Come mai da due giorni a questa parte Ciro Discepolo non scrive più sul suo blog le frasi qui sotto?
For all. This is not an important piece of news but I ask you to read it anyhow because it will explain, to some, the background noise which has been disturbing Astrology for some years (Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla in quanto potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia. Appena avrò un po’ di tempo, creerò altri tre o quattro blog per altre persone su cui vi state ponendo delle domande):
http://tinyurl.com/4ve2ubk
Semplice: I professori di statistica lo hanno diffidato dal continuare ad indicarli come i certificatori della sua statistica.
Più deterremo delle correlazioni sicure, più si fortificherà il sapere
astrologico. Ciro aggiunge una nuova maglia alla già pesante catena. Può
ben sperare di vedere il proprio nome scritto in lettere d’oro nel memoriale
del pantheon d’Urania, poiché al suo nome è legata una correlazione di eredità astrale che tanto si addice ad un perfetto cancerino come lui, segno in
cui sono riuniti il suo Ascendente e il suo Sole.
The safest the correlations we hold, the strongest the astrological
knowledge will become. Ciro is adding a new link to the already jeavy
chain. He can surely hope to see his name engraved in gold within the Uranian pantheon, linked as he is to that correlation of astral heritage so perfectly suiting a cancer as he is, with his Ascendant and his Sun in that sign.
Plus nous détiendrons de corrélations sûres et plus se fortifira le savoir astrologique. Ciro ajoute un maillon nouveau à la chaine qui est de
taille. Il peut espérer voir son nom inscrit en lettres d’or au mémorial du
panthéo d’Uranie, au sien restant attaché une corrélation d’hérédité astrale
qui va si bien de soi au parfait concérien qu’il est.
André Barbault
Buh... Buh... è una cospirazione dei colleghi invidiosi, io sono il più grande astrologo del mondo...
9 commenti:
Scusa Astromauh, ma come facciamo a credere nelle cose che scrivi?
Tu praticamente dici che Ciro Discepolo si sarebbe inventato una certificazione alla sua statistica sull'ereditarietà astrale, da parte dei professori universitari, che invece non c'è mai stata.
Come mai per 20 anni Discepolo ha potuto raccontare questa frottola? Come mai non se ne è mai accorto nessuno, prima di te?
Chi sei tu, un genio?
Non è che invece sei un imbroglione, cosi' come ha scritto Al Rami nel suo blog?
Questa storia è troppo incredibile per poter essere vera.
E poi, tu non sembri affatto una persona credibile, a parte il fatto che pare che tu abbia dei precedenti penali.
Discepolo ha scritto che hai fornito una falsa testimonianza ai giudici che ti hanno interrogato a proposito della denuncia che ti aveva fatto.
Sappiamo che Ciro Discepolo non vende una cura per il cancro a base di bicarbonato, perchè se cosi' fosse l'avremmo letto nel suo blog.
Come hai fatto ad inventarti una panzana del genere?
Quindi non ti crediamo nemmeno adesso che dici che i professori non hanno mai certificato la statistica di Discepolo.
Firmato un pirla
C'è un modo molto semplice per sapere se è vero o no, che i professori universitari hanno certificato la statistica di Ciro Discepolo.
Basta cercare il loro numero di telefono o il loro indirizzo email che sono facilmente reperibili sul web, e domandarlo direttamente a loro.
Come abbiano fatto le menzogne di Discepolo a non essere smascherate prima, è un mistero anche per me.
Probabilmente perchè le persone non vogliono capire, ma preferiscono credere, e questo sia se sono simpatizzanti dell'astrologia, sia se sono avversari dell'astrologia.
Io non sono ne un presuntuoso, ne un genio, sono solo una persona molto curiosa, che cerca di capire come stanno le cose, piuttosto che sposare un'idea per fede.
Io non sono sotto processo, lo erano le statistiche di Discepolo, come è normale che sia tutto ciò che è scienza. Ciro Discepolo pretendeva di aver dimostrato scientificamente l'esistenza di una legge di ereditarietà astrale.
Chi asserisce di fare scienza non può non permettere agli altri di verificare le sue asserzioni.
Il libro di cui abbiamo tanto discusso: "Osservazioni politematiche delle statistiche Discepolo/Miele" inizia con una citazione:
La replica è la linfa vitale della scienza,
ed è irritante osservare come in astrologia
pochissime delle scopete apparentemente significative
sono state replicate.
H.J. Eysenck
Ed io è proprio questo che ho cercato di fare, ho cercato di replicare le statistiche di Discepolo per vedere se ottenevo i suoi stessi risultati.
