giovedì 12 maggio 2016

L'astrologia cos'è?




Quali sono le affermazioni astrologiche che secondo me sono vere?

Sono molte e nello stesso tempo nessuna. Non ci sono delle affermazioni astrologiche che siano sempre valide per tutti. Un pianeta in un certo segno o casa, non ha lo stesso significato per tutti coloro che lo hanno in quella posizione. Per cui da questo punto di vista non esistono delle affermazioni astrologiche vere.

Mentre da un altro punto di vista le affermazioni astrologiche sono talmente numerose, al punto che non potrei fornire un elenco dettagliato di quali siano.

Lo so, queste cose che dico sono molto contraddittorie, ma fanno parte della natura stessa dell'astrologia.  

Come saprai è possibile fare delle carte del cielo sia per delle persone, che per degli animali, che per degli avvenimenti. Per cui la stessa carta del cielo dovrebbe essere in grado di spiegare sia la vita di una persona, che di un animale, o il significato di un evento.

Questa estrema duttilità dell'astrologia ha un prezzo. Il destino di un gatto non potrà mai essere lo stesso di un uomo, anche se il gatto e l'uomo sono nati nello stesso istante e nello stesso luogo. Però forse questa cosa non è ben compresa da tutti. Ad esempio ho letto che dei burloni si divertivano a prendere in giro qualche astrologo del passato, fornendogli dei dati nascita e chiedendogli di interpretare l'oroscopo, omettendo però di dire che quei dati si riferivano alla nascita di un asino. Per poi ridere della interpretazione dell'oroscopo dell'astrologo, che pensando che si trattasse dell'oroscopo di un uomo, lo interpretava come tale.

E' possibile capire da dei dati di nascita, se in quel momento, e in quel luogo è nato un bambino, o è nato un asino?

Non è possibile, e non è possibile nonostante il fatto che tra un bambino e un asino ci sia una differenza macroscopica. L'astrologia in questo caso fallisce. Sfido qualsiasi astrologo a dimostrarmi di essere capace di distinguere un asino da un uomo dalla sola lettura della carta del cielo.

Si tratta di una grave pecca dell'astrologia che non riesce nemmeno a discernere tra due esseri viventi così diversi.

Se da una carta del cielo non si riesce a distinguere tra un bambino e un asino, nemmeno si riuscirà a distinguere tra un bambino e un altro bambino, perché in questo caso le differenze saranno ancora minori.

Un bambino sarà sempre diverso da un'altro bambino anche se sono nati entrambi nello stesso momento e nello stesso luogo, ed hanno quindi lo stesso tema natale. Perché pur essendo entrambi degli esseri viventi della stessa specie, hanno comunque genitori diversi, un diverso DNA, e una storia familiare diversa.

Ma stando così le cose bisognerebbe gettar via l'astrologia?

Secondo me no, perché anche se l'astrologia non ci dice qualcosa sulla natura intima delle persone, ci dice comunque delle cose. Ci parla dello "stato vibrazionale" di una persona.

Per fare un esempio, immaginate di vedere in lontananza qualcosa galleggiare nel mare. La lontananza ci impedisce di capire di quale oggetto si tratta, perché non riusciamo a capire se questo oggetto è una scarpa vecchia, una bottiglia, una bambola, però la vedremo comunque comparire e scomparire a secondo delle onde. Quell'oggetto non ben identificato, si muoverà comunque seguendo il ritmo delle onde da cui è investito.

L'astrologia funziona un po' così, non descrive la natura intima delle persone, ma descrive questa vibrazione che è tipica di questa persona.

L'astrologia funziona al massimo delle sue possibilità, quando si tiene contemporaneamente conto della natura oggettiva di una persona, che si può conoscere attraverso un contatto diretto con la stessa, e tenendo conto delle fasi e dal ritmo del sistema solare che erano presenti alla sua nascita.

Ma allora, stando così le cose,  l'astrologia non potrà mai essere dimostrata?

Secondo me l'astrologia è comunque dimostrabile in modo statistico, perché anche se non si conosce la natura intima delle persone, persone che hanno in comune lo stesso item astrologico, tendenzialmente posso mostrare dei tratti in comune, anche se questo non avverrà sempre e comunque.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Spiace vedere che persone che si occupano di astrologia da anni non abbiano ancora capito i principi di base. Le vibrazioni che tu dici non c'entrano nulla, se riconduci l'astrologia alle vibrazioni allora alimenti le critiche dei detrattori, perché introduci un principio di causalità, che poi fa acqua da tutte le parti, se lo applichi all'astrologia. Le statistiche sono già state fatte in passato da persone molto preparate, i francesi, inutile fare i nomi, dovresti conoscerli bene. Le loro statistiche hanno dimostrato alcune cose già dette da Tolomeo, e questo è buono. Ma da qui a dire che la statistica conferma l'astrologia, ce ne corre.

Astromauh ha detto...

Forse il termine vibrazione non era quello più indicato, mentre lo scrivevo pensavo, ma non mi prenderanno mica per un hippy?

Però tu dici che io non ho capito come funziona l'astrologia, ma non spieghi come funzionerebbe secondo te.

Comunque è vero io non so come funziona l'astrologia, ma perché tu lo sai?

