mercoledì 23 novembre 2011

Gli Oroscopi di Al Rami



Questo è un caso molto interessante. Si tratta di una persona che oltre a essere pregiudizievole è anche malvagia. Mercurio è in acquario e ciò rappresenta il fatto di non voler ascoltare altra voce all'infuori della propria. Questa posizione assomiglia molto a una quadratura tra Mercurio e Giove incontrata nei due temi precedenti; ma in questo caso, la certezza nelle proprie convinzioni non dipende da un'alta considerazione del proprio pensiero, ma da una chiusura diffidente data sopratutto dai valori scorpione e vergine. L'opposizione a Plutone dona valori scorpionici al pensiero che viene investito da tinte diaboliche: il soggetto vede truffe dove non esistono e attribuisce al prossimo valori sbagliati perchè tende a elaborare i fatti, per l'appunto a causa di una diffidenza preconcetta. Dunque è indice di chiusura nelle proprie convinzioni a maggior ragione a causa della quadratura con Saturno: qui le idee divengono fisse perchè non si è capaci di vedere la questione da una prospettiva più ampia e uscire dal proprio "recinto" di pregiudizi. Nonostante abbiamo il Sole e la Luna in segni mobili, abbiamo Marte in segno fisso, Saturno dominante che irrigidiscono il soggetto e non gli permettono di essere flessibile ed elastico. Inoltre abbiamo la maggior parte dei pianeti in segni fissi. I maggiori pregiudizi riguardano le regole dell AA che lui contesta ma che non conosce. Altrettanto per le RSM. Chi contesta senza conoscere ha pregiudizi. Logico. Ma questo atteggiamento sconfina anche sulla valutazione della condotta morale delle persone che incontra. La sordità alle spiegazioni data da Mercurio in acquario, gli impedisce di comprendere i fatti: il soggetto non riesce a comprendere le motivazioni che muovono certi comportamenti per un'innata (o acquisita) predisposizione a malignare e a diffidare, data dai valori Scorpione-Vergine. Questo personaggio losco, osserva che lui sarebbe pregiudizievole ma solo ai miei occhi perchè non mi piacciono i suoi giudizi. Ed è vero: i suoi giudizi non mi piacciono, ma sempre perchè sono pregiudizievoli.
Dal blog di Al Rami





Al Rami pubblica sul suo blog quello che crede essere il mio tema natale, e ne approfitta per parlare male di me. E' da quando lo conosco che non ha fatto altro che parlare male di me. Ma qual è il motivo di tanto astio nei miei confronti?

Io ho osato in diverse occasioni contraddire le cose che scrive, portando sempre delle argomentazioni a sostegno delle mie tesi. Ma lui non sopporta di essere contraddetto, cosi' come non lo sopporta il suo maestro. Lui preferisce insultare il suo interlocutore. Non lo ha fatto solo con me, ma con tantissime persone, quando vede messa in pericolo, l'immagine irrealistica che ha di se stesso, perde completamente il controllo, offendendo pesantemente i suoi "nemici".

Lui si sente giustificato a farlo, perchè è dalla parte dei "buoni", perchè lui è in buona fede, ed è un cavaliere senza macchia e senza paura.

Nessuno è autorizzato a comportarsi in questo modo e lui facendolo si pone al di fuori delle regole di civiltà accettate da tutti. Giuseppe Galeota è un maleducato ed un incivile, un bambino che non è mai diventato un uomo, e che se si indispettisce ti sputa addosso.

Visto che si parla di oroscopi, credo che questo suo comportamento abbia molto a che fare con la sua Luna in Leone in dodicesima. Ci sono dei nemici occulti che attentano al suo orgoglio, impedendogli di brillare come vorrebbe.

Lui ha una grande opinione di se stesso, e non per niente si firma sempre con quattro nomi:

"Giuseppe Galeota Al Rami"

Lui è importante ed anche amico di colleghi importanti, è cosi' che gli piace immaginare se stesso.

Chi attenta a questa visione che lui ha di se stesso, viene immediatamente visto come un nemico, anche se questa persona non aveva nessuna intenzione di offenderlo. E' sufficiente esporre una tesi contraria alle sue idee, per scatenare le sue ire, perchè lui li considera sempre degli attacchi personali. La sua egopatia gli impedisce di vedere la realtà.

La gente discute per avere uno scambio di opinioni, mica per attaccare qualcuno, e se qualcuno ha delle opinioni diverse dalle nostre, non vuol dire che ci sta attaccando.

Al Rami però ha Marte in Gemelli in opposizione al Sole in Sagittario, lui è portato ad avere delle risse verbali. Il suo Marte in Gemelli lo spinge a vedere in ogni discussione l'occasione per dimostrare la sua "virilità". Il tutto peggiorato dal Sole e Nettuno in Sagittario, che lo privano di lucidità.

Lui è un uomo di fede, Nettuno ed il Sole in quarta casa, lo hanno portato alla ricerca di un padre spirituale, di un maestro ed ha trovato Discepolo.

Il maestro dice che nascono più figli della media con l'ascendente uguale al segno del padre, e lui non solo ci crede, ma dice che questo è confermato anche dalla sua esperienza personale.

Lui si beve tutto quello che dice il suo maestro, con una ingenuità ed un candore che solo i Sagittario possono avere. Se Discepolo gli dice quell'Astromauh è un birboncello, lui automaticamente pensa quell'Astromauh è un birboncello.

Però Al Rami non è sempre cosi' ingenuo e candido, perchè ha anche un Mercurio messo maluccio, in quadrato a Giove e Plutone. Nel suo caso questo significa che ricorre spesso alla menzogna.

Un esempio evidente?

Lui dice che io lo starei perseguitando, ma basta digitare il mio nome in un motore di ricerca per scoprire che in realtà è lui che sta perseguitando me, diffamandomi in continuazione.

Lui nei suoi articoli e nei suoi video, non fa altro che raccontare delle menzogne su di me, e si è alleato con Discepolo in questa opera di diffamazione.


Io invece mi limito a far notare alcune cose su di lui, senza inventarmi mai nulla.
Se il Galeaota una settimana prima di andare a leggere gli oroscopi in TV, scriveva in un forum che lui ce l'aveva a morte con gli oroscopari, non è mica colpa mia.

Al Galeota non fa piacere che la cosa si sappia? Pensa che questo possa ledere alla sua immagine? Può darsi, ma è lui che ha scritto queste cose, e con chi vuole prendersela? Se la prenda con se stesso.

Il caso di Ciro Discepolo è uguale, a Discepolo non fa piacere che io dica che la sua statistica è errata, perchè crede che questo leda alla sua immagine. Ma anche in questo caso non è mica colpa mia!

Che colpa ne ho io, se Discepolo si è "inventato" una statistica?

Se Discepolo ha scritto che i professori di statistica dell'Università di Napoli, hanno certificato la sua statistica e questo non è vero, io cosa c'entro?

Beh si certo, se io pubblicizzo queste cose ledo alla vostra immagine, ma voi perchè volete dare di voi stessi un'immagine diversa da quello che siete?

martedì 22 novembre 2011

Moralista?



Un commento sul blog di Al Rami...
Secondo il mio parere, nel terzo caso non si può parlare di pregiudizio in sè. Il pregiudizio è qualcosa che di per sè tocca ogninuno di noi: chi non ha avuto pregiudizi in vita sua scagli la prima pietra.Quindi sono d’accordo con la teoria di Hans-George Gadamer. E’ anche vero che tu stesso dici: In una certa misura abbiamo pregiudizi verso qualcuno o verso qualcosa; ma in taluni, tale caratteristica emerge in modo da caratterizzare la personalità. Ma a parer mio il pregiudizio e’ qualcosa che può essere riscontrato in soggetti che hanno affrontato le difficoltà della vita in modo attivo e che non le hanno subite, direi che non si può prendere ad esempio chi ha nel t.n. dei forti valori che non possono in qualche modo ricondurre tale soggetto alla “normalità”. Mi sono concentrata in modo più dettagliato sul terzo caso, perchè ho visto così tante volte quel t.n. su questo blog che quasi quasi comincia a farmi simpatia .
C’è un forte squilibrio energetico in questo tema, anche se qualcuno per es. dice che l’opposizione fra sole e Luna può dare al soggetto equilibrio, a mio avviso, in realtà porta proprio una continua battaglia fra due opposti modi di essere l’Io contro il Sè più profondo), io la vedo come una lacerazione difficile a sanare, se nel tema non ci sono valori di forte appoggio ( e in questo tema io non ne vedo). Poi la luna in Vergine è soffocata (l’Anima di Jung) qui fatica a farsi accettare, è fredda e troppo mentale, sfiora secondo me la nevrosi, c’è un continuo rimuginare sul passato, su ciò che è stato subito, tanto più che il Sole in Pesci tende ad essere poco reattivo e a portare al vittimismo ( inteso proprio come non capacità di reagire alle sofferenze). A tratti secondo me c’è anche una sorta di sindrome della persecuzione.
Ma poi anche altri valori, guardando alla nona casa mi è parso di vedere in quel Plutone opposto a Mercurio un’educazione etico/religiosa subita moraleggiante a tratti violenta. Tipo vecchie signore ultra ortodosse che si recano nei luoghi di culto solo per poter moraleggiare appunto sul malcapitato di turno ( non so se hai presente). Secondo me ha subito vere e proprie torture psicologiche che lo hanno portato a una forte nevrosi, indicata dalla congiunzione Urano/ Giove in Cancro (e forse le violenze non sono state solo psicologiche) durante l’ adolescenza, tanto da portare questa persona a divenire egli stesso moralista, e convinto di essere un paladino della giustizia (Nettuno in XI Bilancia). Peccato che Nettuno non agisca con spirito altruistico in questo caso ( visto la larga quadratura a Venere) e l’opposizione a Marte in VI casa. Tutto questo solo per dire che a mio avviso, stai sprecando energie inutilmente..non mi riferisco a questo post soltanto, ma in gnerale ne ho letti molti altri ( e ho letto anche i commenti ad essi). Una volta qualcuno molto saggio mi disse che il problema non sono gli altri, ma la misura in cui noi ci preoccupiamo dei loro giudizi, dei loro sproloqui, della zozzura che ci possono buttare addosso. Finchè si hanno dei dubbi su se stessi, queste situazioni si ripresenteranno ancora e ancora....generiamo nella nostra vita le persone di cui necessitiamo per crescere ( se il nostro vero scopo è crescere) man mano che modifichiamo il nostro atteggiamento cambiano anche le persone che generiamo; se il nostro scopo è sopravvivere e non prenderci le nostre responsabilità, beh secondo me questo è masochismo ;-) .
Con stima F.



