Vi siete mai chiesti quale dovrebbe essere il numero di soggetti necessario per poter fare una statistica astrologica?
Credo che molti astrologi pensino che siano sufficienti qualche centinaio di soggetti per poter fare una statistica astrologica attendibile, ma le cose non stanno affatto così.
Per prima cosa bisognerebbe comprendere che qualsiasi influsso astrologico si cerchi di dimostrare per mezzo di una statistica, ammesso che questo influsso astrologico esista realmente, non potrà comunque essere molto evidente.
Supponiamo ad esempio che le donne dell'Ariete sposino gli uomini del Leone più frequentemente della media, secondo voi, se questo fosse vero, qual è la percentuale di matrimoni in più della media che potremmo aspettarci per questa particolare combinazione di segni?
Possiamo ad esempio aspettarci che queste coppie siano il 30% in più del previsto?
No, non possiamo farlo, perché se così fosse l'astrologia non verrebbe considerata una pseudo scienza, perché i suoi effetti sarebbero evidenti a tutti.
E' molto più ragionevole pensare che ammesso che esista realmente una tendenza delle donne dell'Ariete a sposare degli uomini del Leone, il numero delle coppie di questo tipo possa essere forse l'1% in più del previsto.
Ma quanto più è piccola la grandezza di un influsso che vorremmo dimostrare, tanto più grande deve essere il numero dei casi che dobbiamo considerare, se il nostro scopo è quello di dimostrarne l'esistenza.
Ad esempio, qualche tempo fa avevo fatto una statistica astrologica su qualche centinaia di condannati alla pena capitale nello stato del Texas, al fine di verificare se la data della loro esecuzione era prossima a quella del loro compleanno. L'esito di questa statistica è stato negativo, sebbene ci fossero un paio di condannati in più che sono stati giustiziati nel periodo del compleanno, questo era troppo poco per concludere che esiste un nesso tra la data di nascita e il giorno dell'esecuzione, anche nel caso che questo sia vero (cosa in cui non credo).
Però, se avessi utilizzato gli stessi soggetti per verificare se esiste una correlazione fra la razza di queste persone e la pena capitale, questa correlazione l'avrei sicuramente trovata, perché la maggior parte dei condannati a morte erano persone di colore o ispanici, in una misura che non rispecchia affatto la distribuzione delle razze della popolazione dei cittadini del Texas.
E' molto più probabile che a finire sulla sedia elettrica sia un uomo di colore piuttosto che un uomo di razza bianca. Magari ci si potrebbe chiedere come mai avvenga questo, sono le persone di colore che commettono dei reati gravi più spesso dei bianchi? Oppure è il pregiudizio nei confronti delle persone di colore che fa si che essi vengono condannati molto più spesso dei bianchi alla pena capitale?
Questo non lo so, ed esula dal discorso che volevo fare. Volevo solo spiegare che lo stesso numero di soggetti se viene utilizzato per una statistica di tipo non astrologico appare più che sufficiente per dimostrare l'esistenza di una correlazione, mentre non lo è per una statistica di tipo astrologico, dove dobbiamo aspettarci che se pure un presunto effetto esiste realmente, abbia comunque una portata molto limitata che lo rende difficile da rilevare per mezzo di una statistica.
Nella sua pseudo statistica sull'eredità astrale, Discepolo aveva trovato circa un 30% in più del previsto di figli che secondo lui avevano come ascendente il segno solare del padre. Questa percentuale, il 30% in più, è assolutamente incredibile, ed infatti non era vero.
Nessun effetto astrologico, anche ammesso che esista realmente, può avere una simile portata, differenze percentuali del 30, del 20 e del 10 per cento, sono assolutamente inverosimili, e debbono fare immediatamente pensare ad una truffa o ad un errore.
Se è verosimile che coloro che si ammalano di cancro al polmone siano nel 90% dei casi dei fumatori, non è verosimile che quelli del segno dei Gemelli che si ammalano di cancro al polmone siamo il 2% in più di quello che dovrebbero.
Con questo non sto dicendo che gli effetti astrologici siano di scarsa importanza, ma che è di scarsa importanza una singola configurazione astrologica, se viene analizzata singolarmente, senza tener conto dell'insieme del tema natale.
C'è chi se la prende con gli astrologi segno-solari, ossia con quelli che fanno delle previsioni generalizzate per tutti gli appartenenti ai vari segni zodiacali. Giusto, anche se la posizione del Sole nei segni zodiacali è probabilmente una delle configurazioni più importanti, se questa configurazione viene presa singolarmente, non è così importante come molti credono.
Ho notato però, che questi stessi astrologi che condannano l'astrologia segno-solare, molto spesso non si rendono conto che se il segno di nascita non è poi così importante, non lo sono nemmeno altri fattori astrologici come potrebbe essere una quadratura Venere-Marte, o qualsiasi altra cosa, se presa isolatamente.
Ogni singolo item astrologico, conta effettivamente qualcosa, però il suo effetto si può comprendere analizzando il tema natale nel suo insieme, e tenendo conto della realtà di ogni singola persona anche da un punto di vista non-astrologico, perché l'astrologia non è l'unica variabile in gioco nel determinare il destino di una persona.
Per cui, quando si fa una statistica, anche se presumibilmente esiste un effetto della quadratura Venere-Marte, è molto difficile dimostrare la sua esistenza, perché è solo uno dei tanti fattori in gioco, ed il suo effetto viene reso molto poco evidente da tutto il resto.
Insomma, tutto questo mio lungo discorso, era solo per dire che se si vogliono fare delle statistiche astrologiche occorre una gran mole di dati, considerando che in astrologia a differenza di altri campi, l'importanza di un singolo fattore è estremamente debole.