La cosa non è piaciuta a Discepolo, che mi ha accusato di fare le pulci ai suoi lavori, e che ha cominciato ad ingiuriarmi in tutti i modi possibili con lo scopo di screditarmi.
Questo modo di fare è ben conosciuto, sin dall'antichità, Ciro Discepolo ha fatto largamente uso dello Argumentum ad hominem , ossia ha cercato di dimostrare che le sue affermazioni erano vere, cercando di dimostrare che c'era qualcosa di negativo in chi presentava degli argomenti contrari.
Questo comportamento implica una fallacia logica, oltre ad essere eticamente scorretto.
Comunque sia, io non ho scheletri nell'armadio, e sono incensurato, ma anche se fossi il peggiore dei criminali, questo non cambierebbe nulla, perchè di certo non dimostrerebbe la validità delle statistiche di Ciro Discepolo.
Riguardo alla calunnia di Discepolo, secondo cui avrei reso una falsa testimonanza ai giudici, posso solo dire che si tratta di una calunnia, perchè non sono mai stato interrogato a riguardo.
Mi immagino, che per i giudici, sia stato sufficiente leggere le cose che abbiamo scritto entrambi sui rispettivi blog, per esprimere il loro giudizio.
L'infondatezza delle accuse del Discepolo è evidente, perchè mi sono sempre limitato ad esercitare il diritto di critica, diversamente da ciò che ha fatto il mio accusatore, che invece mi ha sempre insultato dandomi del topo di fogna, del teppista ecc. rifiutando sempre di avere uno scambio di idee sulle statistiche e sulla loro validità scientifica.
Però non penso,come fai tu, che l'astrologia si possa interamente dimostrare con la statistica, perché spesso si avvale di enunciati complessi, che è molto difficile sviscerare nell'analisi di una massa di dati come quella statistica.
Dov'è che ho detto che l'astrologia si possa dimostrare interamente con la statistica?
Io non ho mai detto nulla del genere.
Io dico il contrario, l'astrologia è difficilmente dimostrabile per mezzo delle statistiche, a causa delle suo carattere intrinsecamente
olistico.
Io non scriverò mai un manuale di astrologia, c'è chi lo fa, ed è bene che sia cosi', ma per me sarebbe impossibile.
Perchè non sarei mai in grado di definire il significato di un Marte in Gemelli o di un Saturno in Scorpione.
Per me un Marte in Gemelli o un Saturno in Scorpione non significano assolutamente nulla, perchè non posso inquadrarli in un qualcosa di definibile.
Il Marte in Gemelli di Tizio, non è il Marte in Gemelli di Caio, anche nel caso in cui Tizio e Caio siano nati esattamente nello stesso luogo e nello stesso momento, ed abbiano quindi la stessa identica carta del cielo.
Quindi se ad un Marte in Gemelli non è associabile qualcosa di definibile, questo rende estremamente difficile fare una statistica che dimostri che Marte in Gemelli sia correlato a qualcosa.
Anche se estremamente difficile non significa impossibile, rimane comunque estremamente difficile.
Ad esempio potrebbe essere che le persone che hanno Marte in Gemelli siano più predisposte ad avere degli incidenti stradali, ed una statistica basata su un gran numero di casi potrebbe dimostrarlo.
Ma anche se si riuscisse a dimostrare una cosa del genere, non si dimostrerebbero tutti i potenziali significati di Marte in Gemelli.
Le statistiche potrebbero al limite dare delle indicazioni di massima per capire se si è sulla strada giusta oppure no, nelle associazioni che gli astrologi fanno tra certe posizioni dei pianeti e certi eventi o tratti del carattere.
Servirebbero a correggere il tiro, ma il lavoro di un astrologo rimane sempre quello di districarsi tra i simboli espressi dai pianeti, e questo lavoro non possono farlo le statistiche.
Le statistiche permettono però di smentire alcune affermazioni, ad esempio: "E' vero che i figli nascono molto più spesso della media con l'ascendente uguale al segno del padre?"
NO.
In questi casi c'è poco da interpretare, non è cosi', e basta.
Non capisco invece la tua affermazione sulla diffida ricevuta da Discepolo.
La considero semplicemente una mistificazione o una invenzione allo scopo di provocare e irritare.
Va da sè che a te spetta l'onere della prova di quello che dici e personalmente non farò nessuna telefonata a nessun professore di statistica per interrogarlo su fatti di 20 anni fa.
Tu pensi abbastanza spesso male di me.
Tu non chiameresti i professori per interrogarli su di una statistica di 20 anni fa, ma questo è proprio quello che ho fatto io, un paio di giorni fa.