Scusate, ma il fatto che io dica che non sta bene fare delle ricerche statistiche false fa di me un moralista?

Al Rami e il suo maestro

Al Rami responsabile AA per la provincia di Brindisi: A New Detached Section Of Active Astrology Was Born In Brindisi!
L'oroscopista di Telenorba


Ad Al Rami, c'è una sola domanda che vorrei rivolgere: Come fai a chiamare maestro, l'autore di una truffa scientifica, sei un suo complice?

lunedì 21 novembre 2011

Marco Celada

Mind your business
I was born exactly at 04 h 28 m 17.2546 s P.M.


Da qualche tempo, il fisico Marco Celada sostiene di poter rettificare gli orari di nascita con precisione al secondo.


... relativamente al mio metodo di ricerca orario di nascita (che utilizza anche i dati e le tecniche astrologiche con la massima precisione e applicazione) ricordo che tale metodo continua ad essere disponibile, mi è periodicamente richiesto ed appena mi sarà possibile darò una dimostrazione con orari sicuri che mi verranno proposti; in ogni caso ricordo che i miei test sull’argomento sono già stati numericamente elevati e preferirei non essere ‘aggredito verbalmente’ da persone che non sanno nulla di tale metodo.

Marco Celada

Sarei curioso di sapere in cosa consiste questo metodo, e conoscere anche i test condotti da Marco Celada per verificarne la validità.

Però scommetterei che come non si trovano le statistiche di Discepolo, cosi' non si troveranno gli esperimenti di Celada, che dimostrano la validità del suo metodo.

Come si potrebbe verificare un metodo del genere?

Io per farlo mi farei dare da un collega delle date di nascita di persone di cui è noto con esattezza assoluta quando sono nati, ma mi farei dare un orario di nascita falsificato, in modo tale che possa essere aumentato o diminuito in modo casuale da 0 a 60 minuti, rispetto all'orario reale, e cercherei di indovinare il minuto di nascita.

Una volta ottenuti gli orari di nascita veri, calcolerei le differenze tra essi e gli orari previsti da me, e verificherei da un punto di vista statistico, se queste differenze sono inferiori a quelle che si possono ottenere per puro caso, e se lo sono in modo statisticamente significativo.

Chi vuol scommettere con me, che non è questo il metodo seguito da Marco Celada nei suoi esperimenti?

Al Rami come la Lecciso (magari)



Al Rami pensa che io debbo avere dei problemi psicologici perchè parlo spesso male di lui e di Ciro Discepolo. Ma Al Rami non ha mai pensato che ci possono essere dei buoni motivi per parlar male di lui e di Ciro Discepolo?

Lui, solo una settimana prima di andare a fare gli oroscopi in TV, parlava malissimo di coloro che fanno gli oroscopi in TV, ma appena gli si è presentata anche a lui l'occasione di andare a fare gli oroscopi in TV, non se l'è fatta sfuggire.

Aveva torto prima, o aveva torto dopo?

Io non lo so, ma quello che so con certezza, è che non può avere ragione in entrambi i casi, perchè o sbagliava prima ad avercela con gli oroscopari in TV, oppure ha torto adesso che è diventato anche lui uno che fa l'oroscoparo in TV.

Secondo me, la cosa non è nemmeno di fondamentale importanza, Al Rami faccia pure come gli pare, però non può impedirmi di notare le contraddizioni del suo comportamento, e di come il suo comportamento sia dettato dall'opportunismo.

Quando parlava male degli oroscopari in TV, lo faceva per dare di se l'immagine dell'astrologo "serio" che era giustamente indignato nei confronti di chi svilisce l'astrologia facendo oroscopia spicciola, ma appena ha avuto l'occasione di fare anche lui la stessa cosa, ecco che fare gli oroscopi in TV, diventa cosa giusta e buona.

Quali sono le ragioni di questo cambiamento?

Questo cambiamento è dovuto ad una riflessione maturata nel tempo?

Niente affatto, lui ha cambiato idea nel giro di una settimana, ed il cambiamento è motivato da ragioni di bieco opportunismo.

Opportunismo, che non si è manifestato soltanto in questa occasione, ma che è una costante del suo comportamento.

Per quali ragioni Al Rami difende l'operato di Ciro Discepolo?

Al Rami credo che abbia un diploma di liceo artistico, che è un livello d'istruzione più che sufficiente, per rendersi conto che una statistica, che non è consultabile da nessuna parte, non può dimostrare nulla.

Ma allora perchè ha sempre difeso le statistiche di Discepolo?

Al Rami, ad un certo punto, ha chiesto a Discepolo: "Dov'è che posso trovare maggiori informazioni sulla tua statistica? Te lo chiedo perchè in questo modo potrei avere qualcosa di concreto da mostrare agli scettici".

La risposta di Discepolo è stata che il materiale della statistica si trovava rinchiuso in un cassetto di un professore universitario che non si poteva disturbare.

Al Rami si è accontentato di questa risposta, anche sapendo che nelle sue battaglie contro gli scettici, non potrà mai mostrare queste statistiche.

Ma secondo voi, Al Rami ci crede nella validità delle statistiche di Discepolo?

Questa potrebbe essere una domanda di un prossimo sondaggio, secondo me non ci crede proprio.

Ma allora perchè difende Discepolo?

Perchè sono amici? Per essere leale ad un amico anche nel momento in cui l'amico sbaglia?

No, non si tratta di questo, lo fa per opportunismo, Al Rami pensa che gli sia utile schierarsi dalla parte del più forte, dell'astrologo di "successo", perchè pensa di poterne trarre dei benefici.

Scrivere qualche post sul blog di Discepolo, linkando spesso qualche sua pagina, gli permette di guadagnare visibilità, e gli fa aumentare i visitatori del suo blog.

Ad Al Rami non gliene frega nulla se la statistica di Discepolo è giusta o sbagliata, a lui l'unica cosa che interessa è sfruttare la sua amicizia con un astrologo famoso.

Se Discepolo cadesse in "disgrazia", Al Rami sarebbe il primo a tradirlo, chissà forse si trasformerebbe in un morpurghiano.

Al Rami : Discepolo = Lecciso: Albano


Tra Al Rami e Discepolo c'è lo stesso rapporto che c'è tra la Lecciso ed Albano.

Sia Al Rami che la Lecciso hanno sfruttato il rapporto con un personaggio importante al fine di acquistare notorietà.

La nostra società, ed in particolare il business televisivo, in qualche modo premiano sempre la notorietà, anche se questa è basata su qualcosa di negativo. Resta però il fatto che la Lecciso non sa ballare, e che Al Rami non sa fare gli oroscopi.

Ma veniamo a me, Al Rami dice che passo gran parte del mio tempo a parlar male di lui e di Discepolo, e che lo faccio, perchè sarei affetto da qualche mania.

Credo che Keplero abbia risposto ad un tale che gli chiedeva come avesse fatto a scoprire le leggi sul moto dei pianeti, che c'era riuscito pensandoci in continuazione.

Era maniaco pure lui? Perchè non si è concentrato nel fare gli oroscopi, visto che sapeva farli pure bene? Avrebbe avuto una vita più agevole, ed invece ha vissuto sempre in ristrettezze.

La mia mania consiste nel fatto di ritenere che le statistiche di Discepolo non possono essere messe sullo stesso piano delle statistiche di M.Gauquelin.

Perchè le statistiche false, non hanno lo stesso valore delle statistiche vere.

