giovedì 18 agosto 2011
Il CICAP e le statistiche di Discepolo
L’astrologia è stata dimostrata scientificamente da Ciro Discepolo.
Esiste infatti una relazione tra il tema natale dei figli e dei padri, come dimostrato da questa ricerca statistica compiuta dai professori dell’università di Napoli.
http://www.programmiastral.com/osservazioni.pdf
Perchè voi del CICAP non ne parlate mai?
Maurizio
Il testo linkato non è una ricerca, tantomeno scientifica. E soprattutto non è stata “compiuta dai professori dell’università di Napoli”. Basta leggere qualcosa in più della copertina per rendersene conto.
Si tratta di una raccolta di testi scritti in prevalenza da “studiosi di astrologia”. Ingannevolmente sulla copertina sono riportati in primo piano, nomi e qualifiche di alcuni accademici coinvolti nell’operazione che però NON HANNO IN ALCUN MODO svolto ricerche inerenti l’astrologia, e tantomeno hanno mai “dimostrato scientificamente” una sola delle affermazioni degli astrologi. Né, probabilmente, hanno mai inteso farlo, come candidamente ammette lo stesso Discepolo nella presentazione:
“vorrei precisare un fatto importante: gli Scienziati e Professori vari che hanno dato qui il loro contributo,
non hanno inteso, con questo, strizzare un occhio all’astrologia. Non devono esserci equivoci su questo punto! Essi ci hanno consegnato scritti con argomenti interessantissimi, ma senza – con questo – spezzare una sola
lancia nei confronti dell’astrologia.”
Va da sé che i contributi di argomento filosofico o cinematografico, indipendentemente dal contenuto, non sono articoli scientifici. Gli articoli generalisti sulla ricerca scientifica, invece, non dimostrano alcunché, se non che le affermazioni degli astrologi contenute nello stesso volume sono assolutamente contrarie al metodo scientifico. Si conferma, insomma, che scienza e astrologia sono mondi assolutamente incompatibili tra loro.
Ma entrando nel merito della statistica suggerita (non riportata, né elaborata o analizzata in questo testo) da Discepolo e Miele, fondata su dati anagrafici di seconda mano, raccolti alcuni decenni fa da un astrologo francese che a sua volta li ha recuperati da documenti più vecchi, qui si pubblica solo un brevissimo resoconto, tacendo sul metodo adottato per l’analisi e sui risultati numerici. Inoltre non conosciamo le ragioni della loro interpretazione.
Ma se pure esistesse una pubblicazione completa dell’analisi, servirebbe solo ad ipotizzare una possibile correlazione. Cioè, ancora una volta, nulla di “scientificamente dimostrato”. Una correlazione priva di una spiegazione oggettiva dei rapporti di causa-effetto che l’hanno determinata è solo una coincidenza, una superstizione. Come l’astrologia, appunto.
Possiamo affermare quindi con assoluta sicurezza che non solo non c’è mai stata alcuna “dimostrazione scientifica” dell’astrologia, ma che nemmeno è stata affrontata una ricerca da parte dei “professori” dell’Università di Napoli. Se “il CICAP non ne parla”, probabilmente è perché non c’è nulla di nuovo da dire sulle superstizioni astrologiche.
Quando questo Ciro Discepolo avrà pubblicato la sua “ricerca” in modo dettagliato su una rivista scientifica (non una pubblicazione da se stesso curata ed edita), ne potremo forse riparlare. Per ora non ci sono altro che le solite vecchie chiacchiere campate in aria.
Virquam
Mi sembra che Virquam scriva delle cose piuttosto sensate ...
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1 commento:
Per Astromauh. Tu scrivi: "Caro Ciro, la tua ricerca sull'affinità astrale, non è per nulla chiara, almeno cosi' come viene esposta qui.".
Ora, la tua affermazione è così apodittica che penso non ci sarebbe da aggiungere alcun commento. Ma poi tu aggiungi, un po’ a raffiche, altri post e, seppure, come saprai, da noi vengono a spendere in molti soprattutto per cose un po’ fuori del normale, cercherò di accontentare, nei limiti del possibile, anche te che forse ti sei svegliato un po’ nervoso e hai pensato di venire a spendere anche tu qui questo sabato mattina.
Allora la ricerca su 75.000 nascite non equivale al “numero di date di nascita disponibili in una statistica successiva”. Se un giorno avrai voglia di studiarti le ricerche in oggetto, o magari sarebbe sufficiente che tu le leggessi soltanto, scopriresti che i 75.572 soggetti studiati da me e da Luigi Miele in diversi anni di seguito, sono la somma di più ricerche, condotte allo scopo, come vuole la Scienza, di replicare più volte uno stesso studio statistico, utilizzando campioni di partenza differenti, ma sempre molto rigorosamente controllati dagli esperti della materia (i docenti universitari di statistica).
Questi lavori sono stati analizzati, ma forse sarebbe più giusto dire “scorticati vivi” (e a ragione), dal prof. Luigi D’Ambra, professore straordinario di statistica dell’Università Federico II di Napoli (questo era il suo titolo accademico nel 1990, oggi penso sia preside di facoltà o qualcosa del genere) e dal Prof. Francesco Mola, suo assistente all’epoca.
Essi analizzarono, per mesi:
- L’ipotesi di partenza
- Il campione utilizzato (composizione, metodo di raccolta e altro)
- La legittimità di avere creato un campione di riferimento in modo random
- L’effettiva funzione di randomizzazione che non fosse soltanto uno pseudo-random
- I calcoli effettuati
- Il risultato positivo raggiunto
- L’eccezionalità, il valore altissimo, di tale risultato ottenuto e la positività, in termini scientifici, di tale ricerca nel suo insieme
Dopo di ciò essi scrissero e firmarono, su carta intestata della Cattedra di Statistica da loro diretta, una relazione pubblicata in italiano, in inglese e in francese, prima sulla vivista Ricerca ’90 e dopo qualche anno nel libro scaricabile gratuitamente dal web che tu stesso indichi dove, appunto, essi dichiarano non esservi errori in alcuna parte della suddetta ricerca e che i risultati vanno considerati di altissimo valore da un punto di vista statistico.
In questi anni ci sono stati diversi attacchi a tali ricerche.
Un parte di questi attacchi sono venuti dal CICAP & C.
Una parte da astrologi contrariati dal fatto di non avere realizzato loro tale ricerca. Purtroppo per loro, nessuno è mai riuscito a trovare un solo bug in tali statistiche definite monumentali e storiche dal grande André Barbault.
Ora, se tu ritieni che i due professori in oggetto abbiano commesso delle ingenuità/leggerezze, abbiano preso degli abbagli, non conoscano bene le varie fasi che formano una ricerca o che siano poco preparati sull’argomento, scrivi pure loro, da collega a collega, e elenca loro gli errori che tu ritieni di avere intercettato in tale gruppo di ricerche.
Relativamente alla tua offerta di darmi una mancia in cambio del frutto del lavoro di raccolta di anni, lavoro che ci ha portato a realizzare il nostro campione di 75.572 soggetti, e non di 75.000 soggetti, beh, penso, in tutta evidenza, che tu sia soprattutto un burlone (lo dimostrerebbe anche la tua foto) e che tu abbia voluto fare una battuta di spirito e come tale la considero e la archivio anche.
Dal Blog di Ciro Discepolo 28/03/2009
Balle!
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