Alfredo Rampi, detto Alfredino (Roma, 11 aprile 1975 – Vermicino, 13 giugno 1981), fu la vittima di un incidente che ebbe grande risalto nella cronaca italiana dei primi anni '80.
Alfredino è morto in un giorno diverso dal compleanno, e questa è la prova i-n-c-o-n-t-r-o-v-e-r-t-i-b-i-l-e che le regole dell'astrologia attiva sono una bufala.
Come non va bene?
Ho fatto la stessa cosa che fanno da sempre i seguaci di Ciro Discepolo, ho notato un caso in armonia con la mia tesi, e quindi lo cito, a dimostrazione della validità della mia tesi.
Ho citato il caso di Alfredino perché qualcuno ha citato quello di questa bambina indiana morta anche lei in circostanze analoghe finendo in un pozzo, ma mi sarebbe bastato citare le date di nascita e di morte delle persone della mia famiglia, per confutare le teorie di Discepolo, perché anche i miei familiari non sono morti nel giorno del loro compleanno. Cosi' come avrei potuto citare i familiari di Discepolo, morti anche loro in giorni diversi dal compleanno.
Mi sembra evidente che questo modo di procedere non vada bene, perché non si può prendere la morte di una singola persona, per dimostrare che le tesi di Discepolo sono corrette o sbagliate.
Discepolo dice che il giorno del compleanno è un giorno in cui si muore più
frequentemente.
Per verificare se ciò che dice è vero o è falso, non ci si può basare su qualche caso, ma è indispensabile
calcolare una frequenza, e questo è possibile farlo solo avendo un gran numero di casi a disposizione.
Se Discepolo dicesse che si muore sempre nel giorno del compleanno, non occorrerebbe calcolare una frequenza, perché basterebbe un singolo caso per confermare o confutare le sue tesi.
Discepolo però, non dice che si muore sempre nel giorno del compleanno, ma che in questo giorno si muore più frequentemente del previsto, per cui l'unico metodo per verificare se ha ragione è quello di calcolare questa frequenza.
A quanto pare però, queste cose non sono chiare ai seguaci del guru-astrologo, che ogni volta che vengono a conoscenza di qualcuno morto nel giorno del compleanno, prontamente citano questa morte pensando cosi' di portare una ulteriore dimostrazione delle teorie del maestro.
Ma questo modo di procedere è errato, perché si muore legittimamente anche nel giorno del compleanno, che è uno dei 365 giorni dell'anno, per cui se abbiamo notizia di qualcuno morto nel giorno del compleanno, questo non ci permette di convalidare le teorie di Discepolo.
I seguaci di Discepolo potrebbero citare 10, 100, 1000, 10000 casi di persone morte nel giorno del loro compleanno, senza aggiungere un'unghia di credibilità alle teorie del maestro.
Un mio amico che non ha mai sentito parlare di Ciro Discepolo, e che non è interessato all'astrologia, qualche tempo fa mi ha raccontato che trovandosi in un cimitero, ha notato che sulle tombe molto spesso, la data di morte coincideva con quella del compleanno.
Lo studio statistico dei ricercatori svizzeri smentisce il racconto del mio amico, perché il leggerissimo eccesso di morti da loro riscontrato nel giorno del compleanno, non può essere rilevato passeggiando in un cimitero.
Ci sono due possibili spiegazioni del racconto del mio amico.
Potrebbe trattarsi di un caso, il mio amico ha visitato una sezione del cimitero in cui per puro caso, c'erano diverse tombe che indicavano delle persone morte nel giorno del loro compleanno. La frequenza calcolata su oltre due milioni di soggetti, non deve essere rispettata in ogni singolo campione di 100 morti, ma può variare in modo casuale.
Tuttavia non credo che sia questa la spiegazione del racconto del mio amico, perché credo che la spiegazione della sua esperienza sia di natura psicologica.
Se su una tomba notiamo che il giorno della morte coincide con quello della nascita, questo ci rimane impresso, perché si tratta di una cosa "strana", mentre in tutti i casi in cui non si verifica questa coincidenza, il nostro cervello non registra nulla di particolare, per cui tendiamo a dimenticarcene.
In altre parole, la nostra memoria funzionerebbe in modo selettivo, facendoci ricordare meglio le morti avvenute nel giorno del compleanno, e facendoci invece dimenticare quelle avvenute in un giorno diverso.
Quelli del CICAP dicono che la memoria selettiva sarebbe alla base del successo dell'astrologia.
Secondo loro, i clienti degli astrologi tenderebbero a ricordarsi meglio delle previsioni azzeccate, e a dimenticarsi di quelle che non si sono verificate.
Credo che qualcosa di analogo si verifichi anche con questa questione delle morti del compleanno.
Se io dicessi che in realtà si muore molto più frequentemente il 145° giorno dopo il compleanno,
chi sarebbe in grado di verificare questa mia affermazione?
Calcolare qual è la data che segue di 145 giorni il 15 marzo, è un calcolo che difficilmente si riesce a fare a mente, e quindi anche se fosse vera questa regola del 145° giorno, nessuno sarebbe in grado di accorgersene.
La data del compleanno è invece l'unica data che ci può rimanere impressa, ed è per questo che se casualmente avviene una morte proprio nel giorno del compleanno, ce ne ricordiamo.