Cosi' come l'operato di Tullio Simoncini, ex-medico radiato dall'ordine dei medici, che cura il cancro con il bicarbonato, non ha lo stesso valore dell'operato di Alexander Fleming scopritore della penicillina.

Sono fissato perchè credo che le contraffazioni non hanno lo stesso valore delle cose vere?

Beh, si, allora sono fissato.

sabato 19 novembre 2011

Ancora su Al Rami

Rami Secchi
Al Rami ha scritto un interessante articolo sul suo blog il 18/11/11, intitolato: "Pregiudizi", che permette di capire il suo modo di fare astrologia.
Lui ha delle opinioni ben definite su di me, e su altre persone, e quindi va alla ricerca nel mio tema natale, e di quello di queste altre persone, degli elementi astrologici che confermano la sua idea preconcetta. Questo è esattamente l'opposto di quello che dovrebbe fare un astrologo, che dovrebbe leggere quello che c'è scritto nelle carte del cielo e da questa lettura delineare le caratteristiche psicologiche e comportamentali delle persone. D'altra parte è recidivo, muore Amy Winehouse, e lui "scopre" nel suo oroscopo delle configurazione che indicavano la sua morte.
Sarebbe capace di fare il contrario?
Riuscirebbe a prevedere la morte di una persona dalla sua carta del cielo, o un qualsiasi altro avvenimento?
L'unica previsione non retroattiva che ha fatto, è stata quella sul divorzio della coppia Silvio Berlusconi-Veronica Lario. Ma che valore ha questa previsione? E' stata una previsione astrologica?
Assolutamente no, perchè questa previsione è stata fatta solo dopo che i coniugi si erano scambiate delle lettere aperte, sui più importanti quotidiani italiani. Non ci voleva un astrologo per prevedere che la coppia sarebbe scoppiata, si trattava di una previsione basata soltanto sul senso comune.
La giustificazione di Al Rami è stata che lui non legge i giornali e che quindi non era al corrente di queste lettere pubblicate sui giornali.
La cosa appare molto poco credibile, allo stesso modo in cui appare poco credibile il fatto che non avesse letto la previsione fatta da Giulia sul blog di Discepolo, di cui Al Rami è un assiduo visitatore.
Io gli posso anche accordare il beneficio del dubbio, per cui non lo accuso di nulla, resta comunque il fatto che Al Rami non ha mai dato prova di essere in grado di prevedere qualcosa. Il fatto stesso che lui si arrabbia, e che si ritiene ingiustamente accusato di plagio, è la dimostrazione del fatto che questa fosse l'unica previsione di cui si poteva vantare. Ma veniamo al tema trattato nel suo ultimo articolo.

Al Rami ritiene che io e Giulia siamo inclini ad avere dei pregiudizi, e quindi trova nei nostri oroscopi delle configurazioni che confermano questa sua idea. Ma io e Giulia siamo effettivamente portati ad avere dei pregiudizi?
Direi proprio di no, perchè entrambi abbiamo cambiato idea su Discepolo e sulla sua astrologia. Entrambi avevamo delle opinioni su Discepolo che successivamente abbiamo modificato.

La censura è una brutta bestia, penso che qui tutti si ricordano di come la Santa Inquisizione abbia censurato Galileo Galilei. La censura è il primo passo verso cose anche peggiori, e la tentazione censoria è sempre in agguato.Proprio ieri mi è capitato di imbattermi in un nuovo caso di censura, ad opera della libera enciclopedia di wikipedia, che ha dell'incredibile.In breve, qualcuno ha messo una pagina su wikipedia, riguardante il noto astrologo, giornalista e scrittore italiano, Ciro Discepolo, autore di oltre 50 libri riguardanti l'astrologia, e fondatore di una rivista trimestrale Ricerca '90 ecc.ecc.Gli amministratori di wikipedia stanno valutando la possibilità di cancellare questa pagina, che è stata messa sotto processo.Le motivazioni per cui questa pagina dovrebbe essere cancellata, sono del tutto inesistenti.Il motivo invece, per cui questa pagina dovrebbe continuare a stare dove si trova è soltanto uno, digitando "ciro discepolo" su google, appaiano 12500 risultati, quindi "ciro discepolo" esiste, e non deve essere "cancellato".
Astromauh (26-10-07)

Nell'ottobre 2007, ho scritto queste frasi su un forum che frequentavo, indispettito dal fatto che le persone di Wikipedia volessero cancellare la pagina su Ciro Discepolo. La mia opinione era che Discepolo dovesse avere questa pagina sull'enciclopedia, in quanto scrittore di numerosi libri sull'astrologia, a prescindere dalla veridicità delle sue affermazioni.

Però in seguito ho cambiato idea, e condivido pienamente la scelta di cancellare questa pagina. Nella pagina scritta originariamente da un amico di Discepolo, lo stesso veniva citato come l'autore di importanti ricerche statistiche sull'astrologia. Ricerche statistiche che però non esistono, e questo era un ottimo motivo per cancellare la pagina in cui Discepolo veniva descritto come una specie di scienziato, mentre Discepolo è solo un millantatore di statistiche inesistenti.

Io non avrei nulla in contrario se su Wikipedia ci fosse una pagina su Ciro Discepolo come quella su Vanna Marchi, ma non si può pretendere che una enciclopedia riporti delle notizie false su un personaggio create da lui stesso per farsi pubblicità.

Anche Giulia ha cambiato idea sulla tecnica delle rivoluzioni solari mirate, in un primo momento ha creduto che funzionassero nella maniera indicata da Discepolo, e solo in seguito ha sviluppato delle sue idee in contrasto con quelle di Discepolo.

Quindi non vedo proprio come si possa dire che siamo delle persone influenzate dal pregiudizio, visto che abbiamo cambiato il nostro giudizio nel corso del tempo.

L'articolo di Al Rami è l'ennesima prova di come lui riesca ad adattare i simboli astrologici alle sue idee preconcette, ossia di come fa un'astrologia all'incontrario.

Tra le altre cose, c'è anche da dire, che quello che riporta come il mio tema natale, non è il mio tema natale, perchè i dati riportati sul mio estratto di nascita non sono corretti. Mia madre mi ha sempre detto che sono nato in un altro momento, e quindi quell'oroscopo non è il mio, ma nonostante questo Al Rami trova che corrisponda bene alle cose che vuol pensare di me.

Ma perchè Al Rami è convinto che io abbia dei pregiudizi?

Perchè non gli piacciono i giudizi che ho su di lui e sul suo maestro.

Ciro Discepolo è l'autore di una truffa scientifica, e questo lo dico con tutta tranquillità, per la semplice ragione che è vero, e sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Non si tratta di un giudizio affrettato, perchè ho addirittura rifatto la sua statistica, e non c'è assolutamente traccia di ciò che Discepolo afferma di aver trovato.

I professori di statistica da parte loro smentiscono le affermazioni di Ciro Discepolo e negano di aver certificato la sua statistica.

In realtà, sarebbe stato sufficiente notare che la statistica di Discepolo non è consultabile da nessuna parte, per giungere alla conclusione che si trattava di una bufala.

Per cui non credo proprio che il mio giudizio su questa persona sia stato affrettato.

Questo, per quanto riguarda le statistiche di Discepolo.

Ma chi è Ciro Discepolo come uomo?

Su questo preferisco astenermi dal dare un giudizio, perchè credo che le cose che Discepolo ha scritto su di me e su altri, siano più che sufficienti per permettere a chiunque di farsi un'idea di chi sia l'uomo Ciro Discepolo.

Riguardo invece Al Rami, non ho ancora formulato un giudizio definitivo, non ho capito se lui è cosi' stupido da credere in buona fede al fatto che Discepolo sia un ricercatore statistico che ha ottenuto un importante risultato, oppure se si rende conto anche lui che cosi' non è, ma non vuole ammetterlo perchè Discepolo gli serve per farsi pubblicità.

Al Rami è un individuo che per anni si è rifiutato di leggere le mie spiegazioni sulle statistiche di Discepolo, perchè affermava che le mie statistiche non erano state controllate da esperti di statistica, al contrario di quelle del Discepolo.

Ma adesso che Discepolo, ha dovuto cancellare i nomi dei professori di statistica dal blog dei depressi, cosa dice Al Rami?

venerdì 18 novembre 2011

Ciro Discepolo è infallibile?


Giuseppe Galeota Al Rami ha detto...
Ho cancellato da qui un post. C'è chi continua a disturbare e non rispetta la mia richiesta di non disturbare più. Domanda ancora più semplice della sua: c'è chi disturba e sa di disturbare; sa anche che da me non avrà più alcuna risposta perchè io le ho già date. Per norma non rispondo più a persone che mi han procurato danni per il gusto di fare del male. Dunque, per quale motivo insiste? Si chiama disturbo ossessivo compulsivo. Suggerisco di rivolgersi a professionisti specializzati nella cura di questa patologia.


