domenica 23 ottobre 2011

"SCIENZIATI" VS ASTROLOGI: LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO.



Scienza, tecnologia, civiltà? L'uomo delle caverne non è cambiato. Se prima si arrampicava sulle cime degli alberi più alti, ora si erge a capo di palazzi scientifici per guardare il mondo dall'alto. Un'immagine poetica, densa di significati; ma ne possiamo leggere diversi. Ebbene sì, ogni cosa può essere letta in modo diverso se solo la si guarda con occhi diversi, da angolature e prospettive diverse. Quando si sta giù, si sogna di raggiungere la vetta e si osserva ogni cosa del mondo senza pregiudizio; ma una volta giunti in cima spesso ci si blocca e si smette di crescere, di evolversi: una vetta così alta dovrebbe farci sentire liberi e invece ci ingabbia nei recinti della presunzione. Una laurea in matematica, in ingegneria, in fisica spesso e volentieri non è solo un pezzo di carta o il trampolino di lancio verso la vera conoscenza. No, è solo uno strumento per dimostrare al mondo la propria inadeguatezza, i propri complessi di inferiorità attraverso un atteggiamento di sfida, di guerra, di altezzosità e presunzione. Einstein recita che chi non ammette l'insondabile mistero non può fare lo scienziato perchè anche lui si era reso conto di come un pezzo di carta alle volte rappresenta un freno alla vera conoscenza: dopo anni di studi finalmente ci si sente padroni del mondo perchè si sono appresi con cura tutti gli strumenti per sondare la realtà e guai a uscire fuori dal seminato.
Per fortuna esistono i veri scienziati, quelli che non smettono mai di crescere e che ammettono l'esistenza di cose inspiegabili. Una delle cose più inspiegabili è il funzionamento dell'astrologia. Come mai funziona? Com'è possibile tutto ciò?
Per alcuni deve esserci per forza un trucco, un inganno. Perchè? E' più facile spaccare un atomo che un pregiudizio dice lo stesso Einstein! E' più facile scoprire la forma dell'universo ma non i motivi per cui l'astrologia dovrebbe essere perfettamente funzionante. Il capitolo è chiuso: non vale la pena nemmeno perderci del tempo prezioso che invece potrebbe essere utilizzato per quella statistica sul rapporto esistente tra le cameriere dal seno grosso e le laute mance. (!) Siamo nella preistoria e non c'è nulla da fare. Oggi su Facebook uno studioso di fisica mi ha dato del ciarlatano: il soggetto in questione non conosce l'astrologia, non conosce i suoi fondamenti, non mi conosce, afferma cose lette su trafiletti lunghi due righe ma soprattutto insinua. Ma il vero scienziato non dovrebbe sperimentare prima di parlare? Da quando in qua i giudizi valgono prima delle osservazioni empiriche e delle sperimentazioni?
FRAM! Il ramo più alto si è spezzato e siccome il soggetto era bello grosso e veniva da un'altezza considerevole, ha fatto un fracasso assordante.

Lo scienziato è ancora in cima all'albero; ma l'uomo, con tutti i suoi difetti e le sue ottusità è al suolo stramazzato con la schiena e il sedere dolorante. Tutti i princìpi e le regole scientifiche sono rimaste impigliate tra i rami per lasciare spazio ai sentimenti: c'è chi proprio non digerisce l'astrologia; trova in essa un antipatia indescrivibile e allora rinuncia alla logica, alla sperimentazione prima di pronunciarsi. E quando viene fuori che ha torto, allora il risentimento e la delusione sono tali che per forza bisogna escogitare qualcosa: un cavillo, un errore terminologico.

