in Francia). Anche qui, se verrà segnata, per esempio, la semplice ora estiva per la Francia e non la doppia ora di guerra della Germania, il software sarà assolutamente inaffidabile e non significherà nulla il riferirsi al file Paris12.raw perché, se un software è errato, può esserlo in mille punti del proprio sviluppo. In proposito si possono confrontare documenti storici inoppugnabili che dimostrano quanto detto. Questo primo file potrà già offrire una prima panoramica del problema:

http://www.programmiastral.com/Documentazione/Compara.pdf

Ci sono, poi, molti altri errori in cui possibili colleghi potrebbero incorrere nel replicare tale ricerca o altre da noi effettuate e sempre sottoposte all’esame di esperti statistici (tranne quelle che diedero esiti negativi e per le quali non occorreva alcun sigillo di buona qualità).
Va da sé che se qualcuno commettesse alcuni di questi errori appena descritti, sarebbe già talmente squalificato per la propria ignoranza in materia che forse farebbe meglio ad astenersi dal fare ulteriori pessime figure citando, con sproporzionati analfabetismi grammaticali e matematici, altri differenti lavori.

Ciro Discepolo

Discepolo però omette di dire ciò che c'è scritto a pagina 35 del suo libro:

Come già spiegammo nel precedente lavoro, per valutare se il risultato ottenuto sulla variabile cercata (cioè trovare che l’Ascendente del figlio fosse uguale al segno solare del genitore) fosse o no significativo da
un punto di vista statistico, formammo delle famiglie false; cioè accoppiammo a genitori veri figli di altri genitori, servendoci della funzione
“random” del computer ovvero facendo scegliere a caso al computer
stesso. Come si sa i risultati furono estremamente brillanti ed i Professori
del Dipartimento di Statistica non ci chiesero altre prove su quel campione. Noi, però, successivamente e volontariamente, facemmo un supplemento di indagine e generammo altre 100 coppie di famiglie false per vedere quante volte il risultato positivo si ripeteva. Ahimé questo si ripeté
solo due o tre volte, significativamente in senso statistico, ma la cosa
strana fu che nel 90 per cento dei confronti, la coppia vera era sempre più
alta della coppia falsa.

Ciro Discepolo

Questo vuol dire, che il risultato ottenuto in precedenza era errato, perchè la metodologia usata era incorretta, ed il numero delle coppie trovate, non era mai stato statisticamente significativo.

I professori di statistica queste cose gliele hanno dette, ma lui finge di non capire, ed invece di ammettere che si è trattato di un abbaglio, preferisce cercare di diffamarmi.

Un individuo del genere, perchè dovrebbe tenere una conferenza all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici?

Perchè il suo nome dovrebbe comparire a fianco a quello di Rita Levi-Montalcini?

Cosa dobbiamo credere? Che anche il premio Nobel e senatrice a vita Rita Levi-Montalcini, si è "inventata" le sue scoperte sul fattore di accrescimento della fibra nervosa?

Maurizio Tonino


venerdì 21 ottobre 2011

Email al prof. Luigi D'Ambra (3 luglio 2009)

Egregio professor D'Ambra,

Ciro Discepolo sostiene che Lei avrebbe scritto una relazione in cui certificava il valore della sua statistica relativa all'ereditarietà astrale, ritengo che la cosa non sia possibile, e sarei veramente curioso di sapere direttamente da Lei, come sono andate effettivamente le cose.

Mi interesso di astrologia da oltre trent'anni, ed ultimamente anche di statistiche, ho trovato sul web questo documento, in cui c'è una Sua lezione di statistica che Ciro Discepolo vorrebbe far passare come una Sua certificazione della sua statistica.

Mi sono insospettito, perchè non ho trovato dei numeri in questo documento, ma solo aggettivi superlativi con cui Ciro Discepolo, incensava se stesso, e ho voluto approfondire la questione.

Ho quindi ripetuto la statistica utilizzando oltre 80.000 date di nascita presenti nell'archivio Gauquelin ed ho trovato che sia le coppie figli/padri con lo stesso ascendente/segno, che quelle figli/madri, sono in entrambi i casi, leggermente inferiori al previsto.

Figli/ Padri : trovati 2028 previsti 2036




Figli/Madri trovati 2389 previsti 2412



Non ho trovato alcuna correlazione tra gli ascendenti dei figli ed il segno solare dei genitori.

Ho notato che Ciro Discepolo nella sua statistica parla di confronto con delle coppie RANDOM, sebbene in questo tipo di statistica non vi è alcuna necessità di far ricorso a delle coppie fittizie.

Come lei mi insegna, il numero delle coppie previste per la coppie Ariete/Ariete è facilmente calcolabile moltiplicando il numero dei figli ascendente Ariete con quello dei padri Sole in Ariete e dividendolo per il totale dei confronti figli/padri contenuto nel campione.

