Roma, 8 settembre 2040 ore 11:10 (UT)
Secondo Editor, l'ICP sarebbe sbagliato da un punto di vista astronomico.
Non è vero, non c'è nulla di sbagliato nella maniera in cui viene calcolato.
L'ICP è dato dalla somma delle distanze reciproche dei pianeti lenti da Giove a Plutone.
Le coppie di pianeti considerati sono:
Giove-Saturno, Giove-Urano, Giove-Nettuno, Giove-Plutone
Saturno-Urano, Saturno-Nettuno, Saturno-Plutone
Urano-Nettuno, Urano-Plutone
Nettuno-Plutone
Per ciascuna di queste 10 coppie di pianeti, viene calcolata la distanza in longitudine eclittica che può variare da 0° a 180°. La somma di questi valori calcolati per il 1 gennaio di ogni anno, è il valore dell'ICP per quell'anno.
Per cui quando i pianeti sono concentrati in una parte dello zodiaco, l'ICP è basso, mentre è alto quando i pianeti sono distribuiti più uniformemente nello zodiaco.
La teoria astrologica di base sarebbe che ad un indice basso corrisponderebbero dei periodi di crisi e ad un indice alto periodi di distensione.
Ma cosa ci sarebbe di astronomicamente sbagliato?
Forse il fatto che invece di utilizzare la vera distanza angolare dei pianeti, viene utilizzata la longitudine eclittica?
Supponi che i pianeti nell'immagine contribuiscono a creare l'ICP (non è cosi' perché l'ICP riguarda soltanto i pianeti lenti), sia se consideri le vere distanze angolari tra i pianeti, sia se consideri la loro distanza in longitudine eclittica, ottieni più o meno lo stesso risultato. Questo succede perché i pianeti non si discostano mai molto dall'eclittica con la sola eccezione di Plutone.
Ma anche Plutone non ribalterebbe il valore dell'ICP, se venisse considerata la sua posizione effettiva invece della sua proiezione sull'eclittica, come usiamo fare noi astrologi.
Si tratta comunque di un allineamento parziale.
Un allineamento più preciso si verifica quando c'è l'eclissi, in questi casi l'allineamento è cosi' perfetto che la Terra proietta la sua ombra sulla Luna e noi la vediamo oscurarsi.
L'eclissi di Luna si verifica comunque durante la Luna Piena, è una Luna Piena come le altre, soltanto un po' più precisa.
Il ciclo Sole-Luna è dato dalle sue fasi, Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena, Ultimo Quarto.
Non è che quando non ci sono le eclissi non si possa dire in che fase del ciclo ci si trova.
Ci sono degli astrologi che attribuiscono alle eclissi uno speciale significato astrologico, ma questo è un altro discorso che non ci interessa adesso che stiamo parlando dei cicli planetari.
Forse sarebbe leggermente inesatto prendere come data per il calcolo il primo gennaio di ciascun anno. Perché la Terra ogni anno, alla stessa data torna più o meno nella stessa posizione della sua orbita, per cui i pianeti vengono visti prospetticamente da questa posizione, e questo in qualche modo falsa l'ICP. Voglio dire, che se immaginiamo di poter fermare i pianeti, mantenendo fissa la loro posizione eliocentrica, l'ICP calcolato per il 1 gennaio, sarebbe leggermente diverso da quello calcolato per il 1 luglio. Ma credo che siano delle differenze trascurabili, e che poco hanno a che fare con la finalità dell'ICP.
Anche un ICP calcolato con le posizioni eliocentriche dei pianeti, darebbe più o meno gli stessi valori di quello ottenuto con le posizioni geocentriche. Forse il motivo per cui Barbault ed altri preferiscono calcolare l'ICP con le posizioni geocentriche, dipende soltanto dal fatto che le effemeridi geocentriche sono maggiormente reperibili. Ad ogni modo, non ci sono grosse differenze tra i due indici (eliocentrico-geocentrico).
