venerdì 28 settembre 2012

Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele (pag.18-23) PRIMA PARTE



(pagine 18-23) PRIMA PARTE.


Nuova ricerca sull’eredità astrale 
Analisi di 8219 soggetti

di Ciro Discepolo e Luigi Miele

Luigi Miele è studente di Ingegneria presso il Politecnico di Napoli. Collabora da molti anni con Ciro Discepolo alle ricerche statistiche in campo astrologico. È analista programmatore. È uno dei tre Autori di Effemeridi del secolo stampate dall’editore Capone.

Dedica e ringraziamenti

Questa statistica che ha dato un forte esito positivo e che ci auguriamo farà progredire l’astrologia attuale, la dedichiamo, con tutto il lavoro che ha comportato, a Michel e a Françoise Gauquelin, un uomo e una donna, due scienziati di eccezionale levatura che hanno dato tantissimo e speriamo continueranno ancora a dare alla Conoscenza.

Un grazie va anche a Fausto Passariello che aveva iniziato con noi questa ricerca e che poi, per grossi impegni di lavoro privato, ha dovuto abbandonarla.

Un altro sentito grazie va al prof. Luigi D’Ambra e al dott. Francesco Mola del Dipartimento di Statistica dell’Università di Napoli che hanno analizzato rigorosamente i risultati fornendoci molte risposte ai nostri interrogativi di base.

Infine un grazie speciale va a Michel Gauquelin che generosamente ci ha messo a disposizione il nutrito numero di soggetti da esaminare, senza il quale la ricerca in oggetto non sarebbe stata possibile.

Premessa

Questa statistica, riteniamo, si colloca, per importanza in campo astrologico, subito dopo quelle più famose di Michel e Françoise Gauquelin. Infatti non ci risulta che altri studi statistici, in astrologia, siano stati effettuati su di un campione così vasto e soprattutto che abbiano dato esito positivo, ai fini della dimostrazione di assunti di tipo astrologico. Come diremo in seguito la ricerca in oggetto ci sembra particolarmente importante perché dimostra correlazioni interessanti sui segni astrologici, segni che fino ad oggi erano risultati quasi inesistenti all’esame statistico.

Natura del campione

Il campione riguarda 8219 soggetti appartenenti ad un quartiere di Parigi e nati nella capitale francese in quasi cento anni di storia. Sul modo come lo stesso è stato raccolto rimandiamo i Lettori alla lettura dei testi tecnici dei Gauquelin e alle spiegazioni che lo stesso Michel fornirà ai lettori di Ricerca ’90. Riteniamo, comunque, che non ci saranno ingenui, o prevenuti, che vogliano avanzare l’ipotesi di un campione viziato nella raccolta, cosa che non corrisponde assolutamente al rigorosissimo metodo di lavoro dei due ricercatori francesi.

Gli 8219 soggetti formano migliaia di gruppi familiari comprensivi di un padre, di una madre e di x figli. Naturalmente in alcuni gruppi familiari potevano mancare uno o entrambi i genitori e uno o più figli.

Ipotesi di partenza

Questa seconda indagine sull’eredità astrale, come già la prima che fu pubblicata sul numero zero di Ricerca ’90, si basa sul presupposto che esistono delle “eredità astrali” tra genitori e figli. Ogni astrologo degno di questo nome è convinto della cosa, ma non basta esserne convinti e bisogna anche poterlo dimostrare, in una misura che non lasci dubbi.