Come dicono a Roma: rosica! E allora il disagio è stato così forte che questo tizio si è innalzato a depositario della verità anche in settori e ambiti di cui non alcuna competenza: si parla di Jung ma lui che non ha nessuna nozione della psicologia pretendeva di sapere alla perfezione quello che intendeva dire il noto scienziato. Così sconfina in altri campi dopo aver ammonito noi astrologi di non sconfinare nel campo scientifico della ricerca. Questo post è intitolato "scienziati" vs astrologi. Ho volutamente utilizzato le virgolette sulla parola scienziati per riferirmi a quelli che si atteggiano a tali ma che in realtà han solo un pezzo di carta e una montagna di pregiudizi. Non ho scritto astrologi vs scienziati perchè noi invece non cerchiamo di mettere in dubbio le loro teorizzazioni nemmeno quando sono sbagliate. Come dice Asimov: "sin dalla notte dei tempi, la scienza ha sempre dimostrato di avere torto". Sì è evoluta è cresciuta ma rimettendo in discussione tutto quanto ogni volta. In realtà il titolo potrebbe trarre in inganno, quasi come se gli astrologi non utilizzassero gli strumenti della scienza per le loro ricerche e osservazioni. Non esiste una reale separazione tra scienziati e astrologi: entrambi ricerchiamo la verità attraverso gli strumenti della scienza quando è possibile; ma i primi si ergono a giudici per "marcare" il territorio. In fin dei conti discendiamo dalle scimmie...

Siamo simili a loro in due occasioni: quando vogliamo marcare il territorio e quando vogliamo andare in bagno...

Le chiacchiere stanno a zero e impari il rispetto per il sapere del prossimo. C'è sempre da imparare da qualcuno...

Questi sono i pregi che secondo me dovrebbe avere un buon ricercatore:
1) mai cominciare una ricerca o una discussione facendosi guidare dai propri sentimenti
2) mai credere di essere arrivati in cima
3) mai credere che il nostro interlocutore ne sa meno di noi
4) tutti hanno da imparare da tutti
5) la scienza non può spiegare tutto ma nemmeno porsi questo limite
6) coerenza nell'applicare la logica alle cose e alle persone
7) elasticità mentale
8) imparzialità
9) giudicare sulla base dei fatti e non sulla base delle teorizzazioni
10) una teorizzazione fallace non necessariamente nega le osservazioni empiriche
11) umiltà
12) educazione e rispetto

Dodici regole come dodici segni zodiacali.


Giuseppe Galeota



Giusto, bisognerebbe giudicare sulla base dei fatti, ma dove sono i fatti?

Dove sono le statistiche di Discepolo?

A me sembra che Discepolo ti abbia chiesto di fare un atto di fede, tu devi credere ai risultati delle sue statistiche, sebbene tu non li abbia mai visti.

Sei un campione di ipocrisia, vergognati!


14 commenti:

Anonimo ha detto...

Al Rami commenta il tema natale di Gheddafi senza nemmeno conoscere con esattezza la data di nascita del colonnello (nessuno la conosce) incredibile!!

Anonimo ha detto...

Anonimo vigliacco, sei tu che non capisci la grandezza di questi astrologi, perché sei solo uno sconosciuto invidioso delle persone di successo. Rimarrai per sempre una mezza calzetta, ed un teppista, perché non tutti possono fare i gol alla Maradona.

Ma che vuoi che importi una data di nascita? Noi astrologi attivi, possiamo fare statistiche senza i dati, ed interpretare gli oroscopi senza le date di nascita o con dei dati di nascita sbagliati.

Ci vuole un po' di elasticità.

Marco Celada ha persino elaborato un metodo che permette di calcolare l'orario di nascita con precisione al secondo.

Al Rami ha fatto oltre 8000 oroscopi senza sbagliarne mai uno.

L'astrologia attiva è infallibile.

Zio Beppe

Anonimo ha detto...

Io sono un campione di vigliaccheria e mi piace fare il parassita e criticare i post degli altri. E che cè di male? L'istinto di sopravvivere mi dice che devo fare così e senza di loro io muoio sarei una nullità. Faccio la sciampista e sono una pettegola che sta per scoppiare perchè muore d'invidia per il successo degli altri e approfitto ad andare negli altri forum a offendere e poi venire qui a ridere. Sono contento di trovarmi qui in questo bellissismo gruppo perche cosi nn mi sento solo e sono contento che ci stanno tantissimi altri come me e possiamo ridere e fare tanti scherzi.

Anonimo ha detto...