L'unica difficoltà presente in questa statistica era quella di calcolare tutti questi oroscopi, ma non è stato un grosso problema perchè avevo già fatto un programma che genera Carte del Cielo e mi è stato sufficiente adattarlo alla situazione.

La cosa che mi sconcerta non è tanto il fatto che Ciro Discepolo creda di aver trovato un risultato inesistente, quanto la sua pretesa di aver fatto un lavoro scientifico che però non è consultabile, e a cui bisognerebbe credere sulla fiducia.

E proprio per questo che ho voluto mettere la mia statistica sul web, in modo che si possano visualizzare tutte le Carte del Cielo, cosi' da permettere a chiunque di controllarle una ad una, e di controllare i risultati ottenuti.
Alla nebulosità di Ciro Discepolo ho voluto contrapporre la chiarezza.

Se Lei desiderasse smentire il fatto di aver "certificato" la statistica di Ciro Discepolo, sarei molto lieto di pubblicare la sua smentita sul mio sito.

Se invece preferisce dimenticare questa faccenda, ha comunque la mia comprensione e non la disturberò più.

Mentre se le interessano ancora le statistiche astrologiche, avrei qualcosa di interessante da mostrarLe.


Cordiali Saluti

Maurizio Tonino


Il professore mi rispose scrivendomi:


''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

''Gli ho fatto delle elaborazioni e fornito i risultati ma non ricordo neanche quali dati ho elaborato.''

mercoledì 19 ottobre 2011

Risposta ad un cretino





C'è una persona dalla scarsa intelligenza, che anonimamente scrive:

Qualcuno invece crede di aver prove evidenti perchè è talmente presuntuoso da credere di saperne più di fisici, matematici, statistici.

Io gli rispondo scrivendo:
Anonimo saresti cosi' gentile da indicare il nome e cognome dei fisici, matematici e statistici di cui parli?

E lui glissa la mia domanda rispondendo:
Li conosci e sono professionisti certificati. Tu invece chi sei?

No, io non conosco i fisici, matematici e statistici di cui parla l'anonimo.

Non conosco nessuno che abbia in qualche modo avallato le ricerche statistiche di Discepolo.

Probabilmente l'anonimo si riferisce ai professori di statistica citati da Ciro Discepolo:

Negli ultimi tempi penso stia diventando psicotico perché lavora notte e giorno, 24 ore al giorno, alla ricerca di frasi da scrivere contro di me, cosa che tra l’altro mi fa piacere perché mi fa pubblicità. Ha perfino scritto che io venderei una cura contro il cancro a base di borotalco. Il suo “cavallo di battaglia” è una mia ricerca statistica dove egli asserisce che i professori universitari che la certificarono come statisticamente significativa non capiscono nulla di statistica e avrebbero commesso errori grossolani: nel suo delirio di onnipotenza, egli, che è una nullità assoluta in campo astrologico e statistico, crede di poter insegnare la statistica ai docenti universitari di tale materia… La ricerca ebbe un risultato altamente significativo e positivo dal punto di vista statistico e i professori che ripeterono tutti i calcoli furono anche coautori del libro che la descrive. A pagina 24 del libro si legge: “Lavoro Statistico (i calcoli e i risultati, non la critica cinematografica al film Umberto D, NdR) a cura del dr. Francesco Mola e del prof. Luigi D’Ambra del Dipartimento di Matematica e Statistica dell’Università di Napoli”.

Le cose scritte da Discepolo sono false.
Non è vero che i professori di statistica hanno certificato la sua statistica.

Ciro Discepolo mente.

Come faccio a dirlo? Semplice, ho letto il libro di cui si parla e che si può visionare su internet: "Osservazioni politematiche sulle statistiche Discepolo/Miele".

Il mio anonimo contestatore ha mai letto questo libro?
I professori di statistica hanno forse scritto da qualche parte che Discepolo ha dimostrato l'esistenza di un legame astrologico tra i genitori ed i figli?
Questo non si legge da nessuna parte.

Oddio, forse qualcuno delle persone che hanno commentato la statistica di Discepolo, lo fa, c'è qualcuno che parla di risultati incontrovertibili, ma non lo fanno i professori di statistica che della statistica di Discepolo non parlano affatto.

Ma allora come si fa a credere che i professori di statistica abbiano certificato i risultati di Discepolo?

Discepolo afferma che il fatto che nella versione in inglese, ci sia scritto che i calcoli sono stati controllati dai professori di statistica dell'università di Napoli, sia la dimostrazione dei risultati da lui ottenuti.

Ma cosa si legge nel paragrafo che segue a questa intestazione?

Si legge semplicemente che le coppie di figli con l'ascendente uguale al segno del padre sarebbero risultate statisticamente significative.