Saresti il primo astrologo al mondo a saperlo, perché nessuno ha mai spiegato scientificamente come fanno gli astri ad essere correlati alle vicende umane.

Contesti il principio di causalità, ma su che basi lo contesti? Per farlo dovresti avere delle ottime ragioni, perché il principio di causalità è ciò che manda avanti il mondo. La scienza si basa proprio su questo principio, le cose accadono perché sono l'effetto di cause che sono venute prima.

Immagino che tu voglia riferirti alla teoria della sincronicità di Jung, ma cosa spiegherebbe questa teoria? Nulla, perché resterebbe da spiegare perché esisterebbe questa sincronicità, e da cosa dipende?

Le orbite di Nettuno e di Plutone sono sincroniche, perché ogni tre giri di Nettuno, Plutone ne compie due, ma questo sincronismo non è mica basato sul nulla, si basa sulla gravitazione universale, per cui esiste un mezzo che ha reso possibile questo sincronismo.

Affinché esista una sincronicità tra due fenomeni deve esistere un mezzo che la renda possibile, altrimenti non si verifica, o magari si verifica solo per caso, e per un breve periodo di tempo. Perché vi sia sincronicità, o un fenomeno e la causa dell'altro, o entrambi sono causati da un terzo fenomeno.

Che la teoria della sincronictà sia sbagliata, lo sa pure il correttore ortografico di Google, che me la segnala come un errore, ogni volta che scrivo questa parola. :-))

Guarda che Jung non ha scoperto nulla di nuovo, perché per noi astrologi vale da tempo immemorabile il principio "Come sopra, così sotto" che tu interpreti come principio a-causale, ma io no. Se il sopra assomiglia al sotto, è perché il sopra è la causa del sotto. E' il fenomeno astronomico che è la causa del fenomeno astrologi.

L'unica concessione che ti posso fare, è che l'astrologia pur essendo un fenomeno causale, è un fenomeno che ha tutta l'apparenza di un fenomeno a-causale.

Ma perché suscita questa impressione?

Perché queste cause sono molto lontane nel tempo e nello spazio, per cui non vengono riconosciute come cause. L'astrologia è iniziata da molto tempo prima che sulla Terra nascesse il primo Home Sapiens, l'astrologia esiste da quando esiste il Sole e il suo corollario di pianeti.

Non è che gli astri emettono delle radiazioni o magari delle vibrazioni nel momento in cui nasce un bambino, essi esercitano i loro influssi da quando esiste il mondo, mi riferisco in particolare a questo nostro mondo che è il sistema solare.

Astromauh ha detto...


Si riesce a ricollegare le cause e gli effetti solo se cause ed effetti sono ravvicinate nel tempo e nello spazio. Se tu offendi la madre di papa Francesco, e lui ti da un pugno sul naso, puoi facilmente collegare l'offesa che gli hai fatto con il pugno che ti ha dato, ma se questo pugno te lo desse dopo 5 miliardi di anni, riusciresti a capire perché ti ha dato un pugno? No, perché non riusciresti a ricordato di aver offeso sua madre così tanto tempo fa.

Io vedo il Sole e i pianeti come le cause prime, da cui tutto poi consegue, risalire all'indietro questa lunga concatenazione di cause ed effetti è impossibile. Ritornando all'esempio di prima, il papa ti ha dato un pugno perché tu hai offeso sua madre, per cui il pugno è un effetto delle tue offese che ne sono la causa. Ma tu perché hai offeso sua madre? Le tue offese saranno state motivate da qualcosa? Ed ecco che le tue offese sono a loro volta un effetto di qualcos'altro che è avvenuto prima. Tu puoi provare a risalire questa lunga catena di cause ed effetti, ma a un certo punto perdi il filo di queste connessioni, perché non conosci i fatti.

Però questa lunghissima catena di eventi non si è mai interrotta, e ciascun evento e collegato ad un altro.

L'astrologia ti permette di legare l'ultimo anello di questa catena, con l'anello iniziale, ignorando tutti gli anelli intermedi. Incredibilmente questo metodo funziona, anche se si possono prendere della cantonate, però le cantonate sono rare, se oltre ad occuparsi delle cause lontane, si cerca di comprendere le cause vicine.

R' sbagliato interessarsi solo alla cause lontane, i pianeti, o solo alle cause vicine e contingenti, è unendo le une con le altre che scaturisce la magia dell'astrologia, e che si riesce a comprendere delle cose che non sarebbero conoscibili in altra maniera.

Non ho detto che la statistica conferma l'astrologia, ho detto che la statistica potrebbe confermare l'astrologia, anche se con molta difficoltà.

Anonimo ha detto...

Cosa pensi dell'astrologia quantistica?

Anonimo ha detto...

Sei tu che hai tirato in ballo la sincronicità, non io. Del tipo "metto le mani avanti per non cadere." Tu sei rimasto ancorato all'astrologia degli effetti fisici, e non sai nulla di simbolismo. In pratica, potresti dedicarti all'astrologia classica. Fallo, che è meglio.

Astromauh ha detto...

Secondo te io sbaglio. OK, ma qual è la versione giusta?

Se l'astrologia non si basa sul principio di causa ed effetto, su cosa si basa?

Perché le vicende umane sono correlate alle posizioni degli astri?