giovedì 13 ottobre 2011

La Peste del 1347-1351

La Peste Nera


Nel 1347 (ICP=373) c'è stata una epidemia di peste in europa che ha ridotto di un terzo la popolazione.

Altri ICP bassi si sono verificati nel 1485 durante la battaglia di Bosworth che pose fine alla guerra delle due rose, e nel 1845 durante i moti rivoluzionari (del 1948).

Ma nel 1983 (ICP=300) cosa è successo? Mi pare nulla di cosi' disastroso, eppure l'ICP era al livello più basso degli ultimi 700 anni, o forse più (non ho controllato gli anni precedenti al 1300).

Naturalmente volendo si potrebbero trovare degli eventi negativi che si sono verificati intorno al 1983, ad esempio il diffondersi dell'AIDS, ma nulla mi sembra comparabile con l'epidemia di peste del 1347, in cui l'ICP non era cosi' basso come nel 1983.

A me sembra che l'ICP non funzioni troppo bene, anche se è difficile giudicare gli eventi più recenti della nostra storia, mentre per gli eventi più remoti non essendo uno storico non mi azzardo ad esprimere dei giudizi.

Mi chiedo se uno storico riuscirebbe a vedere delle corrispondenze tra l'ICP e gli eventi che si sono verificati nel corso degli anni.

mercoledì 12 ottobre 2011

ICP Errato!!!

Dal Blog di Marco Celada 4/10/2011


I soliti quattro gatti della scuola di Discepolo si sono riuniti a Barcellona per discutere dell'indice ciclico planetario, ma la loro lista degli ICP, scaricata dal blog di Marco Celada, ha tutti i valori (un po') sballati, ed in particolare quello dell'anno 2016 che presenta un errore di 26 punti (gradi).

Intendiamoci, non sono degli errori molto grandi, ma sono pur sempre degli errori. Ho provato a rifare i calcoli senza considerare i primi, ed in alternativa arrotondando i primi al grado, ma in nessun modo si ottengo gli stessi valori calcolati dagli astrologi attivi.

Ma come si può pretendere di discutere di qualcosa se non si riesce nemmeno a calcolarla?

Ho scritto una pagina per aiutarli a calcolare l'ICP in modo corretto, inserendo i dati dalle effemeridi.

Calcola l'ICP a mano


Mentre per chi ha fretta è sempre disponibile questa altra pagina:

ICP





Patrizia, qualcuno non si è reso conto ancora della grandezza di quest'uomo: la sua capacità di andare alla sostanza delle cose, la sua umiltà nel correggersi, il fatto che sappia mettersi in discussione. Qualcuno confonde il suo carattere risoluto e deciso con la mancanza di umiltà. La verità è che sono 40 anni che studia ogni fonte del sapere e ha gli strumenti per poter affermare molte cose con fermezza. Ma noi sappiamo che ci sono soggetti che han aperto al massimo un libro di matematica, oppure han letto unicamente la lista della spesa, per ergersi a depositari della verità. Si chiama "millantare"...
Giuseppe Galeota Al Rami sul blog di Discepolo 11/10/2011



Non mi pare che Discepolo abbia mai ammesso di essersi sbagliato.
Al contrario è sempre molto pronto ad insultare chi osa contraddirlo.

Al Rami, supponiamo che io non abbia mai fatto un oroscopo in vita mia, cambierebbe forse qualcosa? Le inesistenti statistiche di Discepolo si materializzerebbero dal nulla?

Chi millanta è solo quel presuntuoso arrogante che tu ti ostini a chiamare maestro, è lui che millanta di aver ottenuto brillanti risultati statistici con una statistica che nessuno ha mai visto, per non parlare del resto.

domenica 9 ottobre 2011

ASTRO&GEOGRAPHY

Choose the best place on Earth to live with success OR love OR money OR health

Se si sceglie più di un'opzione, bisogna comprare un altro libro attualmente in programmazione (NdR).



Ciro Discepolo is a journalist and a former researcher of CNR (National Research Council). He's been dealing with astrology since 1970. He has written over 65 books. Astrologically speaking, he followed the school of André Barbault. He then founded the school of Active Astrology. He has been doing statistical researches from very beginning of this interest in astrology. At the beginning of the '90s, he obtained very brilliant results with researches on astral heredity on a sample of over 75,000 subjects,
He works have been translated, from Italian, into English, Spanish, French, Russian, German, Hungarian, and Slovenian. He has published also about 750 Astrology lessons on YouTube.