Allora abbiamo proceduto come segue, sfruttando il fatto che l’anagrafe di Parigi, per legge, come in altri paesi di tutto il mondo civile, obbliga i dichiaranti ad indicare l’ora di nascita del soggetto che si intende denunciare, anche se questo avviene per motivi tutt’altro che astrologici. Abbiamo ipotizzato una rosa di 25 possibili variabili relative al rapporto genitori/figli, da un punto di vista astrologico. Per essere più precisi dobbiamo dire che abbiamo considerato le stesse 25 variabili sia per il padre che per la madre. Esse sono quelle segnate nelle due tabelline che seguono. Alcune sono classiche ma anche poco probabili, come la 1 per esempio: che il segno solare del figlio sia uguale al segno solare del padre, come a dire che ad un padre Ariete corrisponda un figlio Ariete, cosa che lascia solamente un brevissimo margine temporale durante l’anno affinché la cosa si verifichi. Altre variabili sono più interessanti e “probabili”, in senso astrologico, come la Luna del genitore uguale alla Luna del figlio oppure,  ed è questo esattamente ciò che abbiamo trovato vero, che l’Ascendente del figlio sia uguale al segno astrologico del genitore. Dunque abbiamo organizzato un software specifico per analizzare questi dati e ne è venuto fuori un solo file di oltre 10 milioni di byte in cui sono stati calcolati i singoli temi di nascita di tutti e 8219 soggetti, tenendo conto dei diversi regimi orari di Parigi, comprese le ore legali estive e di guerra, del periodo considerato. Abbiamo quindi proceduto a contare le singole variabili e, a questo punto, si presentava il problema di stabilire,  poi, anzi a priori, quale sarebbe stato il limite teorico oltre il quale avremmo dovuto trovare significativi, da un punto di vista strettamente statistico, i risultati. Teoricamente, se avessimo considerato la variabile che poi ha dato risultati positivi, per esempio, avremmo dovuto ragionare più o meno in questo modo: ogni giorno tutti e dodici gli Ascendenti si levano in un luogo e dunque ogni ragazzo ha circa un dodicesimo di probabilità di nascere con l’Ascendente uguale al segno del padre o della madre. In questo caso, se avessimo proceduto così semplicisticamente, avremmo potuto dire che ogni risultato superiore ad un dodicesimo era da considerarsi significativo. Ma le cose non stanno affatto così perché, in effetti, la distribuzione delle nascite non è affatto uniforme durante le ore e dipende, a sua volta, da una infinità di variabili, non ultima quella della comodità del medico che in questi ultimi decenni tende a far nascere i bambini negli orari di “ufficio”. Allora abbiamo pensato, come per nostre precedenti ricerche, di comparare i risultati trovati a risultati “falsi”, cioè ottenuti con famiglie false. Abbiamo proceduto in questo modo: abbiamo mischiato i genitori veri con figli falsi, operando a mezzo funzioni di numeri casuali (Random) e poi abbiamo confrontato i risultati.

Risultati ottenuti

Le formule statistiche ed i test applicati sono gli stessi di quelli presentati nella nostra precedente ricerca pubblicata sul numero 5 di Ricerea ’90. È stata cercata la significatività al 5% che, come si sa, è molto alta per questo tipo di analisi. Essa valeva, in questa ricerca, z = 1.96. Le due pagine
con le tabelle e gli schemi raccolgono, in sintesi, tutti i risultati.

Come si può vedere sia la variabile numero 11 (l’Ascendente del figlio uguale al Sole del padre) che la 36 (l’Ascendente del figlio uguale al Sole della madre) sono assai al di sopra del valore di z calcolato al 5% e, addirittura, per la variabile numero 11 il valore trovato è maggiore del livello di significatività all’ 1%! Lo z dell’1% vale 2.58 e quindi anche la variabile 36 è assai prossima a questo traguardo.

Discussione sui risultati

Ci troviamo di fronte ad un risultato molto grosso, secondo i parametri che vengono studiati statisticamente. Si dà la possibilità che questa significatività dimostrata possa dipendere solamente nell’1% delle probabilità dal caso. Insomma, per chi non si intende di statistica significa che i Professori dell’Università che hanno esaminato la ricerca si meraviglierebbero enormemente se in una futura ricerca, estesa ad altri quartieri di Parigi o di altre città, non si ritrovasse un valore analogo. Vi rendete conto, allora, che si tratta di qualcosa di grosso perché se i prossimi esami e nuove statistiche mirate confermeranno questo dato, ci troveremo di fronte ad una regola, a qualcosa – cioè – di incontestabile. Se questo verrà confermato, come tutto lascia supporre, allora vuol dire che effettivamente i figli nascono con un segno ascendente più frequentemente uguale al segno solare dei genitori, rispetto a qualsiasi altro segno.

L’eccezionalità del risultato ci sembra relativa soprattutto a due ordini di fattori: in primo luogo il livello di significatività è altissimo, 1’1% per la variabile numero 11 e superiore al 5% per la variabile numero 36. In secondo luogo, e forse questa è la cosa apparentemente più sorprendente ma forse anche la cosa più logica, il secondo risultato positivo lo si è ottenuto con la stessa variabile, misurata sulla madre dopo che con il padre. Questa ripetizione ci sembra una sottolineatura che non si può trascurare.