ROGNA DEMODETTICA

alias Demodicosi sostenuta da Demodex canis Rappresenta una delle più comuni malattie parassitarie della cute del cane, rara nel gatto. Gli acari adulti si localizzano nei follicoli piliferi, nelle ghiandole sebacee e nelle ghiandole sudoripare apocrine dell'ospite, gli acari femmina depongono le uova nei follicoli e nelle ghiandole, le uova si schiudono e compaiono le larve a sei arti ,come ormai sappiamo le larve si trasformano in ninfe a otto arti ( siamo sempre nei follicoli e nelle ghiandole) e quest'ultime si trasformano in adulti a otto arti, anche per loro la trasmissione ad un ospite sano è per contatto diretto. La durata del ciclo va dai 20 a 35 giorni.
La demodicosi è una malattia estremamente rara negli adulti anche se può comparire ad ogni età, la ritroviamo però sui cuccioli appena nati trasmessa a loro dalla madre infestata, subito dopo la nascita. E' un discorso legato alla maggiore sensibilità dei cuccioli, soprattutto Doberman, Pinscher e Shar-pei e a causa della predisposizione ereditaria alla malattia, le femmine che hanno contratto la malattia o che hanno partorito cuccioli con demodicosi dovrebbero essere escluse dalla riproduzione. Anche in questo caso gli acari Demodex sono ospiti-specifici.
Dal punto di vista clinico riconosciamo due forme, una localizzata e una generalizzata.
Nella forma localizzata possiamo riscontrare chiazze rotondeggianti con scaglie sottili ed eritema (alone rossastro), soprattutto sulla testa e sulle estremità, il prurito è modesto o assente.
Nella forma generalizzata si instaura una dermatite cronica con lichenificazione (ispessimento dell'epidermide con screpolature, si ha una iperpigmentazione) e desquamazione con formazione di croste e alopecia (mancanza di pelo) in seguito al grattamento.

Come avete visto quando si parla di acari prima di iniziare un qualsiasi trattamento bisogna identificarne accuratamente la specie e quindi il vostro vet si attiverà per risolvere il problema in maniera mirata. Ad eccezione del Demodex (si trasmette unicamente dalla madre ai cuccioli nelle prime 48-72 ore di vita) il trattamento dovrà estendersi anche ai soggetti venuti a contatto con animali parassitati. Per quanto concerne l'ambiente domestico la bonifica è utile nel caso dell'Otodectes e Cheyletiella in quanto possono sopravvivere al di fuori dell'ospite per diversi giorni ma per quanto riguarda il Sarcoptes scabiei, il Notoedres e il Demodex , visto il loro ciclo biologico, la bonifica ambientale non sempre può essere garantita.

Anonimo ha detto...

ROGNA NOTOEDRICA:


La scabbia canina è sostenuta da acari del genere Sarcoptes scabiei mentre quella felina da Notoedres cati ( è relativamente poco frequente), entrambi presentano un ciclo biologico simile che differisce di poco nella durata ( 17-21 gg per S.scabiei e 14-21 gg per N.cati). Gli acari adulti si accoppiano nella cute scavando cunicoli, le femmine gravide depongono le uova nei cunicoli praticati nell'epidermide,le uova si schiudono e fuoriescono le larve. Le larve possono rimanere localizzate nei cunicoli epidermici o vagare nella cute trasformandosi poi in ninfe e quindi adulti aspettando il povero sventurato che voleva fare solo un po di conoscenza annusando qua e là. La rogna sarcoptica nel cane è una malattia intensamente prurignosa (si grattano si grattano e si rigrattano!) e si può trasmettere anche alle persone che sono in stretto contatto con animali infetti (attenzione a papule prurignose sulle braccia e sul tronco!) Le lesioni nei nostri cani ,dopo l'avvenuto contatto, compaiono rapidamente e ben presto in seguito al grattamento evolvono a papule-croste ed escoriazioni.Non è infrequente che associato al prurito si possa avere una perdita di peso corporeo proprio per lo stress che determina la notevole sensazione di disagio. La rogna notoedrica si presenta con lesioni più piccole papulari) a rapida disseminazione , lo stesso prurignose che si localizzano principalmente sui padiglioni auricolari, testa, collo e delle volte zona perineale ed estremità. Anche per loro l'esito del grattamento porta a croste, scaglie ed escoriazioni alopeciche.
E' una malattia altamente contagiosa legata a condizioni igeniche precarie, non legata all'età del gatto e che raramente viene trasmessa all'uomo al cane e al coniglio.

Anonimo ha detto...

