In un video su Facebook Galeota dice che l'astrologia seria dovrebbe basarsi sull'osservazione e sulla sperimentazione evitando le deduzioni. In pratica bisognerebbe evitare di dire il tal pianeta dovrebbe avere un certo significato, e quindi trovandosi in una tale casa o segno dovrebbe significare la tale cosa. Ma il reale significato del pianeta nelle case e nei segni andrebbe verificato sul campo attraverso l'osservazione. E poi dice che bisognerebbe evitare il psicologhese, ossia di parlare di inconscio e stati d'animo, per concentrarsi sui fatti concreti dell'astrologia giudiziaria.
Ha ragione, è così che bisognerebbe fare. C'è addirittura qualcuno che attribuisce un significato astrologico agli asteroidi basandosi sulla mitologia associata al nome che gli è stato dato, per cui Eros diviene inevitabilmente l'asteroide dell'amore e così via.
Ammesso che Eros o qualche altro asteroide abbiano un significato astrologico, questo significato andrebbe desunto dalle carte del cielo, ad esempio confrontando quelle di chi ha questo asteroide all'ascendente.
Quindi fin qui sono d'accordo con lui. Ma ad un certo punto del video dice che Ciro Discepolo ha dimostrato come realmente funzionano le rivoluzioni solari. Questo mi fa pensare che con i suoi studi al liceo artistico non abbia idea di cosa significhi dimostrare qualcosa. Siccome parla di "esempi" immagino che alluda agli oroscopi presenti nei libri di Discepolo. Non capisce che presentare un certo numero di grafici astrologici con delle configurazioni simili appartenenti a persone con un destino simile, non significa dimostrare che quelle configurazioni portino ad un certo destino.
La cosa si può anche fare a scopo didattico, per mostrare il proprio pensiero, ma di certo non ha valore di prova o di dimostrazione. Perché chi lo fa seleziona quei casi che portano ad avvalorare la sua tesi, escludendo tutti i casi contrari.
Sul blog di Discepolo c'è un tizio che da svariati anni segnala quando qualcuno muore nel giorno del compleanno, o quando gli succede qualcosa di importante. Ieri è morto Eugenio Scalfari circa tre mesi dopo il suo compleanno, di sicuro questo tizio non ne parlerà nel blog di Discepolo. Se è vero che le persone muoiono più facilmente nel giorno del compleanno, per dimostrarlo bisognerebbe raccogliere anche i dati delle persone che non muoiono nel giorno del compleanno. Non ci si può limitare a raccogliere i casi che confermano la nostra tesi.
Questo perché sicuramente c'è qualcuno che muore nel giorno del compleanno, e quindi riscontrare che qualcuno sia morto nel giorno del compleanno non prova nulla. Abbiamo bisogno di dimostrare che nel giorno del compleanno si muore più frequentemente che in altri giorni e per calcolare una frequenza abbiamo bisogno anche del numero delle persone che non sono morte nel giorno del compleanno. Ma questo credo che sia una cosa troppo difficile da comprendere per i fan di Ciro Discepolo.
Lo stesso discorso vale anche per gli esempi riportati nei libri di Discepolo, che non dimostrano assolutamente nulla.
Il Galeota sembra non comprendere la complessità della materia che dice di conoscere. L'astrologia mette a confronto i grafici astrologici delle persone e le persone stesse, ma ammesso che esista una relazione tra le due cose, non possiamo mai stabilire una connessione certa tra esse. Mi spiego meglio, ad una persona accade un incidente, come faccio a mettere in rapporto ciò che gli è accaduto con la sua carta del cielo? Ossia a quale aspetto o a quali aspetti della carta del cielo, va collegato questo fatto? L'esperienza suggerisce che bisognerebbe guardare gli aspetti di Marte e di Urano, ma non possiamo mai stabilire con certezza una connessione tra gli elementi della carta del cielo e le cose che accadono alle persone.
Quindi anche se Discepolo mostra degli esempi questo non significa che le cause astrologiche da lui individuate siano effettivamente le cause astrologiche giuste, perché potrebbero esserlo anche delle altre.
Le statistiche potrebbero effettivamente dimostrare qualcosa, ma Discepolo le ha usate solo per ingannare i suoi lettori millantando dei brillanti risultati mai ottenuti.