sabato 24 ottobre 2015

La procedura pseudo scientifica in astrologia



L'astrologo (sic) Giuseppe Galeota ha scritto sul suo blog un articolo intitolato: "La procedura scientifica in astrologia" in cui tra le altre cose scrive:

Silvermann parla del principio della confutazione e cioè della necessità di considerare sempre pure i casi che non supportano la propria tesi poiché solo in questo modo possiamo accettare l'idea che le regole trovate siano davvero ricorrenti e non una pia illusione. Per esempio Ciro Discepolo ha dimostrato che eventi importanti della propria vita si realizzano attorno al giorno del proprio compleanno (e quello dei propri cari) ma questo non significa che non accadono anche in qualsiasi altro giorno. Significa solo che accadono di più attorno a certe date, considerando la legge dei grandi numeri. Proprio perché Seale afferma che la ferrea logica non è sufficiente è sempre necessario considerare quei casi che non confermano la propria tesi. 

Siccome in realtà Ciro Discepolo non ha mai dimostrato che eventi importanti della propria vita si realizzano attorno al giorno del proprio compleanno, ho scritto un brevissimo commento sul suo blog, riportando le sue parole e aggiungendovi un "Come?".

Pensate che abbia risposto alla mia domanda?

Naturalmente no.

Lui preferisce inveire contro chi gli fa delle domande scomode.

In realtà nemmeno Ciro Discepolo ha mai scritto di aver dimostrato questa cosa, perché lui dice che ad averlo fatto sarebbero stati alcuni ricercatori di una università svizzera, ma anche questo è falso.

Questa ricerca confrontava il giorno del compleanno con quello della morte, ed era risultato che effettivamente nel giorno del compleanno c'erano più decessi rispetto agli altri giorni dell'anno. Ma gli stessi ricercatori ammettevano che questo risultato potesse essere la conseguenza di un errore. E comunque dai dati della ricerca non risultava alcun incremento delle morti nei 20 giorni che precedono e seguono il giorno del compleanno, che è invece ciò che sostiene Discepolo.

Come mai Discepolo e i suoi seguaci non accettano integralmente i risultati di questa statistica?

Come mai la citano, sebbene questa ricerca smentisce la questione dei 20 giorni prima e dei 20 giorni dopo?

Loro prendono per buono il piccolo risultato positivo della ricerca, ma ignorano il risultato negativo, e questo è proprio ciò che non bisognerebbe fare, se si pretende di fare una astrologia scientifica. 

Il modo di fare "ricerca" astrologica di Discepolo, e dei suoi seguaci è l'esatto contrario di quello che suggerisce Silvermann. Invece di concentrare l'attenzione sui casi che smentiscono la teoria, notano soltanto quei casi che sono in accordo con essa.

Ad esempio sul blog di Discepolo c'è un certo Sandro N. H. che continua a indicare dei casi di persone a cui è successo un evento importante nel giorno del compleanno, ma non riporta mai dei casi  in cui a qualcuno è successo qualcosa di importante in un giorno diverso dal compleanno.

Perché fare una cosa del genere? Che senso ha?

Credo che lo faccia perché pensa di aggiungere in questo modo, sempre delle nuove conferme della validità della teoria.

Ma questo è sbagliatissimo ed è proprio con questo modo di procedere che si arriva a credere in una astrologia completamente avulsa dalla realtà.

Eppure il metodo corretto non è molto difficile da comprendere. Qual è l'ipotesi di partenza?

L'ipotesi di partenza è che nei (20) giorni che precedono o seguono il compleanno si verificano con una maggiore frequenza degli eventi importanti. Ma se si parla di frequenza è questa che bisognerebbe misurare, e per poterlo fare occorrono i casi contrari, altrimenti non lo si può fare. 

Galeota invece prende spunto da Silvermann per dire: "ma questo non significa che non accadono anche in qualsiasi altro giorno".

Perché a lui preme sottolineare che i casi contrari non smentiscono la teoria, rendendo in questo modo la teoria non falsificabile.  




L'immagine qui sopra è un ingrandimento dell'immagine pubblicata dai ricercatori svizzeri.
Si nota un picco in corrispondenza dello zero che rappresenta il giorno del compleanno, ma non si nota nulla di particolare nei 20 giorni prima e dopo il compleanno. 

Se si ritiene questa ricerca attendibile, per via di quel minuscolo picco in corrispondenza del giorno del compleanno, come si fa ad ignorare che non c'è alcun incremento dei decessi nei giorni intorno al compleanno?

La linea rossa è stata aggiunta da me e dovrebbe indicare l'andamento del grafico se fosse vera la teoria di Discepolo, ma questa linea non c'è nel grafico originale, perché non c'è questo effetto a campana ipotizzato da Discepolo.

Nonostante ciò Discepolo non ha modificato la sua teoria.


martedì 13 ottobre 2015

Perché funziona l'astrologia?


"Perché funziona l'astrologia?" è una domanda che mi sono posto molte volte, e a cui non sono in grado di rispondere. Però la mancanza di questa spiegazione non mi crea imbarazzo, perché penso che spetterebbe a chi nega la validità dell'astrologia rispondere ad un'altra domanda che è: "L'astrologia come potrebbe non funzionare?".
Intendendo qui con il termine astrologia il principio basilare dell'astrologia ossia l'esistenza delle corrispondenze che gli astrologi credono di scorgere tra le cose terrestri e le cose celesti.
Senza entrare nel dettaglio di una tecnica astrologica o di un altra, la validità del motto dell'astrologia: "Come sopra così sotto" non ha bisogno di essere dimostrata. Ciò che andrebbe dimostrato è la validità delle singole affermazioni astrologiche, e purtroppo di questo la maggior parte degli astrologi non si preoccupa affatto. Ma l'essenza dell'astrologia, ossia l'esistenza di una correlazione tra gli eventi celesti, e quelli terrestri non necessita di spiegazioni. Questa correlazione ci deve essere per forza, perché noi terrestri siamo una conseguenza del mondo che ha permesso la nostra esistenza.
Quattro o cinque miliardi di anni fa, da queste parti del cosmo non c'era altro che una nuvola di polvere, che poi sollecitata dalle forze gravitazionali ha formato il Sole ed i pianeti.
Moltissimi anni dopo siamo venuti noi che siamo stati modellati dalle caratteristiche ambientali del mondo in cui siamo. Per fare un esempio, non è certo un caso se i nostri polmoni sono adatti a respirare l'atmosfera terrestre. Se noi abbiamo dei polmoni adatti a respirare questa particolare atmosfera è proprio perché la conformazione dei nostri polmoni è una conseguenza di questa atmosfera. Noi siamo una conseguenza del sistema solare, e non esisteremmo se esso non esistesse. E quindi delle corrispondenze tra noi e il sistema solare ci debbono essere per forza.
Ho proposto queste mie riflessioni diverse volte, raccogliendo sempre scarsissimi consensi, non so perché. Forse perché immaginare se stessi come la conseguenza di qualcos'altro non è molto gratificante. Però è questa la spiegazione fondamentale del perché l'astrologia funziona, l'astrologia funziona perché noi siamo una conseguenza del sistema solare.
Naturalmente si può provare a dettagliare meglio questo funzionamento, che credo sia quello che Paolo Quagliarella ha provato a fare con il suo libro.
Ma anche se una spiegazione scientifica del funzionamento dell'astrologia non venisse mai trovata, questo non permetterebbe di affermare che l'astrologia non è valida. Il mio non è un punto di vista dogmatico, perché sono il primo a dire che l'astrologia avrebbe bisogno di dimostrazioni. Se ad esempio qualcuno dice che i figli nascono molto spesso con l'ascendente del padre, questa è una affermazione che si può e che si deve dimostrare o smentire. Però se si parla del principio basilare dell'astrologia questo non è necessario, così come a nessuno viene in mente di dimostrare la validità della biologia, o della medicina.