Infine vorremmo richiamare l’attenzione su altre variabili che sono andate molto vicine al livello di significatività: la numero 19 (la Casa occupata dal Sole del figlio uguale alla Casa occupata dal Sole del padre), la numero 21, la numero 28 (vicinissima al valore significativo) e la numero 35 (la Luna del figlio uguale alla Casa occupata dalla Luna della madre). Quest’ultima variabile è particolarmente interessante ed andrebbe approfondita perché è la stessa che in una nostra precedente indagine risultò significativa al 5%.

Bibliografia

Precedenti ricerche del Gruppo di lavoro di Napoli,  come da Ricerca ’90 numero zero.

Ricerche varie sull’eredità planetaria, di Michel e Françoise Gauquelin, libri vari del Laboratoire d’étude des relations entre rythmes cosmiques et psychophysiologiques, 8 rue Amyot 75005 Paris (questi volumi non dovrebbero mancare, per alcuna ragione, nella biblioteca di ogni studioso che si occupi di ricerca in astrologia).


FINE PRIMA PARTE




LE MIE OSSERVAZIONI SU QUESTA PRIMA PARTE DELLA RELAZIONE



Su questa prima parte della relazione di Ciro Discepolo ho da fare alcune osservazioni, anche se queste osservazioni non riguardano l'errore principale commesso da Discepolo, di cui parlerò in seguito.


Nella premessa Ciro Discepolo scrive:

Questa statistica, riteniamo, si colloca, per importanza in campo astrologico, subito dopo quelle più famose di Michel e Françoise Gauquelin. Infatti non ci risulta che altri studi statistici, in astrologia, siano stati effettuati su di un campione così vasto e soprattutto che abbiano dato esito positivo, ai fini della dimostrazione di assunti di tipo astrologico.

Discepolo dovrebbe lasciare ad altri il compito di stabilire se le sue statistiche sono o non sono importanti. Ad esempio la qui citata Francoise Gauquelin ha espresso un giudizio negativo sulle statistiche di Discepolo. per cui se si fosse domandato a lei, che valore attribuire a queste statistiche, credo che molto difficilmente avrebbe detto che il lavoro di Discepolo si collocava al secondo posto tra le statistiche astrologiche che hanno avuto un esito positivo, subito dopo le statistiche effettuate da lei stessa in collaborazione con Michel Gauquelin. 

Francoise Gauquelin che è bene ricordare era laureata in statistica, ha detto che Discepolo aveva "sparato nel mucchio".

Con questa frase Francoise Gauquelin voleva dire che Discepolo ha analizzato 50 variabili, 25 per le coppie figli-padre e altrettante per le coppie figli-madri. Avendo analizzato tutte queste relazioni tra le carte del cielo dei figli e quelle dei genitori, era abbastanza scontato che qualcuna di queste sarebbe risultata apparentemente significativa.

Facciamo un esempio pratico:

Decido di fare una puntata al gioco del lotto, sul primo estratto della ruota di Napoli, e gioco 1 euro sul 47. La probabilità di azzeccare questa giocata è 1/90, perché i numeri del lotto sono 90, e quindi è piuttosto difficile riuscire a vincere questa scommessa.

Ma se invece di fare un'unica puntata, decido di fare 45 diverse puntate, la probabilità che una di queste mie scommesse risulti vincente è pari a 1/2.

Si tratta di due tipi di scommessa che hanno una probabilità di successo molto diversa.

Era quasi scontato che analizzando 50 variabili, una di queste risultasse statisticamente significativa.

La probabilità che una di queste variabili avesse una significatività statistica del 1% era pari ad 1/2, ossia succede una volta si, ed una volta no, è come indovinare se uscirà testa o croce dal lancio di una monetina.

Non c'era da fare i salti di gioia come ha invece fatto Discepolo, perché se giocate al lotto 45 euro, puntando su 45 numeri che vi piacciono, sul primo estratto della ruota di Napoli, e casualmente esce uno dei vostri numeri, avete veramente poco di cui rallegrarvi.