ACARI:


Iniziamo con l'acaro della forfora Cheyletiella spp. responsabile della CHEYLETIELLOSI. Partiamo come al solito dal ciclo biologico.
Gli acari adulti si accoppiano e si nutrono sulla cute, gli acari femmina depongono le uova sui peli da cui, in seguito alla schiusa, usciranno le larve ,queste si trasformeranno in ninfe sull'ospite e sempre sull'ospite diventeranno adulte. Da questo momento potranno trasmettersi ad un altro soggetto sano mediante il contatto diretto, anche se la trasmissione può essere mediata da mosche, pulci e pidocchi. Vediamo come si manifesta.
Bisogna dire prima di tutto che la malattia è molto contagiosa e in particolar modo nei soggetti giovani. Nel gatto si nota un aumento della produzione di forfora (tipiche sono le zone del tronco, treno posteriore, collo) con comparsa di piccole croste e papule, il prurito in questo caso è variabile. Nel cane si evidenzia pelo opaco, anche per lui forfora e (ma non sempre) tipiche papule sull'addome (le papule si possono osservare anche nelle persone che sono state in contatto con animali infetti). In ultimo è utile ricordare che gli acari responsabile della Cheyletiellosi sono ospiti-specifici e cioè la C. yasguri colpisce prevalentemente il cane e la C. Blakei si ritrova in particolar modo nel gatto a pelo lungo.

Altro acaro di frequente riscontro clinico è Otodectes cynotis responsabile della OTOCARIASI:
L'infestazione da acari nell'orecchio( altamente contagiosa !) è tipica sia del cane che del gatto. Gli acari adulti in questo caso vivono nel canale auricolare esterno,gli acari femmina depongono le uova e da qui dopo la schiusa compaiono le larve che, sempre nel canale auricolare ,si trasformano in ninfe e poi in adulti pronti a trasmettersi, per contatto diretto, ad un animale sano. Da un punto di vista sintomatologico l'infestazione acuta è evidenziabile con scuotimenti della testa e grattamento associato al prurito che può essere determinato, sia da un azione meccanica del parassita ma anche da fenomeni allergici.
In seguito a questi eventi l'otocariasi è sempre associata ad una otite esterna che si manifesta con la produzione di un cerume marrone scuro e quasi sempre (per il trauma autoindotto) con fenomeni di dermatiti che portano alla formazione di croste, scaglie ed erosioni che si estendono dalle orecchie fino alla testa e al collo.

Anonimo ha detto...

PEDICULOSI:


I pidocchi che colpiscono il cane sono il Trichodectes canis (pidocchio pungitore) e il Linognathus setosus (pidocchio succhiatore) mentre nel gatto è importante solo Felicola subrostratus (pidocchio pungitore). Anche i pidocchi adulti si accoppiano e si nutrono sull'ospite, le femmine depongono le uova che rimangono adese ai peli (lendini), le uova si trasformano in ninfe e sempre sull'ospite, le ninfe si trasformano in adulti attraverso diversi stadi evolutivi .Quindi l'infestazione si trasmette mediante il contatto diretto soggetto sano - soggetto infestato, oppure indirettamente tramite l'utilizzo di spazzole e pettini contaminati. I limiti estremi del ciclo biologico vanno da 14 a 21 giorni.
Anche in questo caso il trattamento diretto della parassitosi prevede l'utilizzo di prodotti insetticidi e ricordatevi che devono essere trattati tutti i soggetti venuti a contatto con gli animali parassitati, con ripetizione del trattamento dopo 2-3 settimane. Per quanto riguarda l'ambiente siamo più tranquilli, visto che i pidocchi non sopravvivono più di 2-3 giorni al di fuori dell'ospite.
I pidocchi sono legati soprattutto a condizioni igieniche precarie e colpiscono generalmente soggetti giovani, il sintomo principale è il prurito, si può evidenziare ancora un forte odore acre, il mantello opaco, la presenza di scaglie e se guardate bene vedrete i lendini appesi ai peli.

Anonimo ha detto...