Poi ha modificato il suo messaggio...
Ho cancellato da qui un post del solito idiota che gioca con le palline. Continua a non rispettare la mia richiesta di non disturbare più. Questo gatto nero mi fa domande e sa bene che da me non avrà più alcuna risposta perchè io le ho già date mille volte. Per norma non rispondo più a persone che mi han procurato danni per il gusto di fare del male. Dunque, per quale motivo insiste? Si chiama disturbo ossessivo compulsivo. Suggerisco di rivolgersi a professionisti specializzati nella cura di questa patologia.




Probabilmente ha pensato che dal primo messaggio non si capisse bene con chi ce l'aveva, ed ha quindi deciso di specificare meglio che si trattava del solito idiota e del gatto nero. Secondo Ciro Discepolo io sarei infatti uno che disturba, ed è questo che ha prontamente recepito Al Rami. Questo è il loro punto di vista, ed il loro modo di vedere le cose. Non è un'opinione da gettar via, e potrei anche condividerla, ma se io sono un disturbatore, li disturbo dal fare cosa?

Dall'Astrologia con la "A" maiuscola cosi' come scrive Discepolo?

Non credo proprio, perchè un'astrologia che vuole affermare qualcosa di falso, non la si può scrivere con la "A" maiuscola.

Penso che dei ladri che stiano cercando di scassinare la saracinesca di un negozio, se si trovassero improvvisamente davanti una pantera della polizia, direbbero la stessa cosa: "La polizia ci sta disturbando, ci impedisce di scassinare il negozio".


Lucia, io non avrei mai immaginato di dover assumere il ruolo del disturbatore, tempo fa mi ero accorto che i numeri della statistica sui matrimoni erano errati, perchè per Discepolo le coppie con i Soli di nascita in aspetto, erano circa la metà di quello che avrebbero dovuto essere.


Non avrei mai pensato che facendo notare questa cosa, sarei stato definito un topo di fogna da Ciro Discepolo. Non dico che mi aspettavo di ricevere una medaglia, ma non mi aspettavo assolutamente la reazione che lui ha avuto.

Ma per quale ragione se qualcuno ti fa notare un errore, bisognerebbe reagire insultando la persona che te lo fa notare?

Per me è qualcosa al di fuori da qualsiasi logica, perchè non ho nessuna difficoltà ad ammettere di avere torto su qualcosa, se qualcuno mi mostra che sbaglio.

Ma non siamo tutti uguali, ed è venuto fuori che il Discepolo usa sistematicamente l'ingiuria contro coloro che cercano di fargli notare qualche suo errore, anche banalissimo come era quello relativo al picco minimo dello ICP del 2010.

Da cosa dipende questa impossibilità di ammettere i propri errori?

Secondo me, questa impossibilità è rivelatrice del carattere settario di quella che viene definita Astrologia Attiva.

giovedì 17 novembre 2011

Exercise for Ciro Discepolo

Test di ammissione per aspiranti astrologi



Nel sacco "A" ci sono 247 palline Rosse, 128 palline Verdi, e 197 palline Gialle.

Nel sacco "B" ci sono 167 palline Rosse, 230 palline Verdi, e 175 palline Gialle.

Sapendo che le palline nei sacchi sono disposte alla rinfusa, se chiedo ad una persona bendata, di estrarre contemporaneamente una pallina da entrambi i sacchi, fino al loro svuotamento, mediamente quante volte questa persona si ritroverà con due palline gialle nelle mani?

Io l'ho risolto (con collaborazione del mio staff).
Io l'ho risolto!


Io non mi farei asportare la cistifellea da un chirurgo che non sapesse come risolvere questo quiz, voi consultereste un astrologo che non fosse in grado di risolverlo?

Non sono uno sceriffo


Buongiorno sig. Astromauh, leggo il suo blog e quello del sig. Discepolo da un pò di tempo, e anche se non capisco molto di astrologia, li trovo interessanti. Non condivido personalmente molte delle posizioni del maestro Discepolo, ma a quello che ho potuto leggere e capire la sua esperienza è indiscutibile, come è indiscutibile il fatto che ami l'astrologia. Come le ho detto non sono d'accordo con molte delle sue "teorie" per esempio il discorso dei viaggi non mi piace, e lo trovo anche alquanto pericoloso per persone che sono seriamente in difficoltà ... potrei continuare ma non voglio, credo di essermi spiegata a sufficienza, e non voglio dare inizio ad altre discussioni infinite.
Ma le scrivo non per lodare o per dare contro al sig. Discepolo, ma per chiederle il motivo reale del suo accanimento contro questa persona. Vedo ogni giorno centinaia di falsi maghi, astrologi improvvisati, cartomanti che promettono e garantiscono ogni tipo di assurdità e non trovo mai una parola in questo blog che non sia rivolta contro il sig. Discepolo. Sinceramente non capisco. Anche perché leggendo i suoi post sento di poter affermare che lei ama, come, e sicuramente più, del suo "bersaglio", l'astrologia, e sono anche sicura che sia un ottimo astrologo.
Mi chiedo se per lei non sia più salutare e più giusto, concentrarsi su quello che le piace, invece che cedere alla rabbia e all'odio, mi chiedo se non sia meglio lasciare che gli altri se la sbrighino da soli. Sono dell'idea che ogni persona che agisce in mala fede prima o poi viene ripagata con la stessa moneta, dunque perché continuare una faida che alla fine svilisce una disciplina già di suo così discussa?
Non sarebbe più bello e più interessante per tutti un aperto scambio di idee, un confronto civile, oppure un saggio allontanamento da posizioni così aggressive?
Spero che le mie parole l'aiutino a concentrarsi su quello che conta veramente, spero che l'aiutino a lasciar perdere queste infinite discussioni che fanno male ad ogni amante dell'astrologia.
Pace.

Lucia





Se c'è qualcuno che per 20 anni ha potuto dire di aver ottenuto degli importanti risultati statistici con una statistica che non ha mai visto nessuno, credo che ci sia qualcosa di sbagliato nell'astrologia. Mi viene da pensare che hanno ragione quelli del CICAP e che l'astrologia sia una pseudoscienza.

Però la ragione a quelli del CICAP non gliela voglio dare, perchè hanno torto, l'astrologia non è una pseudoscienza, l'astrologia funziona.

Ma senza dubbio c'è qualcosa che non funziona nel modo in cui l'astrologia viene praticata, e Ciro Discepolo non è altro che un sintomo di questo malessere.

A me dei maghetti che millantano poteri straordinari, non importa nulla, non sono mica Charles Bronson, non sono un paladino della giustizia. Se qualcuno vuol regalare i suoi soldi ad un mago, si vede che ne ha in eccesso, e sono affari suoi, la cosa non mi riguarda. C'è qualcuno che cerca di mettere in guardia la gente, svelando i trucchi dei maghi, ma questa non è la mia missione, non ho questo genere di vocazione.

A me interessa l'astrologia, che reputo una disciplina degna del massimo rispetto.

Perchè l'astrologia non ha il riconoscimento che dovrebbe avere, perchè viene classificata come pseudoscienza?

La storia della statistica di Discepolo, risponde a questa domanda.

Se gli astrologi sono disposti a credere che nascono più bambini della media con l'ascendente uguale al segno del padre, per il solo fatto che un astrologo afferma di averlo accertato con una statistica, che però non mostra, l'astrologia è condannata ad essere classificata come pseudoscienza.

Io non sono d'accordo, perchè ritengo che l'astrologia abbia le potenzialità per essere una vera scienza, ed è questa la ragione del mio accanimento che non è contro una persona, ma contro quello che questa persona rappresenta.

martedì 15 novembre 2011

Il segreto di Pulcinella

Al Rami l'astrologo incompetente, sputtana i suoi clienti pubblicando i loro dati di nascita su internet

Non si possono cancellare i dati di nascita da una carta del cielo, cosi' come non si può cancellare l'aver millantato un'inesistente certificazione scientifica, per oltre 20 anni, cancellando i nomi dei professori universitari da una pagina web.

Al Rami responsabile AA per la provincia di Brindisi: A New Detached Section Of Active Astrology Was Born In Brindisi!
L'oroscopista di Telenorba


Ad Al Rami, c'è una sola domanda che vorrei rivolgere: Come fai a chiamare maestro, l'autore di una truffa scientifica, sei un suo complice?

lunedì 14 novembre 2011

Astrologia e illusione

elettroencefalogramma piatto


The curves of AstralDetector - published one year ago - gave us the peak for November 10th: an error of only two days!


Astral Detector, Il software astrologico di Ciro Discepolo, avrebbe predetto la fine di Berlusconi per il giorno 10 novembre 2011?

Cosa c'è di particolare nel grafico in corrispondenza del 10 novembre 2011?

IO NON VEDO NULLA!

Gli astrologi ignoranti sono pericolosi



La prassi vuole che io ometta i dati anagrafici e il nome dei miei consultanti per tutelare la loro privacy; dunque non temere. Anche se alcuni sedicenti astrologi, sconosciuti e invidiosi, mi accusano di scrivere da solo le domande e le risposte al mio blog, io continuo a rispettare il volere dei miei consultanti, che poi sarebbero le uniche persone a cui ogni astrologo dovrebbe dar conto.
Dal Blog di Al Rami 11/11/2011

Secondo Giuseppe Galeota in arte Al Rami, il fatto di aver cancellato i dati di nascita dal grafico, renderebbe impossibile ricavarli dal grafico stesso.