L'estratto determinato - si chiama cosi' questo tipo di puntata- paga 55 volte la posta, per cui giocando 45 euro, se il primo estratto sulla ruota di Napoli, è uno di questi numeri, voi avete vinto 10 euro.

L'unica cosa di cui potete rallegrarvi è di non aver perso 45 euro.

La probabilità di vincere o di perdere è la stessa, perché sono entrambe del 50%, ma quando vincete guadagnate 10 euro, mentre quando perdete, ne perdete 45.

Se proprio volete togliervi la soddisfazione di vincere al gioco del lotto giocatevi 45 euro, puntando un euro su 45 numeri diversi, perché giocando in questo modo è molto probabile che vinciate, già al primo tentativo.

Io questo metodo non ve lo consiglio, perché siccome quando vincete, vincete 10 euro, e quando perdete, perdete 45 euro, perdereste mediamente 17.5 euro ogni volta che giocate. 

La risposta di Ciro Discepolo a questa obiezione di Francoise Gauquelin è stata che la sua critica era valida solo per questa prima trance della statistica riguardante 8219 soggetti, perché in seguito lui ha smesso di puntare su 50 variabili, ma si è limitato a puntare sempre e soltanto su due variabili (le coppie figli-padre e figli-madre, con l'ascendente dei figli uguale al segno del genitore).

La risposta di Ciro Discepolo è pertinente, per cui l'accetto. Solo che l'entusiasmo di Discepolo per questi suoi primi risultati statistici era assolutamente ingiustificato. E' come se lanciando una monetina avesse indovinato su che faccia si sarebbe fermata, nulla di più, un po' troppo poco per stappare una bottiglia di champagne.

Dire che una variabile è statisticamente significativa all'1%, equivale a dire che ci aspettiamo che questo si verifichi per puro caso 1 volta su 100. Quindi se puntiamo proprio su questa variabile, e questa variabile mostra una significativà dell'1%, abbiamo effettivamente qualcosina di cui rallegrarci.

Ma se invece di puntare su una sola variabile, puntiamo su 50 diverse variabili, le cose cambiano radicalmente. La probabilità che almeno una di queste variabili sia statisticamente significativa all'1% è del 50%, si hanno esattamente le stesse chance di successo, che si avrebbero provando ad indovinare l'esito del lancio di una monetina.

Altro che ostriche e champagne, al più Discepolo avrebbe dovuto "festeggiare" il suo risultato statistico, con un panino con la mortadella e con un bicchiere di gazzosa.





Una seconda osservazione che mi viene da fare su questa prima parte della statistica di Discepolo, è che mancano i numeri della statistica. Discepolo ci informa che il numero dei soggetti totali della statistica è 8219, ma quante sono le coppie figli-padri, e in quante di queste coppie si verifica che il figlio ha come ascendente il segno solare del padre?

E inoltre, qual è il valore atteso che ha calcolato per questo tipo di coppie?

Discepolo ritiene questi numeri superflui, e passa direttamente a calcolare il valore dello Z.

Ma questi numeri sono essenziali, prima di sapere il valore dello Z calcolato per ciascuna delle 50 variabili, vorremmo conoscere i numeri che sono serviti per calcolarlo.

  1. Numero delle coppie TOTALE figli-padri.
  2. Numero delle coppie figli-padri TROVATE che soddisfano la condizione posta.
  3. Numero delle coppie figli-padri ATTESE che soddisfano la condizione posta.
n.b. La condizione posta è che l'ascendente dei figli sia uguale al segno solare dei padri.

Discepolo omettendo di fornire questi numeri, non ci permette di sapere se li ha calcolati correttamente. In pratica ci costringe ha fare un atto di fede, ci costringe ad assumere che lui questi numeri li ha calcolati bene.

In realtà, come spiegherò più avanti, Discepolo il numero delle coppie ATTESE lo calcolava in modo errato.


Discepolo ha risposto a questa mia obiezione, dicendo qualcosa del tipo: "Come ti permetti di criticare la scelta dei professori universitari di non inserire questi numeri nella relazione?". 

Ma non credo proprio che questa scelta sia dei professori universitari, perché chi descrive la statistica è Discepolo, non sono i professori universitari, e non credo proprio che un esperto di statistica avrebbe omesso di citare questi numeri nella relazione di una statistica.

