domenica 19 agosto 2012

Alice in Wonderland



Caro Francesco,
ti ho risposto più su, ma se desideri ulteriori spiegazioni, ricontattaci a settembre. Qui possono chiedere Tutti, tranne il teppista romano Maurizio Tonino, v. Salotti 19, che picchia i poliziotti, non capisce nulla di statistica e vorrebbe insegnarla ai professori universitari che hanno verificato i miei lavori, ha un Mercurio assai leso e il cervello piatto (ieri si è beccato una RL con Marte e Saturno incollati al MC e tre astri, tra cui il Sole in ottava Casa: tantissimi auguri!).

Dal blog odierno di Ciro Discepolo

Tempo fa ho pubblicato su questo blog il mio certificato penale e quello dei carichi pendenti, su cui era scritto la parola NULLA. Per lo Stato Italiano sono un cittadino incensurato, mentre secondo  Ciro Discepolo sarei un teppista violento. Non ho intenzione di continuare a difendermi da queste calunnie qui sul mio blog, perché ci sono delle sedi più opportune per farlo. 

Questo comunque non è l'unico caso in cui Ciro Discepolo ha una visione tutta sua della realtà.

I professori universitari che hanno controllato le sue statistiche, non hanno mai certificato il risultato che Discepolo dice di aver trovato.

Sulla pagina creata da Ciro Discepolo con l'intento di calunniarmi (Il blog dei depressi), c'è stata una modifica importante, perché inizialmente venivano citati i nomi dei professori universitari che avrebbero certificato il risultato millantato da Ciro Discepolo, ma successivamente Discepolo ha cancellato questi nomi per parlare genericamente di esperti di statistica.

Come mai questa modifica?

La spiegazione è molto semplice, qualche tempo fa, ho contattato il professor Luigi D'Ambra docente di statistica presso l'Università Federico II di Napoli, per informarlo che da oltre 20 anni Ciro Discepolo lo citava indicandolo come il certificatore dei suoi risultati statistici.

Il professore non era al corrente di questa cosa, ma quando ha letto le pagine del blog e del sito di Discepolo, in cui veniva indicato dallo stesso, come il certificatore delle sue statistiche, ha scritto a Discepolo diffidandolo dal fare il suo nome.

Questa è la ragione per cui dal "Blog dei depressi" sono spariti i nomi del professor Luigi D'ambra e del suo collega, il professor Francesco Mola.

Chi dubita delle cose che scrivo, non deve far altro che contattare questi professori e chiedere direttamente a loro come stanno realmente le cose, e se è vero che essi sono i certificatori dei risultati statistici di Discepolo.

Non pubblico i numeri di telefono e gli indirizzi email dei professori, perché si trovano in un minuto cercandoli sul web.

Secondo me non ci sarebbe bisogno di importunare ancora i professori di statistica per questa storia della "statistica" di Discepolo. Però se avete dei dubbi in proposito fatelo.

Dico che non ci sarebbe bisogno di disturbare i professori di statistica perché la prova che i professori di statistica non hanno mai certificato i risultati di Discepolo, è già presente sullo stesso sito di Discepolo.