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Esercizio:
Individuare la data di nascita, l'ora, e la provincia di nascita a cui si riferisce il grafico qui sopra.

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il mio tema natale così come quello di qualsiasi altra persona, non è unico o irripetibile. sono unici e irripetibili le possibilità di espressione dei pianeti che costituiscono il mio quadro astrale, le influenze del codice genetico e altri fattori legati al caso. sebbene il tema natale di ognuno sia ripetibile, ciò non significa che sia ripetibile all'infinito o che sia legato a numeri altissimi. insomma: di persone col mio stesso tema natale ce ne saranno migliaia e tutte nate in paesi diversi.

Al Rami sul forum di Cose Nascoste


Giuseppe Galeota è il migliore allievo della scuola di astrologia di Ciro Discepolo. Figuriamoci gli altri!

Al Rami un astrologo credulone?



Per Al Rami. È una storia vecchia e l’ho scritta molte volte. Lo farò ancora una volta. Io e Luigi Miele lavorammo per anni e quando riuscimmo, con molte difficoltà, a ottenere una verifica del nostro lavoro da due importanti professori di statistica dell’Università, consegnammo loro tutto il nostro materiale, in originale.
I professori in oggetto dovettero lavorare mesi per realizzare, prima di tutto, un software in grado di leggere in automatico tutti i nostri file, e poi per applicare tutte le rigorosissime procedure di controllo/verifica del lavoro da noi portato a termine. Dopo di ciò pubblicarono una relazione, su carta intestata dell’Istituto di Statistica dell’Università di Napoli, in cui dichiararono, come chiunque può leggere, che il lavoro era OK, che non erano stati commessi errori in alcuna fase della ricerca (ipotesi di partenza, raccolta del campione, generazione veramente random del campione di controllo e via dicendo) e che i risultati erano altamente significativi dal punto di vista statistico.
In conseguenza di ciò, come abbiamo scritto più volte, ma lo ripetiamo per la centesima volta, detti professori, che ringrazio sempre per la loro apertura mentale e per la generosità con cui aiutarono dei ricercatori non appartenenti al Palazzo, furono perseguitati all’interno dell’Università e minacciati anche di licenziamento per avere “strizzato l’occhio all’astrologia”.
Per tale motivo noi non li abbiamo più disturbati e non ci siamo mai sognati di chiedere loro la restituzione dei nostri file e di tutto il materiale su cui avevamo lavorato.
La cosa non ci preme per i seguenti motivi:

- Negare la loro relazione significa negare la loro preparazione o, peggio, pensare che essi avessero interesse a favorirci con risultati falsi. A nostro avviso solo dei mentecatti potrebbero pensare ciò.
- Anche tutti gli originali dei coniugi Gauquelin, dopo essere stati vagliati da un importante professore di statistica della Sorbona che li trovò perfetti, furono e sono attaccati ogni giorno da tutti gli altri professori simpatizzanti del CICAP et similia per il semplice motivo che costoro, e anche gli astrologi invidiosi di non avere prodotto statistiche scientificamente valide, non riconosceranno mai tali lavori come probanti il funzionamento dell’astrologia.
- I grandi astrologi non hanno bisogno di esaminare quel materiale o gli altri materiali di Michel e di Françoise Gauquelin o di Didier Castille per il semplice motivo che la legge statistica dimostrata da me e da Luigi Miele era nell’ambito della ereditarietà astrale, conosciuta già da Keplero che la citò nel suo “De harmonice mundi”. I veri astrologi, e non quelli fasulli, la applicano tutti i giorni, come fa André Barbault che non manca di ripetermelo ogni volta che lo incontro, e come faccio anche io, quando desideriamo correggere un orario dubbio. Dunque, se qualcuno fosse distrutto dal dolore di non riuscire a leggere gli originali di quella ricerca, non ha da fare altro che replicare tale ricerca e, se non è un somaro, otterrà gli stessi risultati che abbiamo ottenuto noi o i Gauquelin sulle loro ricerche.

Pertanto, caro Al Rami, trovo assolutamente inutile disperarsi sulla questione e vorrei ricordarti che noi togliamo anche un Marte dalla dodicesima di RS senza ricevere, preventivamente, il viatico del CICAP o degli astromici e astrocani. Se tu pensi che il parere contrario dei nostri avversari possa essere un elemento di supplizio per te, forse è meglio che tu ti dedichi alla storia della seconda guerra d’indipendenza italiana, argomento sul quale credo ci sia quasi l’unanimità dei pareri.
Per quanto mi riguarda spero di non dover tornare mai più su tale questione perché vorrei utilizzare il mio tempo per nuove scoperte e non per ottenere altri viatici scientifici alle mie ricerche (dato che li possiedo già, con grande rammarico di molti).

Dal blog di Ciro Discepolo 21/04/2009


Ciro Discepolo Astrologo Ciarlatano
DIFFIDATO

A me gli occhi...

Ciro Discepolo mentre estrae una statistica dal cilindro


A giudicare dai commenti, mi sembra che non si sia capito il mio post precedente: "Senza Parole".

Ciro Discepolo recentemente ha modificato il contenuto della pagina "il blog dei depressi" (scusate se non metto il link, ma la pagina si trova molto facilmente).

Il nome dei professori Luigi D'Ambra e Francesco Mola sono stati cancellati, per cui non vengono più indicati come i certificatori della statistica di Discepolo sull'ereditarietà astrale.

Infatti adesso Ciro Discepolo, parla genericamente di esperti di statistica senza però specificare chi siano questi esperti.

Il motivo per cui Ciro Discepolo non menziona più i professori, è perchè ho telefonato al professor Luigi D'Ambra informandolo del fatto che Discepolo indicava in numerosi suoi scritti, il professore come il "certificatore" della sua statistica, cosa di cui il professore non era a conoscenza.

Il professore ha quindi diffidato il Discepolo dal continuare a fare il suo nome.

Discepolo ha sempre scritto che le sue statistiche hanno ricevuto una certificazione da parte di professori universitari di statistica, ma se non si tratta dei professori citati, chi sono i professori che avrebbero certificato i suoi lavori?

La situazione è quindi molto cambiata, perchè prima avevamo una statistica non consultabile, ma certificata dal dipartimento di statistica dell'università di Napoli, adesso abbiamo sempre una statistica non consultabile, ma sono anche scomparsi i professori universitari che l'avrebbero certificata.

C'è ancora qualcuno che ha dei dubbi sul fatto che Ciro Discepolo si sia inventato tutto?


Vecchia Versione


Nuova Versione




Come sono furbo, hi, hi, hi

sabato 12 novembre 2011

Senza Parole




Negli ultimi tempi penso stia diventando psicotico perché lavora notte e giorno, 24 ore al giorno, alla ricerca di frasi da scrivere contro di me, cosa che tra l’altro mi fa piacere perché mi fa pubblicità. Ha perfino scritto che io venderei una cura contro il cancro a base di borotalco. Il suo “cavallo di battaglia” è un mio libro riguardante una parte di una mia ricerca statistica redatta in più anni e con il supporto di esperti diversi dove egli asserisce che alcuni di detti esperti, che trovarono due variabili con uno Z numericamente alto, non capiscono nulla di statistica e avrebbero commesso errori grossolani: nel suo delirio di onnipotenza, egli, che è una nullità assoluta in campo astrologico e statistico, crede di poter insegnare la statistica ai docenti universitari di tale materia… La ricerca ebbe un risultato altamente significativo (considerando le varie ripetizioni a cura di studiosi diversi di statistica che operarono indipendentemente tra loro, in anni e sedi diverse) e positivo dal punto di vista statistico. I particolari e l’intera storia di questa ricerca sono stati pubblicati in più libri e in numerosi articoli del trimestrale Ricerca ’90.
Versione del 12 novembre 2011

Negli ultimi tempi penso stia diventando psicotico perché lavora notte e giorno, 24 ore al giorno, alla ricerca di frasi da scrivere contro di me, cosa che tra l’altro mi fa piacere perché mi fa pubblicità. Ha perfino scritto che io venderei una cura contro il cancro a base di borotalco. Il suo “cavallo di battaglia” è una mia ricerca statistica dove egli asserisce che i professori universitari che la certificarono come statisticamente significativa non capiscono nulla di statistica e avrebbero commesso errori grossolani: nel suo delirio di onnipotenza, egli, che è una nullità assoluta in campo astrologico e statistico, crede di poter insegnare la statistica ai docenti universitari di tale materia… La ricerca ebbe un risultato altamente significativo e positivo dal punto di vista statistico e i professori che ripeterono tutti i calcoli furono anche coautori del libro che la descrive. A pagina 24 del libro si legge: “Lavoro Statistico (i calcoli e i risultati, non la critica cinematografica al film Umberto D, NdR) a cura del dr. Francesco Mola e del prof. Luigi D’Ambra del Dipartimento di Matematica e Statistica dell’Università di Napoli”.
Versione precedente

giovedì 10 novembre 2011

Ciarlatano

Ciarlatano
Ciarlatano



Come mai da due giorni a questa parte Ciro Discepolo non scrive più sul suo blog le frasi qui sotto?