Discepolo probabilmente non se ne rende conto, ma se lui omette questi dati, chi legge questa relazione è costretto a fare un atto di fede, per cui questa relazione non si può considerare un lavoro scientifico, perché la scienza non si basa sulla fiducia.

Ma va bene lo stesso.

Diciamo che sia l'obiezione di Francoise Gauquelin che la mia, fanno venire qualche dubbio sulla validità dei risultati di Discepolo. 

Anche se queste osservazioni non costituiscono la PROVA che Discepolo abbia effettivamente sbagliato la statistica e quindi che le sue conclusioni sono errate.

Ma la PROVA che Discepolo ha sbagliato la statistica, c'è, e si trova nella SECONDA PARTE della sua relazione, di cui parlerò in seguito.

Aggiungo qui, soltanto un'ultima precisazione, il metodo di mischiare le famiglie per ottenere il numero delle coppie ATTESE, per quanto non si possa dire che sia sbagliato, sicuramente non è il modo migliore per trovare il valore atteso, perché esiste un altro metodo molto più semplice, e molto più preciso. Ma anche di questo ne parlerò in seguito. 

giovedì 27 settembre 2012

Mah?


Astrologi veri e fasulli


A differenza di qualcuno che non sapendo fare nient'altro, si diverte ad attribuirmi delle previsioni che non ho mai fatto, io ne ho fatta una molto precisa.

La previsione che non si è ancora realizzata, e che tutti possono leggere al fine di verificare se si realizzerà, è molto specifica.

Da questa pagina web di Ciro Discepolo, a breve spariranno i nomi dei professori universitari citati, ossia il professor Luigi D'Ambra dell'università di Napoli, e il professor Francesco Mola dell'università di Cagliari.

Consiglio a chi non l'avesse ancora fatto, di visitare la pagina e di salvarla sul proprio computer, per poi tornare a visitarla in un momento successivo.

Scommettiamo che la mia previsione si realizzerà?

Non informo quelli del CICAP perché loro direbbero che mi sono accordato con Discepolo, ma gli astrologi, che ritengono che Discepolo ha fatto una statistica certificata da questi professori, che cosa diranno quando vedranno che i nomi dei professori non ci saranno più sulla pagina?

Al Rami che si dice tanto esperto di previsioni, vuol provare a farne una?

Secondo Giuseppe Galeota questa mia previsione si realizzerà oppure no?

Vuole provare a fare una sua contro-previsione, oppure preferisce aspettare di vedere cosa succede per poi dire che lui l'aveva detto, cosi' come fa di solito?

Questa stessa previsione l'ho scritta anche in questi altri due forum:

http://forum.cosenascoste.com/astrologia/67807-la-mia-previsione-su-ciro-discepolo.html#post1145263

http://www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?p=623301#post623301

mercoledì 26 settembre 2012

Il libro di Al Rami

Il libro di Al Rami

Al Rami continua a scrivere sul suo blog che io gli avrei fatto una previsione negativa per quest'anno. Non è assolutamente vero. L'ho invitato più volte a indicarmi dove avrei scritto questa previsione, ma lui ha ignorato i miei inviti, e continua a scrivere che avrei fatto questa previsione sbagliata, con il solo intento di diffamarmi. Lui dice che questa previsione, che io non ho mai fatto, sarebbe sbagliata, perché sta avendo un periodo favorevolissimo, ed è finalmente riuscito a pubblicare il suo primo libro.

Ho fatto una rapida indagine in rete, ed ho scoperto che la casa editrice con cui ha pubblicato il suo libro, è una casa editrice a pagamento, e che è piuttosto chiacchierata. Vi rimando a questo link per gli approfondimenti:


Da quello che si legge nel link, a me pare che si tratti dell'ennesima illusione di questo incapace, che oltre a calunniare e diffamare il prossimo, non riesce a concludere nulla. 

I libri prima di scriverli farebbe meglio a leggerli, cosi' eviterebbe di scrivere delle coglionerie del tipo che Ciro Discepolo avrebbe scoperto una relazione tra la quarta casa e la seconda parte della vita (vedi il blog su Alan Leo).

Ho dato un'occhiata alla rivoluzione solare di Al Rami, tanto per il suo luogo di residenza, che per Lisbona. A me pare, che se proprio bisogna dare un significato alla rivoluzione solare, Al Rami stia vivendo più sotto gli influssi della sua rivoluzione di base, in cui c'è Nettuno in decima casa, che sotto gli influssi di quella mirata con Venere nella stessa casa.