sabato 2 maggio 2015

Astrologia e scienza

Il rogo della Città della Scienza

Gli astrologi sono contro la scienza?

Sicuramente qualcuno lo è, stando a quello che si può leggere sul web.

Ultimamente ho letto un articolo sul blog di un certo astrologo che cerca di dileggiarla.

Le motivazioni che lo portano ad agire in questo modo sono da ricercarsi in un desiderio di vendetta, perché la scienza avrebbe mancato di riconoscere il valore scientifico delle sue ricerche statistiche. Ma la scienza "poverina" che colpa ne ha?  La scienza non poteva certo riconosce un valore scientifico a qualcosa che di valore scientifico non ha nulla.

La scienza non poteva certo avallare la sua statistica su 75.000 soggetti, per prima cosa perché non è mai venuta a conoscenza di questa ricerca, non essendo mai stata pubblicata, e in secondo luogo perché il millantato risultato non è mai esistito. Dobbiamo essere quindi grati alla scienza che ci permette di discernere il vero dal falso.

Ai tempi del liceo dicevano che i fascisti non avevano diritto di parola, mentre io credo che tutti abbiano questo diritto, e che possa parlare di scienza anche un truffatore scientifico. Sta al buonsenso di ciascuno decidere se dare credito alle sue affermazioni, o se interpretarle per ciò che veramente sono, una calunnia dettata dal risentimento.

Personalmente mi sento imbarazzato a parlare di scienza, perché non sono uno scienziato, ma sono un astrologo. Ma non occorre scomodare la scienza per capire che un certo risultato che si è ottenuto, non è più valido quando ci si accorge che il metodo con cui è stato ottenuto era errato.

Non credo che ci voglia una laurea in qualche materia scientifica per capire che se il conto del salumiere contiene delle cifre sbagliate, anche il totale risultante sarà sbagliato.

Queste cose sono ovvie per tutti, o almeno così dovrebbe essere, ma poi ho scoperto che per qualcuno non è così. C'è qualcuno che basandosi sulla propria abilità dialettica, che sarebbe forse meglio definire come capacità di infinocchiare il prossimo, è riuscito a persuadere alcuni che una cosa sia vera anche dopo che è stato dimostrato che è falsa.



Si è detto, finora, dei risultati positivi e non di quelli negativi e vorremmo, allora, farne adesso una breve cronaca. Quando noi contattammo, le prime volte, i due ricercatori universitari, chiedemmo loro come si dovevano svolgere le ricerche. Essi ci dissero che dovevamo impostare una ipotesi di partenza e poi vagliare, numericamente i risultati. Quando ottenemmo, nella prima ricerca condotta con loro gli eccezionali risultati di cui abbiamo detto, i due ricercatori dell'Università di Napoli, per spiegarci il significato dei valori trovati, ci fecero il classico esempio del paniere pieno di numeri. Le cose erano andate pressappoco così. Noi avevamo ottenuto un risultato pari al 5% rispetto allo Zeta calcolato. Questo significava che noi avevamo messo una mano in un paniere dove c'erano cento numeri, dall'uno al cento, e avevamo indicato prima di estrarne uno, cinque possibili numeri. Ebbene, effettivamente avevamo "pescato" uno dei cinque numeri in oggetto. Subito dopo avevamo replicato lo stesso esperimento, dichiarando, però, un solo numero da estrarre, numero che effettivamente avevamo estratto, al primo colpo, in mezzo a cento. Lo stesso avvenne nelle ricerche successive, precisando che per una delle stesse avevamo ottenuto, addirittura, di pescare un numero unico in mezzo a mille. Ora io e i miei collaboratori non sappiamo molto di statistica, ma ci sembra che i risultati ottenuti nelle tre ricerche, su complessivi 20.797 genitori e figli, dimostrino, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'ipotesi di partenza è largamente dimostrata. E c'è da aggiungere che quando i due docenti universitari ci consegnarono i primi risultati, sì si raccomandarono di effettuare altre numerose ricerche su altri campioni, ma non ci richiesero ulteriori esami sulle ricerche che erano già state "archiviate" come positive. Fummo noi, io e i miei collaboratori, a richiedere numerosi altri controlli sui risultati ottenuti. Questi ulteriori controlli furono poi fatti, dal prof. Luigi D'Ambra e dal dott. Francesco Mola, su tutte e tre le indagini qui citate ed in alcuni casi si ebbero dei risultati contraddittori. Vorremmo ripetere, però, che tutte e tre le indagini, processate secondo il metodo adottato dall'inizio, avevano dato risultati positivissimi e solo dopo centinaia e centinaia di controprove avevano rilevato dei risultati dubbi. Ci perdonino, allora, i due serissimi ricercatori, se noi - dal basso della nostra impreparazione statistica - ci permettiamo di avere questo dubbio: qualunque risultato statistico, anche il più valido in assoluto, sottoposto a centinaia di controprove, ne potrebbe dare una di segno opposto alle precedenti.
http://www.cirodiscepolo.it/Articoli/Statistiche.Htm


L'autore di quest'articolo gioca su un equivoco. Le centinaia di controprove non sono mica una pretesa assurda della scienza, come vorrebbe far credere. Perché sono soltanto le prove necessarie per stabilire quale dovrebbe essere il valore atteso per un certo abbinamento di coppie in un campione dato, se si decide di trovare questo valore mischiando casualmente le famiglie. Il metodo adottato all'inizio, che consisteva nel mischiare le famiglie un'unica volta, era errato, e di conseguenza era anche errato il risultato ottenuto.

Se si fosse trattato di un risultato valido, sarebbe rimasto tale anche dopo centinaia di controprove. Se questo non è avvenuto è semplicemente perché questo risultato valido non c'era mai stato.