Il professore mi ha detto che non era al corrente del fatto che Discepolo stesse usando il suo nome, indicandolo come il garante delle sue statistiche. Mi ha chiesto i link che dimostravano ciò che gli ho detto, ed ha manifestato l'intenzione di diffidare il Discepolo dal continuare ad utilizzare il suo nome.
Sono due giorni che Discepolo non linka più la pagina in cui ha scritto che i professori hanno certificato la sua statistica.
Credi che si tratti di una coincidenza?
Io credo proprio di no, il tempo dirà chi ha ragione. Io scommetterei che d'ora in avanti, il Discepolo eviterà di citare i professori, ma se cosi' non fosse, segnalerò nuovamente la cosa ai professori.
Riguardo al tuo consiglio di descrivere in modo più ordinato e completo la mia statistica, sono d'accordo, però dammi il tempo di farlo.
Ad ogni modo, non mi pare che non l'ho descritta per nulla.
In fondo è una cosa molto semplice, la statistica consisteva nel far leggere i dati di nascita dei soggetti appartenenti ai gruppi familiari raccolti da M.Gauquelin e nel calcolare le relative carte del cielo.
Contare tutte le volte che si ripeteva la stessa combinazione di un certo ascendente del figlio con quello di un certo segno solare del padre, e quindi disegnare una tabella con 12x12 caselle che riassumesse i totali.
Nella diagonale di questa tabella, ci sono le coppie figli/padri con lo stesso ascendente/segno, si fa la somma dei valori trovati e si ottiene il totale delle coppie che stiamo considerando.
A questo punto si tratta solo di confrontare il numero delle coppie trovate con quello delle coppie previste.
Qual è il numero delle coppie previste?
Il numero delle coppie previste, per ciascuna delle 12x12 combinazioni del segno ascendente dei figli con il segno del padre, si ottiene moltiplicando i totali parziali delle righe e delle colonne che intercettano ciascuna casella e dividendolo per il gran totale delle coppie considerate.
Il dr. David Voas che ha compiuto una statistica del tutto analoga, non spende nemmeno una parola nel tentativo di spiegare perchè bisogna procedere in questo modo.
Io invece questa cosa l'ho spiegata in diversi post.
Confrontando le coppie trovate con quelle attese calcolate in questo modo, si nota che le coppie trovate sono leggermente meno di quelle previste, l'opposto di ciò che afferma Ciro Discepolo.
Beh, che c'è, nessun commento?
Ah, ho capito, non mi credete. Effettivamente è una storia un po' strana...
Vi state chiedendo come sia possibile che un tizio per 20 anni abbia sostenuto una balla del genere, senza che gli interessati ne venissero a conoscenza, e senza che nessuno altro se ne accorgesse.
Sembra quasi che si tratti di una notizia presa dalla rubrica Strano ma vero... della Settimana Enigmistica.
OK, non c'è problema, avete tutto il tempo che volete per rendervi conto di come stanno le cose.
notizie sempre piccanti...però adesso ho sonno! commenterò domani su tutto. Deuca
Scusa Astromauh, non si tratta di credere o non credere.
La storia è sicuramente strana e la conclusione non è così automatica.
Mettiamo che io vada in giro a millantare che sono la fidanzata di Antonio Banderas.
Finchè Antonio Banderas non lo viene a sapere, a me, chi può smentirmi?
Magari l’ho incontrato ad una prima, magari mi son fatta la foto con lui, magari ho anche un biglietto carino con l’autografo.
Posso vantarmene in giro e utilizzare il tutto dandogli il valore massimo che riesco ad attribuirgli.
Poi se trovo dei boccaloni che mi credono senza andare a fare riscontri, sono fatti loro.
A me cosa importa? Mi fanno gioco!
Se invece qualcuno va a dire ad Antonio Banderas che c’è tale Giulia che va dicendo in giro di essere la sua fidanzata, lui può reagire come meglio crede.
Tenuto conto che è un attore famoso e quindi ha il suo bel da fare a girare film, dare interviste, fare foto, promuovere i suoi lavori e poi magari anche dedicarsi alla sua vita privata, a godersi i soldi che guadagna. Ecco in questo caso, al massimo, se proprio vuole disturbarsi a perdere tempo con una insignificante fan invasata, mi fa scrivere due righe dal suo segretario per dirmi di piantarla.
Credi mai che mi possa dare tanta importanza da fare un comunicato stampa di smentita per dire che c’è una tizia che si presenta, a quattro gatti, come la sua fidanzata?
Io vedo un enorme sproporzione di forze in campo.