For all. This is not an important piece of news but I ask you to read it anyhow because it will explain, to some, the background noise which has been disturbing Astrology for some years (Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla in quanto potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia. Appena avrò un po’ di tempo, creerò altri tre o quattro blog per altre persone su cui vi state ponendo delle domande):

http://tinyurl.com/4ve2ubk





Semplice: I professori di statistica lo hanno diffidato dal continuare ad indicarli come i certificatori della sua statistica.







Più deterremo delle correlazioni sicure, più si fortificherà il sapere
astrologico. Ciro aggiunge una nuova maglia alla già pesante catena. Può
ben sperare di vedere il proprio nome scritto in lettere d’oro nel memoriale
del pantheon d’Urania, poiché al suo nome è legata una correlazione di eredità astrale che tanto si addice ad un perfetto cancerino come lui, segno in
cui sono riuniti il suo Ascendente e il suo Sole.

The safest the correlations we hold, the strongest the astrological
knowledge will become. Ciro is adding a new link to the already jeavy
chain. He can surely hope to see his name engraved in gold within the Uranian pantheon, linked as he is to that correlation of astral heritage so perfectly suiting a cancer as he is, with his Ascendant and his Sun in that sign.

Plus nous détiendrons de corrélations sûres et plus se fortifira le savoir astrologique. Ciro ajoute un maillon nouveau à la chaine qui est de
taille. Il peut espérer voir son nom inscrit en lettres d’or au mémorial du
panthéo d’Uranie, au sien restant attaché une corrélation d’hérédité astrale
qui va si bien de soi au parfait concérien qu’il est.

André Barbault





Buh... Buh... è una cospirazione dei colleghi invidiosi, io sono il più grande astrologo del mondo...

Ciro Discepolo Astrologo o Ciarlatano?



I professori di statistica dell'Università di Napoli smentiscono le affermazioni di Ciro Discepolo, loro ignoravano che questo ciarlatano li indicava come i certificatori della sua inesistente statistica.

Ciro Discepolo è stato diffidato dai professori, e non potrà più scrivere delle cacchiate come queste:


Per Astromauh. Tu scrivi: "Caro Ciro, la tua ricerca sull'ereditarietà astrale, non è per nulla chiara, almeno cosi' come viene esposta qui.".

Ora, la tua affermazione è così apodittica che penso non ci sarebbe da aggiungere alcun commento. Ma poi tu aggiungi, un po’ a raffiche, altri post e, seppure, come saprai, da noi vengono a spendere in molti soprattutto per cose un po’ fuori del normale, cercherò di accontentare, nei limiti del possibile, anche te che forse ti sei svegliato un po’ nervoso e hai pensato di venire a spendere anche tu qui questo sabato mattina.

Allora la ricerca su 75.000 nascite non equivale al “numero di date di nascita disponibili in una statistica successiva”. Se un giorno avrai voglia di studiarti le ricerche in oggetto, o magari sarebbe sufficiente che tu le leggessi soltanto, scopriresti che i 75.572 soggetti studiati da me e da Luigi Miele in diversi anni di seguito, sono la somma di più ricerche, condotte allo scopo, come vuole la Scienza, di replicare più volte uno stesso studio statistico, utilizzando campioni di partenza differenti, ma sempre molto rigorosamente controllati dagli esperti della materia (i docenti universitari di statistica).

Questi lavori sono stati analizzati, ma forse sarebbe più giusto dire “scorticati vivi” (e a ragione), dal prof. Luigi D’Ambra, professore straordinario di statistica dell’Università Federico II di Napoli (questo era il suo titolo accademico nel 1990, oggi penso sia preside di facoltà o qualcosa del genere) e dal Prof. Francesco Mola, suo assistente all’epoca.
Essi analizzarono, per mesi:

- L’ipotesi di partenza
- Il campione utilizzato (composizione, metodo di raccolta e altro)
- La legittimità di avere creato un campione di riferimento in modo random
- L’effettiva funzione di randomizzazione che non fosse soltanto uno pseudo-random
- I calcoli effettuati
- Il risultato positivo raggiunto
- L’eccezionalità, il valore altissimo, di tale risultato ottenuto e la positività, in termini scientifici, di tale ricerca nel suo insieme


Dopo di ciò essi scrissero e firmarono, su carta intestata della Cattedra di Statistica da loro diretta, una relazione pubblicata in italiano, in inglese e in francese, prima sulla vivista Ricerca ’90 e dopo qualche anno nel libro scaricabile gratuitamente dal web che tu stesso indichi dove, appunto, essi dichiarano non esservi errori in alcuna parte della suddetta ricerca e che i risultati vanno considerati di altissimo valore da un punto di vista statistico.

In questi anni ci sono stati diversi attacchi a tali ricerche.
Un parte di questi attacchi sono venuti dal CICAP & C.
Una parte da astrologi contrariati dal fatto di non avere realizzato loro tale ricerca. Purtroppo per loro, nessuno è mai riuscito a trovare un solo bug in tali statistiche definite monumentali e storiche dal grande André Barbault.

Ora, se tu ritieni che i due professori in oggetto abbiano commesso delle ingenuità/leggerezze, abbiano preso degli abbagli, non conoscano bene le varie fasi che formano una ricerca o che siano poco preparati sull’argomento, scrivi pure loro, da collega a collega, e elenca loro gli errori che tu ritieni di avere intercettato in tale gruppo di ricerche.

Relativamente alla tua offerta di darmi una mancia in cambio del frutto del lavoro di raccolta di anni, lavoro che ci ha portato a realizzare il nostro campione di 75.572 soggetti, e non di 75.000 soggetti, beh, penso, in tutta evidenza, che tu sia soprattutto un burlone (lo dimostrerebbe anche la tua foto) e che tu abbia voluto fare una battuta di spirito e come tale la considero e la archivio anche.

Dal blog di Ciro Discepolo 28/03/2009


Ciro Discepolo Astrologo Ciarlatano
DIFFIDATO



martedì 8 novembre 2011

Il Cretino


Il cretino è un soggetto particolare, la cui principale caratteristica è di non sapere di esserlo. Che non è poco. Infatti, lo diverte esser se stesso al punto da provare una soddisfazione orgasmica per le sue perfomance, di un tale livello di deficienza da attivare spesso la pietà in chi lo osserva. Fin tanto che agisce intervenendo sulla propria esistenza il pietismo rimane, dunque, una possibilità. Quando invece comincia a credere che la sua cretineria potrebbe riscontrare la simpatia o peggio l’approvazione altrui, fa il salto mortale –che crede di qualità- e infetta il mondo con il suo vuoto mentale.
E che si tratti di una pericolosa malattia infettiva -che senza tema di smentita potremmo paragonare alla peste bubbonica- è dovuto al fatto che non c’è cretineria senza cattiveria. L’ha spiegato molto bene Socrate che perdonava i malvagi poiché sosteneva che se avessero avuto qualche idea in testa certamente avrebbero agito per il bene. Socrate però era Socrate. A chi avversa i cretini, invece, di solito il file del perdono manca. Costoro sarebbero invece più contenti se i cretini si facessero un giretto sulla Piana della Verità nell’Iperuranio, liberando un bel po’ di spazio-tempo sulla terra, ormai sovraffollata.
È bene chiarire che la cattiveria dei cretini ha una causa originaria. D’altronde le azioni dei cretini seguono soltanto il principio di causalità, non conoscendo nessun’altra radice possibile dell’agire. Qualsiasi loro attività è sempre conseguenza di qualcos’altro, che non è definibile nei termini di motivazione ma di semplice spinta meccanica. La causa della cattiveria è da ricercarsi nell’invidia di tali soggetti per l’intelligenza altrui. Non che riescano ad apprezzarla, sia chiaro. Avvertono come un impulso primordiale di origine filogenetica ancora allo stato embrionale che dà loro una sorta di indeterminata e primitiva percezione di trovarsi di fronte a un essere vivente evoluto, portatore di qualcosa che non soltanto manca loro ma che inoltre non potranno mai possedere. Così scatta l’unico sentimento di cui sono capaci: l’invidia, per l’appunto, che ha anche delle terribili controindicazioni. Nello stomaco si trasforma in un tale groviglio di rabbia che spesso provoca gravi malattie. Non a tutti però, anzi i cretinistar sono i più forti e quelli che si ammalano di meno. Mettetevi dunque l’animo in pace: liberarsene è impossibile. Il motivo è semplice. Carl R. Rogers lo chiamava tendenza attualizzante. Si tratta della potente volontà di ogni entità biologica (compresi i vegetali) di sopravvivenza e di adattamento, anche in presenza di gravi alterazioni. Se i cretini sono al mondo è per madre natura che –profondamente innocente- ha fatto del nostro corpo un corpo saggio, tanto da far dire a Nietzsche: «Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza».
Che ci voglia una buona dose di saggezza per sopportare di rimanere legato a un cretino per tutta la vita, mi pare d’altronde ormai chiaro. Ovviamente il corpo affina, in questi casi, maggiormente le proprie capacità, fino al punto da far sopravvivere il cretino più del dovuto. Per concludere, un accenno alla madre sempre incinta dei cretini, per ricordarle che la porta della santità si spalancherà davanti a lei nel caso dovesse scegliere di farsi monaca di clausura.