Una ricerca statistica su oltre 75.000 nascite
Si è detto, finora, dei risultati positivi e non di quelli negativi e vorremmo, allora, farne adesso una breve cronaca.
Quando noi contattammo, le prime volte, i due ricercatori universitari, chiedemmo loro come si dovevano svolgere le ricerche. Essi ci dissero che dovevamo impostare una ipotesi di partenza e poi vagliare, numericamente i risultati. Quando ottenemmo, nella prima ricerca condotta con loro gli eccezionali risultati di cui abbiamo detto, i due ricercatori dell'Università di Napoli, per spiegarci il significato dei valori trovati, ci fecero il classico esempio del paniere pieno di numeri. Le cose erano andate pressappoco così. Noi avevamo ottenuto un risultato pari al 5% rispetto allo Zeta calcolato. Questo significava che noi avevamo messo una mano in un paniere dove c'erano cento numeri, dall'uno al cento, e avevamo indicato prima di estrarne uno, cinque possibili numeri. Ebbene, effettivamente avevamo "pescato" uno dei cinque numeri in oggetto. Subito dopo avevamo replicato lo stesso esperimento, dichiarando, però, un solo numero da estrarre, numero che effettivamente avevamo estratto, al primo colpo, in mezzo a cento. Lo stesso avvenne nelle ricerche successive, precisando che per una delle stesse avevamo ottenuto, addirittura, di pescare un numero unico in mezzo a mille. Ora io e i miei collaboratori non sappiamo molto di statistica, ma ci sembra che i risultati ottenuti nelle tre ricerche, su complessivi 20.797 genitori e figli, dimostrino, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'ipotesi di partenza è largamente dimostrata. E c'è da aggiungere che quando i due docenti universitari ci consegnarono i primi risultati, sì si raccomandarono di effettuare altre numerose ricerche su altri campioni, ma non ci richiesero ulteriori esami sulle ricerche che erano già state "archiviate" come positive. Fummo noi, io e i miei collaboratori, a richiedere numerosi altri controlli sui risultati ottenuti. Questi ulteriori controlli furono poi fatti, dal prof. Luigi D'Ambra e dal dott. Francesco Mola, su tutte e tre le indagini qui citate ed in alcuni casi si ebbero dei risultati contraddittori. Vorremmo ripetere, però, che tutte e tre le indagini, processate secondo il metodo adottato dall'inizio, avevano dato risultati positivissimi e solo dopo centinaia e centinaia di controprove avevano rilevato dei risultati dubbi. Ci perdonino, allora, i due serissimi ricercatori, se noi - dal basso della nostra impreparazione statistica - ci permettiamo di avere questo dubbio: qualunque risultato statistico, anche il più valido in assoluto, sottoposto a centinaia di controprove, ne potrebbe dare una di segno opposto alle precedenti.


Secondo i professori Luigi D'Ambra e Francesco Mola, il fatto che quando i risultati di Discepolo sottoposti ad ulteriori controlli abbiano dato dei risultati contraddittori significa che il risultato che era stato inizialmente "archiviato" come positivo, non lo era più.

Perché Discepolo insiste a dire che questi risultati sono stati positivi, in contrasto con ciò che dicono i professori?
 

Come fa Discepolo a dire che io vorrei insegnare la statistica ai professori di statistica?
Io sono perfettamente d''accordo con i professori, gli ulteriori controlli dimostrano che il risultato che inizialmente era stato archiviato come positivo non lo era affatto.

E' solo lui che la pensa diversamente. 

Lui vive in un mondo tutto suo che non ha nulla a che fare con la realtà, lui dice che sarei un delinquente, ma il mio certificato penale dimostra che non lo sono. Lui dice che i professori di statistica hanno confermato i suoi risultati, ma i professori di statistica smentiscono questi risultati. Lui dice che la morte di Benito Mussolini è stata confortata dal fatto che insieme a lui sia morta anche la sua donna, mentre questo deve essere stato qualcosa che deve aver aggravato gli ultimi istanti di vita di Mussolini. Lui dice anche che la persona che ha seguito i suoi consigli per la RSM e che si è spappolato il femore in tre punti, e che dovrà passare diversi mesi su una sedia a rotelle, è stato fortunato.

Per conoscere la verità sulle statistiche di Discepolo, non c'è veramente bisogno di disturbare nuovamente i professori di statistica.

Come ho spiegato negli ultimi post, l'errore commesso da Discepolo non riguarda la scienza statistica.
Non bisogna conoscere delle formule complicatissime per capire se Discepolo a ragione oppure torto.

L'ho già spiegato nei due post precedenti, ma lo voglio spiegare ancora con un altro esempio.

Ciro Discepolo ha tra le sue mani un bastoncino, e vuol sapere se la lunghezza di questo bastoncino è più grande o più piccola di quello che dovrebbe essere. 

Allora cosa fa?

Crea altri 100 bastoncini fittizi, attribuendo a ciascuno dei figli presenti nel suo database, un padre diverso da quello reale, scelto casualmente dal computer tra quelli disponibili.

Questi bastoncini hanno una lunghezza variabile, perché sono stati ottenuti con una procedura casuale.
Ci sono quindi dei bastoncini più corti e dei bastoncini più lunghi.

Discepolo si accorge che se confronta il suo bastoncino reale, quello ottenuto con i dati reali della statistica, con i due bastoncini più corti, il suo bastoncino reale risulta essere molto più lungo di questi, tanto da poter dire che la sua lunghezza è statisticamente significativa.

