Questo stesso verme strisciante della terra ha scritto per anni di seguito, anche dieci volte al giorno, che io non avrei mai pubblicato i risultati di una ricerca statistica sull’ereditarietà astrale, ricerca pubblicata nel libro che voi tutti conoscete.
Io gli ho fatto scrivere questa cosa migliaia di volte e poi gli ho spiattellato in faccia la pagina 23 dove tali risultati, calcolati e disegnati in tabella dagli esperti che effettuarono i calcoli e i controlli, è presente fin dal primo giorno della pubblicazione del libro: marzo 1992. Può sembrare incredibile, perfino per un mentecatto, giungere a guardare senza vedere, ma tant’è.
Questa pagina mi è particolarmente cara e mi rimanda a forti, intensissime emozioni che provai quando appresi i risultati di quello spezzone di ricerca (oltre 8000 nascite su 75.000).
Il disegno, fatto a mano, fu redatto dal prof. Francesco Mola che elaborò i dati insieme al prof. Luigi D’Ambra e che gentilmente riassunse i risultati finali, apponendo anche due asterischi in corrispondenza della variabile/padre e della variabile/madre (la stessa) che ottennero una rilevanza statistica enorme. Questo disegno che conservo e rivedo con sempre grande emozione, reca – ovviamente – anche le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra che ce lo consegnarono (a me e a Luigi Miele) spiegandoci come andava letto. Sono sempre grato a questi due bravi e serissimi ricercatori che subirono delle forme di persecuzione nella loro Facoltà Universitaria “per avere dato ragione agli astrologi”.
Naturalmente conservo tutto il materiale relativo a questa e alle altre ricerche e ricordo che TUTTE le mie ricerche sono state sempre pubblicate e sono sempre state controllate da esperti di statistica.
Nel post precedente ho spiegato che le tabelle con le impronte digitali dei professori Mola e D'Ambra sono completamente sbagliate. Ma badate bene che non sto dicendo che siano i professori ad avere sbagliato qualcosa, l'errore è stato commesso da Discepolo che ha fornito ai professori dei dati sbagliati, perché utilizzava un metodo errato per calcolare i valori attesi.
Non servono dei professori di statistica per stabilire che il metodo di Discepolo sia errato, perché la cosa dovrebbe essere evidente a TUTTI, trattandosi di qualcosa di cui TUTTI abbiamo una certa esperienza.
Ciò che è veramente strano è che nessuno dei seguaci di Discepolo se ne sia mai accorto prima che io evidenziassi questo errore.
Credo che la gente non comprenda bene perché Discepolo crei delle famiglie fittizie, attribuendo a ciascun padre un figlio diverso da quello vero, lasciando al computer il compito di scegliere casualmente i figli tra quelli disponibili nell'archivio.
Questa modo di procedere ha una sua logica perché creando delle nuove famiglie mischiando casualmente i soggetti presenti nel database, si crea un nuovo database fittizio in cui ad ogni padre corrisponde un figlio non suo.
Solo nel database originale i figli sono effettivamente figli dei loro padri, mentre nel database fittizio ad ogni padre viene attribuito un figlio non suo, per cui in seguito possiamo confrontare il numero delle coppie figli/padri con lo stesso ascendente/segno contenute nel database originale, con il numero dello stesso tipo di coppie figli/padri contenute nel database fittizio.
Questo perché se riscontrassimo che il numero delle coppie figli/padri contenute nel database originale è molto superiore al numero dello stesso tipo di coppie contenute nel database fittizio, questo vorrebbe dire che il fatto di essere legati dalla relazione figlio/padre influisce sulla somiglianza tra i temi natali.
Probabilmente non tutti capiscono queste cose, perché tutto questo discorso di coppie di figli e di padri, di database originali e di database fittizi può effettivamente generare confusione.
Lasciamo quindi perdere la statistica sui figli e sui padri e parliamo di qualche altra cosa.
Immaginate di andare al casinò e di sedervi al tavolo della roulette. Sapete che in numeri della roulette sono 37, tutti i numeri da 1 a 36 più lo zero, per cui la probabilità che esca un certo numero dovrebbe essere 1/37. Però la roulette potrebbe essere molto vecchia e presentare delle imperfezioni, per cui non è detto che la probabilità di uscita di ciascun numero sia esattamente 1/37, perché qualche numero potrebbe uscire più spesso e qualche altro numero meno spesso a causa di queste imperfezioni della ruota della roulette.