PULICOSI

(Ctenocephalides canis e Ctenocefalides felis) e per capirci qualcosa cerchiamo di scoprire come e dove vivono le pulci , come si riproducono , le loro tappe evolutive in parole povere il ciclo biologico. La durata media del ciclo biologico va dai 21 ai 28 giorni e riconosciamo come limiti estremi dai 12 a 180 giorni.
Le pulci adulte vivono, si nutrono e si accoppiano sull'ospite e sempre sui nostri amici depositano le uova che si disperderanno nell'ambiente dando origine alle larve.
Le larve (siamo quindi al di fuori dell'ospite) per sopravvivere costruiscono attorno a se stesse il bozzolo, passano lo stadio di pupa e una volta adulte usciranno dal bozzolo e andranno alla ricerca di un nuovo ospite. Detto questo appare chiaro che per controllare il problema dobbiamo agire su sue fronti, sia direttamente sull'animale ma anche indirettamente sull'ambiente, infatti le forme adulte presenti sul cane e sul gatto sono una quota minima, inferiore al 5% rispetto alla carica totale, mentre il 95% ed oltre è rappresentato dalle forme immature presenti nell'ambiente.
Due parole per quanto riguarda le manifestazioni cliniche.
L'infestazione da pulci non va mai sottovalutata (soprattutto nei cuccioli e nei gattini dove può dare, se massiva, anemie in alcuni casi anche gravi) in generale si può riscontrare, variazione del comportamento, vi è mai capitato di vedere il vostro animale fare un balzo inaspettato? O magari di mettersi a correre senza ragione? Beh quasi sicuramente c'è lo "zampino" della pulce! Le pulci ancora possono dare fenomeni allergici in seguito al loro morso e anche forme di dermatiti, in quanto il cane grattandosi (le zone interessate maggiormente sono il dorso l'addome ventrale e il collo) si lesiona la pelle con successiva perdita di pelo (notate se il pelo rimasto è spezzato), dalla pulce (ingerendola) il cane può prendersi la tenia (vi è mai capitato di vedere nelle feci dei chicchini piccoli bianchi simili al riso? Beh se li avete visti niente di grave si va dal veterinario che vi darà il prodotto giusto per risolvere il problema.) Per quanto riguarda il trattamento diretto sicuramente esistono prodotti molto efficaci e a lunga protezione di cui sarete sicuramente a conoscenza rimandandovi in ogni caso al vostro veterinario che saprà ben consigliarvi. Vorrei soffermarmi un po sul controllo indiretto. cioè su come dobbiamo agire nell'ambiente evitando cosi risultati transitori seguiti da inevitabili reinfestazioni.
Il punto di partenza è la casa dove vivono i nostri amici e sicuramente le misure di controllo più efficaci sono quelle meccaniche come ad esempio:

Astromauh ha detto...

Al Rami, se vuoi farmi delle domande devi firmarti, altrimenti cancellerò i tuoi post come ho appena fatto.

Astromauh ha detto...

Non ho cancellato gli altri tuoi post, perchè mi fa piacere, che i motori di ricerca, associno il tuo nome ai pidocchi e alle zecche.

Anonimo ha detto...

Hai trovato il modo per avere molte visualizzazioni scrivi cazzate per divertire le persone e vogliono vedere come va a finire. Zio Beppe alias Astromau che si scrive da solo. Tu cancelli perchè vuoi che Alrami ti risponde e invece non ti pensa perche ha di meglio da fare e io invece mi diverto a prenderti per culo perche sei vigliacco e pure se cancelli nn fa niente perche a me mi piace che leggi i messaggi e ti fai la schiuma alla bocca per la rabbia perche dico il vero. ha ha ha Alrami si sono io pure zio Beppe e pure Astromau. Dai motori di ricerca si associa il nome ma poi leggono e vedono che sei tu pidocchio. Ha ha ha ed non lo puoi negare perche lo vedono tutti o no????
Se tu non rispetti nessuno ti rispetta scemo!

Anonimo ha detto...

Al Rami è facilmente sgamabile, bisogna ammetterlo :D

Astromauh ha detto...

Si certo, Zio Beppe sono io.

E' evidente, cosi' come è evidente chi è l'autore di questo messaggio.

Insulti gli scienziati che non considerano i fatti, ma ritieni lecito che qualcuno i fatti se li inventi.

Ma non ti vergogni?

Anonimo ha detto...

Dillo a lui se si vergogna nn a me scemo! ah ha ha
Mi piace che cosi le persone vedono come ragioni ha ha ha