venerdì 29 marzo 2013

Provocazioni continue


Da qualche settimana sul blog di Ciro Discepolo si legge:


Piccolo quiz a premi. Che cos'è questo numero?  3478235483  Nuovi quiz dalla prossima settimana.

Quello è il numero del mio cellulare, perché Discepolo lo pubblica sul suo blog senza la mia autorizzazione?

Io credo che lo faccia perché pensa che se continua a provocarmi prima o poi farò un passo falso.

Magari pensa che io mi metta a minacciarlo di morte sul blog, oppure che pubblico sul web il numero di cellulare di sua moglie (quella finta), scrivendo che offre delle prestazioni sessuali gratuite.

Non ci contare Discepolo, non farò mai questo genere di cose, per prima cosa perché non è nel mio stile, perché non sono un mascalzone come le persone che fanno queste cose, e poi perché sono una persona intelligente, come dimostrato dalla quadratura Mercurio-Saturno presente nel mio oroscopo.

Ciro Discepolo non è abituato a trattare con delle persone intelligenti.

Per far parte della sua scuola, bisogna superare un test di ammissione, un po' come avviene per la facoltà di medicina. E' necessario dimostrare di  avere un elevato grado di stupidità, altrimenti non si viene ammessi.. 

Ad esempio, bisogna essere abbastanza stupidi da credere che delle ricerche statistiche che non sono state pubblicate da nessuna parte, siano effettivamente delle ricerche statistiche. Solo delle persone molto stupide e prive di cultura possono credere a delle cose del genere.

Anche se le statistiche di Discepolo fossero state realmente "certificate" dai professori universitari, questo non sarebbe la prova della validità delle sue conclusioni. Ciro Discepolo ha la faccia tosta di pubblicare un libro in cui parla di epistemologia, senza capire delle cose cosi' elementari.
Non funziona mica cosi', una cosa non è scientificamente provata se Tizio o Caio dicono di averlo accertato.
Una teoria può dirsi scientificamente provata solo quando è l'intera comunità scientifica che afferma che lo è, e non perché è questo che dice Tizio o Caio. La comunità scientifica per poter esprimere un parere sui risultati di una statistica, deve per prima cosa essere a conoscenza di questa statistica, e questo non può avvenire se la statistica non viene pubblicata e non viene sottoposta al vaglio critico degli studiosi di statistica.

Già l'idea di voler far passare le sue statistiche come certificate, perché è questo che avrebbero detto Tizio e Caio, è di per se un idea sbagliata. La cosa che mi dispiace è che ci siano molti astrologi che non riescono a capirlo. Questo è il sintomo di una arretratezza culturale spaventosa, per gli astrologi moderni che spesso e volentieri ricordano che Galilei era anche un astrologo, è come se Galilei non fosse mai nato.

Discepolo è fortunato perché la sua astrologia si rivolge alle persone ignoranti, e di persone ignoranti ce ne sono molte.  

Ad una persona che afferma di aver fatto una ricerca statistica, certificata dai professori universitari, senza però mostrare una relazione di questa statistica, che cosa bisognerebbe rispondere?

Io credo che la risposta più adeguata sia un sonoro pernacchio.

Eppure questo sonoro pernacchio io non l'ho udito, e allora glielo facciamo adesso.

Ah, dimenticavo, Tizio e Caio in realtà non hanno mai rilasciato certificazioni di alcun genere, come è stato ampiamente dimostrato. Si trattava solo di una menzogna di Discepolo, una delle tante, con cui da 40 anni vive speculando sulla credulità della gente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Astromauh stai assestando delle pesanti mazzate a Discepolo, che accusa il colpo e s'incattivisce sempre più. Non ha argomenti, non ha equilibrio, non ha logica, non ha una teoria. È alla frutta.

Astromauh ha detto...

Caro Anonimo delle 22:20, condivido il senso del tuo messaggio, però non mi piace che tu usi la parola "mazzate".