Ciro Discepolo è un giornalista ed un ex-ricercatore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Ha avuto a che fare con l'astrologia dal 1970. Ha scritto altre 65 libri. astrologicamente parlando, ha seguito la scuola di André Barbault. In seguito ha fondato la scuola dell'Astrologia Attiva. Ha fatto ricerche astrologiche dall'inizio di questo interesse per l'astrologia. Agli inizi degli anni '90, ha ottenuto dei risultati molto brillanti con le sue ricerche sull'ereditarietà astrale su un campione di oltre 75.000 soggetti.
Il suo lavoro è stato tradotto dall'Italiano, in Inglese, Spagnolo, Francese, Russo, Tedesco, Ungherese, e Sloveno. Ha pubblicato anche circa 750 lezioni di Astrologia su YouTube.


Qualcuno mi accusa di essere ripetitivo, ma allora cosa dire di Ciro Discepolo?

Lui continua a scrivere delle falsità sulle copertine di ogni libro che pubblica, e anche al suo interno.

Ricercatore del CNR?

Un semplice perito elettronico neodiplomato assunto solo grazie alle conoscenze del padre, lavorava al CNR con la qualifica di ricercatore?

Ma cosa cercava?

Lo stipendio a fine mese?

E cosa dire dei brillanti risultati ottenuti con le sue ricerche sull'ereditarietà astrale?

Per vederli a chi bisogna rivolgersi?




@ Discepolo, hai scritto: "very beginning of this interest in astrology", mentre avresti dovuto scrivere: "very beginning of his interest in astrology".

Confrontalo con il testo corretto presente sulla tua pagina You Tube, e dai una tiratina d'orecchie al tuo traduttore.

sabato 8 ottobre 2011

Anche questo è gossip?