Auguro ad Al Rami, cento anni di successo, come quello che sta avendo quest'anno.

Non è una bolla di sapone...


Il vademecum del ciarlatano




I ciarlatani tendono a comportarsi sempre nello stesso modo. Per essere un ciarlatano come si deve, è necessario seguire le seguenti norme:

1

Preferite sempre la chiave di lettura cospirazionista rispetto alla chiave di lettura noiosamente banale: le spiegazioni naturali sono per i sempliciotti e per le spie del governo. Mai cercare la più semplice ed ovvia causa di qualcosa ed in particolare evitate come la peste di menzionare il Rasoio di Occam.

2

Dovete essere convinti che la parola «anomalia» significhi «conferma indubitabile» di attività paranormale, o analogamente «dimostrazione inoppugnabile» di presenza aliena, o ancora «prova incontestabile» di misterioso e malvagissimo complotto a livello come minimo mondiale se non intergalattico.

3

Quindi usate la parola «anomalia» più spesso che potete: eventualmente arricchitela da aggettivi come «inspiegabile», «inquietante», o, se siete in full attack mode, «evidente», «lampante», ed altro che implichi gravi difetti psicofisici in chi osasse trovarla qualcosa di normale

 4.
Definite tutto quello che è comunemente accettato, e contro cui vi battete, usando l’aggettivo «ufficiale» in senso dispregiativo, come se si trattasse di un’imposizione proveniente da qualche autorità di cui bisogna diffidare e non di cose che chiunque, solo volendolo, può verificare.

Riempitevi la bocca di frasi che iniziano con

«secondo la versione “ufficiale”»,

«secondo la ricostruzione “ufficiale”»,

«secondo la scienza “ufficiale”»,

«secondo la medicina “ufficiale”»,

 «secondo la storia “ufficiale”»,

«secondo la geografia “ufficiale”»,

 «secondo la matematica “ufficiale”»,

 «secondo l’educazione fisica “ufficiale”»,

 «secondo l’intervallo di ricreazione “ufficiale”»,

«secondo la pausa pranzo “ufficiale”»


e così via.

Ricordate e fate ricordare che tutto quello che si legge sui libri di scuola, su qualsiasi argomento, quando non è palesemente falso, è tragicamente obsoleto e che tutto ciò che viene trasmesso dagli organi di informazione è addomesticato e regolato dalla cricca di potenterrimi massoni / templari / gesuiti / bonesmen / banchieri / bilderberghiani / sionisti / case farmaceutiche / militari / rettiliani / SPECTRE / chi-più-ne-ha-più-ne-metta che governano il mondo dietro le quinte, abilmente celati a tutti tranne che a voi, inarrivabili genii e disvelatori di trame oscure, che più i complotti son segreti, più facilmente li scoprite grazie al vostro infallibile fiuto di segugi 
5.
Non accettate mai le affermazioni della scienza “ufficiale”, a meno che si tratti di cose in cui credete da anni, come per esempio la gravità o la sferoidalità della Terra o ancora che il Sole irradia calore. tenete però conto del fatto che i migliori ciarlatani, i veri fuoriclasse, riescono a mettere in dubbio anche queste cose, prendendo in seria considerazione ipotesi del tipo «la gravità non esiste, se stiamo attaccati al suolo è solo perché la Terra ruota», o del tipo «è possibile e financo plausibile che la Terra sia cava e noi ne abitiamo la superficie interna», o anche del tipo «il sole è freddo e l'aria si scalda solo per la sua densità»: il tutto in base a (s)ragionamenti quali «dato che la scienza “ufficiale” non spiega tutto, è come se non spiegasse niente, e tutti, ma proprio tutti, i suoi risultati sono in realtà come minimo opinabili, anzi certamente falsi». 
6
Alternate i racconti in cui vi dipingete come vittime predestinate del sistema marcio e corrotto a causa della vostra autonomia di pensiero, appartenenti ad uno sparuto gruppo di eroi senza macchia e senza paura che soli lottano contro le preponderanti forze del male, a perentorie affermazioni in cui sostenete che oramai sono tantissimi quelli che non abboccano più alla Infida e Menzognera Versione Ufficiale.