Questa affermazione non vuol dire che si è dimostrata l'esistenza di una legge di ereditarietà astrale, ed infatti i professori di statistica dicono a Discepolo che saranno necessarie molte altre statistiche per poter confermare il risultato trovato.

Dove sono queste altre statistiche?

Nel libro in questione si parla di due statistiche su un totale di circa 12.000 soggetti, dove sono le statistiche sui 75.000 soggetti di cui parla Discepolo?

Ovviamente una statistica su 75.000 soggetti può dimostrare molto più facilmente qualcosa rispetto ad una statistica su 12.000 soggetti.

Dov'è la relazione sui 75.000 soggetti?

Da nessuna parte.

Quindi caro anonimo, non puoi affermare che io contesto le affermazioni dei professori di statistica, perchè i professori di statistica non hanno mai detto che la statistica di Discepolo dimostri qualcosa.

A dispetto di ciò che afferma Discepolo, le sue statistiche non sono mai state certificate.

Non è padrone dei suoi comportamenti





Parla Luigi Cancrini, presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale: "B perde il controllo se non disponde della 'sostanza' da cui dipende. E come un tossicomane"


Il ‘culo di Ruby’ è solo la punta dell’iceberg del disturbo di personalità da cui è affetto Silvio Berlusconi, travolto dalle testimonianze dalle ragazze ospitate nelle residenze presidenziali. Luigi Cancrini, psichiatra e presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale, ha tracciato il profilo psicologico del Presidente del Consiglio, affetto da un profondo narcisismo patologico che reca danni a se stesso e alla collettività. “Un uomo adulto che per mesi ospita una minorenne assistito da un codazzo di persone non ha padronanza dei suoi comportamenti”, spiega Cancrini. “In psichiatria succede in una situazione di ‘disturbo di personalità’ in cui gli individui perdono il controllo se non dispongono della sostanza da cui dipendono. Come un tossicomane”.

E cosa accade?
La persona non è più in grado di agire nel proprio interesse, né tanto meno in quello collettivo. Nel caso di Berlusconi questo si ripercuote sul suo ruolo istituzionale. Mi pare ci siano elementi di preoccupazione psichiatrica, sta veramente male. E l’aspetto sessuale è soltanto una parte del problema. Date le evidenze, dovrebbe essere sottoposto a un controllo.

Eppure c’è chi continua a difendere il suo atteggiamento spregiudicato. Anzi, il ruolo di tombeur de femmes suscita ancora molte invidie.
Berlusconi ha tutte le caratteristiche cliniche del ‘disturbo narcisistico di personalità’ dalla smisurata richiesta di ammirazione alle fantasie di potere e successo illimitati. Oltre a questo ha evidenziato in più occasioni tratti antisociali che emergono nell’attitudine alla menzogna spudorata e nel comportamento con le minorenni. Nutre per sé una tolleranza straordinaria e sviluppa paranoie di complottismo, ad esempio contro i magistrati. Tutto questo lo porta a manipolare la realtà.

Crede che la sua situazione clinica potrebbe degenerare?
Più di così credo sia difficile. Non capisco come riesca a vivere: sa di essere in una condizione di costante sorveglianza, eppure si mette nei pasticci chiamando al cellulare escort e ragazze. Potrebbe arrivare fino alla confusione mentale e alla totale perdita di controllo di sé, ma finché la sua corte gli consente di rimanere nel suo mondo immaginario manterrà un certo equilibrio.

Viste le condizioni psichiche in cui versa perché il suo entourage non se ne preoccupa?
Ho l’impressione che sia composto di persone legate a lui a doppio filo che non intendono metterlo in discussione.

Per la ex moglie Veronica Lario aveva bisogno di cure.
Infatti. Lei ci ha provato e lui l’ha eliminata, non è in grado di reggere una critica così aperta. E rifiuterebbe qualsiasi tipo di verifica medica, come chi è affetto da patologie psichiatriche gravi.

Lei ha studiato anche i disturbi della personalità che affliggevano i grandi dittatori della storia, da Robespierre a Mussolini. C’è un tratto in comune che li lega anche a Berlusconi?
Oltre alle paranoie e al narcisismo, quelle dei despoti sono patologie legate a un esercizio del potere in cui sono stati smarriti i limiti del buonsenso. Ma un tratto comune a tutti c’è: nessuno di loro ha avuto a fianco una sola donna, ma tante o nessuna. Non c’è una compagna che sia rimasta con pienezza di diritti accanto a loro. Il sintomo è l’incapacità di vedere il rapporto con l’altro sesso in maniera paritaria che lascia spazio all’idea della donna oggetto. Il ‘culo di Ruby’, del resto, appartiene a fantasie primitive e immature.