Quello che mi sembra che Editor non abbia compreso bene, è che qualsiasi coppia di pianeti lenti, vogliamo considerare, la loro distanza reciproca varierà sempre ciclicamente da 0° a 180°.
Poco importa se in realtà la distanza reciproca dei pianeti non è quasi mai zero, e non è quasi mai 180°, perché le occultazioni (allineamenti perfetti) dei pianeti sono rarissime. Il dato fondamentale che viene preso in considerazione, è il variare ciclico della distanza dei pianeti da 0° a 180°.
Ho visto che sul sito di Armonics sono stati pubblicati e commentati un paio dei mie grafici. Ben fatto! I grafici sono a disposizione di tutti, non c'è il copyright, chi vuole inserirli nel suo blog o nel suo sito può farlo liberamente.
Trovo interessante il piccolo esperimento fatto da Grazia Bordoni, che è andata a verificare l'ICP per due anni particolarmente importanti, quello della scoperta dell'america e quello della rivoluzione francese.
Ma prima di esprimere un giudizio sulla validità di questo indice, bisognerebbe verificare se c'è o meno corrispondenza tra l'indice e moltissimi eventi storici.
Io non ho una opinione definitiva sull'ICP, proprio perché non ho provato a fare delle verifiche, perché non sono un esperto di storia, ed amo anche poco la materia.
Il fatto che la mia collega sia andata a verificare subito l'indice per queste date, conferma quanto dicevo nei commenti di questo altro post, ossia che sul web non si trovano facilmente dei grafici come quelli fatti da me, e deve essere questo il motivo, per cui questa piccola verifica l'ha fatta soltanto adesso.
Forse il fatto che invece di utilizzare la vera distanza angolare dei pianeti, viene utilizzata la longitudine eclittica?
Supponi che i pianeti nell'immagine contribuiscono a creare l'ICP (non è cosi' perché l'ICP riguarda soltanto i pianeti lenti), sia se consideri le vere distanze angolari tra i pianeti, sia se consideri la loro distanza in longitudine eclittica, ottieni più o meno lo stesso risultato. Questo succede perché i pianeti non si discostano mai molto dall'eclittica con la sola eccezione di Plutone.
Ma anche Plutone non ribalterebbe il valore dell'ICP, se venisse considerata la sua posizione effettiva invece della sua proiezione sull'eclittica, come usiamo fare noi astrologi.
La distanza angolare vera tra Saturno e la Luna, è quella indicata dalla linea rosa, che va dal centro di Saturno al centro della Luna. La distanza che invece viene comunemente considerata in astrologia è quella porzione di eclittica (linea rossa), delimitata dalle linee verdi (latitudine eclittica).
Per prima cosa notiamo che tra le due distanze non c'è molta differenza, anche se ci sarebbe una maggiore differenza, se Saturno invece di avere una latitudine eclittica positiva, ossia invece di trovarsi sopra la linea dell'eclittica, avesse una latitudine eclittica negativa.
Nel giro di qualche ora, la Luna avanzerà in direzione di Saturno, per cui la differenza in longitudine eclittica tra i due corpi diventerà zero, ma la Luna non passerà esattamente sopra Saturno occultandolo, per cui se consideriamo la distanza vera tra Saturno e la Luna, lo zero non si verifica.
Naturalmente se pensiamo alle forze gravitazionali, un allineamento stretto tra i pianeti, inteso come distanza angolare tra le loro posizioni viste dalla Terra, dovrebbe avere delle implicazioni maggiori di un allineamento solo approssimativo. E può darsi che questo valga anche per l'astrologia. Però se vogliamo studiare i cicli planetari, è molto più comodo considerare la differenza delle longitudini eclittiche dei pianeti. Diciamo che considerare la sola longitudine eclittica è un metodo semplificato, che torna comodo perché comunque non ci sono grosse differenze nelle distanze calcolate in un modo o nell'altro.