Insomma, secondo me, non mi fila di striscio.
Io magari, se mi ha contattato in privato il segretario di Banderas, la pianto pure.
Posso però riprovarci dopo qualche tempo. Posso spostare le mie attenzioni su un altro soggetto delle mie brame. Dipende dalla mia sanità mentale.
Questo per dirti che quello che è fatto è fatto.
Gli amici degli amici degli amici continueranno a credere che io sono stata la fidanzata di Banderas, perché non c’è stata nessuna smentita ufficiale pubblicizzata.
E ti pare che lo faccio sapere io? Vado in giro a dire ai quattro gatti: “Cucù, ho scherzato, non sono mai stata la fidanzata d Banderas, amici come prima!”
E’ come quando sui giornali fanno il titolone a nove colonne, toppando completamente la notizia, perchè essendo giornalisti poco seri non hanno controllato la fonte e la veridicità della cosa.
Col cavolo che poi danno la smentita.
E se la danno, dopo quanto tempo? E in prima pagina col titolone o in un trafiletto relegato alle ultime pagine?
Questo è il problema.
Ora io non entro assolutamente nel merito delle statistiche, perché è mio costume non disquisire di cose che non conosco, però, volendo essere pignoli, ma dove sta questa smentita?
Io non sono in grado di apprezzare il tuo lavoro di riscontro che tu dici non abbia dato esito.
Come non credo lui sulla parola, non posso credere neanche te.
Potrei fidarmi di uno di voi due per esclusione. Escludendo quello che conosco meglio e reputo meno attendibile. Ma non lo trovo serio. Io sono come S.Tommaso.
Quindi ti dirò, fermo restando le mie opinioni personali che non fanno testo, mi convinco solo se vedo stampato e controfirmato dal Prof. in questione che lui non ha avallato nessuna statistica.
Così come pure quella persona squisita che è Barbault, ma insomma, chi glielo andrà a raccontare di questo “incidente di percorso”?
Purtroppo, se è vero ciò che tu affermi, le parole di elogio di Barbault non avranno mai smentita e magari tra qualche tempo, quando le acque si saranno placate e personaggi nuovi si saranno affacciati alla materia astrologica di quella scuola di pensiero (tenuto conto del suo grande e mediamente veloce ricambio di aficionados), quelle parole di elogio verranno riesumate per attribuirsi meriti probabilmente inesistenti.
Come si dice: carta canta. Ma qui di scritto non mi risulta nulla.
Ma è sicuramente meritorio che tu, o altre menti che dispongono dei necessari strumenti e requisiti, attuiate una forma di controllo e verifica.
Qui, come in altri settori, bisogna sempre tenere alta l’attenzione e vigilare.
Perché anche la mamma dei furbi è sempre incinta.
Io credo che le persone dovrebbero cercare sempre di usare la propria testa. Discepolo afferma che il suo libro on line: "Osservazioni politematiche sulle statistiche Discepolo/Miele" contiene la certificazione dei professori universitari della sua statistica.
Anche se tu non capisci niente di statistiche, puoi però verificare che questa fantomatica certificazione non si legge da nessuna parte.
Poi potresti considerare che Discepolo afferma di aver fatto una statistica su 75.000 soggetti, mentre in questo libro si parla di due statistiche con un totale di 12.000 soggetti.
Che bisogno ci sarebbe di fare una statistica su 75.000 soggetti, se una statistica su 12.000 soggetti avrebbe già confermato una certa legge?
Non ha senso.
Il paragone che fai tra Antonio Banderas ed i professori di statistica credo che non sia del tutto giusto.
Perchè confido nel senso etico dei professori, che proprio in funzione del loro ruolo di educatori, sentiranno il dovere morale di smentire le affermazioni mendaci di Ciro Discepolo.
Ma a parte le considerazioni di carattere etico, chi è quel professore di statistica, che potrebbe mai convalidare le corbellerie del metodo Discepolo?
A pag.35 del suo libro Discepolo smentisce il risultato ottenuto in precedenza. Ed i professori questo glielo hanno sicuramente detto.
E' solo Discepolo che non l'ha capito, o ha finto di non capirlo.
Adesso che i professori sanno che Discepolo è da 20 anni che li accusa di aver certificato una simile corbelleria, vedrai che troveranno il tempo di scrivere due righe di smentita.
Come potrebbero non farlo?
Loro sono effettivamente coautori del libro, insieme a Discepolo, e secondo me, adesso che sanno che il Discepolo sta facendo passare questo libro per una certificazione di un risultato che non c'è, non possono tacere.
Posta un commento