 Anzi, ribaltate completamente la faccenda, dicendo che ormai c’è rimasto soltanto il vostro interlocutore e al più due o tre altri irriducibili, che saranno presto costretti ad abiurare di fronte all’evidenza. 
7
Postate statistiche trionfali sulle percentuali di credibilità della vostra tesi, ma, nel caso, cercate se possibile di non eccedere il 100%: gli scettici infami non attendono altro. Non vergognatevi di proporre le teorie più assurde e bislacche: giustificatele usando il punto di partenza imprescindibile degli sragionamenti del Vero Ciarlatano, e cioè l’affermazione «Tutto è possibile». Usando questa formula magica potrete far passare agli occhi degli ingenui qualsiasi scemenza come qualcosa di serio su cui riflettere: sarà poi un gioco da ragazzi, partendo da essa, passare da «possibile» a «probabile», da «probabile» a «praticamente certo» e da «praticamente certo» a «provato al di là di ogni dubbio». 


8.
Quando vi fanno notare la palese idiozia delle vostre tesi, così palese da non dover neanche essere spiegata, accusate l’interlocutore di avere la mente chiusa e ottenebrata dalla propaganda “ufficiale”, mentre la vostra è aperta, pura e flessibile come quella di un neonato. Gli altri ciarlatani adorano il concetto di «mente aperta» e vi accoglieranno nel loro sancta sanctorum senz’altro indugio: come voi, non tollerano quei tipacci cattivi d’animo che chiedono sempre le prove di qualsiasi cosa. Ed esattamente come voi non solo ritengono di avere la mente aperte come quella di un neonato, ma ne hanno anche lo stesso spirito critico e le stesse conoscenze. 
9.
Ridefinite le parole «scettico» e «scetticismo» per far figurare che il vero scettico sia chi accetta come possibili le vostre ridicole fantasie senza discuterle 
10.
Fate presente che sarebbe arrogante e presuntuoso pensare che le cose che sostenete possano essere tutte false: qualcuna vera ci deve essere... il che significa che avete ragione... e quindi sono tutte vere, quod erat demonstrandum.

Leggi il seguito qui.


Alan Leo


Alan Leo

Alan Leo
From Wikipedia, the free encyclopedia

Alan Leo, born William Frederick Allan, (Westminster, 7 August 1860 - Bude, 30 August 1917), was a prominent British astrologer, author, publisher and theosophist. He is often referred to as "the father of modern astrology".[1]
His work stimulated a revival of astrology in the Western world after its decline at the end of the 17th century. Leo was a devout theosophist and he worked many of its religious concepts such as karma and reincarnation into his astrology. He used the Theosophical Society’s vast international connections to publish, translate and disseminate his work across Europe and America.

Astrological technique and influence

Leo, who took the name of his sun-sign as a pseudonym, is credited with starting the movement towards a more psychologically-oriented horoscope analysis in astrology, being the first astrologer to argue for a loose interpretation of possible trends of experience rather than the specific prediction of events.[2] His influence has been described as marking a 'turning point' in horoscope delineation, because, as astrological historian James Holden explains:

Thereafter, what has been more recently called "event-oriented" astrology gradually receded in favor of character analysis and vague descriptions of possible areas of psychological harmony or stress.[3]

In 1890, Leo, invited George R.S. Mead to found an occult lodge in Brixton, South London. Towards the end of his life, in 1909, and again in 1911, Leo travelled with his wife to India where he studied Indian astrology.[4]:114 As a result of his studies in India, he later attempted to incorporate portions of Indian astrology into the western astrological model.
Leo's book The Art of Synthesis (1912) was a probable influence on Gustav Holst's work The Planets. In this book, Leo gave the planets descriptions such as "Mars the Energiser".[5]
In 1915 Leo founded the Astrological Lodge of London.[6]

Legal controversies and death

In 1914, aged 54, Leo faced prosecution against the charge that he "did unlawfully pretend to tell fortunes" through astrology. The case was dismissed for lack of evidence, but it led to Leo's belief that astrology needed to be revised in order to be legitimised.[7] His advice to fellow astrologers was:

Let us part company with the fatalistic astrologer who prides himself on his predictions and who is ever seeking to convince the world that in the predictive side of Astrology alone shall we find its value. We need not argue the point as to its reality, but instead make a much-needed change in the word and call Astrology the science of tendencies.[8]

In 1917 Leo stood trial again on a similar charge. Despite his insistence that he told only "tendencies" and not "fortunes", he lost his case and was fined £5 plus costs.[7] Leo was convicted of fortune-telling on July 16 1917.[4]:105 He died a few weeks later from an apoplexy (cerebral hemorrhage), at 10:00 am on 30 August 1917, whilst on a holiday at Bude in Cornwall, which was intended to restore his health after the ordeals of the trial.[4]:74 He had used the 'holiday' as a period in which he rewrote hundreds of pages of astrological text to "recast the whole system and make it run more along the lines of character reading and less as the assertion of an inevitable destiny", despite being warned by his wife that "he needed rest badly after the worry and anxiety of the law case", and was overworking himself and heading for a breakdown. After his sudden death the rewriting of his work was completed by his friend and colleague H.S. Greene.[4]:106 Greene also remarked on how the 1917 prosecution had caused worry for Leo during the process of the trial.[4]:113

Works



References

  1. Gavin Kent McClung (June 2000). "What Makes A True Astrologer?". Dell Horoscope, pp.66-77. Extract reproduced on Solstice Point (astrologers memorial site). Retrieved July 10, 2012.
  2. Alan Leo, Volume 3 of Modern Astrology 1897-1898, p.106. (Kessinger Publishing reprint, 2003).
  3. James H. Holden, A History of Horoscopic Astrology, p.207. American Federation of Astr, 2006. ISBN 9780866904636.
  4. Besant, A. W., Leo, B., (1919). The life and work of Alan Leo, theosophist, astrologer, mason. London: Modern Astrology Office.
  5. Head, R. 2009. "Holst - Astrology and Modernism in 'The Planets'". Tempo 187. pp.15-24.
  6. Hone, M., The Modern Text-Book of Astrology; revised ed., p.295. (London: Random House, 2004) ISBN: 9780852433577.
  7. Deborah Houlding, 'Prediction, Providence and Power of the Self', Traditional Astrologer Magazine, vol. 17, September 1998; online at Skyscript (retrieved 11 July 2012)
  8. Patrick Curry, Confusion of Prophets: Victorian and Edwardian Astrology, p.149. London: Collins & Brown, 1992. ISBN: 9781855851368


External links



Source: The Life and Work of Alan Leo: Theosophist, Astrologer, Mason




Courtesy Astrionline.it


La traduzione in italiano del libro: "The Key to your own Nativity"
"Le chiavi del tuo oroscopo" di Alessandro Guzzi 


Oppure potremmo citare per esempio la relazione esistente tra l'aquario, l'11^ casa e i lutti, così come scoperto da Discepolo; oppure ancora la relazione tra IV^ casa e la seconda parte della vita, sempre scoperta dallo stesso autore.

Dal blog di un seguace di Discepolo


Peccato che dei rapporti tra la casa IV e la seconda parte della vita, ne avesse parlato Alan Leo molto prima di Ciro Discepolo, come si legge a pagina 129 della traduzione di Alessandro Guzzi, del libro "The Key to your own Nativity".

pappa e ciccia


Il metodo Jonas

Cicogne Mirate

Nel luglio 1968 venne finalmente fondato un istituto di ricerca per il controllo naturale delle nascite. Il dr. Jonas ne era il presidente. Nei due anni di attività di questo istituto scientifico vennero eseguiti 30.000 calcoli, ripartiti in quattro categorie. Una parte di questi calcoli e dei risultati vennero esaminati da una commissione scientifica a Budapest che, a sua volta, accertò un’attendibilità del 98% dei casi. I calcoli rimasti vennero esaminati nel 1972 ed i risultati erano ancora positivi per il 98%. Il successo del metodo del dr. Jonas suscitò molte reazioni in tutto il mondo.

Dal blog di Discepolo

Chissà perché un metodo che ha una attendibilità del 98% non è ancora stato riconosciuto dalla medicina ufficiale?

Non dipenderà forse dal fatto che Discepolo fa parte del comitato scientifico del metodo Jonas?

Discepolo dove si trova la documentazione di questi studi?

Nello stesso cassetto in cui si trova la relazione della sua statistica?