Invece da ciò che scrive l'autore di questo articolo, sembrerebbe quasi che la scienza statistica stia congiurando contro l'astrologia, ma questo è assolutamente falso. Non si tratta di una richiesta di sempre nuove statistiche, come forse è accaduto per le statistiche di Gauquelin, in questo caso si parla sempre delle stesse statistiche, sugli stessi soggetti, che sebbene inizialmente sembrasse che avessero portato a dei risultati significativi, in realtà non avevano mai prodotto un risultato significativo.  

Non c'è nessun accanimento della scienza contro l'astrologia. La scienza non può dimostrare che nascono più figli della media con l'ascendente uguale al segno dei padri, per la semplice ragione che questo non è vero.

mercoledì 15 aprile 2015

Il quiz dei compleanni



Aldo e Bruno hanno appena conosciuto Cristina, e vogliono sapere quando è il suo compleanno. Cristina dà loro una lista di 10 possibili date:


15 maggio, 16 maggio, 19 maggio 

17 giugno, 18 giugno 

14 luglio, 16 luglio 

14 agosto, 15 agosto, 17 agosto 


A questo punto, Cristina rivela ad Aldo solo il mese e a Bruno solo il giorno del suo compleanno. Dopodiché tra i due avviene il seguente dialogo:


Aldo: «Non so quando sia il compleanno di Cristina. Ma so che non lo sa neanche Bruno».

Bruno: «All’inizio non sapevo quando fosse il compleanno di Cristina. Ma adesso lo so».

Aldo: «Ora so anch’io quando è il suo compleanno».

Dunque: quando è il compleanno di Cristina?

La soluzione del quiz è nei commenti.

lunedì 8 dicembre 2014

Un errore molto frequente



Vi siete mai chiesti quale dovrebbe essere il numero di soggetti necessario per poter fare una statistica astrologica?

Credo che molti astrologi pensino che siano sufficienti qualche centinaio di soggetti per poter fare una statistica astrologica attendibile, ma le cose non stanno affatto così.

Per prima cosa bisognerebbe comprendere che qualsiasi influsso astrologico si cerchi di dimostrare per mezzo di una statistica, ammesso che questo influsso astrologico esista realmente, non potrà comunque essere molto evidente.

Supponiamo ad esempio che le donne dell'Ariete sposino gli uomini del Leone più frequentemente della media, secondo voi, se questo fosse vero, qual è la percentuale di matrimoni in più della media che potremmo aspettarci per questa particolare combinazione di segni?

Possiamo ad esempio aspettarci che queste coppie siano il 30% in più del previsto?

No, non possiamo farlo, perché se così fosse l'astrologia non verrebbe considerata una pseudo scienza, perché i suoi effetti sarebbero evidenti a tutti.

E' molto più ragionevole pensare che ammesso che esista realmente una tendenza delle donne dell'Ariete a sposare degli uomini del Leone, il numero delle coppie di questo tipo possa essere forse l'1% in più del previsto.

Ma quanto più è piccola la grandezza di un influsso che vorremmo dimostrare, tanto più grande deve essere il numero dei casi che dobbiamo considerare, se il nostro scopo è quello di dimostrarne l'esistenza.

Ad esempio, qualche tempo fa avevo fatto una statistica astrologica su qualche centinaia di condannati alla pena capitale nello stato del Texas, al fine di verificare se la data della loro esecuzione era prossima a quella del loro compleanno. L'esito di questa statistica è stato negativo, sebbene ci fossero un paio di condannati in più che sono stati giustiziati nel periodo del compleanno, questo era troppo poco per concludere che esiste un nesso tra la data di nascita e il giorno dell'esecuzione, anche nel caso che questo sia vero (cosa in cui non credo).

Però, se avessi utilizzato gli stessi soggetti per verificare se esiste una correlazione fra la razza di queste persone e la pena capitale, questa correlazione l'avrei sicuramente trovata, perché la maggior parte dei condannati a morte erano persone di colore o ispanici, in una misura che non rispecchia affatto la distribuzione delle razze della popolazione dei cittadini del Texas.

E' molto più probabile che a finire sulla sedia elettrica sia un uomo di colore piuttosto che un uomo di razza bianca. Magari ci si potrebbe chiedere come mai avvenga questo, sono le persone di colore che commettono dei reati gravi più spesso dei bianchi? Oppure è il pregiudizio nei confronti delle persone di colore che fa si che essi vengono condannati molto più spesso dei bianchi alla pena capitale?

Questo non lo so, ed esula dal discorso che volevo fare. Volevo solo spiegare che lo stesso numero di soggetti se viene utilizzato per una statistica di tipo non astrologico appare più che sufficiente per dimostrare l'esistenza di una correlazione, mentre non lo è per una statistica di tipo astrologico, dove dobbiamo aspettarci che se pure un presunto effetto esiste realmente, abbia comunque una portata molto limitata che lo rende difficile da rilevare per mezzo di una statistica.

Nella sua pseudo statistica sull'eredità astrale, Discepolo aveva trovato circa un 30% in più del previsto di figli che secondo lui avevano come ascendente il segno solare del padre. Questa percentuale, il 30% in più, è assolutamente incredibile, ed infatti non era vero.

Nessun effetto astrologico, anche ammesso che esista realmente, può avere una simile portata, differenze percentuali del 30, del 20 e del 10 per cento, sono assolutamente inverosimili, e debbono fare immediatamente pensare ad una truffa o ad un errore.

Se è verosimile che coloro che si ammalano di cancro al polmone siano nel 90% dei casi dei fumatori, non è verosimile che quelli del segno dei Gemelli che si ammalano di cancro al polmone siamo il 2% in più di quello che dovrebbero.

Con questo non sto dicendo che gli effetti astrologici siano di scarsa importanza, ma che è di scarsa importanza una singola configurazione astrologica, se viene analizzata singolarmente, senza tener conto dell'insieme del tema natale.

C'è chi se la prende con gli astrologi segno-solari, ossia con quelli che fanno delle previsioni generalizzate per tutti gli appartenenti ai vari segni zodiacali. Giusto, anche se la posizione del Sole nei segni zodiacali è probabilmente una delle configurazioni più importanti, se questa configurazione viene presa singolarmente, non è così importante come molti credono.

Ho notato però, che questi stessi astrologi che condannano l'astrologia segno-solare, molto spesso non si rendono conto che se il segno di nascita non è poi così importante, non lo sono nemmeno altri fattori astrologici come potrebbe essere una quadratura Venere-Marte, o qualsiasi altra cosa, se presa isolatamente.

Ogni singolo item astrologico, conta effettivamente qualcosa, però il suo effetto si può comprendere analizzando il tema natale nel suo insieme, e tenendo conto della realtà di ogni singola persona anche da un punto di vista non-astrologico, perché l'astrologia non è l'unica variabile in gioco nel determinare il destino di una persona.

Per cui, quando si fa una statistica, anche se presumibilmente esiste un effetto della quadratura Venere-Marte, è molto difficile dimostrare la sua esistenza, perché è solo uno dei tanti fattori in gioco, ed il suo effetto viene reso molto poco evidente da tutto il resto.