Eccoci pronti di nuovo con la rubrica dei Cult-Tv, la rubrica che il nostro Bubino ha ideato, e che, tanto gradita, noi proseguiamo, anche in questi caldissimi giorni di estate privi di succulente notizie riguardanti il piccolo schermo. A chi tocca? A Mara Venier, (a cui vi rimandiamo al blog fan club) la "signora della Domenica" di RaiUno. Domenica In il suo trampolino di lancio. Barbara De Rossi sta ancora mangiandosi le mani. La conduzione di Domenica In le era stata affidata infatti, ed a quanto narra la "mitologia televisiva" solo il suo rifiuto ha dato spazio alla presentatrice veneziana in quel di Domenica In. Vogliamo andare al dunque?
Un vero e proprio cult televisivo, è innegabilmente quello in cui Mara Venier, in un periodo imminente il suo approdo fallimentare a Mediaset con Ciao Mara, scoprì una notevole magagna alle fondamenta del suo quiz finale. Una telefonata, una risposta, ed una domanda. Oddio! Il concorrente risponde alla domanda successiva ancora prima che questa venga formulata. Fulmini e saette in quel 14 aprile del 1997. Mara Venier tuona con irruenza inaudita. Una irruenza che, per molti, maligni, hanno giustificato visto il contratto con Cologno Monzese già firmato. Noi non ci crediamo, ma come non ricordare tutto ciò con la nostra rubrica dei cult? Ecco il resoconto del CorrieredellaSera:
Questi i fatti: sono le 19.54 e c'e' il consueto gioco telefonico finale che mette in palio ben 100 milioni. Mara e' al telefono con Marco da Roma che risponde esattamente alla prima domanda (gli esordi di Gabriella Carlucci in tv). Passa alla seconda domanda: qual e' stato il primo album di Franco Califano? Marco risponde: Juliette Mayniel. La Venier resta sbalordita. Realizza in pochi secondi che Juliette e' il nome della mamma di Alessandro Gassman, ovvero la risposta esatta a una domanda mai posta, che era prevista nel gioco, ma che poco prima era stata sostituita per volere degli autori. Mara non trattiene lo sdegno. Grida: "Marco, come ha fatto a rispondermi alla domanda che noi abbiamo sostituito? Chi glielo ha detto?". Marco balbetta qualcosa ("Me l'hanno suggerita"). La linea cade o Marco attacca il ricevitore. Scorrono i titoli di coda. La Venier conclude: "Ma come e' possibile? Questa e' la risposta a un'altra domanda. E' una cosa molto grave. Lo so che siamo in diretta. Adesso basta, interrompo qui il gioco. Via al telegiornale". Raggiunta poco dopo al telefono, Mara e' ancora sconvolta. La voce concitata, continua a ripetere: "E' uno scandalo, uno scandalo. Una cosa gravissima. Ci sono 100 milioni in palio. Non si puo' prendere in giro la gente. Sto chiamando la polizia, questa storia non finisce qui". E poco dopo ribadisce: "Voglio il nome del responsabile. Tutto questo getta un'ombra su chi lavora con onesta'. Pochissime persone conoscono le domande e le risposte". Poi spiega: "La domanda era stata cambiata proprio perche' gli autori avevano capito che c'era qualcosa di strano nell'aria. Posso comunque assicurare i telespettatori che e' la prima volta che accade una cosa del genere. Sono certa che le due precedenti vincite di 180 e 80 milioni del gioco finale sono state regolari". Poi si chiudono tutti in riunione, conduttrice e autori. C'e' molta tensione negli studi della Dear a Roma
Poco dopo la Rai fa sapere che Paolo De Andreis, curatore del programma, e' andato al commissariato Prati a presentare denuncia contro ignoti affinche' si apra un'indagine. Un esposto - denuncia verra' inoltrato oggi dalla Rai alla Procura. Ma la serata e' tutta all'insegna della tensione. I centralini del "Corriere" sono intasati: in tanti telefonano infuriati. Riferiscono che i centralini della Rai non rispondono, che sono stufi dei continui "inganni" perpetrati dalla tv, sono scandalizzati perche' "e' tutto combinato". Arriva anche un'agenzia dell'onorevole Borghezio (Lega Nord): "E' assolutamente necessario che, mentre doverosamente la magistratura fara' chiarezza sul gravissimo episodio, si attivi un'inchiesta amministrativa interna atta a fare chiarezza sulle modalita' dei concorsi a premio della Rai Tv. Bisogna mettere fine allo scandalo dei concorsi a premio truccati della Rai che e' lecito definire truffe di Stato".
Volevate il video? Non è possibile. Il video infatti è stato rimosso da Youtube per violazione dei termini di servizio. Una giusta conclusione? Il notaio, lo scorso ottobre, è stato condannato ad un anno di reclusione.

SCAVICCHIA

Un astrologo disonesto




Intermezzo: dal numero di messaggi farneticanti scritti dalla stessa persona con nomi diversi, e da una gallina-prostituta che potrebbe fare coppia soltanto con la medesima, sembra che certe valvole stiano per saltare. Mi dicono, in ambiente veterinario, che dette valvole saltano prima che negli umani. E non ho ancora pubblicato la prima lettera... Come dice l'ottimo Ludovico, non sarà politicamente corretto, ma fa tanto bene all'Astrologia!
***
For all. This is not an important piece of news but I ask you to read it anyhow because it will explain, to some, the background noise which has been disturbing Astrology for some years (Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla in quanto potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia. Appena avrò un po’ di tempo, creerò altri tre o quattro blog per altre persone su cui vi state ponendo delle domande):
http://tinyurl.com/4ve2ubk


Qual è la prima cosa che ci si aspetta da un astrologo?

La prima cosa che ci si aspetta è che sia una persona onesta.

E' onesto un astrologo che asserisce di aver dimostrato qualcosa con una statistica, sebbene questa statistica non esiste?

E' onesto un astrologo che cerca di diffamare la persona, che fa notare che questa statistica non esiste?

E' onesto un astrologo con cui la gente si confida più che con un prete in confessione, utilizzi queste informazioni per ricattare le persone minacciando di rivelarle?

mercoledì 5 ottobre 2011

Wikipedia a rischio chiusura




Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia




Se passa questa legge, sarò costretto a rettificare ogni pagina del mio blog!

Dovrò scrivere che le statistiche di Ciro Discepolo sono corrette anche se non è vero, sarà sufficiente che Ciro Discepolo dica che si sente offeso dalle cose che scrivo.

Non importa se le sue statistiche sono errate e se nemmeno esistono, per legge, nessuno potrà più contestare le sue affermazioni.