Ma perché ritiene che questo confronto vada fatto con i due bastoncini più corti?

Quando dice che il suo risultato è stato statisticamente significativo, implicitamente dice che il confronto va fatto tra il bastoncino reale e i due più corti dei 100 bastoncini generati casualmente.

Non ci vogliono i professori di statistica per smentire questi risultati, e comunque i professori di statistica li hanno smentiti.

Serve soltanto un po' di buon senso, qualità di cui Discepolo è completamente privo.

Discepolo dopo 20 anni continua a dire che il bastoncino reale andava confrontato con i due bastoncini più piccoli dei 100 bastoncini casuali.

Ma perché proprio con i due bastoncini più piccoli?

Qui non si sta parlando di statistica, l'unico che potrebbe rispondere a questa domanda è uno psichiatra. E' solo uno psichiatra che potrebbe spiegarci come faccia Discepolo a scegliere proprio i due bastoncini più corti, ignorando gli altri 98.

5 commenti:

Astromauh ha detto...

@ Marcelloviv ti risponderò più avanti, adesso non ho tempo.

Anonimo ha detto...

Appello a Ciro Discepolo

Buongiorno Signor Discepolo, sono un semplice appassionato di astrologia che le pone un facile quesito.
Sono molti anni che lei si trova in polemica con Astromauh. In questo tempo Lei ha utilizzato toni assai aspri, tacciando Astromauh di essere un mascalzone, un depresso, un decerebrato, e via discorrendo.
Non entro nel merito di questo linguaggio molto violento, anche se penso che tra studiosi della stessa materia occorrerebbe assumere un atteggiamento di rispetto ed evitare di ricorrere a epiteti che disonorano chi li pronuncia. Sarebbe quindi un bel gesto se Lei chiedesse scusa ad Astromauh.
A me però interessa in primo luogo il nocciolo della polemica, che Lei ben conosce.
Astromauh pone sul tappeto la validità delle sue statistiche, e lo fa sul piano del metodo. Chiunque ne mastichi un minimo, qualsiasi studentello di istituto tecnico, sa che la statistica è un metodo, tant’è vero che si parla di metodo statistico.
Astromauh argomenta le proprie critiche con esempi e mette a disposizione sul suo blog la replica delle statistiche “Discepolo”, dove sostiene che queste sono invalidate da un vizio di base, e ne dà dimostrazione.
Gli esperti, i docenti universitari dell’Università Federico II di Napoli, che Lei Signor Discepolo affermava abbiano certificato le Sue statistiche, hanno negato di avere apposto questo importante “visto di conformità”.
A questo punto s’impone da parte Sua un cambiamento di atteggiamento nei confronti di Astromauh e di ciò che egli da anni va scrivendo in vari luoghi dell’universo del web.
Io Le chiedo umilmente di intavolare un civile dialogo con Astromauh nel superiore interesse dell’astrologia. Le chiedo di abbandonare l’animosità, gli insulti, il feroce sarcasmo e di confrontarsi sul piano delle idee, sul piano del metodo, sul piano del dialogo tra studiosi.
Lei lo deve non tanto ad Astromauh, Lei lo deve all’Astrologia.
Lei deve fugare ogni dubbio, se aspira a passare alla storia come studioso serio e non come ciarlatano.
Resto in fiduciosa attesa.

Lodovico Settembrini
IP: 89.248.172.226

Astromauh ha detto...

Scusa se te lo chiedo, ma tu questo post l'hai anche scritto sul blog di Discepolo?

E' vero che Discepolo legge ogni giorno le cose che vengono scritte qui, però non ci si può aspettare che ti risponda se non ti rivolgi a lui tramite il suo blog.

Oppure hai postato questo commento anche sul suo blog e Discepolo l'ha censurato?

Sei sicuro di essere proprio Lodovico Settembrini? Non è che tu sei me, sotto mentite spoglie?

Mandagli anche una email, con la fotocopia della tua carta di identità, perché in questo modo potrà insultarti meglio.

Anonimo ha detto...

se lo meriti è giusto che lo faccia

Astromauh ha detto...

Anonimo il tuo commento -se lo meriti è giusto che lo faccia-è talmente laconico che non si capisce a cosa ti riferisci.

Ti riferisci al fatto che Discepolo mi legge?

Oppure volevi dire che Discepolo fa bene ad insultarmi perché me lo merito?