Insomma, tutto questo mio lungo discorso, era solo per dire che se si vogliono fare delle statistiche astrologiche occorre una gran mole di dati, considerando che in astrologia a differenza di altri campi, l'importanza di un singolo fattore è estremamente debole.

Ma un'altra cosa di cui gli astrologi, o anche le persone in generale non si rendono ben conto, è l'esistenza del caso.

In realtà nemmeno io credo nell'esistenza del caso. Secondo la fisica quantistica il caso esisterebbe, ma personalmente di questo non sono affatto convinto, non perché io neghi l'esistenza dei fenomeni quantistici, ma perché penso che sia errata l'interpretazione che se ne da.

Sono più propenso a credere che il principio di indeterminazione di Heisenberg più che voler dire che esistono delle cose veramente indeterminate e casuali, voglia dire che ci sono delle cose che appaiono come casuali ai nostri occhi, ma che non lo siano realmente.

A qualcuno potrebbe sembrare un caso che la pallina della roulette si fermi su un numero invece che su un altro, ma in realtà il numero su cui si ferma la pallina non è per nulla casuale, perché dipende dalla velocità e dalla direzione in cui è stata lanciata la pallina e dal movimento della ruota della roulette.

Se riuscissimo a determinare con esattezza la direzione e la velocità con cui viene lanciata la pallina, e tutti gli altri fattori in gioco, penso che riusciremmo anche a prevedere dove si fermerà.

Mi dicono che questo esempio non è pertinente, perché è vero che nel caso della pallina della roulette sarebbe teoricamente possibile prevedere dove si fermerà, ma che non sia così nel caso della fisica quantistica, in quanto ci sarebbero delle cose intrinsecamente indeterminabili.

Io però non ci credo, e penso che il principio di indeterminazione di  Heisenberg andrebbe rinominato, e chiamato invece principio di indeterminabilità di Heisenberg.

A mio parere, è impossibile dimostrare che esistono delle cose intrinsecamente indeterminate, perché esiste una difficoltà ontologica per poterlo fare.

E' possibile dimostrare che ci siano delle cose che sono determinate da altre cose, ed è sul principio di causalità che si basa la fisica classica, ma non si può dimostrare il contrario, ossia non si può dimostrare che esistono delle cose che sono realmente indeterminate, ma solo che ci sono delle cose di cui non conosciamo da cosa sono determinate.

Mi conforta sapere che ci sono alcuni scienziati che la pensano come me, come faceva Einstein e Bohr che spiegava i fenomeni quantistici con l'esistenza di alcune variabili nascoste.

Io di fisica non so quasi nulla, però l'ipotesi dell'esistenza di variabili nascoste mi pare accettabile, mentre rifiuto a priori l'esistenza di cose realmente indeterminate, perché nel mondo macroscopico tutto funziona secondo il principio di causalità senza il quale non esisterebbe la scienza.

Ma se da un lato rifiuto di credere nell'esistenza del caso, da un altro lato esso è sicuramente presente nel nostro mondo, se definiamo caso tutto ciò che è dovuto a delle cause che non sono note. Per cui dove si fermerà la pallina della roulette è da interpretarsi come casuale, almeno fino a che, non ci sia qualcuno che riesca a prevederlo, tenendo conto di tutte le variabili che agiscono sulla pallina della roulette.

Invece, a quanto pare, ci sono molti astrologi che non ammettono l'esistenza di questo tipo di caso, quando si parla di statistiche astrologiche. Secondo questi astrologi se ad esempio hanno fatto una statistica astrologica su qualche centinaio di soggetti, ed è risultato che i Gemelli sono molto più numerosi dei Capricorno, tendono ad attribuire a questo fatto un significato che questo fatto non ha, perché non si rendono conto che se ripetessero la statistica con degli altri soggetti, potrebbe risultare l'esatto contrario di quello che hanno trovato la prima volta.

Per cercare di far comprendere meglio questo problema, ho scritto questa pagina:


In questa pagina potete inserire il numero di soggetti di una vostra statistica, e vedere il tipo di risultati che potreste ottenere per puro caso. Infatti, sebbene nella pagina compaiano i segni zodiacali, il funzionamento della pagina non ha nulla di astrologico, perché i risultati vengono attribuiti a ciascun segno zodiacale in modo del tutto casuale.

Se il numero dei soggetti è basso, le differenze tra un segno è l'altro sono molto evidenti. Per cui un astrologo se questi fossero i risultati di una sua statistica, sarebbe portato ad attribuire a queste differenze un significato.
Per cui se ad esempio si fosse procurato le date di nascita di 167 postini e avesse notato che i postini del segno dei Gemelli fossero il triplo dei postini del segno del Capricorno, sarebbe portato a concludere che il segno dei Gemelli favorisce il lavoro dei postini.

Questa pagina dimostra che così facendo commetterebbe un errore, perché se i postini dei Gemelli sono il triplo di quelli del Capricorno, questo non ha nulla a che fare con l'astrologia, ma è solo capitato che i soggetti Gemelli siano risultati molto più numerosi di quelli del Capricorno, per puro caso, perché ognuno di essi aveva la stessa probabilità di essere selezionato. Infatti il programma che fa funzionare la pagina attribuisce a ciascun soggetto la probabilità di 1/12 che gli venga attribuito un segno o un altro.

E quindi se i risultati che si ottengono con questa pagina non significano nulla, analogamente non significano nulla i risultati che si possono ottenere con una VERA statistica astrologica.

Se aumentate il numero di soggetti della statistica, allora vedrete che via, via, i risultati di ciascun segno tenderanno ad assomigliarsi sempre di più, e a tendere sempre di più verso 1/12 del totale dei soggetti.

Questi sono grosso modo il numero di soggetti necessari per poter fare una statistica astrologica attendibile, perché solo basando la statistica su un gran numero di soggetti si riesce a neutralizzare l'effetto del caso.

 


mercoledì 22 ottobre 2014

Ciro o' scienziato



Si intensifica l’impegno degli agenti dell’Ufficio prevenzione Generale della Questura di Napoli nella lotta per debellare il triste e famoso fenomeno dei “pacchi” a Napoli di cui, sempre più spesso, sono vittime i turisti. Con l’impiego di una telecamera nascosta, nel pomeriggio di ieri, i poliziotti sono riusciti a documentare come il “truffatore di turno” ha raggirato due professionisti, giunti a Napoli per un congresso presso la Stazione Marittima. Gli agenti, in servizio di appostamento, hanno atteso pazientemente il momento giusto per intervenire, avendo riconosciuto anche il truffatore per un pregiudicato di 43 anni, un 42enne, arrestato per il medesimo reato solo 10 giorni fa. L’uomo, avvicinatosi alle vittime, ha proposto l’acquisto di un I-Phone 5 per la modica somma di €.80,00. Dopo aver mostrato all’acquirente l’i-phone originale, con rapidità, lo ha sostituito con una custodia, di colore nero, al cui interno vi era una piastra metallica, avvolta in due cartoncini. I poliziotti sono intervenuti, appena si è conclusa la vendita, arrestando l’uomo perché responsabile del reato di truffa e restituendo alla vittima la somma appena corrisposta.