Decidete quindi di stabilire la frequenza dei vari numeri in via sperimentale, e annotate su un foglio i primi 37 numeri che escono alla roulette. Sicuramente troverete che in questa serie di 37 giocate, ci sono dei numeri che sono usciti più di una volta e altri numeri che non sono usciti nemmeno una volta.
Se la pallina della roulette si è fermata per tre volte sul numero 18 e nemmeno una volta sul numero 15, questo vi permetterebbe di dire che la frequenza del numero 18 è 3/27 mentre quella del numero 15 è 0/27 ossia zero?
E' ovvio che non sia così, e non ci vogliono certo i professori di statistica per spiegarlo.
E nemmeno occorre essere andati in un casinò per comprenderlo.
Annotare quante volte escono i vari numeri in una serie di 37 giocate non è sufficiente per calcolare la frequenza attesa per ciascun numero.
Credo che le persone normodotate si rendano perfettamente conto di questo.
Se il numero 18 è uscito per ben tre volte in questa serie di 37 giocate questo non significa che la frequenza attesa del numero 18 sia 3/37, così come il fatto che il numero 15 non sia uscito nemmeno una volta non significa che la frequenza attesa per questo numero sia pari a zero.
Il discorso cambia se invece di limitarci a vedere cosa succede in una serie di 37 giocate andiamo a vedere cosa succede in una serie di 370 giocate.
In questo caso, le frequenze ottenute per ciascun numero saranno vicine a quello che dovrebbero essere. Perché tanto più si aumenta il numero delle giocate considerate tanto più le frequenze trovate saranno vicine alle frequenze attese.
Se la roulette non è troppo difettosa, le frequenze calcolate per l'uscita di ciascun numero, si assesteranno su 1/37 a patto che si osservino un numero sufficiente di casi.
Se invece ci si limita a calcolare le frequenze in una unica serie di 37 giocate, le frequenze trovate non sono le frequenze attese.
Mi sembra che le cose che sto scrivendo dovrebbero essere chiare a TUTTI, eppure queste cose non sono affatto chiare a Discepolo che vorrebbe dare di se l'immagine di ricercatore statistico.
Cose da pazzi!
Qualche giorno fa un blogger, un certo Pasquale, ha scritto che io sarei un bravo statistico.
Ma quando mai, Pasquale?
Per smentire le statistiche di Discepolo non occorre mica essere dei bravi statistici, è sufficiente non essere idioti e io non lo sono.
7 commenti:
Astromauh ho capito il tuo ragionamento, ma come fai ad affermare che Discepolo abbia commesso un errore del genere elaborando le sue statistiche sulla ereditarietà astrale?
L'errore di cui parli è troppo marchiano, per cui non credo che Discepolo possa averlo commesso, e nemmeno credo che nessuno dei suoi lettori possa non essersi accorto di questo errore prima che arrivassi tu a spiegarci che si trattava appunto di un errore.
Hai le prove di quanto affermi?
Certo che ho le prove, è lo stesso Discepolo a fornircele scrivendo quanto segue sul suo libro on line: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele":
Torniamo, per un momento alla nostra precedente ricerca
Come già spiegammo nel precedente lavoro, per valutare se il risultato ottenuto sulla variabile cercata (cioè trovare che l’Ascendente del figlio fosse uguale al segno solare del genitore) fosse o no significativo da
un punto di vista statistico, formammo delle famiglie false; cioè accoppiammo a genitori veri figli di altri genitori, servendoci della funzione
“random” del computer ovvero facendo scegliere a caso al computer
stesso. Come si sa i risultati furono estremamente brillanti ed i Professori
del Dipartimento di Statistica non ci chiesero altre prove su quel campione. Noi, però, successivamente e volontariamente, facemmo un supplemento di indagine e generammo altre 100 coppie di famiglie false per vedere quante volte il risultato positivo si ripeteva. Ahimé questo si ripeté
solo due o tre volte, significativamente in senso statistico, ma la cosa
strana fu che nel 90 per cento dei confronti, la coppia vera era sempre più
alta della coppia falsa.