Giusy Randazzo

domenica 6 novembre 2011

Boicottiamo la conferenza di Ciro Discepolo

Non entri nessuno che sia ignorante in geometria


Comitato scientifico:
Pietro Rescigno (Presidente), Mario Agrimi, Giovanni Aquilecchia, Antonio Barone, Mario Battaglini, Remo Bodei, Ferdinando Bologna, Heinz-Peter Breuer, Vincenzo Buonocore, Vincenzo Caianiello, Vincenzo Cappelletti, Francesco Paolo Casavola, I. Bernhard Cohen, Giovanni Conso, Aldo Corasaniti, Enrico Cuozzo, Umberto Curi, Lucio d’Alessandro, John A. Davis, Biagio de Giovanni, Dante Della Terza, Mario Del Treppo, Luigi De Rosa, Francesco M. De Sanctis, Natale De Santo, Mauro Ferri, Gianni Francioni, Sergio Fubini, Ettore Gallo, Hans-Georg Gadamer, Antonio Gargano, Eugenio Garin, Michèle Gendreau-Massaloux, Franzo Grande Stevens, Augusto Graziani, Tullio Gregory, Jürgen Habermas, Yves Hersant, Domenico Jervolino, I.M. Khalatnikov, Raymond Klibansky, Jacques Le Goff, Rita Levi Montalcini, Alfonso Maria Liquori, Domenico Losurdo, Gerardo Marotta, Aldo Masullo, Vittorio Mathieu, Aniello Montano, Michio Morishima, Francesco Petruccione, Ilya Prigogine, Giovanni Pugliese Carratelli, Anna Maria Rao, Paul Ricoeur, Lea Ritter Santini, Giorgio Salvini, Alfonso Scirocco, Alain Segonds, Paolo Strolin, E.C.G. Sudarshan, Imre Toth, Giuliano Vassalli, Gianni Vattimo, Mario Vegetti, Alexandre Vinogradov, Vincenzo Vitiello, Serafino Zappacosta, Sergio Zoppi.


Chi si incarica di ricercare la email di questi signori?

Una testa senza cervello


Dall’insieme di questo tema, se lo sapete leggere, avete il quadro di un essere cattivo, depresso, vendicativo, ottuso, che ripete idiozie all’infinito, che vorrebbe obbligare i Professori che hanno certificato la mia ricerca a trovare i dischetti nei loro archivi per farli esaminare a lui: lo Sceriffo, il più grande ignorante di questa Terra che continua a dire che la ricerca descritta nel libro che conoscete andava fatta senza il campione random e non gl’interessa che i Professori dicano il contrario: esso (dato il nome che si è dato), che ha prodotto zero in tutta la vita, ne sa di più dei Professori di statistica coautori del libro dove è scritto che tutti i calcoli e le analisi statistiche furono rifatti in sede universitaria! Inoltre, seguendo la sua malattia mentale, egli potrebbe pretendere di vedere con i suoi occhi, per giudicare da Sceriffo, se gli appunti di Keplero sulle sue leggi planetarie esistono davvero o sono una invenzione: se gli appunti non si trovano, Keplero non ha scoperto nulla!

La ricerca descritta nel libro che conosciamo andava fatta senza il campione random, e non mi interessa che Ciro Discepolo dica il contrario.

Poveretto, nonostante io abbia provato a spiegarglielo innumerevoli volte, il Discepolo non riesce ancora a capirlo.

Facendo la MEDIA delle coppie trovate in numerosi campioni random si ottiene come valore atteso all'incirca lo stesso valore che si ottiene con la procedura utilizzata da me. Quindi l'errore di Discepolo non consiste nell'aver utilizzato dei valori random, ma nell'aver utilizzato come valore atteso, il valore ottenuto da un'unica randomizzazione.

E' una cosa talmente elementare, che mi stupisco che ci sia qualcuno che non riesca a comprenderlo.

I numeri delle roulette sono 37, lo zero più i numeri da 1 a 36.

La probabilità che esca uno specifico numero è quindi 1/37, ma supponiamo di non saperlo e di cercare di ricavarlo in via sperimentale.

Annotiamo per 37 volte i numeri che escono, ad un tavolo della roulette, e se in questa prova troviamo che il numero 18 è uscito per 5 volte, possiamo dire che il valore atteso per il numero 18 su 37 tentativi sia 5?

Naturalmente non possiamo dirlo, perchè se cosi' fosse, potremmo sbancare il casinò in una serata, basterebbe puntare sempre sul numero 18.

Però se invece di limitarci ad annotare quante volte esce il numero 18 su 37 volte, annotiamo quante volte esce su 3700 volte, otteniamo un valore atteso che sarà molto simile al valore teorico di 1/37.

E' veramente incredibile che ci sia un uomo che in 20 anni, non sia riuscito ancora a comprendere queste cose, e che è talmente accecato dalla propria presunzione da avere il coraggio di definirsi sulla copertina dei suoi libri come un esperto di statistica.


E basta, nominare sempre i professori di statistica, ma che male avranno fatto per aver avuto la sventura di incontrare il Discepolo sulla loro strada?

Dov'è che sta scritto che tutti i calcoli e le analisi statistiche furono rifatti in sede universitaria?

Da nessuna parte!

L'Ereditarietà Astrale



L'idea alla base dell'ereditarietà astrale è che ci siano alcune configurazioni astrologiche che tendono a ripetersi tra consanguinei.

Personalmente sono portato a credere che questo avvenga, ma si tratta semplicemente di un'ipotesi, perchè al momento non mi pare che esistano degli studi statistici che possano confermarne l'esistenza.

Gauquelin aveva fatto uno studio teso a dimostrare l'esistenza di questo fenomeno, ed inizialmente aveva trovato che i pianeti presenti nei settori 1 e 4 (che grosso modo corrispondono alle case 12 e 9) tendono a ritrovarsi negli stessi settori, sia negli oroscopi dei genitori che in quelli dei figli.

Io ho provato a replicare gli studi di Gauquelin, ed ho trovato che i pianeti presenti nelle case 12 e 9 dei genitori, non si trovano nelle stesse case negli oroscopi dei figli con una frequenza maggiore di quella che ci sarebbe da aspettarsi in base alle leggi del caso.

Non sono capace di calcolare la presenza dei pianeti nei settori Gauquelin, per cui non posso affermare con assoluta certezza di aver smentito quello che affermava, però è molto probabile che sia cosi', perchè la differenza tra i settori Gauquelin e le case astrologiche calcolate con il metodo Placido è molto piccola.

Se un pianeta si trova nel settore 1, in circa il 90% dei casi si troverà nella casa 12, e lo stesso vale per un pianeta che si trova nel settore 4 che quasi sempre si troverà nella casa 9.

Credo che lo stesso Michel Gauquelin abbia smentito le sue conclusioni, in merito a questo effetto di ereditarietà astrale. Non ho però delle notizie precise e se qualcuno è in grado di farmi sapere qualcosa a riguardo gliene sarei immensamente grato.

Anche Ciro Discepolo afferma di aver dimostrato una legge di ereditarietà astrale, per cui i figli nascerebbero più spesso della media con l'ascendente uguale al segno solare del padre.

Questo è assolutamente falso, senza possibilità di dubbio.

I figli con l'ascendente uguale al segno solare del padre, sono addirittura meno di quello che ci sarebbe da aspettarsi per puro caso.

Ma in generale, c'è qualcosa che lega gli oroscopi dei figli a quello dei genitori?

Come dicevo io penso di si, però al momento non sarei in grado di dire in che modo.

Penso che debba esistere qualcosa che lega gli oroscopi dei genitori a quello dei figli, perchè se non ci fosse questo minerebbe la credibilità dell'astrologia, ed io nella astrologia ci credo.

La genetica afferma che esistono delle somiglianze tra il DNA dei genitori e dei figli, e se l'astrologia è vera, le somiglianze che si riscontrano nel DNA si dovrebbero necessariamente riflettere anche in delle somiglianze di tipo astrologico.

Però al momento questo non è stato dimostrato e nessuno è stato in grado di stabilire queste somiglianze in che cosa consistano.

Ultimamente Ciro Discepolo consiglia ai lettori del suo blog, un approccio empirico alla questione.