Non ho avuto ancora il piacere di leggere questo libro, ma già il titolo è tutto un programma. Ciro Discepolo scienziato? Ma de che? Ciro Discepolo è l'autore di una truffa scientifica, che per anni ha millantato di avere ottenuto dei brillanti risultati statistici che non ha mai ottenuto.

Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele ° - 200 pagg., 1992. Contiene la relazione completa sulle ricerche Discepolo/Miele relative all’ereditarietà astrale, ricerche condotte su oltre 75.000 soggetti e che diedero risultati statisticamente significativi (secondo la relazione dei professori dell’Università che esaminarono il lavoro). Prefazione di André Barbault. Questo libro contiene una parte scritta anche in francese e in inglese. Fu premiato, in Belgio, come secondo migliore libro dell’anno. Va anche rammentato che questa ricerca statistica, condotta da Ciro Discepolo e da Luigi Miele su 75.000 soggetti fu poi esaminata, in tutte le sue fasi di impostazione generale, raccolta del campione, necessità di creare il gruppo di controllo random (senza del quale, a detta dei docenti universitari, professori di Statistica, che controllarono tutto il lavoro, la ricerca, in questo caso, sarebbe risultata completamente errata) e mancanza di errori di qualunque genere, da professori di Statistica dell'Università di Napoli. La ricerca ebbe un risultato altamente significativo e positivo dal punto di vista statistico e i Professori che ripeterono tutti i calcoli furono anche coautori del libro. A pagina 24 del libro si legge: "Lavoro Statistico (i calcoli e i risultati, non la critica cinematografica al film Umberto D, NdR) a cura del dr. Francesco Mola e del prof. Luigi D'Ambra del Dipartimento di Matematica e Statistica dell'Università di Napoli". Esaurito da molti anni, si può scaricare - gratuitamente QUI.

Dal sito di Ciro Discepolo

a questo indirizzo:      http://www.cirodiscepolo.it/biblio.htm

Non è vero che i professori citati da Discepolo abbiano esaminato la sua statistica su 75.000 soggetti, i professori universitari si erano limitati a controllare uno spezzone della statistica su 8.000 soggetti.

Inoltre non è nemmeno vero che i professori non abbiano trovato errori di qualunque genere, perché gli errori sono stati trovati, come d'altronde si legge sul libro on line di Discepolo: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele" a pagina 35.

Scienziato un paio di palle, Discepolo è un nemico della scienza.

La sua astrologia è solo un pacco spacciato per vera astrologia, non lasciatevi fregare.


martedì 21 ottobre 2014

Boxing match


Due pugili disputano tra di loro 100 incontri. Quello del Capricorno vince 99 volte, mentre quello dei Pesci vince una sola volta.

Proviamo ad inserire questi numeri nel mio calcolatore di significatività.


100 è il totale degli incontri disputati, 50 è il numero di vittorie previste per il pugile del Capricorno, e 99 è il numero di vittorie conseguite da questo pugile.

Il responso del calcolatore è che i risultati trovati sono estremamente significativi. I risultati osservati, ossia le 99 vincite del pugile del Capricorno, sono indicate dal cerchietto verde che viene a trovarsi oltre i limiti della curva a campana. Questo accade solo quando si ottiene un risultato assolutamente imprevisto e quindi con un valore del P-value estremamente basso.

Il valore del P-value è infatti P=1,59E-28 che corrisponde a:  zero, virgola, 27 zeri, e 159.

P= 0,000000000000000000000000000159

Il P-value indica la probabilità che una simile deviazione dai risultati previsti si sia verificata per puro caso, e siccome nel nostro esempio, questa probabilità è praticamente zero, possiamo escludere che sia un caso se il pugile del Capricorno ha totalizzato un numero di vittorie tanto più grande di quelle previste.

Dobbiamo quindi rifiutare l'ipotesi zero, che nel nostro esempio era che entrambi i pugili avessero la stessa probabilità di vittoria del 50% ad ogni incontro.

Per cui le nostre conclusioni sono che il pugile del Capricorno è molto più bravo di quello dei Pesci, e che la nostra ipotesi iniziale che avessero le stesse probabilità di vincita era errata.

Naturalmente dai risultati di questo test statistico non possiamo concludere che i pugili del Capricorno sono molto più bravi dei pugili dei Pesci, ma solo che questo pugile del Capricorno è molto più bravo del pugile dei Pesci. Perché non sappiamo se la bravura del pugile del Capricorno dipenda dal fatto che sia nato sotto questo segno, o da qualche altra cosa, così come non sappiamo se il fatto che il pugile dei Pesci abbia perso 99 incontri su 100 dipenda dal fatto che i Pesci siano sfavoriti nel pugilato.

Credo che sia evidente per tutti, che con questa statistica, dove ci sono soltanto due soggetti, sia impossibile determinare se la bravura dell'uno e l'incapacità dell'altro dipendono dai rispettivi segni zodiacali.

Abbiamo trovato un risultato estremamente significativo, che però non dice nulla sui segni zodiacali, ma solo che questo pugile del Capricorno è molto più bravo di questo pugile dei Pesci.

Come dovremmo procedere invece se vogliamo verificare se ci sono delle correlazioni significative tra i segni zodiacali e il pugilato?

Per prima cosa avremmo bisogno di un campione molto più grande, dove ci siano tanti Capricorno e tanti Pesci, ma a parte questo, non possiamo procedere con lo stesso metodo utilizzato qui, perché finiremmo con il calcolare una significatività statistica, che indica soltanto che non tutti i pugili hanno le stesse probabilità di vincita, perché ci sono quelli più bravi, e quelli meno bravi.

Per cui se vogliamo invece verificare se esiste una correlazione tra i segni zodiacali e il pugilato, dobbiamo procedere in modo diverso.


  • Capricorno 99
  • Pesci 1

  • Capricorno 1
  • Pesci 99


Un metodo consiste nel rompere la relazione che esiste tra i segni zodiacali e gli incontri vinti.

Nella realtà, o in quella che abbiamo supposto essere la realtà, è il pugile del Capricorno che ha vinto 99 volte, ed è il pugile dei Pesci che ha vinto 1 sola volta, ma se combiniamo in modo casuale i segni dei pugili (Capricorno e Pesci), con le vittorie ottenute (99 e 1) che risultati otteniamo?

In altre parole, se lasciamo inalterati i dati relativi ai segni, che sono e che rimangono Capricorno e Pesci, e se lasciamo inalterati il numero delle vittorie ottenute dai due pugili, che sono e che rimangono 99 e 1, ma se lasciamo al computer il compito di associare le vincite con i segni in modo casuale, per un milione di volte che cosa succederà?

