Giuseppe Galeota ha scritto sulla sua pagina Facebook di aver trovato il bigliettino che si vede nella foto insieme ai libri che aveva ordinato da un importante distributore.
Di questa cosa che gli è accaduta vorrebbe incolpare me. Ma io che cavolo c'entro con le sue cretinerie? Se supponiamo che sia vero ciò che afferma, ossia che ha veramente trovato questo bigliettino nel pacco che ha ricevuto, gli unici che lo potrebbero aver messo nel pacchettino, sono coloro che lo hanno avuto tra le mani, ossia gli impiegati addetti al confezionamento dei pacchi, e coloro che si occupano del recapito, ossia i corrieri.
E cosa c'entro io?
Mica lavoro in una ditta che vende libri per posta. Come avrei potuto sapere che aveva ordinato dei libri? E come potrei aver avuto tra le mani questo pacchetto e inserirci quel bigliettino?
Vorrebbe far concentrare le indagini su di me?
Attenzione non sto dicendo che lo perseguito da anni, ma solo che so che lui dice questa falsità, per cui capisco che vuole alludere a me.
Ancora una volta. Cosa c'entro io con questi libri che ha ricevuto?
Se sei matto Giuseppe Galeota devi farti curare, altrimenti puoi essere denunciato per calunnia e simulazione di reato, perché se usi questo episodio che ti sarebbe capitato, solo per attaccare me, viene il legittimo sospetto che ti sei inventato tutto e che il biglietto che si vede nella foto sei stato tu stesso a scriverlo.
Ma non finisce qui. Il giorno dopo il Galeota riceve una telefonata dove ascolta una musichetta che identifica come la quinta di Beethoven, e ancora una volta pensa che potrei essere io l'autore di questa telefonata.
I suoi amici su Facebook scoprono che c'è un call centre che utilizza questa musichetta e che dopo aver chiamato gli utenti non rispondono.
Ma nonostante questo, Giuseppe Galeota continua a pensare che possa essere stato io l'autore della telefonata.
Ma si può essere così decerebrati?
Ma veramente c'è qualcuno che crede di poter ricevere qualche consiglio astrologico da un simile demente?