Buongiorno Ciro,
riguardo all'esercizio che mi hai dato posso indicarti solo alcuni risultati perchè mi mancano molti orari di nascita riguardanti genitori e nonni.
Comunque in base a quello che ho a disposizione posso dirti che
io ho l'Asc. dello stesso segno solare della nonna materna;
mia figlia del segno solare del nonno;
gli altri due figli come il segno solare del padre;
mia sorella come il segno solare di nostra madre;
mio fratello come il segno solare di nostro nonno.
I miei figli, inoltre hanno tutti Saturno in 11^ come me; tutti e tre hanno il sole in 10^ più uno stellium di altri 4 pianeti in 10^.
Questo è quanto per ora.
Buona giornata,

Giulia di Sora

Cara Giulia,
anche gli altri blogger possono fare questo esercizio e capiranno che soltanto i nemici dell'Astrologia possono pensare che tali risultati siano stati originati dal caso. Se lo farai anche su altre famiglie ti appassionerai e non potrai più abbandonare questa branca così affascinante dell'Astrologia. Un caro saluto.

Ciro Discepolo

Le coincidenze elencate da Giulia di Sora, a prima vista sembrerebbero notevoli, ma lo sono veramente?

Ogni carta del cielo contiene una miriade di fattori, ed è quindi inevitabile che se si esaminano le carte del cielo di un gruppo familiare alcune coincidenze si verificano per forza.

Il problema è, queste coincidenze sono maggiori di quelle che ci sarebbe da aspettarsi per puro caso? Ed inoltre, è possibile stabilire in anticipo quali saranno queste coincidenze, ossia a quali fattori dell'oroscopo saranno legate?

Il fatto che Giulia di Sora abbia Saturno in 11° e che abbiano la stessa configurazione i suoi tre figli, apparentemente sembrerebbe una conferma di una ereditarietà astrale, ma lo è realmente?

Diciamo che la probabilità d avere Saturno in 11° è 1/12. La probabilità che i tre figli di Giulia si Sora avessero tutti e tre Saturno in 11° è 1/12^3 ossia 1 su 1728.

Quindi si tratta di una probabilità molto scarsa, ed il fatto che si sia verificata, potrebbe indurci a pensare che non sia qualcosa di casuale.

Ma per poter dire che esiste una tendenza dei figli ad avere la stessa posizione di Saturno nelle case della madre, abbiamo bisogno di verificarlo con una statistica basata su un gran numero di casi.

Altrimenti non possiamo sapere se ciò che si è verificato nel caso di Giulia di Sora è una coincidenza oppure il risultato di un influsso astrologico.

E' inutile verificare l'esistenza di alcune coincidenze a posteriori, bisognerebbe capire se si è in grado di formulare delle previsioni a priori.

Facciamo un piccole esperimento:

In che casa avete Saturno?

Ed in casa ce l'hanno i vostri figli e/o genitori?

Experiments and Expectations


Performing an experiment amounts to asking the Universe a question. For the answer, the experimental results, to be of any use, you have to be absolutely sure you've phrased the question correctly. When searching for elusive effects among a sea of random events by statistical means, whether in particle physics or parapsychology, one must take care to apply statistics properly to the events being studied. Misinterpreting genuine experimental results yields errors just as serious as those due to faults in the design of the experiment.

Evidence for the existence of a phenomenon must be significant, persistent, and consistent. Statistical analysis can never entirely rule out the possibility that the results of an experiment were entirely due to chance—it can only calculate the probability of occurrence by chance. Only as more and more experiments are performed, which reproduce the supposed effect and, by doing so, further decrease the probability of chance, does the evidence for the effect become persuasive.

To show how essential it is to ask the right question, consider an experiment in which the subject attempts to influence a device which generates random digits from 0 to 9 so that more nines are generated than expected by chance. Each experiment involves generation of one thousand random digits. We run the first experiment and get the following result:

51866599999944246273322297520235159670265786865762
83920280286669261956417760577150505375232340788171
46551582885930322064856497482202377988394190796683
36456436836261696793837370744918197880364326675561
63557778635028561881986962010589509079505189756148
71722255387675577937985730026325400514696800042830
49134963200862681703176774115437941755363670637799
08279963556956436572800286835535562483733337524409
90735067709628443287363500729444640394058938260556
35615446832321914949835991535024593960198026143550
34915341561413975080553492042984685869042671369729
59432799270157302860632198198519187171162147204313
26736371990032510981560378617615838239495314260376
28555369005714414623002367202494786935979014596272
75647327983564900896013913125375709712947237682165
84273385694198868267789456099371827798546039550481
93966363733020953807261965658687028741391908959254
79109139065222171490342469937003707021339710682734
97173738046984452113756225260095828324586288486644
14887777251716547950457638477301077505585332159232


The digit frequencies from this run are:


Digit Occurrences
0 94
1 81
2 96
3 111
4 84
5 111
6 111
7 112
8 91
9 109

There's no obvious evidence for a significant excess of nines here (we'll see how to calculate this numerically before long). There was an excess of nines over the chance expectation, 100, but greater excesses occurred for the digits 3, 5, 6, and 7. But take a look at the first line of the results!

51866599999944246273322297520235159670265786865762
.
.
.
These digits were supposed to be random, yet in the first thousand, the first dozen for that matter, we found a pattern as striking as “999999”. What's the probability of that happening? Just the number of possible numbers of d digits which contain one or more sequences of p or more consecutive nines:



Plugging in 1000 for d and 6 for p yields:



So the probability of finding “999999” in a set of 1000 random digits is less than one in a thousand! So then, are the digits not random, after all? Might our subject, while failing to influence the outcome of the experiment in the way we've requested, have somehow marked the results with a signature of a thousand-to-one probability of appearing by chance? Or have we simply asked the wrong question and gotten a perfectly accurate answer that doesn't mean what we think it does at first glance?

The latter turns out to be the case. The data are right before our eyes, and the probability we calculated is correct, but we asked the wrong question, and in doing so fell into a trap littered with the bones of many a naïve researcher. Note the order in which we did things. We ran the experiment, examined the data, found something seemingly odd in it, then calculated the probability of that particular oddity appearing by chance. We asked the question, “What is the probability of ‘999999’ appearing in a 1000 digit random sequence?” and got the answer “less than one in a thousand”, a result most people would consider significant. But since we calculated the probability after seeing the data, in fact we were asking the question “What is the chance that ‘999999’ appears in a 1000 digit random sequence which contains one occurrence of ‘999999’?”. The answer to that question is, of course, “certainty”.

In the original examination of the data, we were really asking “What is the probability we'll find some striking sequence of six digits in a random 1000 digit number?”. We can't precisely quantify that without defining what “striking” means to the observer, but it is clearly quite high. Consider that I could have made the case just as strongly for “000000”, “777777” or any other six-digit repeat. That alone reduces the probability of occurrence by chance to one in ten. Or, perhaps I might have pointed out a run of digits like “123456”, “012345”, “987654”, and so on; or the first five or six digits of a mathematical constant such as Pi, e, or the square root of two; regular patterns like “101010”, “123321”, or a multitude of others; or maybe my telephone or license plate number, or the subject's! It is, in fact, very likely you'll find some pattern you consider striking in a random 1000-digit number.

But, of course, if you don't examine the data from an experiment, how are you going to notice if there's something odd about it? Now we'll see how a hypothesis is framed, tested by a series of experiments, and confirmed or rejected by statistical analysis of the results. So, let's pursue this a bit further, exploring how we frame a hypothesis based on an observation, run experiments to test it, and then analyse the results to determine whether they confirm or deny the hypothesis, and to what degree of certainty.

Our observation, based on examining the first thousand random digits, is that “999999” appears once, while the probability of “999999” appearing in a randomly chosen 1000 digit number is less than one in a thousand. Based on this observation we then suggest:


Hypothesis: The sequence “999999” appears more frequently in 1000-digit sequences with the subject attempting to influence the generator than would be expected by chance.


We can now proceed to test this experimentally. If the sequence “999999” has a probability of occurring in a 1000 digit sequence of 0.000995, then for a thousand consecutive 1000 digit sequences (a million digits in all), the probability of “999999” appearing will be 0.995, almost unity. (To be correct, it's important to test each 1000 digit sequence separately, then sum the results for 1000 consecutive sequences. If we were to scan all million digits as one sequence, we would count cases where the sequence “999999” begins in one 1000 digit sequence and ends in the next. The probability (which you can calculate from the equation above) of finding “999999” in a million digit sequence is 0.999995, somewhat higher than the 0.995 with the million digits are treated as separate 1000 digit experiments.)

We will perform, then, the following experiment. With our ever-patient subject continuing to attempt to influence the output of the generator, we will produce a million more sequences of 1000 digits and, in each, count occurrences of “999999”. Every 1000 sequences, we'll record the number of occurrences, repeating the process until we've generated a thousand runs of a million digits—109 digits in all. With that data in hand, we'll see whether the “999999 effect” is genuine or a fluke attributable to chance.

Here is a plot of the number of occurrences of the sequence “999999” per block of 1000 digits over the thousand repetitions of the thousand sequence experiment. The number of occurrences expected by chance, 0.995, is marked by the green line.



At the outset, the results diverged substantially from chance, as is frequently the case for small sample sizes. But as the number of experiments increased, the results converged toward the chance expectation, ending up in a decreasing magnitude random walk around it. This is precisely what is expected from probability theory, and hence we conclude no “999999 effect” exists.

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