E' da queste righe che si capisce che Discepolo aveva inizialmente mischiato le famiglie una sola volta, e che aveva preso come valore atteso il numero di coppie trovate in questo unico database fittizio.
Questo equivale a pretendere di stabilire la frequenza dei numeri della roulette osservando i numeri usciti in una serie di 37 giocate.
Lo stesso Discepolo si rende conto del suo errore, altrimenti perché avrebbe dovuto fare queste ulteriori verifiche creando 100 nuovi database di famiglie fittizie?
Eppure Discepolo non accetta fino in fondo ciò che è stato da lui stesso trovato, ossia che confrontando il numero delle coppie trovate con quello delle coppie presenti in questi 100 database fittizi, solo in due casi le coppie trovate risultano essere statisticamente significative.
Le coppie trovate risultano essere significative soltanto se si scelgono come valori attesi i due valori minori tra i 100 valori fittizi.
Ma perché andare a prendere come riferimento proprio i due valori più bassi tra i 100 valori generati casualmente?
Non si può fare, è ovvio che non si possa fare, perché bisognerebbe prendere i valori medi che risultano da 100 randomizzazioni delle famiglie e non il primo valore che capita randomizzando le famiglie una unica volta, o peggio scegliendo tra 100 risultati diversi i due risultati più bassi.
Eppure, incredibilmente, è proprio questo che Discepolo ha fatto con le sue statistiche.
Discepolo ignora i risultati contrari.
Astromauh, discepolo afferma che le tabelle sono scritte di pugno dai professori, ma lui è in grado di dimostrarlo? I professori lo hanno smentito!!!
Discepolo ha costruito sulla menzogne tutta la sua vita, però nel caso specifico, non c'è motivo di credere che abbia mentito anche sul fatto che queste tabelle siano state calcolate e disegnate dai professori.
Resta comunque il fatto che queste tabelle sono completamente sballate.
Come ho già spiegato, l'errore non è dei professori, ma è di Ciro Discepolo che ha dato ai professori dei valori errati.
Per calcolare la significatività statistica di un certo risultato, è necessario conoscere il valore trovato, il valore atteso, e il numero complessivo dei casi possibili.
Discepolo sbagliava a calcolare il valore atteso, perché secondo lui, ma solo secondo lui, il valore atteso si calcolerebbe prendendo il numero delle coppie presente in un database fittizio ottenuto mischiando le famiglie un'unica volta.
In realtà, se proprio si vuole seguire il metodo di mischiare casualmente i soggetti che componevano le famiglie, non si può ottenere il valore atteso basandosi su un'unica randomizzazione, ma è necessario ripetere questa operazione un certo numero di volte, e calcolare la media aritmetica dei risultati ottenuti.
Discepolo mente nel momento in cui afferma che i professori avrebbero effettuato dei controlli accuratissimi delle procedure da lui adottate, perché è evidente che le cose non sono andate affatto così.
I professori, inizialmente, non hanno capito che Discepolo aveva calcolato il numero delle coppie attese in modo errato, altrimenti non avrebbero calcolato la significatività statistica di questi numeri.
Però, in un secondo momento, i professori hanno compreso che Discepolo aveva commesso un errore, e gli hanno suggerito di calcolare i valori attesi facendo la media delle coppie di cui parliamo ottenute mischiando le famiglie per un centinaio di volte.
Come mai i professori non si sono accorti immediatamente di questo errore?
La domanda andrebbe rivolta direttamente ai professori, però io una spiegazione ce l'avrei.
I professori universitari sono abituati a trattare con gli studenti, che sebbene siano degli studenti, debbono avere qualche predisposizione per le statistiche, altrimenti avrebbero scelto un altro tipo di indirizzo universitario.
Per cui i professori non hanno nemmeno pensato che ci potesse essere un imbecille talmente imbecille da pretendere di calcolare i valori attesi con il metodo barbaro adottato da Discepolo.
Ma anche tu, possibile che non capisci perché questo metodo è errato?
Non mi sembra che per comprendere queste cose occorra essere dei professori universitari.