Succederà che al segno del Capricorno verranno assegnate 99 vincite, in circa il 50% dei casi, mentre nel restante 50% dei casi, gli verrà attribuita 1 sola vincita.

In altre parole, con questo metodo che consiste nel lasciare invariati i segni, e nel permutare il numero di vincite ottenute dai pugili, abbiamo calcolato il P-value, ossia la probabilità che aveva il pugile del Capricorno di vincere i 99 incontri, che sono stati vinti da uno dei due pugili.

Il valore di questo P-value ad una coda è P= 0,5, ossia la probabilità che fosse proprio il pugile del segno del Capricorno a vincere 99 incontri su 100, è del 50% che è un valore troppo alto, perché si possa parlare di significatività statistica, e che è anche il valore massimo che può assumere il P-value ad una coda, e quindi abbiamo appena dimostrato la totale assenza di significatività statistica dei risultati ottenuti dai due pugili, in rapporto al loro segno di nascita.

O almeno, così mi pare.


venerdì 10 ottobre 2014

Statistica Gran Premi di Formula 1


Continuando la lettura della pagina su cui è riportata la statistica sui vincitori del campionato mondiale di formula 1, si legge di un'altra statistica sui vincitori dei gran premi di formula 1.

Questa statistica è più interessante di quella precedente che si basava solo su 64 casi, perché i gran premi disputati sino al 7 aprile 2013 sono stati 883.

Però, come è avvenuto nella statistica precedente, Marazzani non tiene conto del fatto che i vincitori dei gran premi sono quasi sempre gli stessi piloti. Gli 883 gran premi sono stati vinti da 104 piloti, quindi la media dei gran premi vinti da ciascun pilota è superiore a 8, ci sono alcuni piloti che ne hanno vinti più di 20, e c'è Schumacher che ne ha vinti 91.

Ho scritto una pagina che fa delle simulazioni assegnando a ciascun pilota un segno a caso, ma secondo diverse modalità.

La Tabella n.1 mostra i risultati che si ottengono tenendo conto che molti piloti vincono ripetutamente i gran premi, così come avevo fatto per la statistica sui mondiali di formula 1.

Per cui ad esempio al pilota Schumacher viene attribuito un segno qualsiasi, e questo segno viene conteggiato per 91 volte, perché questo è il numero di vittorie di Schumacher, mentre il segno attribuito al pilota De Angelis viene conteggiato solo 2 volte, perché questo pilota ha vinto solo 2 volte.

La Tabella n.2 riporta invece i risultati che si ottengono assegnando fittiziamente un segno a caso ai piloti per 883 volte.

Come si può osservare i risultati che si ottengono nelle due tabelle sono molto diversi tra loro.

Nella Tabella n.1 ci sono delle grandi differenze tra le vittorie attribuite ai diversi segni, per cui ci sono dei segni che vincono moltissimo e altri che vincono pochissimo.

Nella Tabella n.2 invece i risultati tendono a non discostarsi molto dalla media.

Ma è la Tabella n.1 quella che rispecchia maggiormente la realtà, dove a vincere sono quasi sempre gli stessi piloti. Per cui sono questi i risultati che vanno confrontati con i risultati reali, e non quelli che si ottengono con la Tabella n.2.

Il fatto che nella realtà il Capricorno abbia vinto per 154 volte e il Toro solo 21 volte non è affatto qualcosa di incredibile come pensa Marazzani, perché si verificano queste differenze tra i valori massimi e minimi anche nella simulazione della Tabella n.1.

Se Marazzani ritiene questi risultati molto significativi è perché li confronta con quelli della Tabella n.2, che però è il riferimento sbagliato, perché è una simulazione che non tiene conto del fatto che un pilota che ha vinto una volta, ha delle elevate probabilità di vincere diverse altre volte.

mercoledì 8 ottobre 2014

Statistica Formula 1


Un blogger mi ha chiesto cosa ne pensassi della statistica del dott. Marazzani sui vincitori del campionato mondiale di formula 1 che si può leggere qui.

Bisogna dire che lo stesso Marazzani scrive: "Abbiamo quindi 2 dati statisticamente significativi ma inficiati dalla pochezza numerica del campione."
Ed infatti, con questi numeri non è possibile fare una statistica.

Ho comunque preparato una pagina che fa una simulazione tenendo conto del fatto che ci sono diversi campioni che hanno vinto il campionato mondiale diverse volte.

La simulazione assegna a ciascun pilota un segno fittizio, in modo casuale, e questo segno viene conteggiato tante volte, quanto sono il numero delle vittorie conseguite da ciascun pilota.

Ad esempio, se a Schumacher che ha vinto 7 volte viene attribuito casualmente il segno dei Pesci, il segno dei Pesci verrà conteggiato 7 volte, mentre se a Villeneuve viene attribuito casualmente il segno dei Gemelli questo verrà conteggiato un'unica volta, perché questo pilota ha vinto solo una volta.

La simulazione mostra come non ci sia nulla di strano nei risultati ottenuti da Marazzani nella sua statistica, perché questi sono proprio il tipo di risultati che si ottengono con la simulazione.

Perché ricaricando diverse volte la pagina, ci si accorge che non è affatto inconsueto trovare dei valori massimi uguali o maggiori del valore massimo trovato con i dati reali, così come non è inconsueto trovare dei valori uguali o minori di 1, che era il valore minimo presente nei dati reali.

Nell'immagine della simulazione qui sopra, si legge ad esempio che lo Scorpione avrebbe totalizzato 13 vittorie e l'Aquario solo 1, sebbene su questi risultati non ci sia stato alcun influsso astrologico, perché sono dei risultati ottenuti in modo casuale, facendo assegnare i segni dal computer in modo random.

Per cui se la disparità tra i minimi e i massimi che si notano nella simulazione, assomigliano alla disparità tra i minimi e i massimi che si sono trovati nella realtà, vuol dire che anche questi risultati, sono altrettanto casuali di quelli generati dal computer.

So per esperienza che un certo numero di astrologi non è convinto delle cose che ho appena scritto.

Perché qualcuno crede che se il segno del Cancro è risultato vincitore per 11 volte, e quello del Toro solo 1 volta, questo debba per forza significare qualcosa. 

Però la matematica smentisce questa falsa credenza.

lunedì 6 ottobre 2014

Astrologia Acefala


La statua acefala dell'astrologia presente nella chiesa dei tre re di Palermo, ben potrebbe rappresentare l'astrologia di Ciro Discepolo.

Ciro Discepolo. perché continui a riportare sul tuo sito le tabelle qui sotto?

Eppure dovresti sapere benissimo che queste tabelle non sono valide perché hai sbagliato tutti i calcoli.

Che hai sbagliato l'hai scritto tu stesso sul tuo libro: "Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo/Miele" come si legge a pagina 35, ma allora perché continui a riportare le tabelle sbagliate?