Questa parola potrebbe far pensare a qualcuno che io usi una mazza, e quindi dare l'impressione che stia aggredendo qualcuno servendomi di un'arma impropria.

Nulla di più falso.

Io sono una specie di judoka, mi limito a scansare i colpi degli avversari, se poi questi avversari mancando il bersaglio si fanno male, io non ne ho colpa.

Utilizzo la forza dei miei nemici, per rispedirgliela al mittente, e non mi servono delle mazze per fare questo.

Il tutto avviene a corpo libero.

Come faccio a farlo?

E' una questione di autocontrollo, queste persone non mi incutono alcun timore, nonostante le loro minacce.

Il mio "segreto" è scrivere sempre la verità, è da questo che traggo la mia forza.

Astromauh ha detto...

Apro e chiudo una piccola parentesi.
Nei consulti non è possibile dire sempre la verità, o meglio, non si può dire quello che si ritiene sia la verità, perché poi la verità non la possiede nessuno. Bisogna cercare di evitare di mentire, questo si, ma ci sono anche dei casi, in cui è necessario mentire, per motivi umanitari. Non tutti sono in grado di accettare la verità, specialmente se questa verità riguarda la propria persona, e allora non gliela si può dire.
Magari c'è chi la pensa diversamente da me, ma non importa.
Penso che questo sia uno dei motivi per cui ho smesso di fare consulti.
Un certo grado di cialtroneria è implicito nel mestiere di astrologo. Bisognerebbe intendersi su cosa voglio dire con la parola "cialtroneria", non sto parlando di qualcosa di riprovevole. Sto semplicemente dicendo che non è possibile pretendere di dire la verità, perché la verità non la conosciamo nemmeno noi, perché l'astrologia non è una scienza esatta, ed inoltre siamo anche influenzati dal nostro vissuto, per cui le cose che diciamo non hanno carattere di oggettività.

Gli astrologi che pensano di avere la verità mi fanno paura, sono pericolosi.

C'è gente che pensa di aver ricevuto l'illuminazione in una caserma di Latina, e che si ritiene l'unto del signore e l'unico in grado di colloquiare con gli dei dell'Olimpo.

La premessa necessaria prima di un qualsiasi consulto, è che non si può garantire la verità. Per cui tutto ciò che verrà detto dall'astrologo deve essere preso con il beneficio del dubbio.

Io do addirittura per sottintesa questa premessa. Dovremmo forse mettere un disclaimer ai nostri oroscopi, come voleva la proposta di legge che non ha avuto seguito?

Non lo so, forse si, forse no è da vedere.

Dalla parte no, c'è il fatto che tutte le cose sono opinabili, mica c'è solo l'astrologia. Lo stesso disclaimer andrebbe messo anche alle tribune elettorali. Guardate bene, che su tutto quello che verrà detto qui, non c'è garanzia di veridicità. Ma lo stesso andrebbe fatto per la pubblicità e per qualsiasi altra cosa.

Il problema di fondo è che l'unica cosa certa al mondo è la morte, e molti mettono in dubbio anche questo.

Questo mondo non è fatto di certezze, e allora un disclaimer per la sola categoria degli astrologi mi sembra offensivo, perché proprio a noi?

Però anche se non richiesto obbligatoriamente dalle autorità, il disclaimer dovremmo metterlo di nostra iniziativa, per correttezza perché non possiamo garantire la veridicità dei nostri punti di vista, e c'è la possibilità di prendere fischi per fiaschi.

Chi va da un astrologo che dice "io ci becco sempre", lo fa a suo rischio e pericolo.

Se si incontra nella propria strada un astrologo che dice "Ho fatto 13.000 carte del cielo, e non ho mai visto disattese le regole della astrologia da me praticata", secondo me sarebbe bene scappare a gambe levate.

E' comprensibile che un astrologo tenda a magnificare la validità della propria opera, quale oste direbbe che il suo vino è scadente?

Però non bisognerebbe esagerare.