Il primo ciclo planetario è quello Sole-Luna. Ogni mese si allineano Sole-Terra-Luna quando c'è la Luna Piena. E' proprio in virtù di questo allineamento che vediamo la faccia che la Luna ci rivolge completamente illuminata dal Sole.
Si tratta comunque di un allineamento parziale.
Un allineamento più preciso si verifica quando c'è l'eclissi, in questi casi l'allineamento è cosi' perfetto che la Terra proietta la sua ombra sulla Luna e noi la vediamo oscurarsi.
L'eclissi di Luna si verifica comunque durante la Luna Piena, è una Luna Piena come le altre, soltanto un po' più precisa.
Il ciclo Sole-Luna è dato dalle sue fasi, Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena, Ultimo Quarto.
Non è che quando non ci sono le eclissi non si possa dire in che fase del ciclo ci si trova.
Ci sono degli astrologi che attribuiscono alle eclissi uno speciale significato astrologico, ma questo è un altro discorso che non ci interessa adesso che stiamo parlando dei cicli planetari.
Forse sarebbe leggermente inesatto prendere come data per il calcolo il primo gennaio di ciascun anno. Perché la Terra ogni anno, alla stessa data torna più o meno nella stessa posizione della sua orbita, per cui i pianeti vengono visti prospetticamente da questa posizione, e questo in qualche modo falsa l'ICP. Voglio dire, che se immaginiamo di poter fermare i pianeti, mantenendo fissa la loro posizione eliocentrica, l'ICP calcolato per il 1 gennaio, sarebbe leggermente diverso da quello calcolato per il 1 luglio. Ma credo che siano delle differenze trascurabili, e che poco hanno a che fare con la finalità dell'ICP.
Anche un ICP calcolato con le posizioni eliocentriche dei pianeti, darebbe più o meno gli stessi valori di quello ottenuto con le posizioni geocentriche. Forse il motivo per cui Barbault ed altri preferiscono calcolare l'ICP con le posizioni geocentriche, dipende soltanto dal fatto che le effemeridi geocentriche sono maggiormente reperibili. Ad ogni modo, non ci sono grosse differenze tra i due indici (eliocentrico-geocentrico).
Quello che mi sembra che Editor non abbia compreso bene, è che qualsiasi coppia di pianeti lenti, vogliamo considerare, la loro distanza reciproca varierà sempre ciclicamente da 0° a 180°.
Poco importa se in realtà la distanza reciproca dei pianeti non è quasi mai zero, e non è quasi mai 180°, perché le occultazioni (allineamenti perfetti) dei pianeti sono rarissime. Il dato fondamentale che viene preso in considerazione, è il variare ciclico della distanza dei pianeti da 0° a 180°.
La Luna manca Saturno, ma questa è comunque una congiunzione Luna-Saturno
Ho visto che sul sito di Armonics sono stati pubblicati e commentati un paio dei mie grafici. Ben fatto! I grafici sono a disposizione di tutti, non c'è il copyright, chi vuole inserirli nel suo blog o nel suo sito può farlo liberamente.
Trovo interessante il piccolo esperimento fatto da Grazia Bordoni, che è andata a verificare l'ICP per due anni particolarmente importanti, quello della scoperta dell'america e quello della rivoluzione francese.
Ma prima di esprimere un giudizio sulla validità di questo indice, bisognerebbe verificare se c'è o meno corrispondenza tra l'indice e moltissimi eventi storici.
Io non ho una opinione definitiva sull'ICP, proprio perché non ho provato a fare delle verifiche, perché non sono un esperto di storia, ed amo anche poco la materia.
Il fatto che la mia collega sia andata a verificare subito l'indice per queste date, conferma quanto dicevo nei commenti di questo altro post, ossia che sul web non si trovano facilmente dei grafici come quelli fatti da me, e deve essere questo il motivo, per cui questa piccola verifica l'ha fatta soltanto adesso.