E perché continui a riportare i nomi del professor Luigi D'Ambra e del professor Francesco Mola, vuoi forse farli passare come dei complici delle tue asinerie e dei tuoi imbrogli?

I professori te l'avevano detto che il metodo che avevi adottato all'inizio era errato.

Cancella anche la pagina con cui stai cercando da anni di diffamarmi, miserabile.

Tabelle con le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra

Questa pagina mi è particolarmente cara e mi rimanda a forti, intensissime emozioni che provai quando appresi i risultati di quello spezzone di ricerca (oltre 8000 nascite su 75.000).
Il disegno, fatto a mano, fu redatto dal prof. Francesco Mola che elaborò i dati insieme al prof. Luigi D’Ambra e che gentilmente riassunse i risultati finali, apponendo anche due asterischi in corrispondenza della variabile/padre e della variabile/madre (la stessa) che ottennero una rilevanza statistica enorme. Questo disegno che conservo e rivedo con sempre grande emozione, reca – ovviamente – anche le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra che ce lo consegnarono (a me e a Luigi Miele) spiegandoci come andava letto. Sono sempre grato a questi due bravi e serissimi ricercatori che subirono delle forme di persecuzione nella loro Facoltà Universitaria “per avere dato ragione agli astrologi”.
Naturalmente conservo tutto il materiale relativo a questa e alle altre ricerche e ricordo che TUTTE le mie ricerche sono state sempre pubblicate e sono sempre state controllate da esperti di statistica.
Ciro Discepolo


Anche a me, è capitato di provare forti e intensissime emozioni, ad esempio quando l'Argentina vinse contro l'Italia con i rigori di Maradona. Mi emozionai perché avevo scommesso sull'Argentina e pensavo di aver vinto una discreta sommetta. Però poi mi hanno spiegato che non avevo vinto niente, perché la scommessa riguardava soltanto il risultato dei tempi regolamentari, e non il risultato ai calci di rigore.

Naturalmente la ricevuta della scommessa l'ho buttata, e se penso all'emozione che ho provato, mi viene da ridere di me stesso.

Come mai invece Discepolo, dopo 20 anni conserva ancora queste tabelle, che non gli hanno fatto vincere nulla, e che dimostrano la sua inettitudine? 

giovedì 2 ottobre 2014

Domande senza risposta


La domanda che ho posto al signor Ciro Discepolo meriterebbe una risposta.

Le tabelle riportate sul tuo sito in questa pagina:
http://www.cirodiscepolo.it/Osservazioni.Htm

e che sono anche presenti nel tuo libro on line
http://www.programmiastral.com/osservazioni.pdf

sono state elaborate con il metodo adottato all'inizio, o con il metodo corretto?

Tabelle con le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra

Consiglio a tutti di inviare questa domanda a Discepolo, sia tramite email, sia postandola sul suo blog.

Magari, se lo ritenete opportuno, potreste anche intitolare le vostre email in un modo diverso dal mio.  

Se ho intitolato la email che gli ho spedito "Deficiente", è perché tra noi ci chiamiamo in questo modo.Se lui parlando di me, mi dà del deficiente, non vedo perché non dovrei fare altrettanto. Non c'è alcuna ragione di rivolgersi in modo educato e corretto, ad una persona che educata e corretta non è. 

Prima di domandare a Discepolo quale sarebbe il luogo ideale dove trascorrere il compleanno, penso che sarebbe il caso di chiedergli se queste tabelle siano state elaborate con il metodo adottato all'inizio, o con il metodo corretto. 

Perché nel caso la sua risposta fosse che le tabelle sono state elaborate con il metodo adottato all'inizio, che non era il metodo corretto, allora secondo me, viene meno la ragione di farsi consigliare da lui dove passare il prossimo compleanno.

martedì 30 settembre 2014

L'astrologia non è contro la ragione

clicca sull'immagine per ingrandirla

La ricerca mostra solo che le coppie sposate e consolidate mostrano il Sole in quadratura col Sole del partner, con una frequenza superiore alla media.
Giuseppe Galeota Al Rami

Come mai Giuseppe Galeota continua a citare la ricerca di Ciro Discepolo sulle coppie sposate?

Ma non lo sa, che questa ricerca di Ciro Discepolo era completamente sbagliata, in quanto il software utilizzato si "dimenticava" di conteggiare la metà degli aspetti di sestile, quadratura, e trigono?

Lo sa benissimo, lo dovrebbe sapere meglio di chiunque altro, perché io avevo scritto un post sull'argomento già diversi anni fa sul Fasanforum, un forum che ormai non esiste più, ma che era assiduamente frequentato dal Galeota, che ne curava la sezione astrologica, prima che gli venisse in mente l'idea di aprire un suo blog personale.

Inoltre, dovrebbe saperlo, perché è proprio grazie al Galeota, che sono riuscito a comunicare a Discepolo che quella ricerca era errata, e a costringerlo a rispondere in merito.

Se si manda una email, o se si posta qualche domanda imbarazzante sul suo blog, Discepolo censura il messaggio e non risponde, così come è avvenuto proprio qualche giorno fa.

Email senza risposta


Allora per avere una risposta da Discepolo che non arrivava mai, ho fatto in modo che fosse lo stesso Galeota a porgli la mia domanda, avendo cura che la cosa avvenisse sotto gli occhi di alcuni testimoni, ossia degli utenti del babysara forum.

La domanda era: "Come mai le coppie in quadratura, in sestile, ed in trigono, nella tua ricerca sulle coppie sposate, sono circa la metà di quello che dovrebbero essere?".

La risposta del guru, è stata che sono un topo di fogna.

Dal blog di Discepolo


Resta comunque il fatto che le coppie in sestile, in quadratura, e in trigono, non potevano essere quelle indicate dalla ricerca di Discepolo e che il suo software conteneva un bug.

Ma allora come mai il Galeota a distanza di anni continua a citare questa ricerca?

Possibile che non capisca che se si sbagliano tutti i calcoli una ricerca non può fornire una risposta di alcun tipo?


Secondo voi perché lo fa?

E' così stupido che non ha ancora capito perché quella ricerca era sbagliata, oppure è in malafede e cita quella statistica pur sapendo che era sbagliata?

Voi cosa ne pensate?

Personalmente credo che entrambe le risposte siano giuste.

Ora dirà che sono tornato a perseguitarlo, mentre in realtà io sto parlando di astrologia, e vorrei capire perché in astrologia, secondo lui, non dovrebbero valere le stesse regole e criteri che valgono per tutte le altre cose.

Quel fisico e ricercatore napoletano che sosteneva che i neutrini andavano più veloci della luce, quando finalmente si è accorto che c'era qualcosa che non funzionava nel suo sistema informatico, si è ricreduto, e ha smesso di sostenere che i neutrini possano viaggiare più veloci della luce.

Perché in astrologia queste regole non valgono? E anche quando ci si accorge che c'è stato qualche errore, si continua a sostenere le stesse teorie, come se non ci si fosse accorti dell'errore?