Quali sono le conseguenze istituzionali nel caso del premier?
E’ un uomo ricattabile, non libero, e non riesce ad avere una visione realistica del mondo. Manifesta una ostinata negazione dell’esistenza della crisi, non capisce. E ciò che pare legato al tentativo di mistificare è, più semplicemente, la difficoltà a percepire la realtà.

Questo tipo di patologia ha anche generato una spirale ricattatoria nei suoi confronti, dalle escort fino a Lele Mora ed Emilio Fede. La patologia fa abbassare la soglia di attenzione nei confronti di chi ne diventa complice?
Si perché prende corpo una distorsione cognitiva nella percezione della realtà. Chi ne è affetto è magnanimo con chi lo adora e tremendo con chi gli si oppone, non ha capacità di valutare oggettivamente il significato dei comportamenti degli altri e diventa facile vittima di piaggeria.

Il premier ha dichiarato di avere una fidanzata. Perché ha scelto di scagionarsi così da tutte le accuse?
Probabilmente è un consiglio che ha ricevuto. Il messaggio era ad usum della televisione e colpisce la fantasia, come se vendesse un prodotto. Ma credo che sia stato un autogol, l’escamotage della compagna fissa non ha nessuna credibilità.

Il fatto quotidiano

lunedì 17 ottobre 2011

Uri Geller




Tra le diverse smentite ai presunti poteri parapsicologici del personaggio, celebre rimane un aneddoto raccontato da un fotografo a Piero Angela, durante la prima puntata de Indagine sul paranormale (trasmessa dalla Rai nel 1977). Tra i tanti "prodigi", Geller si vantava di poter scattare le cosiddette "fotografie psichiche", ovvero un autoritratto acquisito puntando su di sé la macchina fotografica con il copriobbiettivo sigillato da nastro adesivo. In realtà, dopo una dimostrazione in un albergo di New York, Geller fornì alla stampa una foto nella quale comparivano le sue dita mentre sollevavano il coperchio di proposito: non si era infatti accorto che la macchina montava un grandangolo da 17mm (che enfatizzò il profilo delle dita, rendendolo perfettamente visibile). Questa constatazione ha fatto sorgere il sospetto che il personaggio si scattasse abitualmente una foto furtiva in modo tradizionalissimo, durante l'inevitabile confusione tra una dimostrazione e l'altra, per poi presentarla quale fenomeno al momento opportuno.


Si può continuare a credere in qualcuno anche dopo che si è scoperto che ha usato dei trucchi?


Si.

Per quanto possa apparire strano, l'esperienza dimostra che c'è sempre qualcuno disposto a credere anche se ha le prove evidenti di essere stato ingannato. Chi ha bisogno di credere trova comunque delle giustificazioni per continuare a farlo a dispetto dell'evidenza. Ad esempio nel caso di Uri Geller, i suoi fan giustificavano l'uso dei trucchi dicendo che gli esperimenti psichici di Uri Geller erano molto faticosi e che richiedevano una grande energia mentale, per cui ritenevano giusto che quando era stanco potesse ricorrere a degli "aiutini".

Non c'è alcuna logica in questo "ragionamento", perchè se è stato provato che qualcuno ha utilizzato un trucco, è naturale pensare che abbia usato dei trucchi anche quando il trucco non si è visto.

Il bisogno di credere vince sulla razionalità.

Di esempi, se ne potrebbero fare molti, un caso esemplare è quello di mamma Ebe la santona che ha passato la sua vita tra carcere e comunità. Arrestata diverse volte, ha sempre rifondato la sua comunità. Non mi pare che abbia avuto difficoltà a trovare nuovi adepti, che pure dovevano essere a conoscenza dei suoi trascorsi nelle patrie galere, e delle indiscrezioni che circolavano sulla sua vita privata riguardanti i suoi comportamenti molto poco compatibili con la religione.

domenica 16 ottobre 2011

1^ cena astrologica a Fasano



Sulle orme del maestro...

Ieri 14 ottobre 2011 si è tenuta la prima cena astrologica con tematica AMORE E ASTROLOGIA.
Gustando una fragrante pizza, i convitati hanno potuto "assaporare" anche alcune interessanti nozioni astrologiche.
In particolar modo sono stati affrontati i seguenti temi:
1) Differenza tra oroscopo e astrologia
2) Le statistiche di Didierre Castille
3) Le statistiche di Discepolo sui rapporti di coppia
4) Venere nei segni zodiacali
5) Venere in aspetto con gli altri pianeti

Giuseppe Galeota Al Rami


Glielo avrà detto al suo pubblico che le statistiche di Discepolo sui rapporti di coppia sono sbagliate?

L'astrologia è l'unica scienza le cui regole continuano ad essere applicate anche dopo che sono state smentite.

E chi è Didierre Castille?
Un parrucchiere di Fasano?