L'esempio della roulette mi sembrava molto chiaro, non si può pretendere di calcolare le frequenze attese dei numeri della roulette osservando i numeri che escono lanciando la pallina per 37 volte.
Se lanci la pallina della roulette per 37 volte, è praticamente impossibile che escano tutti e 37 i numeri della roulette una unica volta, ci saranno invece dei numeri che escono più di una volta e dei numeri che non escono per nulla.
E' evidente che se un certo numero è uscito 3 volte, questo non significa che la frequenza attesa per questo numero sia 3/37, così come è evidente che se qualche altro numero non è uscito nemmeno una volta questo non significa che la frequenza attesa per questo numero sia pari a zero.
Mica bisogna essere andati all'università di statistica per comprendere queste cose.
Forse tu sei giustificato, perché hai solo letto le cose che scrivo, e non hai provato a fare una statistica.
Un conto è leggere delle cose ed un altro è cercare di metterle in pratica.
E' solo cercando di replicare la statistica che ci si rende conto dell'assurdità del metodo adottato da Discepolo.
Il problema è esattamente lo stesso che si verifica con i numeri della roulette.
Discepolo, in un secondo momento, ha provato a mischiare le famiglie per 100 volte, e deve quindi aver costatato che il numero delle coppie di figli e di padri con l'ascendente del figlio uguale al segno del padre, variava di volta in volta.
Ma se questi risultati variano ogni volta che si mischiano casualmente i figli con i padri, come si fa a pensare che il numero ottenuto in una di queste randomizzazioni sia il numero atteso per questo tipo di coppie?
Se una volta si ottiene che queste coppie sono 200, un'altra volta si ottiene che sono 180 e un'altra volta ancora si ottiene che sono 220, quali di questi valori può essere preso come valore atteso per questo tipo di coppie?
Nessuno di questi numeri può essere il valore atteso, perché si tratta di numeri ottenuti in modo casuale e variano ogni volta.
La media di questi numeri invece può essere presa come valore atteso, con una certa approssimazione, solo che la media Discepolo non l'ha mai calcolata.
Anonimo, spero di non aver distrutto la tua autostima, perché non è questa la mia intenzione.
Però se tu dubiti che le tabelle siano state realmente disegnate dai professori come affermato da Discepolo, vuol dire che hai capito ben poco delle cose che ho detto.
I professori hanno calcolato correttamente la significatività statistica delle variabili considerate, ma l'hanno fatto sulla base dei dati che gli sono stati forniti da Discepolo.
Ma quali sono questi dati calcolati da Discepolo?
Discepolo non li mette nella sua relazione, mentre questa sarebbe stata la prima cosa da fare.
L'unico numero fornito da Discepolo è il numero complessivo dei soggetti della statistica, che nel caso del file denominato Paris 12 sono 8219.
Questo numero però non interessa, perché quello che potrebbe interessare è invece il numero delle coppie figli/padri e quello delle coppie figli/madre.
E poi sarebbe stato sicuramente interessante conoscere quali sono i numeri delle coppie trovate per ciascuna delle 50 variabili che ha analizzato, cosi' come sarebbe stato interessante conoscere i valori attesi calcolati da Discepolo per ciascuna di queste variabili.
Discepolo però omette di citare questi numeri, proprio perché voleva impedire che qualcuno comprendesse realmente il significato di questa statistica.
Se tu c'hai capito poco di tutta questa questione, è proprio perché Discepolo voleva che tu non capissi.
A Discepolo non interessano le persone che cercano di capire, a lui interessano le persone che sono disposte a credere nelle sue teorie per atto di fede.
Se la cosa può consolarti, ti confesso che c'ho messo anch'io un po' di tempo per rendermi conto degli errori di Discepolo.
Pensa che c'è della gente che ancora non ha capito se dei pianeti in ottava casa nella RS secondo le teorie di Discepolo, debbano essere ritenuti pericolosi oppure no.
Mi chiedo, ma cosa è servito a quel blogger di CD e per di più su suo consiglio fare la rivoluzione mirata se si è ritrovato con un anno nero a 360 gradi? E il bello è che quest'anno ci ha riprovato...ma...
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