Ma un'altra cosa di cui gli astrologi, o anche le persone in generale non si rendono ben conto, è l'esistenza del caso.
In realtà nemmeno io credo nell'esistenza del caso. Secondo la fisica quantistica il caso esisterebbe, ma personalmente di questo non sono affatto convinto, non perché io neghi l'esistenza dei fenomeni quantistici, ma perché penso che sia errata l'interpretazione che se ne da.
Sono più propenso a credere che il principio di indeterminazione di Heisenberg più che voler dire che esistono delle cose veramente indeterminate e casuali, voglia dire che ci sono delle cose che appaiono come casuali ai nostri occhi, ma che non lo siano realmente.
A qualcuno potrebbe sembrare un caso che la pallina della roulette si fermi su un numero invece che su un altro, ma in realtà il numero su cui si ferma la pallina non è per nulla casuale, perché dipende dalla velocità e dalla direzione in cui è stata lanciata la pallina e dal movimento della ruota della roulette.
Se riuscissimo a determinare con esattezza la direzione e la velocità con cui viene lanciata la pallina, e tutti gli altri fattori in gioco, penso che riusciremmo anche a prevedere dove si fermerà.
Mi dicono che questo esempio non è pertinente, perché è vero che nel caso della pallina della roulette sarebbe teoricamente possibile prevedere dove si fermerà, ma che non sia così nel caso della fisica quantistica, in quanto ci sarebbero delle cose intrinsecamente indeterminabili.
Io però non ci credo, e penso che il principio di indeterminazione di Heisenberg andrebbe rinominato, e chiamato invece principio di indeterminabilità di Heisenberg.
A mio parere, è impossibile dimostrare che esistono delle cose intrinsecamente indeterminate, perché esiste una difficoltà ontologica per poterlo fare.
E' possibile dimostrare che ci siano delle cose che sono determinate da altre cose, ed è sul principio di causalità che si basa la fisica classica, ma non si può dimostrare il contrario, ossia non si può dimostrare che esistono delle cose che sono realmente indeterminate, ma solo che ci sono delle cose di cui non conosciamo da cosa sono determinate.
Mi conforta sapere che ci sono alcuni scienziati che la pensano come me, come faceva Einstein e Bohr che spiegava i fenomeni quantistici con l'esistenza di alcune variabili nascoste.
Io di fisica non so quasi nulla, però l'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste mi pare accettabile, mentre rifiuto a priori l'esistenza di cose realmente indeterminate, perché nel mondo macroscopico tutto funziona secondo il principio di causalità senza il quale non esisterebbe la scienza.
Ma se da un lato rifiuto di credere nell'esistenza del caso, da un altro lato esso è sicuramente presente nel nostro mondo, se definiamo caso tutto ciò che è dovuto a delle cause che non sono note. Per cui dove si fermerà la pallina della roulette è da interpretarsi come casuale, almeno fino a che, non ci sia qualcuno che riesca a prevederlo, tenendo conto di tutte le variabili che agiscono sulla pallina della roulette.
Invece, a quanto pare, ci sono molti astrologi che non ammettono l'esistenza di questo tipo di caso, quando si parla di statistiche astrologiche. Secondo questi astrologi se ad esempio hanno fatto una statistica astrologica su qualche centinaio di soggetti, ed è risultato che i Gemelli sono molto più numerosi dei Capricorno, tendono ad attribuire a questo fatto un significato che questo fatto non ha, perché non si rendono conto che se ripetessero la statistica con degli altri soggetti, potrebbe risultare l'esatto contrario di quello che hanno trovato la prima volta.
Per cercare di far comprendere meglio questo problema, ho scritto questa pagina:
In questa pagina potete inserire il numero di soggetti di una vostra statistica, e vedere il tipo di risultati che potreste ottenere per puro caso. Infatti, sebbene nella pagina compaiano i segni zodiacali, il funzionamento della pagina non ha nulla di astrologico, perché i risultati vengono attribuiti a ciascun segno zodiacale in modo del tutto casuale.
Se il numero dei soggetti è basso, le differenze tra un segno è l'altro sono molto evidenti. Per cui un astrologo se questi fossero i risultati di una sua statistica, sarebbe portato ad attribuire a queste differenze un significato.
Per cui se ad esempio si fosse procurato le date di nascita di 167 postini e avesse notato che i postini del segno dei Gemelli fossero il triplo dei postini del segno del Capricorno, sarebbe portato a concludere che il segno dei Gemelli favorisce il lavoro dei postini.
Questa pagina dimostra che così facendo commetterebbe un errore, perché se i postini dei Gemelli sono il triplo di quelli del Capricorno, questo non ha nulla a che fare con l'astrologia, ma è solo capitato che i soggetti Gemelli siano risultati molto più numerosi di quelli del Capricorno, per puro caso, perché ognuno di essi aveva la stessa probabilità di essere selezionato. Infatti il programma che fa funzionare la pagina attribuisce a ciascun soggetto la probabilità di 1/12 che gli venga attribuito un segno o un altro.
E quindi se i risultati che si ottengono con questa pagina non significano nulla, analogamente non significano nulla i risultati che si possono ottenere con una VERA statistica astrologica.
Se aumentate il numero di soggetti della statistica, allora vedrete che via, via, i risultati di ciascun segno tenderanno ad assomigliarsi sempre di più, e a tendere sempre di più verso 1/12 del totale dei soggetti.
Questi sono grosso modo il numero di soggetti necessari per poter fare una statistica astrologica attendibile, perché solo basando la statistica su un gran numero di soggetti si riesce a neutralizzare l'effetto del caso.