Questa non è astrologia, questa si chiama stupidità o imbroglio, ed è qualcosa che nulla ha a che fare con l'astrologia.

Ed è per questo che io sostengo le mie idee e continuerò a farlo, anche se qualcuno si sente ridicolizzato, ma non sono io che li ridicolizzo, lo fanno le loro stesse affermazioni.

Sono ridicole le affermazioni di Discepolo, che continua a mostrare le tabelle con le impronte digitali dei professori di statistica, pur sapendo che queste tabelle riportano dei risultati sbagliati.

Documento con le impronte digitali dei professori Mola e D’Ambra

Non sono solo io a dire che quei risultati sono sbagliati, ma il primo a farlo è stato lo stesso Discepolo, che l'ha scritto nel libro in cui parla della sua statistica. Che è, incredibilmente, proprio lo stesso libro che gli è servito per far credere agli allocchi di aver conseguito dei brillanti risultati statistici.

Cari allocchi, non lasciatevi infinocchiare, imparate a capire le cose che leggete.

Non lasciatevi impressionare da chi usa delle parole difficili come "osservazioni politematiche" e che pretende di discutere di epistemologia, la verità è che in questo libro c'è scritto l'esatto contrario di quello che Discepolo vi ha indotto a credere per tanti anni.

Imparate ad usare il vostro cervello che è l'unica cosa che potrà aiutarvi nella vita, non lasciatevi illudere da chi vi propone delle soluzioni tanto semplici quanto false.

http://www.programmiastral.com/osservazioni.pdf

Discepolo finge di essersene dimenticato, ma a pagina 35 di questo libro, ha scritto di aver commesso un errore, che ovviamente invalida i risultati ottenuti in precedenza.

Come mai Discepolo non ha mai chiesto ai professori di statistica di rifare le tabelle con i dati giusti?

Come mai dopo 20 anni continua a riproporre le stesse tabelle con i risultati sbagliati?

Questa non astrologia questa è demenza o imbroglio.

sabato 27 settembre 2014

Ancora sulla statistica delle Miss Italia


P value and statistical significance: 
Chi squared equals 11.000 with 11 degrees of freedom. 
The two-tailed P value equals 0.4433
By conventional criteria, this difference is considered to be not statistically significant.
The P value answers this question: If the theory that generated the expected values were correct, what is the probability of observing such a large discrepancy (or larger) between observed and expected values? A small P value is evidence that the data are not sampled from the distribution you expected.
The chi-square calculations are only reliable when all the expected values are 5 or higher. This assumption is violated by your data, so the P value may not be very accurate.

I risultati complessivi relativi della statistica sulle Miss Italia, non mostrano assolutamente nulla di anomalo.
Il two tailed p value è 0.4433 il che significa che per puro caso si trovano dei valori che differiscono maggiormente da quelli previsti nel 44% dei casi. Per cui non c'è assolutamente alcuna significatività statistica in questi risultati.

Tra le altre cose, bisogna notare cosa nell'output di questa pagina c'è anche una avvertenza che dice che il calcolo non è nemmeno affidabile, a causa della esiguità dei dati. 

Le statistiche astrologiche su 40 casi non si possono proprio fare.

Comunque mi debbo un po' correggere su quello che ho scritto nel post precedente riguardante questa statistica.

Il P value calcolato per i risultati delle concorrenti del Capricorno, era sempre un P value two tailed, ossia che tiene conto sia degli eccessi in positivo, che di quelli in negativo. Per cui credo di essermi espresso male dicendo che la probabilità di trovare che nessuna delle donne Capricorno avesse mai vinto il concorso in 40 anni fosse uguale a 1/10, perché questa è in realtà la probabilità complessiva di trovare delle deviazioni dal previsto così ampie, tanto in eccesso che in difetto per questo specifico segno. 

La probabilità di trovare zero concorsi vinti su 40 per il Capricorno è 0,04422 se usiamo come valore atteso 3, ma siccome il numero atteso non era 3 ma qualcosina in più 3.3333 la probabilità è circa del 3%, mentre la probabilità di trovare almeno un segno che non vince mai su 40 concorsi è  3 * 12 = 36% ossia dovrebbe avvenire una volta su tre. Ed è per questo che non c'è nulla di straordinario nel fatto che questo sia avvenuto.

Tra queste due probabilità, quella del 3% e quella del 36%, quella da prendere in considerazione è la seconda, perché non mi pare che ci fosse una "scommessa" iniziale proprio sul segno del Capricorno. 

Rettifica
Ripensandoci mi sa che ho scritto una sciocchezza, perché la probabilità complessiva che non ci sia nessun segno che non vinca almeno una volta, non si ottiene semplicemente moltiplicando la probabilità di un singolo segno per dodici. Perché che cosa accadrebbe se questa probabilità per un singolo segno fosse del 10% come avevo erroneamente calcolato all'inizio?

Siccome i segni sono 12, seguendo questo criterio dovrei dire che la probabilità sarebbe del 120%, mentre la probabilità massima, ossia la certezza assoluta che un evento si verifichi  è data dal 100%.

Anche se in questo caso sarebbe molto probabile che questo evento si verifichi, non ci sarebbe la certezza che questo evento si verifichi.

Dovrei fare una simulazione per trovare la probabilità complessiva, cosa che di norma faccio sempre con le mie statistiche. Perché è molto facile fare dei ragionamenti sbagliati. L'importante è accorgersi dei propri errori e correggerli. 

Analisi preliminare sulla statistica dei premi Nobel per la medicina


Una prima analisi della statistica sui premi Nobel per la medicina, basato sul presupposto che qualsiasi segno zodiacale abbia la stessa probabilità di vincere il premio, mostra una significatività dello 0.046 (two tailed p value). Secondo i criteri convenzionali che vengono usati normalmente in statistica, la deviazione complessiva dei valori riportati in questa tabella da quelli attesi è significativa al livello del 5%. Però bisogna aggiungere che la significatività è stata raggiunta proprio per un "pelino".

Se invece di ritenere equiprobabili le chance di ciascun segno di vincere il premio Nobel, si calcolano i valori attesi sulla base della frequenza delle nascite in USA, il valore della significatività dovrebbe forse aumentare un po'. Ma se invece si basano i calcoli sulla frequenza delle nascite nel Regno Unito la significatività dovrebbe diminuire un po'. Perché nel Regno Unito il massimo delle nascite si dovrebbe verificare a Maggio che è un mese intercettato dal segno dei Gemelli. 

Per cui, in generale, questa statistica prova e non prova, che ci sia qualcosa che rende i nativi dei Gemelli più favoriti rispetto agli altri segni per il conseguimento del Nobel per la medicina.

Il problema è, come si fa ad avere una conferma di questi risultati?

Bisognerà aspettare un altro secolo per raccogliere un altro campione di 201 soggetti.